La demolizione delle scuole di Muccia l’anno scorso
«Negli anni passati dal terremoto tutti abbiamo ristretto l’elenco delle nostre certezze. Di queste alcune si sono fortificate e radicate. In particolare, ormai siamo consapevoli della rilevanza limitatamente elettorale delle problematiche dei territori terremotati». Inizia così l’attacco di Manuel Gentili, del comitato terremotati di Muccia nei confronti della struttura del commissario alla Ricostruzione e della Lega, a poche ore dall’approvazione alla Camera del decreto sisma (leggi l’articolo). I cittadini contestano l’assunzione nello staff di Piero Farabollini dell’avvocato ed ex assessore di Corridonia, ora della Lega, Massimo Cesca, «al costo di circa 50mila euro», dicono. Il diretto interessato, contattato per una dichiarazione, al momento non conferma, non smentisce e preferisce non commentare.
Massimo Cesca
«La struttura del commissario nell’assoluto rallentamento nell’elaborazione dei progetti e delle richieste dei tecnici – attacca il comitato – anziché erigersi a difesa delle aree terremotate, per una veloce ricostruzione, si piega ai desiderata della politica territoriale; impegnandosi a corrispondere incarichi nel rispetto di una tradizione politica tipica del nostro Paese. In questo caos fermo, nella mancanza di fondi per l’assunzione di tecnici da destinare agli uffici per la ricostruzione la struttura commissariale ha pensato bene di impegnare soldi per aumentare i consulenti esterni senza ricorrere ai funzionari pubblici. Per fare un esempio il commissario ha nominato l’avvocato Massimo Cesca della Lega, collaboratore dell’onorevole Patassini della Lega e concittadino del commissario Farabollini, come consulente esterno. Siamo sicuri delle capacità del legale, quello che ci lascia sconcertati è l’opportunità di spendere circa 50mila euro per un’attività che i dipendenti della pubblica amministrazione avrebbero potuto svolgere con nessun ulteriore costo». Quindi la stoccata finale al commissario regionale della Lega Paolo Arrigoni.
Tullio Patassini e Piero Farabollini
«Noi certamente non possiamo prendere lezioni dal senatore Arrigoni – concludono i terremotati – commissario regionale di un partito che pur avendo uomini all’interno della struttura commissariale non ha fatto nulla per far ripartire la ricostruzione. E’ evidente il fallimento di Farabollini e del suo staff leghista. Se queste sono le premesse per il governo della Regione è bene che il senatore Arrigoni si renda conto che il popolo marchigiano, in particolare il popolo terremotato, non ha “l’anello al naso” e sarà ben attento a dare la propria fiducia a chi veramente potrà meritarsela».
Che delusione...
Ma perché, Farabollini è passato dai 5S alla Lega?
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nulla di nuovo sotto il sole!
Perchè qualcuno veramente pensava o sperava qualcosa di diverso?La Lega è il partito più longevo e quindi più legato a logiche spartitorie della Prima Repubblica.Da”Roma ladrona”a ladroni a Roma il passaggio sembra fisiologico per tutti.