Non credo sia da paese civile, avere una mancanza di energia elettrica di così lunga durata senza che il distributore sia in grado di adottare un provvedimento tampone, né di dichiarare i tempi di ripristino.
Per Carlo Lupisio: le risulta che l'obbligo di museruola nei luoghi aperti (marciapiedi, giardini e parchi, ecc.) sia vigente anche per le razze non pericolose? Vedasi http://www.italiadonna.it/animali/cani/guinzaglio_e_museruola.htm
Sarebbe bene non commentare impulsivamente per non generare odio. Solidarietà piena alla signora aggredita e l'augurio che sia identificato a breve il proprietario del cane (e non è difficile...). Ciò premesso, non è banale ricordare come il cane sia da sempre il migliore amico dell'uomo e utile in innumerevoli occasioni,compresa l'esigenza di compagnia e affetto. Solo a Macerata ce ne sono ben 8000 censiti. Questa aggressione è figlia di una mancanza: il cane non era tenuto al guinzaglio. Va poi aggiunto che quella di sgambare libero, almeno per alcuni minuti al giorno, è un'esigenza fisiologica del cane e i comuni dovrebbero in ogni quartiere GARANTIRE AREE DI SGAMBAMENTO ADEGUATE per dimensioni e per numero. Nonostante l'IMPEGNO ELETTORALE ASSUNTO, questa giunta nulla ha concretizzato sino ad oggi.
Uomo pubblico di rara disponibilità e onestà intellettuale, sempre attento al bene comune e pronto a sacrificarsi per i suoi ideali. All'indomani delle dolorose vicende del 2018 ha saputo interpretare al meglio le vere esigenze della comunità maceratese, scoperchiando una pentola scomoda per molti. Con "disciplina e onore". Auguri per il meritatissimo incarico e ad majora!
C'era un telefono fisso. E cosa "racconta" il tabulato? Puo' aiutarci a stabilire quali siano stati gli ultimi contatti e quindi anche indicare meglio l'epoca dei decessi?
Intervengo sull’argomento in qualità di presidente del Comitato ”6 zampe per Macerata” (v. anche pag. Facebook).
Gentilissimo Signor Andrea Cappello, la ringrazio per aver introdotto un tema che ci è molto caro e approfitto per informarla su questioni che, di certo senza alcuna colpa, non conosce molto bene.
E’ bene premettere che il decoro urbano e la fruibilità delle aree verdi dipende da tutti, siano essi proprietari di cani o non lo siano. Sarà infatti capitato anche a lei di imbattersi in aree verdi in cui fatalmente mancano escrementi di animali, ma sono abbandonati rifiuti di ogni genere: pacchetti e mozziconi di sigarette, bicchieri di plastica, cartacce, mascherine usate e quant’altro.
Sarà quindi d’accordo sul fatto che un comportamento incivile prescinde dal fatto di essere proprietario di un animale da affezione. Un incivile è tale, punto.
Non di meno, concordo pienamente con lei che la mancata raccolta degli escrementi del cane che si sta conducendo rientra tra quei comportamenti incivili degni di sanzione, al pari degli altri appena menzionati.
Tanto premesso, la informo che l’apertura delle aree verdi ai cani è avvenuta il 7 agosto 2019, con l’ordinanza sindacale n. 239, dietro civica sollecitazione di un comitato spontaneo di persone (tra cui lo scrivente) che avevano ravvisato l’illegittimità della chiusura di tali spazi.
Avevamo infatti semplicemente evidenziato come l’inciviltà di alcuni non poteva riflettersi negativamente anche su tutti quei detentori di cani - la stragrande maggioranza - che agivano correttamente.
La drastica misura dell’interdizione delle aree verdi ai cani, che lei rimpiange, non troverebbe quindi alcuna valida giustificazione visto anche che – come lei stesso riconosce – le zone con giochi per bambini sono pienamente rispettate.
Mi piace altresì ricordare che la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia prevede l’obbligo di garantire loro “adeguate possibilità di esercizio”.
Per concludere, nessuna “forzatura” nell’aprire ai cani le aree verdi, ma solo il rispetto di una garanzia costituzionale. Viceversa, sarebbe una "cinofobica forzatura" chiuderle. Citando Gandhi, "la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". Semmai il problema è quello di vigilare adeguatamente e di sanzionare chi trasgredisce le regole di decoro. Concordo invece sulla necessità e l'urgenza di realizzare adeguate aree di sgambamento cittadine, in cui i cani possano essere sguinzagliati e correre liberi, com’è nella loro natura.
Anche come genitore e proprietario di cane, resto a sua disposizione per qualsiasi costruttivo confronto.
dott. Nicola Lalla – presidente Comitato 6 zampe per Macerata
p.s.
Per una più completa e serena ricognizione delle norme che informano la convivenza tra persone e animali nei parchi pubblici, a titolo esemplificativo, suggerisco di consultare i seguenti link:
https://www.mondodiritto.it/blog/osservatorio-amministrativo/anche-i-cani-hanno-diritto-a-scorazzare-nei-parchi.html
https://www.studiocataldi.it/articoli/40998-il-sindaco-non-puo-vietare-l-ingresso-dei-cani-nei-parchi-pubblici.asp
https://www.studiocataldi.it/articoli/41084-si-puo-vietare-l-accesso-ai-cani-in-parchi-e-giardini-pubblici.asp
Massima solidarietà al Questore Pignataro che mai è stato asservito ad alcuno schieramento politico.
I vaneggianti insulti a lui vilmente indirizzati sono solo la dimostrazione dell'esistenza di persone mentalmente disturbate, che non hanno seguito alcuno.
Nicola lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
La Dottoressa Paula Castelli è una professionista di grandissimo valore e non si può che essere felici del ritorno "in campo" di quanti, come lei, hanno una preparazione e un bagaglio di esperienza preziosissimi in queste circostanze.
Grazie!
Alla signora Daniela Libanoro dico che la gran parte delle aree verdi con giochi, sono accessibili ai cani al guinzaglio. Lo stabilisce l'ordinanza del Sindaco n. 235 del 7.8.2019.
Purtroppo la relativa segnaletica non è stata aggiornata, salvo in pochi casi. Questo rischia evidentemente di ingenerare confusione e conflitti tra i cittadini.
Ricordo altresì ai "non animalisti" che vi sono quasi 8000 cani censiti nel Comune di Macerata e che le aree di sgambamento sono poche, malfatte e mal manutenute. E' vero che ci sono proprietari maleducati e finanche "zozzoni", ma sono una netta minoranza.
Quanto al comportamento del tabaccaio, mi sembra che nessuno dei commenti al riguardo colga nel segno.
La domanda infatti dovrebbe essere: "A FRONTE DI UN PROBLEMA TANTO INVETERATO QUANTO ESASPERANTE DA SFOCIARE NELLA MINACCIA DI NON FAR VEDERE PIU' IL CANE AL PADRONE (TANT'E'! ALTRO CHE CANILE...), IL TABACCAIO HA MAI AVVISATO I VIGILI URBANI O ALTRE AUTORITA' ??".
La crudeltà di tali gesti, peraltro pesantemente sanzionati dal codice penale, può aver tratto origine dall'odio covato da persone che non tollerano il passaggio di animali da affezione. Ma più probabilmente, la condotta cinofoba, assolutamente in alcun modo giustificabile, è da ricondursi all'intolleranza di chi viene infastidito dalla presenza di FECI NON RACCOLTE. Chi abbia notizie utili al riguardo, oltre che riferirle all'Autorità (Polizia o Carabinieri) può condividerle facendo riferimento al gruppo Facebook 6 ZAMPE PER MACERATA. Ciò consentirà una circolarità di informazioni che può salvare la vita ai nostri amici. Il Comitato si prefigge infatti anche lo scopo di prevenire condotte che possano dare origine a comportamenti così odiosi e indegni.
RACCOMANDAZIONI PER I PROPRIETARI DEI CANI A TUTELA DEI PROPRI ANIMALI e DELLA PACIFICA CONVIVENZA:
- EVITARE DI SGUINZAGLIARE il cane al di fuori delle aree di sgambamento esistenti (ci stiamo adoperando per ottenerne altre..);
- RACCOGLIERE SEMPRE le feci del cane;
- SENSIBILIZZARE altri conduttori che non vi si attengano, al rispetto rigoroso delle norme di cui sopra.
IL DIRETTIVO del COMITATO
6 ZAMPE PER MACERATA
Pochi, purtroppo (ma pure ci sono....), quelli che si interrogano su cosa preveda la legge in merito alla gestione dei rifiuti da imballaggio (Codice dell'Ambiente - D.Lgs. 152/2006).
Questa sottovalutazione mi pare assai pericolosa, perché i cittadini dovrebbero essere le prime sentinelle al riguardo. Fare la loro parte. Educare i propri figli alla legalità.
Data la diffusa misconoscenza delle regole, auspico una maggiore attenzione, affinché la nostra terra (e la nostra aria) sia tutelata con l'amore che merita.
Prima che sia troppo tardi...
n.b. vedasi, tra i tanti siti, http://www.ecorecuperi.it/gestione-rifiuti/
La Signora Florescu avrò certamente delle competenze per parlare.Tuttavia non mi è chiaro come si verifichi, presso i canili, l'idoneità di una persona a possedere un cane, dal momento che la maggior parte dei proprietari NON HA UNA FORMAZIONE al riguardo, che sarebbe invece a mio avviso necessaria.
Si legge infatti sul sito del MINISTERO DELLA SALUTE che "I proprietari e i detentori di cani non sempre interagiscono in modo corretto con i propri animali, soprattutto per mancanza di conoscenze adeguate riguardo alle esigenze fisiologiche, comportamentali e comunicative della specie.
Queste carenze cognitive possono tradursi in difficoltà di relazione interspecifica e talvolta determinare lo sviluppo di manifestazioni comportamentali indesiderate da parte degli animali.
L’obiettivo generale dei corsi di formazione è, pertanto, quello di favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane e il proprietario o detentore, al fine di consentire l’integrazione dell’animale nel contesto familiare e sociale.
Il percorso formativo fornisce nozioni sulla normativa vigente e sulle caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane, in modo da indirizzare il proprietario verso il possesso responsabile".
Invito tutti a leggere integralmente la pagina sotto indicata e chiedersi se il cosiddetto Patentino sia realmente decollato. Forse, questo problema va anteposto a una sterilizzazione tout-court ?
http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=137
Oltre alla intrinseca crudeltà del gesto, vorrei ricordare che simili condotte sono anche delinquenziali.
Ragion per cui, i Carabinieri attiveranno certamente delle indagini e riferiranno comunque la notizia di reato all'Autorità Giuidiziaria.
Precisamente:
Art. 544 bis Codice Penale
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
Art 544 ter Codice Penale
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro .
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.
Quello che si accinge a nascere è un comitato di cittadini, completamente indipendente. Non c'entra né Ricotta, né alcun altro politico, ma solo il benessere dei cani e dei destinatari del loro incondizionato amore, cioè i proprietari. Chi ha commentato precedentemente ha forse avuto una svista. Credo che l'iniziativa, sia virtuosa e meriti Rispetto.
Molto vero quanto scritto nell'articolo, ma l'amore per i cani arricchisce di senso la vita di ognuno.
Per Salvucci: l'elenco delle cose da fare mi sembra un po' troppo...tassativo. Soprattutto la settimanale "spulciatura per liberarsi dalle zecche", non mi pare molto giustificata, dato che gli attuali antiparassitari, di facile applicazione, scongiurano questo pericolo. Aggiungerei piuttosto la necessità di far muovere e socializzare il cane con i suoi simili e per questo promuovere l'apertura di adeguate aree cani cittadine (cosiddetti sgambatoi).
Il continuo abbassamento dell'età di approccio alle droghe è il risultato della c.d. "normalizzazione" del fenomeno. Dice bene Pignataro.
Essa passa certamente attraverso l'indifferenza di chi, anche all'interno delle scuole di qualche anno fa (ci piace pensare che il fenomeno appartenga al passato), avrebbe dovuto avere cento occhi, cento orecchie e cento bocche. Dice bene Bommarito.
L'indifferenza uccide ed è spesso scambiata per virtù. Insegnamo ai nostri ragazzi che dare in tempo l'allarme può salvare da conseguenze irreversibili.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp
Invito a (ri)leggere l'intervista al Procuratore Giorgio
https://www.cronachemaceratesi.it/2018/03/08/in-provincia-mini-esercito-di-spacciatori-compleanni-e-partite-festeggiati-con-cocaina-serve-un-tribunale-piu-grande/1075925/
Nulla di nuovo. Anzi, il fatto che ora i cittadini denuncino di più è certamente una positiva novità. Vuol dire fiducia nelle istituzioni.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Grazie alla comunità di San Patrignano per l'iniziativa, alla quale ho avuto l'onore di partecipare, potendomi così rendere conto come, per i ragazzi che sono scivolati nella trappola della droga, esistano opportunità VERE e CONCRETE di riscattare la propria vita.
Grazie ai qualificati ospiti intervenuti allo spazio forum "Lotta alla tossicodipendenza: ritorno al passato o nuove sfide?" e a quanti, tra essi, abbia sottolineato che non esistono droghe di secondaria pericolosità e di come si debba prestare una particolare attenzione all'incombente pericolo di diffusione dell'oxycodone anche in Italia.
Grazie, in particolare, al Capo della Polizia Gabrielli che non manca mai di partecipare a eventi di tale rilevanza sociale e istituzionale e che, tra l'altro, ha sottolineato l'unità e la sinergia messe in campo da tutte le Forze di Polizia nel contrasto delle organizzazioni criminali, per le quali il mercato della droga costituisce una primaria fonte di profitto e di inquinamento dell'economia sana.
Grazie a tutti i colleghi intervenuti, compresi Domenico Pianese e Mario Vattone della Segreteria Nazionale del Coisp.
E soprattutto grazie ad Antonio Pignataro che, come Questore di Macerata e tramite tutti i suoi Uomini, ha fatto e sta continuando a fare quanto è sotto gli occhi di tutti.
Nicola Lalla - Segretaraio Generale Provinciale Coisp Macerata
Oggi, nel corso di un seminario tenutosi presso la comunità di San Patrignano, il Questore Pignataro è stato premiato proprio per la sua offensiva alla cannabis c.d. "light". Tutti coloro che hanno voce in capitolo (esperti) hanno plaudito al suo coraggio e alla sua capacità di opporsi alle lobbies della "normalizzazione" della droga, sotto qualsiasi forma. Al contrario di quanto si legge in alcuni commenti che precedono e che fanno riflettere circa l'ignoranza di tale problema, NESSUNO di tali esperti e degli ex tossicodipendenti che erano presenti, ha pensato minimamente di criticare le sue scelte. Le parole di Pignataro hanno anzi suscitato commozione e riconoscenza tra taluno dei presenti. Solo plausi.
I faciloni, meditino.
Bravissimo Questore Pignataro!!
Nicola Lalla- Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
I numeri sono allarmanti e sono la prova che alla Polizia Stradale di Macerata occorre più personale !!
Complimenti a tutto il personale di Polizia coinvolto, compreso il Medico della Polizia Dott. Fabio Frascarelli Gervasi, costantemente impiegato in questi meritori servizi operativi.
Nicola Lalla - Segretario Generale Coisp Macerata
L'attacco a Bommarito è semplicemente inaccettabile. Se Macerata avesse altre persone con il suo coraggio e la sua competenza, non saremmo certamente in questa situazione.
L'On. Morgoni ha sintetizzato perfettamente il problema.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Il provvedimento criticato risulta ora pubblicato sul profilo facebook di Rebecca Raponi ( https://www.facebook.com/rebecca.raponi.7 ), insieme al verbale di identificazione relativo alla sua denuncia per oltraggio a Pubblico Ufficiale (art. 341 bis Codice penale) e a commenti che contribuiscono a conoscere la signora in questione.
Perciò ora è consultabile da tutti e ciascuno sarà in grado di formarsi la sua LIBERA opinione.
Se la signora Raponi intende contestare i FATTI su cui si fonda il provvedimento(così pare), dovrà farlo nelle sedi a ciò preposte.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
La signora, che è senz'altro una brava persona, ha addotto pubbliche lamentele che ai non addetti ai lavori possono sembrare fondate ma che, secondo giurisprudenza, non lo sono.
Non potendo entrare nel merito del provvedimento (perché la signora ha scelto di non renderlo pubblico) si potranno consultare i numerosi precedenti in materia(ad esempio al link http://www.gazzettaamministrativa.it/servizicu/bancadatigari/viewnews/19670c7f-2dbd-11e4-9056-5b005dcc639c ) scoprendosi che chi gestisce un pubblico esercizio può ricevere questo tipo di sospensioni anche "suo malgrado", attesa la prevalente natura preventiva e cautelare del provvedimento. Semplicemente perché il bene SICUREZZA è di rango superiore a molti altri.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Per Iacobini.
L'ordinanza, è un atto dovuto perché adottato in sanatoria di un divieto imposto in modo illegittimo.
“L’ordinanza sindacale che rechi il divieto assoluto di introdurre cani, anche se custoditi, nelle aree destinate a verde pubblico - pur se in ragione delle meritevoli ragioni di tutela dei cittadini in considerazione della
circostanza che i cani vengono spesso lasciati senza guinzaglio e non ne vengono raccolte le deiezioni - risulta essere eccessivamente limitativa della
libertà di circolazione delle persone ed è comunque posta in violazione dei principi di adeguatezza e proporzionalità, atteso che lo scopo perseguito
dall'Ente locale di mantenere il decoro e l'igiene pubblica, nonché la sicurezza dei cittadini, può essere soddisfatto attraverso l’attivazione dei mezzi di
controllo e di sanzione rispetto all’obbligo per gli accompagnatori o i custodi di cani di rimuovere le eventuali deiezioni con appositi strumenti e di
condurli in aree pubbliche con idonee modalità di custodia (guinzaglio e museruola) trattandosi di obblighi imposti dalla disciplina generale statale, cosicché il Sindaco può fronteggiare comportamenti incivili da parte dei conduttori di cani, al fine di prevenire le negative conseguenze di tali condotte, con l'esercizio degli ordinari poteri di prevenzione, vigilanza, controllo e sanzionatori di cui dispone l'Amministrazione” (ex pl. TAR Lazio Sent. 5836/2016).
Comunque, tra gli esperti da noi interpellati, c'è anche un medico veterinario e comportamentalista.
Inoltre, l'iter era tutt'altro che segreto ( v. https://www.cronachemaceratesi.it/2019/07/06/aree-verdi-con-giochi-off-limits-per-i-cani-ma-il-regolamento-e-datato/1271840/ ) e non posso escludere che un parere sia stato chiesto.
In definitiva, l'Amministrazione non aveva un gran margine di discrezionalità, al riguardo....
P.S.
Signor Vita, i controlli sono di competenza della Polizia Locale, ma le segnalazioni possono (e forse dovrebbero...) essere fatte da chiunque si avveda di comportamenti che vanno contro le regole.
I proprietari di cani, di regola, sono persone pulite e non sembra giusto generalizzare. La città non sembra ricoperta di deiezioni di animali e perciò, a fronte di 7.770 cani censiti, gli indisciplinati sono davvero pochi.
Se ha delle precise situazioni da segnalare, si accomodi, per il bene di tutti, anche di chi ha il cane e non accetta di essere penalizzato da qualunquistiche generalizzazioni.
L'ordinanza è stata frutto della serena (ma perseverante) collaborazione tra Comune e un gruppo di cittadini attivi, la delegazione OIPA di Macerata ed alcuni esperti della materia, che del tutto gratuitamente hanno rese note le loro motivate opinioni al riguardo, ad esempio nell'incontro con l'assessore Iesari lo scorso 4 luglio. La CONDIVISIONE ha consentito di arrivare a un'ordinanza "ponte" - di cui ci sentiamo in dovere di rigraziare anche il Comandante della Polizia Municipale Dott. Danilo Doria - che ben può considerarsi rispettosa dei princìpi fissati dalle norme in vigore e richiamati dalla giurispudenza più recente.
Siamo felici che si sia compreso come il coinvolgimento degli "stakeholders" (portatori di interessi) sia fondamentale per ben amministrare la città.
La medesima FATTIVA COLLABORAZIONE è stata assicurata per la prossima realizzazione di aree urbane di sgambamento di adeguata estensione, fornita dei servizi necessari e di regole precise per il loro corretto utilizzo.
Si auspica, infine, che tutti i detentori di cani diano esempio di civiltà, non solo rispettando le norme che assicurano il benessere dei propri animali, ma anche quelle di civile convivenza, anche segnalando alla Polizia locale eventuali comportamenti che portino pregiudizio al benessere degli animali, come alla sicurezza e al decoro urbano.
Ricordo l'articolo delle dieci domande di Intermesoli a Carancini, articolo in cui si legge, tra l'altro, "sul ricorso siamo piuttosto tranquilli" (sic).
Vedi https://www.cronachemaceratesi.it/2017/04/22/nuova-via-trento-intermesoli-dieci-domande-al-sindaco-strumentale-personalizzare-la-vicenda/951725/
I proprietari di cani che tengono comportamenti incivili sono una minima parte e non c'è bisogno di alcuna "campagna di sensibilizzazione", ma solo di una maggior vigilanza e di far applicare le ordinanze che stabiliscono le sanzioni rispetto agli obblighi previsti dalla norma statuale di riferimento.
Vanno sanzionati COME SINGOLI e va evitato che la generalità dei possessori di cani possa essere ritenuta responsabile del degrado del decoro e dell'igiene cittadina.
I «Percorsi formativi per i proprietari dei cani»,che non sono "campagne", sono invece previsti dalla legge e competono ai comuni congiuntamente con le Aziende sanitarie locali (DECRETO MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI 26 novembre 2009).
In alcuni casi, gli Enti ( i meno attenti, probabilmente..) non hanno provveduto....
Mattia Quatrini, lei esorta a non denunciare condotte illegali...
Mi riferisco a dove scrive "Quindi, prima di denunciare pensate bene alle conseguenze che rovinare la vita ad una famiglia è un attimo e vostro figlio continuerà, comunque, a fare esattamente le stesse cose nel negozio a 200 metri di distanza".
E' conmpletamente fuori strada; la Città ha bisogno dell'esatto contrario, ossia della piena collaborazione tra cittadini e Istituzioni. Credo poi che anche il tabaccaio a 200 metri di distanza sia alquanto dissuaso dal commettere lo stesso errore!
Nicola Lalla – Segretario Generale Coisp Macerata
Lo Stato a Macerata c'è.
Senza "se" e senza "ma".
Complimenti ai colleghi che anno operato e al senso dello Stato dimostrato dal Questore Pignataro anche in questa occasione.
Nicola Lalla - Segretario Generale Coisp Macerata
L’Amministrazione, anche alla luce delle relative pronunce giurisdizionali, ha ammesso l’incompatibilità della disciplina nazionale vigente con quella - troppo limitativa - attualmente imposta a Macerata.
Nell’ottica del rapporto di collaborazione instaurato con l’Amministrazione comunale, per non creare dissapori e divisioni tra cittadini, e affinché non siano contestate ulteriori sanzioni a proprietari che conducono i propri cani al guinzaglio,appare quindi necessario chiarire DA SUBITO quali comportamenti possano tenersi e quali no.
L’accesso alle aree verdi SENZA GIOCHI con i cani al guinzaglio è mai stato in discussione? C’è stato mai qualche divieto in tal senso? Non ci risulta e il tema non è questo.
Il problema è infatti circoscritto alle aree verdi CON GIOCHI, spesso confinati in un fazzoletto di terreno molto piccolo rispetto alle ben maggiori dimensioni complessive dell’area. Vedansi, ad esempio, i Giardini Diaz, il Campo sportivo dei Pini, il parco compreso tra via Metauro e Via Mincio (Piediripa) e molte altre.
Chiarito questo aspetto, l’Ente, che a Piediripa, tramite la Polizia Municipale, ha recentemente contestato una violazione amministrativa a un cittadino che, lontano dai giochi, portava a spasso il proprio cane al guinzaglio (verbale che ora si sta giustamente valutando di annullare) per evidenti ragioni di certezza del diritto, dovrà necessariamente comunicare ai consociati se i divieti di accesso ai cani imposti con tabelle come quella riportata a margine dell’articolo siano ancora vigenti o se i cani al guinzaglio possano accedere alle aree ove tali segnali esistono, evitando solo gli spazi con giochi.
Da quanto è stato dato comprendere, questi sono gli aspetti che saranno disciplinati dalla promessa ORDINANZA PONTE (provvedimento tampone in attesa delle modifiche regolamentari che richiedono più tempo), che è atto doveroso avendo la funzione di ripristinare la libertà di circolazione delle persone che conducono il proprio cane al guinzaglio e nel rispetto delle norme igieniche e a tutela dell’incolumità delle persone. Libertà che costituisce bene costituzionalmente protetto. Sacrosanto e giustificato appare invece il divieto assoluto di accesso ai cani ai soli spazi ove sono presenti i giochi. Spazi che non avrebbero neppure bisogno di essere fisicamente recintati o delimitati perché assolutamente ben visibili e individuabili da tutti.
L’ufficio preposto, sarà certamente in grado di applicare dei pannelli integrativi, anche provvisori, che rendano noto che il divieto di accesso ai cani è limitato alla zona giochi.
Dato che la questione riguarda un gran numero di famiglie con cani e soprattutto il benessere degli animali, non vi è quindi motivo di dubitare che nell’arco di pochissimi giorni venga emanata l’ordinanza in questione e che già dal prossimo week-end sia ripristinata la libertà in questione.
E non vi è neppure dubbio che, in un clima di leale collaborazione, i proprietari di cani saranno i primi a sensibilizzare e segnalare quei pochissimi conduttori di cani che non rispettano le più elementari norme igieniche.
Ancora un grazie al Questore Pignataro e alla Guardia di Finanza.
Quest'operazione prescinde dalla cannabis c.d. "light" perché, da quanto è dato comprendere, si tratterebbe di sostanza con indiscusso effetto drogante, quindi non "light".
La sentenza delle SS.UU. attesa per domani riguarda invece la "light".
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp
Siamo fieri di avere un Vescovo di così tanto spessore, che non esita a prendere posizione su un tema tanto importante. Un tema non partitico, ma di Verità.
Grazie, grazie, grazie!!
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Ai "blateranti" consigliamo di leggere il parere del Consiglio Superiore di Sanità su questo delicato tema, pubblicato in rete al seguente link:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2761_allegato.pdf
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Si consiglia di leggere al seguente link, così, tanto per documentarsi sul tema prima di parlare....
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2761_allegato.pdf
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
La visione diversa del metodo genitoriale è incranata dalla diversa visione tra Mari e Bommarito.
Non c'è stato tempo perché l'esperto Gianni Giuli dicesse la sua su questo punto.
Tuttavia essere il punto di partenza di un prossimo dibattito proprio sul tema della genitorialità.
Certo è che per fare il genitore non c'è una ricetta fissa e non c'è alcuna garanzia di risultato.Ciascun ragazzo è così diverso dall'altro! Ecco dove sta il difficile! Credo che il segreto sia parlare (non tanto con le parole, quanto con i fatti....), e soprattutto ascoltare e cercare di capire i propri figli.
"… e una donna che aveva al seno un bambino disse: parlaci dei figli. Ed egli rispose:
I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo."
Kahlil Gibran
GRAZIE ANCORA GIUSEPPE E NICOLA !!
La Professoressa Donati, citando Milano, coglie perfettamente nel segno.
Inoltre, andando a Milano con un cane, non è così difficile trovare un'area di "sgambamento" anche in pieno centro, spesso divisa in due (per cani di taglia e comportamento diverso) con tanto di regolamento affisso all'ingresso.
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, affermava Gandhi e oggi è vero come nel secolo scorso.
A chi mette sullo stesso piano cani e pitoni suggerisco di comprendere prima la differenza che passa tra animali d'affezione (o da compagnia) e fauna selvatica e magari comprenderne i motivi.
Solidarietà alla Signora Eugenia e al suo cane. E anche al frate che saprà capire il suo duplice errore (di metodo e di merito). Magari egli,non per colpa sua, poco sa di quanto gli animali possano alleviare il dolore e di quanto spesso sia maggiore la loro sensibilità rispetto a quella umana.
Per comprendere qualcosa in più sull'argomento si possono leggere varie ricerche, esemplificativamente
http://www.scienzemedicheveterinarie.unibo.it/it/risorse/files/convegno-27-04-18/farneti-la-relazione-uomo-animale
Che questo episodio sia una buona occasione per rivalutare il ruolo e l'importanza degli animali da compagnia nella nostra città.
Saluti a tutti, comunque la pensiate!
Come non concordare?
I provvedimenti del questore Pignataro non dovrebbero destare alcun clamore ma rispetto. Principio di autorità.
Oltre alle iniziative politiche, caldeggiate da Giuseppe, riteniamo che anche gli enti locali possano investire di più su questo versante, ad esempio concorrendo di più nei controlli amministrativi ai locali pubblici e sulle strade. Soprattutto di notte.
La strategia del questore Pignataro è assolutamente illuminata e lungimirante. E' tuttavia evidente che i risultati potranno vedersi nel medio termine e a condizione che ciascuno faccia bene la sua parte.
Vogliamo dedicare a tutti coloro che, come il questore Pignataro, hanno il coraggio della verità, il "credo" kennedyano più volte ripreso da Falcone:
"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana".
Buona Pasqua a tutti!
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
La dignità del lavoro deve essere sempre adeguatamente tutelata con atti concreti.
Vivissimi complimenti alla Dr.ssa Abbate e ai suoi uomini!!
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Ne siamo molto felici, sia per Macerata che per lui.
Congratulazioni e auguri vivissimi.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Complimenti alla Dr.ssa Abbate e al suo personale!
Certamente sapranno fare luce sull'intera vicenda.
Crediamo del tutto fuori luogo che ogni fatto di cronaca debba essere commentato con riferimento alla razza...
Appare banale dover sottolineare che in tutto il mondo vi sono persone oneste (la maggior parte) e delinquenti. Eventualmente la critica va fatta a noi stessi, che per decenni abbiamo voluto una legislazione penale priva di effettivi deterrenti e ricolma di scappatoie, tali che i delinquenti di tutto il mondo si sentono (assai spiegabilmente!) attratti dal nostro Paese.
Come non capirlo?
Nicola Lalla - Segretario Generale Co.I.S.P. Macerata
Tragedia immane e inaccettabile. Come non essere d'accordo con Giuseppe? Anche Giacomo ed Elisa sono, loro malgrado, vittime della droga. Una scia di sangue che pare senza fine.
Alle famiglie coinvolte rivolgiamo le condoglianze più sentite.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Attraverso queste forme di contrasto di attività illegali e pericolose, lo Stato dimostra di esserci.
Congratulazioni al Questore e al personale interforze intervenuto perché queste operazioni sono la dimostrazione del buon andamento della gestione della pubblica sicurezza in provincia.
La Polizia Amministrativa è il settore che, a nostro avviso, maggiormente rispecchia le prerogative dell'Autorità di pubblica sicurezza. Prevenzione.
Se l'attività di prevenzione funziona (e ora funziona!), è assai più difficile che si verifichino le immani tragedie a cui la cronaca ci ha purtroppo abituato.
Gli organici delle forze di Polizia della nostra provincia sono stati purtroppo sviliti dalle miopi politiche dei passati decenni (cessazione dell'incorporamento di agenti ausiliari, innalzamento dell'età pensionabile, blocco del "turn-over"...)alle quali si sta cercando di porre rimedio.
Vi è quindi l'auspicio che al più presto gli organici vengano ripianati ed assegnate risorse giovani, sia a Macerata che a Civitanova Marche.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Piena condivisione sulla decisione del Questore Pignataro e anche su questa operazione delle FF.OO..
Evidentemente chi ha commentato prima di me si ricorda dell'importanza di rispettare le regole sui pubblici spettacoli solo quando le situazioni creano lutto.
Leggasi tragedia di Corinaldo.
Sub lege libertas! Viva la Polizia!
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
A beneficio di tutti i lettori, il parere del Consiglio Superiore della Sanità richiamato nell'articolo, organo tecnico-consultivo del Ministero della Salute e pertanto estraneo a competizioni politiche, è integralmente leggibile al link
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2761_allegato.pdf
Il silenzio generale su questo tema è davvero assordante e le considerazioni di Giuseppe non possono che essere sposate appieno, apparendo surreale la libera vendita di prodotti contenenti THC (neppure considerati alla stregua di medicinali!) surreale.
Per questo, vi è l'auspicio che, per il bene di tutti, le Sezioni Unite decidano al più presto e nel senso sperato.
Rinnovata solidarietà all'opera del questore Pignataro.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale COISP
Invito i lettori a prendere visione del foglio illustrativo di un prodotto contenente THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), pubblicato al link
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_003471_040548_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
e prendere atto che:
- esso è in commercio SOLO PERCHE' preventivamente APPROVATO dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA);
- è dispensabile solo in FARMACIA, dietro presentazione di RICETTA MEDICA.
La conseguente riflessione è:
- PERCHE' TALE GENERE DI PRODOTTI MEDICINALI - CHE NON HANNO CERTO EFFETTO DROGANTE (O SI'?) - SONO DA CONSIDERARSI FARMACI E POSSONO QUINDI ESSERE COMMERCIALIZZATI SOLO PREVIA APPROVAZIONE DELL'AIFA MENTRE LE INFIORESCENZE CONTENENTI LO STESSO PRINCIPIO ATTIVO NO? QUAL E' LA DIFFERENZA? PUO' DARSI CI SIA, MA IO NON LA VEDO....
Riterrei opportuno che le Sezioni Unite chiarissero alla prima occasione anche questa cosa perché mi pare che tra il bianco e il nero, vi siano sfumature degne di essere considerate perché il fatto che chiunque, anche un minorenne quindi, possa liberamente acquistare delle infiorescenze di cannabis (il tabacco pero no!) mi vede incredulo....
Nicola Lalla - Segreteraio Generale Provinciale Co.I.S.P.
Che si tratti di criminalità comune o di "mafia" (nigeriana e non), il problema principale, che riguarda ogni sorta di criminalità, sia comune che di stampo mafioso pare debba essere individuato ancora una volta nei troppi strumenti che consentono di fatto ai criminali di non andare in carcere o di avere pene troppo miti.
I criminali si trovano bene in Italia, nelle Marche non diversamente che in altre regioni, perché - bisogna prenderne atto - le politiche di lotta al crimine non costituiscono di fatto dei deterrenti adeguati.
Ed è per questo che la penetrazione criminale, anche di tipo mafioso, nella nostra Regione e nella nostra città - si manifesti essa attraverso reati di violenza o economici - non può certo essere ragionevolmente negata.
Perché mai le Marche dovrebbe essere esenti da fenomeni mafiosi? Gratteri ci ha spiegato più volte che la criminalità mafiosa, in forme diverse, è ovunque.
L'attenzione della cittadinanza e delle Istituzioni deve dunque essere sempre alta perché abbassare la guardia o minimizzare fenomeni criminali (come avvenuto in passato) aumenta la vulnerabilità del territorio.
E' essenziale la reciproca e circolare collaborazione cittadini-istituzione-cittadini e tenere sempre a distanza la "mentalità mafiosa", nell'accezione efficacemente spiegataci da Falcone ("Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale" - Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991).
Mi permetto di aggiungere che all'attenzione verso fenomeni mafiosi, palesi o latenti che siano, deve necessariamente accostarsi una "civica attenzione" al fenomeno della corruzione, anche di tipo "pulviscolare".
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale COISP Macerata
Ormai la Polizia Stradale va - e lo riscontriamo con amarezza - a colpo sicuro.
Questo tipo di servizi andrebbe ovviamente moltiplicato e, per farlo, gli organici andrebbero adeguati alla situazione strutturale.
Tanto gli organici della Polizia Stradale, quanto quelli dei Medici della Polizia di Stato, necessari ora anche in occasioni operative (controlli stradali antidroga).
Non parliamo, poi, di quelli di questure e commissariati.
Tutti noi abbiamo il diritto di percorrere in sicurezza le strade della provincia anche nei fine settimana e la popolazione deve prendere atto delle scellerate scelte politiche che, negli scorsi anni, hanno imposto tagli anche al "Comparto Sicurezza", senza un'adeguata analisi e previsione delle conseguenze nel breve e medio termine (ad esempio, recentemente è stato chiuso il Distaccamento Polizia Stradale di Porto Recanati).
Si confida dunque che si ponga rimedio al più presto.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp
Il commercio della cannabis cosiddetta "legale" si è ormai diffuso in tutta Italia (purtroppo) essendosi confusa, in molti casi ad arte, la possibilità di coltivarla (a certe condizioni) prevista dalla Legge 242/1016 con quella di commerciarla senza alcun vincolo.
Ha perfettamente ragione il Questore Pignataro ad affermare che la marijuana legale non esiste, perché la disposizione si riferisce SOLTANTO ALLA PRODUZIONE destinata a consumi tipici, ovvero: "a) alimenti e cosmetici prodotti esclusivamente nel rispetto delle discipline dei rispettivi settori; b) semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti, per forniture alle industrie e alle attivita' artigianali di diversi settori, compreso quello energetico; c) materiale destinato alla pratica del sovescio; d) materiale organico destinato ai lavori di bioingegneria o prodotti utili per la bioedilizia; e) materiale finalizzato alla fitodepurazione per la bonifica di siti inquinati; f) coltivazioni dedicate alle attivita' didattiche e dimostrative nonche' di ricerca da parte di istituti pubblici o privati; g) coltivazioni destinate al florovivaismo". Il suo commercio indiscriminato è dunque escluso, come peraltro confermato di recente dalla Suprema Corte di Cassazione (Sent. 56737/2018). Peraltro, anche in assenza di "effetto drogante", desunta da basse percentuali di principio attivo, non si vede il perché il commercio non dovrebbe sottostare ai vincoli previsti per I MEDICINALI, dato che il delta-9-thc è principio attivo compreso (anche) nella tabella medicinali allegata alla legge 309/90, che prevede la sua dispensabilità in farmacia, previa prescrizione medica non ripetibile e che esistono già in commercio prodotti contenenti tale principio attivo, approvati regolarmente dall'Agenzia Italiana del Farmaco.
V'è quindi l'auspicio che, per il bene di tutti, si sgombri il campo da ogni equivoco e si tutelino i cittadini dai danni che la libera vendita di simili prodotti sono suscettibili di arrecare alla salute umana.
Un plauso al Questore, avanti così!
Nicola Lalla - Segretario Generale Coisp Macerata
Solidarietà e sostegno totale al Questore Pignataro. Finalmente un Funzionario dello Stato che dimostra davvero di pensare al risanamento della nostra città e non alla propria carriera. Non abbiamo dubbi che i cervelli bruciati che gli si contrappongono con gesti tanto ignobili saranno presto in Tribunale a domandare il perdono suo e di tutta la cittadinanza.
Una cittadinanza che - è sacrosanto quanto rileva Santucci - potrebbe ben prendere una posizione più netta e sdegnata contro attacchi così vili e meschini.
Nicola Lalla
Segretario Generale Provinciale Sindacato di Polizia - Co.I.S.P.
In realtà, Don Merola, pur con una modalità comunicativa volutamente semplificativa, intende dire che l'opera di repressione non è certo quella che può guarire il male.
Non da sola, almeno.
La diffusione della droga è prima di tutto un fatto culturale e sociale e bisogna quindi agire sulla famiglia, sulla scuola e sulle istituzioni con una presa di coscienza forte della necessità di diffondere sinergicamente valori edificanti, opera che effettivamente è molto carente.
Fare "rete" unendo gli sforzi di ciascuno e "contaminare" i valori del bene, l'esempio positivo per dare ai giovani dei punti di riferimento e dei "sogni" di cui possano innamorarsi.
Mi pare condivisibile che, solo per fare un esempio, un genitore dovrebbe insegnare ai propri figli che i cosiddetti "reality" non meritano il nostro tempo.
Ha indicato, magari in "pillole", delle strade per arginare la diffusione delle droghe.
E non può sfuggire - aggiungo io - che tale tipo di prevenzione limiterebbe anche altri tipi di dipendenza come la ludopatia e l'alcolismo, il cui consumo non è considerato illecito.
L'8 marzo scorso il procuratore Giorgio ha posto l'accento proprio sul fondamentale aspetto che a un mini-esercito multirazziale di spacciatori, necessariamente corrisponde un quantitativo inimagginabile di consumatori: "è da tempo che evidenzio l’allarmante presenza di spacciatori e il fatto che se ci sono spacciatori è perché c’è chi acquista, e sono tanti e in prevalenza italianissimi". Ha portato poi alcuni esempi di consumo di droga, allarmanti nella loro banalità, concludendo che «Non si tratta di
giovani oppressi da cinici spacciatori. Ma giovani che
fanno scelte di vita che ritengo molto discutibili» (vedasi CM 8 marzo 2018).
Perciò è il vuoto valoriale che va anzitutto combattuto, perché il mercato della droga risponde alla legge della domanda e dell'offerta.
Ciò che dobbiamo combattere fortemente, quindi, è anzitutto il fenomeno del "negazionismo", perché per troppi anni i problemi del territorio maceratese sono stati ovattati e si è creduto che il non parlare dei problemi, anche quelli più evidenti (vedasi Hotel House) forse era il modo migliore per risolverli.
O forse era il modo di migliore per apparire più bravi, a beneficio della propria carriera.
Ma questa è un'altra storia.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Mi permetto sommessamente di osservare che CM e le altre testate online potrebbero (forse) prevedere dei meccanismi di sospensione o di esclusione da applicare ancor prima che i commenti giungano a lambire il campo dell'illecito penale, privando così gli stupidi di quegli spazi di visibilità di cui hanno così disperatamente bisogno.
Ci sono persone - perché negarlo? - che prima di SCRIVERE pubblicamente dovrebbero LEGGERE , non solo per imparare l'ortografia, ma anche per riuscire a esprimere pensieri e opinioni degni di essere letti.
Questa forma di controllo è a mio avviso doverosa perché incentiva un dibattito pubblico di buon livello e, allo stesso tempo, tutela il buon nome dell'organo di informazione.
Nicola Lalla
Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Renzo Gatti
Ovviamente è così ma, come certamente comprenderà, se viene a crearsi una situazione del genere - NON PREAVVISATA AI SENSI DELL'ART. 18 TULPS - le Autorità preposte (Prefetto e Questore) non è che stanno lì a guardare, agiscono in modo da tutelare al meglio la sicurezza di tutti e, sul momento, le esigenze repressive cedono necessariamente a quelle di tutela immediata della collettività.
E' un po' come quando, in occasione di disordini allo stadio, gli arresti vengono eseguiti successivamente.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Francesco Filegi Tomè ha espresso con poche e chiarissime parole un pensiero che rispecchia i principi di libertà e democrazia, peraltro anche piuttosto semplice da cogliere.
Nessun accostamento può essere mai fatto tra atti benefici e atti delinquenziali.
Sottoscrivo.
Si confida invece nell'individuazione dei promotori di tale becera manifestazione non preavvisata, atta a turbare l'ordine pubblico e ad agevolare lo spaccio e l'assunzione di sostanze allucinogene.
Sarebbe inoltre auspicabile che ognuno dei 1000/1500 partecipanti venisse singolarmente filmato e identificato (anche a posteriori), oltre che per i fogli di via obbligatori, anche per le conseguenze civili derivanti dai danni provocati, in particolare per l'impiego non preventivato delle Forze dell'Ordine, del Soccorso Alpino e Sanitario e per l'inquinamento acustico e da rifiuti solidi del luogo fatto oggetto di arbitraria invasione.
A margine, si ricorda che è di appena due mesi fa la notizia di un altro "Rave" nel nostro territorio, a Valfornace, Poggio delle Pagnotte, anche se i partecipanti erano "appena" una settantina.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Grazie, Giuseppe, per effettuare e rendere pubbliche inchieste come questa, che non esito a definire patriottiche.
La criminalità organizzata si "nutre" sempre di più di appalti pubblici e, a mio modo di vedere il modello dei controlli dovrebbe essere perfezionato e adeguato ai tempi.
Ad esempio, più che ad autocertificazioni cartacee, ci si dovrebbe affidare a documenti informatici in grado di essere agevolmente analizzati da appositi software interconnessi con le banche dati di riferimento, così da riuscire ad effettuare i controlli in modo efficace e nel rispetto dei tempi procedimentali.
Ci vorrebbe inoltre un adeguamento del codice antimafia che, nonostante gli interventi degli ultimi anni, presenta ancora delle notevoli criticità dovute a norme di difficile interpretazione e applicazione.
Le norme antimafia dovrebbero inoltre incentivare la circolarità di informazione e, in particolare, il contributo alle istituzioni di associazioni e organizzazioni senza fini lucrativi - ma anche di singoli cittadini - quali portatori di interessi, riprendendo il modello dello "stakeholder" della normativa anticorruzione.
Resta comunque, e prima di tutto, il fatto che i molti cittadini i quali, pur non essendo mafiosi, sono stati contaminati da quella "mentalità mafiosa" di cui parlava Falcone si riappropriassero della loro dignità.
Nicola Lalla - Segretario Generale Prov.le Coisp Macerata
Come 30 giorni?? Non è prevista anche per i dipendenti ASUR la sospensione cautelare fino all'esito del procedimento penale, ai sensi dell'art. 55 ter comma 1 del D.Lgs. 165/2001? Non è più prudente attendere per irrogare la sanzione disciplinare definitiva?
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Molto bene!! E' evidente che la grandissima parte degli infermieri sono persone capaci e oneste. Ma cosa c'entra? La notizia sta proprio nel fatto che si tratta di eccezione.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Finalmente...
Sino alle 17.30, orario in cui abbiamo lasciato il centro commerciale, la direzione del centro non aveva avvisato la clientela di quanto stava accadendo.
Quando, alle ore 18.09, arrivato a casa, ho protestato telefonicamente con il Direttore Gianluca Tittarelli per il mancato avviso, ho ricevuto obiezioni che ritengo del tutto inadeguate. Del tipo "se una nube è tossica o non è tossica", "io che centro con la Orim", "io come la avviso la clientela" e con altri argomenti altrettanto offensivi di qualunque intelligenza media.
Non so cosa preveda in proposito il documento di valutazione dei rischi del centro commerciale 8anche a protezione dei clienti), ma la reazione mi sembra sia stata del tutto tardiva, tanto per la tutela dei clienti, tanto per quella dei dipendenti.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
All'ennesimo evento di questo tipo, ora tutta la popolazione - COMPRESI I LAVORATORI TENUTI AD INTERVENIRE ESPONENDOSI COSI' A RISCHI ANCORA MAGGIORI - si attende che vengano immediatamente resi pubblici i risultati delle analisi dei fumi e dei residui della combustione, così che le associazioni di categoria possano tutelare i diritti dei propri associati.
Dell'opportunità di continuare ad autorizzare la presenza di un impianto di trattamento di rifiuti speciali in un'area così densamente popolata nonostante i precedenti parleremo ad incendio domato.
Speriamo che nessuno ci abbia rimesso la vita.
Nicola Lalla - Segretario generale Provinciale Co.I.S.P.
Il 25 giugno 2015 il Co.I.S.P. chiese alla Dr.ssa Preziotti un incontro (nota Coisp prot. 83/15 S.P.). Dopo la cortese telefonata di una collaboratrice, che mi chiese e ottenne disponibilità per alcune date, siamo ancora in attesa....
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
@Sauro Micucci
Io credo invece che questi segnali non vadano sottovalutati e che proprio simili minimizzazioni, dalla strage di Sambucheto in poi (anno 1996), se non da prima ancora, ci hanno portato alla situazione attuale. Pamela, Traini, pozzo degli orrori e quant'altro.
Ora la mafia è diffusa ovunque e, dopo la strage di Duisburg, non spara (quasi) più, ma cerca di massimizzare i profitti che vengono da corruzione, droga, anche attraverso massicce operazioni di riciclaggio.
Chi cerca di intimidire mafiosamente un questore della Repubblica (che certamente non si lascia intimidire!) non è mai solo un giovanottone cretinone, ma una persona che attacca lo Stato e la sua stessa credibilità su un territorio. Una (o più) persona da ricercare perché eversiva e altamente pericolosa - non tanto per il questore - ma per la comunità intera.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Piena solidarietà al questore Pignataro. Le intimidazioni rivoltegli sono di chiaro stampo mafioso, fatto che non può che farci riflettere sulla penetrazione della criminalità organizzata nella nostra provincia, per troppi anni considerata "isola felice".
Mai più!
Lottare strenuamente contro corruzione e droga.
Ripeto. Corruzione, in tutte le sue manifestazioni, e droga.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Mille volte grazie alla squadra VVF intervenuta con grande rapidità e professionalità.
Mela è stata davvero salvata perché non avrebbe resistito ancora a lungo!
Il Corpo dei VVF si conferma ancora una volta un punto di riferimento imprescindibile per la cittadinanza.
Il "normale avvicendamento disposto dal Ministero dell'Interno" (si è detto più e meno così anche in occasione della rimozione del questore Vuono, nel febbraio scorso, a seguito dei noti fatti...) arriva dopo ben 18 anni di permanenza.
Decisamente una durata imbarazzante per un dirigente della Mobile.
E' per questo che il Dott. Albini, a nostro avviso, può essere considerato OGGETTIVAMENTE tra i maggiori responsabili dell'attuale stato di cose nella nostra provincia e che, al di là dei comunicati di circostanza, ognuno può giudicare se abbia fatto un buon lavoro o no.
L'avvicendamento auspicato da tempo dal Co.I.S.P. ha avuto finalmente seguito.
Arriva una dirigente molto competente, motivata e forte dell'esperienza maturata nella non facile provincia di Reggio Emilia, sede assai complicata, come dimostrato anche dai fatti dell'operazione "Aemilia", la più vasta operazione di 'ndrangheta che abbia mai riguardato il Nord Italia (processo ancora in corso a Reggio Emilia).
Alla Dr.ssa Maria Raffaella Abbate, che a Reggio Emilia ha già saputo conquistare la stima del personale, va sin d'ora l'augurio di un proficuo lavoro e tutto il sostegno del Co.I.S.P. maceratese.
Nicola Lalla - Segretario Generale Co.I.S.P. Macerata
Iacobini. E' ovvio che, anche in un mercato illecito, domanda e offerta tendono a livellarsi, ma è altrettanto evidente che più esiste offerta (e concorrenza), più i prezzi calano e il consumo aumenta.
Comunque la logica del mio precedente commento è un'altra ed è stata efficacemente riassunta da Di Lupidio: “Cerca i soldi e troverai la mafia” (G.Falcone).
In questa ottica, è molto importante che chiunque ne sia a conoscenza segnali alle FF.OO. situazioni che appaiono anomale.
Saluti.
Congratulazione a tutti i colleghi che hanno reso possibile questo risultato.
Esso va ritenuto un primo risultato, perché i quantitativi di droga in circolazione sulla "piazza" sono impressionanti, tanto da giustificare la spartizione della "piazza" stessa tra svariate organizzazioni criminali, di etnie diverse.
Il "pesce" preso può ragionevolmente essere considerato di media taglia, cioè un anello intermedio della filiera. Non è dunque difficile da sostituire, con tutto ciò che può derivarne da possibili contese.
Per questo, si ritiene assai importante che la cittadinanza svolga un civico ruolo di autodifesa, collaborando al massimo con le Forze dell'ordine, fornendo loro informazioni.
Il tenore di vita vistoso e incongruo di chi ci è attorno deve sempre destare curiosità nei cittadini e, in una comunità relativamente piccola come la nostra, gioca un ruolo fondamentale il fatto che tali notizie vengano prontamente portate a conoscenza, anche in via confidenziale, a chi compete approfondirle (forze di Polizia).
Condivido il fatto che il problema droga (che significa anche infiltrazione, conquista del territorio da parte della criminalità organizzata...) sia stato in passato sottovalutato e che sarebbe necessario farsi alcune domande in proposito. L'importante è abbandonare definitivamente tale tesi negazionista e portare anche nuova linfa alle Forze dell'Ordine, anche e soprattutto con una opportuna rotazione dei compiti dei loro funzionari.
Nicola Lalla - Segretario Generale Prov.le Coisp Macerata
C'è l'auspicio che si chiedano quantomeno i rinforzi stagionali per il Commissariato di Civitanova Marche.
Vediamo....
Nicola Lalla - Segr. Gen. Prov.le Coisp
Mi sento di aggiungere che, con l'introduzione del "principio generale di trasparenza", figlio della legislazione anticorruzione, ora i cittadini, anche come singoli, hanno la possibilità di chiedere informazioni e documenti che chiariscano il funzionamento di qualsiasi ufficio pubblico (si veda il D.Lgs. 33/2013). E' uno strumento assai potente, ma quanti se ne avvalgono?
Il Co.I.S.P. di Macerata - Sindacato di Polizia che in provincia rappresento - lo fa da tempo, con ottimi risultati.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Concordo in toto con quanto annotato dall'avvocato Ghio.
E' in gioco la reputazione e il prestigio di intere istituzioni.
Si chiarisca pubblicamente e si faccia in modo che nessuna ombra resti sulle istituzioni coinvolte e su chi vi appartiene.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Caro Massimo,
è per noi molto dura separarci improvvisamente da te.
Ci hai abituato troppo bene: il tuo quotidiano impegno,
la gioviale schiettezza, l’immancabile e disinteressata disponibilità.
Ti siamo grati.
Anche se la terra ha preteso il tuo corpo prima del tempo
quello che lasci in eredità alla tua famiglia, a noi colleghi e a tutte le persone che per loro fortuna ti hanno conosciuto, ti farà vivere molto più a lungo, dentro di noi e attraverso noi.
Sei stato e rimani il più amabile e sincero degli amici.
Nicola Lalla - Segretario Provinciale Co.I.S.P. Macerata
La ricostruzione svolta dalla coppia Bommarito/Santucci appare assai lucida e convincente. Riterrei interessante, se non dovuta, una replica del Sindaco. Un contraddittorio pubblico lo troverei Particolarmente Democratico e rispettoso della cittadinanza compreso chi, per il lavoro che svolge, si trova giornalmente a contrastare il crimine.
Nicola Lalla - Segretario Provinciale Sindacato di Polizia Coisp
Concordo, di massima, con Castellucci.
Aggiungo che le politiche che riguardano le Forze dell'Ordine sono inadeguate da circa 25 anni.
La sicurezza non è un bene su cui poter risparmiare (al pari dell'istruzione), ma su cui investire. Altrimenti non c'è spazio neppure per sane politiche dell'accoglienza, in astratto sacrosante, ma solo in presenza di uno Stato in cui vi sia certezza del diritto.
Richiamo ancora l'attenzione dei lettori sui princìpi scolpiti nel Codice europeo di etica per la Polizia di cui alla Raccomandazione 2001-10 adottata dal Comitato
dei Ministri del Consiglio d’Europa il 19 Settembre 2001.
Nicola Lalla - Segretario <Provinciale Co.I.S.P. Macerata
.............
16. Il personale di polizia di ogni livello deve essere personalmente responsabile e rispondere delle proprie azioni, omissioni o degli ordini impartiti ai subordinati.
17. L’organizzazione della polizia deve avere al suo interno una chiara catena del comando. Deve sempre essere possibile determinare quale superiore sia in ultima analisi responsabile degli atti o delle omissioni del personale di polizia.
(Dal Codice europeo di etica per la polizia)
Solidarietà al Questore Vuono, di cui al momento non si conoscono le colpe.
Nicola Lalla - Segretario Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Siamo certi che le ragioni dell'avvicendamento siano chiarite meglio nelle prossime ore da codesta Redazione. Per il rispetto che si deve al diritto di informazione e all'intelligenza dei lettori.
«La stampa serve chi è governato, non chi governa» (dal film "The Post", ancora nelle sale - frase tratta dalla sentenza della Corte suprema americana sull’azione legale promossa, all’inizio degli anni Settanta, dal presidente Usa Richard Nixon contro il Washington Post e il New York Times per la pubblicazione di documenti comporomettenti sulla guerra in Vietnam coperti dal segreto di Stato).
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Complimenti a Marco Ribechi, un pezzo di vero giornalismo.
Perché la popolazione non si faccia risucchiare nel cinismo, occorrerebbe conoscere e quindi ispirarsi - anche nei social - ad eroi contemporanei, che hanno saputo combattere l'odio con l'amore e la non violenza. Vincendo.
Ghandi, Mandela, Martin Luther King.....
Con Google è abbastanza agevole comprendere quanto eterna sia la loro opera e sensato il loro fugace passaggio su questo Pianeta.
Auguri e Coraggio a tutti noi Maceratesi.
Nicola Lalla - Segretario Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Per precisione informativa, l'ANPS non è "La polizia", ma un'associazione.
Per maggiori dettagli, si può consultare
http://www.assopolizia.it/pagina.php?id=3
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. (Sindacato di Polizia)
Quando un'Istituzione dello Stato compie operazioni di questa importanza dà ai cittadini onesti un segnale di certa affidabilità. Questa è davvero una cosa importante. Complimenti alla Finanza e speriamo che chi sa parli.
Nicola Lalla - Segretario generale Provinciale Co.I.S.P.
Grande Giuseppe!
Stavo quasi per preoccuparmi, ma la tua lucida analisi è arrivata puntuale.
Ho trovato molto pertinente anche la citazione del Dr. Palumbo, un Servitore dello Stato sempre schietto e attento a non sottovalutare mai fenomeni malavitosi di questo tipo.
Speriamo di riuscire a organizzare presto qualche incontro pubblico con magistrati della sua caratura per superare l'inveterato "negazionismo" della nostra terra.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Affinché i cittadini possano ben comprendere quali siano i meriti dei neonominati, si tenga conto che:
relativamente al Presidente, all’amministratore delegato e ai membri del consiglio di amministrazione dell’organismo partecipato, dovranno essere pubblicati sul sito internet istituzionale:
1. l’atto di nomina, con l’indicazione della durata dell’incarico;
2.il curriculum;
3.i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica, nonché gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
4.i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
5. gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;
6. le dichiarazioni di cui all’art. 2 della Legge 441/1982, nonché le attestazioni e dichiarazioni
di cui agli artt. 3 e 4 della medesima legge, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (in ogni caso, deve essere data evidenza del mancato consenso).
I dati di cui sopra devono essere pubblicati entro tre mesi dalla nomina e devono rimanere
pubblicati per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell’incarico.
(Fonte: La trasparenza dei siti web delle società partecipate: obblighi di pubblicazione e problematiche interpretative - Alessandro Manetti, Responsabile Scientifico CE.S.PA.-Centro Studi Partecipate).
Ricordiamoci inoltre dell'istituto dell'accesso civico di cui al D.Lgs. 33/2013, che dà un potere di controllo considerevole a tutti i cittadini. Potere che conta più di ogni rissa di palazzo.
Nicola Lalla - Segretario Generale Co.I.S.P. Macerata
E' apprezzabile la visita del Direttore del Servizio Polizia Stradale Bisogno presso il Distaccamento di Camerino, uscito indenne dai recenti eventi sismici e distintosi, con il suo personale, in occasione di tale emergenza.
Ciò dimostra peraltro come gli edifici di importanza strategica debbano essere ospitati in strutture che abbiano caratteristiche adeguate, come quello di Camerino.
Cosa che purtroppo non avviene a Civitanova Marche, ove la Polizia Stradale è ospitata in una struttura fatiscente e addirittura inaccessibile a persone non deambulanti.
Perciò, dopo Camerino, si confida in una visita anche al Distaccamento di Civitanova, il cui personale sopporta da sempre una larga fetta del carico di lavoro della provincia, pur non potendo disporre di una struttura modello come quella dell'entroterra.
E che magari gradisce una pacca sulla spalla da parte del Direttore del Servizio Polizia Stradale.
Nicola Lalla - Segretario Generale Prov.le Co.I.S.P.
Si condivide la preoccupazione dei sindacati autori della pubblica denuncia. Allo stesso tempo, il COISP fa presente di stare seguendo la questione da oltre un anno e che, se l'Amministrazione non sarà in grado di garantire in tempi rapidissimi al personale e all'utenza (non dimentichiamo anche l'aspetto della fruibilità della struttura da parte della cittadinanza!)una sistemazione dignitosa e pienamente aderente alla normativa vigente (non solo con riferimento alla vulnerabilità sismica ma di tutto il complesso di norme prevenzionistiche da rispettare), propone di promuovere un'azione giudiziale congiunta.
Tutti i Sindacati di Polizia, fianco a fianco, per un problema di solare e incontestabile evidenza.
Nicola Lalla - Segretario Generale Provinciale COISP Macerata
Auguri vivissimi al nuovo Vicario dl Questore e l'auspicio che la sua competenza ed esperienza in materia di criminalità organizzata possa giovare a questa provincia.
Nicola Lalla - Segr. Gen. Prov.le Co.I.S.P. Macerata
In trepida attesa che il questore Pallini adotti un atto organizzativo a riguardo e riempia di contenuti la sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale della questura.
Il Coisp ha inoltrato un'istanza di accesso civico al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza a tale riguardo (art. 5 Decreto Trasparenza).
Nicola Lalla - Segr. Gen. Prov.le Coisp
Proposta: si dotino tutti i campi di sistema di videosorveglianza, così le società sportive potranno identificare e chiedere i danni ai deficienti di turno e le famiglie potranno tornare allo stadio in un clima di vera festa.
Domanda: perché in tutto il resto d'Europa le gare si svolgono addirittura senza reti o divisori tra spettatori e campo di gioco e nulla capita, mentre da noi gli stadi sono simili a degli zoo e gli incidenti sono all'ordine del giorno? Ci vuole un sociologo per capirlo?
Da c.d. Direttiva Maroni del 2009, VINCOLANTE PER TUTTI GLI ENTI:7.1. Disposizioni per rendere visibili le postazioni di controllo della velocità
Le postazioni fissedi rilevamento della velocità possono essere rese ben visibili attraverso un'opportuna colorazione delle installazioni in cui sono contenute, ovvero attraverso la collocazione su di esse di un segnale di indicazione dell'organo operante conforme a quello riprodotto dall'art. 125 Reg. Esec. C.d.S..
Fermo restando che i limiti vanno rispettati e che l'installazione dell'autovelox ha un FINE PREVENTIVO e NON REPRESSIVO (mi interessa SALVARE VITE UMANE o speculare introitando quantI più soldi possibile?) è ritenuta "opportuna" la colorazione GRIGIA ovvero il micro cartello collocato sopra la postazione? Se il fine è quello di NON FARE multe (così da prevenire effettivamente la violazione dei limiti) PERCHE' non mettere un segnale più grande E colorare "opportunamente" la postazione??
E SOPRATTUTTO: dato che l'installazione di postazioni fisse può avvenire SOLO a determinate condizioni (tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all'incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati) sono stati resi PUBBLICI i provvedimenti amministrativi che ne hanno autorizzato l'installazione in quel determinato punto? (art. 5 D.Lgs 33/2013)
@Carlo Spartacini
Caro signor spartacini, è vero, tutti possiamo sbagliare anche se sarebbe meglio di non commettere questo tipo di "errori", ma c'è un particolare....tutti dovremmo pagare il debito con la giustizia per gli errori che commettiamo.
quello per cui la Tartabini ha patteggiato la pena merita a mio avviso la sanzione espulsiva dalla pubblica Amministrazione da cui dipende.
Qualcuno ci farà sapere se ciò avverrà o se dovremo sopportare che una che ha patteggiato la pena per droga può continuare a fare il lavoro di infermiera, per giunta in una struttura pubblica per anziani??
Fedeaml Pismar
Vuoi sapere perché non vanno in Svizzera (ammesso che sia così)?
Perché i delinquenti vanno dove ci sono più possibilità di farla franca. Cioè in un paese dove non vi è certezza della pena. Come l'Italia, ad esempio. Calmati e medita, quindi, perché la storia insegna che i linciaggi non sono mai serviti.
Certezza della pena, ma i processi facciamoli fare in Tribunale, per piacere.
E ricordiamo anche che i delinquenti ci sono sia tra gli stranieri che tra gli Italiani.
Chi fa commenti razzisti e dà sentenze sommarie farebbe bene a cominciare a rispettare le regole in prima persona.
Lasciando perdere chi, ignorando la storia e i suoi orrori (ed errori), inneggia al fascismo, penso che il problema della CERTEZZA DELLA PENA debba essere nelle priorità di questo e di qualsiasi futuro governo. In Italia i delinquenti hanno troppe possibilità di non essere scoperti o di non pagare adeguatamente il loro conto con la giustizia. NO ad amnistia ed indulto: essi sarebbero l'ennesimo incentivo a delinquere e ad importare criminalità anche dall'estero;SI' all'apertura di nuovi carceri e all'eliminazione dei pesanti tagli alle forze dell'ordine; SI' a norme serie contro la corruzione che è il vero male di cui soffre il nostro Paese e che sottrae risorse a tutti i servizi essenziali.
Gentile Signora Salvucci,
è evidente che chi ha presentato il ricorso si è semplicemente valso di un suo diritto e che non intendeva "salvare l'Italia" (legga l’articolo 24 della nostra preziosa Costituzione, se non lo ricorda). Tale diritto, naturalmente, spetta a prescindere dalla fede professata (o non professata). Perciò mi sembra che sia stata lei che, quasi freudianamente, è incappata nella confusione sacro/profano che intende addebitare ad altri. Credo (ma la prenda come una mia libera e personale opinione) che assai più facilmente il senso civico degli Italiani potrebbe trarne giovamento se più persone, prima di dispensare bacchettate alla cieca, approfondissero i temi ed accettassero un confronto interlocutorio e più sereno. Ma tant’è…
Nel merito, mi permetto di rammentare che la sicurezza della strada è un bene primario (e almeno sin qui siamo tutti d’accordo) ed è proprio questo il motivo per il quale nessun organo preposto alla sua tutela può permettersi di destare il sospetto di una speculazione a fini di cassa. La legge prevede che le postazioni siano palesi? Si facciano i controlli in questo modo. Se poi lei vuol sostenere che sono i controlli occulti e predatori, di cui si viene a sapere mesi dopo, a prevenire gli incidenti e a salvare la vita delle persone, è suo pieno diritto pensarlo. I fatti hanno però dimostrato il contrario e portato la legge (non solo in Italia) a mutare in senso preventivo.
La saluto cordialmente….
Nicola Lalla
«Macerata trasparente»
Utente dal
2/2/2012
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