«Sono convinto che i professionisti del rancore, del risentimento e della intolleranza, gli strateghi della tensione, non troveranno casa in questa città che ha ben altri valori». Sono le parole del sindaco Romano Carancini, che oggi, dopo due giorni di aspre polemiche, interviene attraverso un post su Facebook sulla bandiera francese appesa sabato dalla finestra del suo ufficio di Palazzo Conventati, sede del Comune. La bandiera, nel frattempo e dopo un colloquio tra il sindaco e il prefetto Iolanda Rolli è stata tolta nel primo pomeriggio. Ma Carancini ci ha tenuto comunque a rivendicare il gesto, visto il polverone che aveva scatenato. «Non c’è una sola parola contro qualcuno, o a favore di Macron ovvero contro Di Maio e Salvini, né citati né pensati, oppure riferibili ai governanti o infine contro il nostro governo – scrive Carancini – Mi sono limitato a sperare che un popolo amico – quello francese – un paese cofondatore dell’Unione Europea insieme all’Italia potesse ritornare sui propri passi e riallacciare le indispensabili relazioni diplomatiche dopo il ritiro dell’ambasciatore. Fatto gravissimo, senza precedenti in tempo di pace. E l’ho testimoniato mettendo vicine le due bandiere francese ed italiana, proprio una accanto all’altra senza posizioni di parte. Un piccolo, semplice e positivo gesto di conciliazione, di pace. Un sindaco, ogni sindaco, non solo ha diritto ma anche il dovere, rigorosamente nell’ambito dei principi costituzionali e di quelli europei a cui siamo legati, di battersi per quei valori. Ed io questo ho fatto, solo questo, tutto questo. Senza violare alcuna norma perché ricordo che, in tema di esposizione di bandiere all’esterno di edifici pubblici, agli enti locali è consentita una propria autonomia. Ma ciò che amareggia, non tanto sul piano personale quanto per la comunità e che deve preoccupare tutti, è la prepotenza del clima di odio, la libertà irresponsabile all’uso offensivo delle parole, che si respirano dentro legittime discussioni ed opinioni auspicabili ma che mai dovrebbero superare il limite del rispetto della persona».
Sono stati pochissimi gli altri Comuni in Italia che hanno ufficialmente espresso un gesto di vicinanza alla Francia: a Finale Ligure la bandiera è stata esposta e tolta dopo poche ore, a Cuneo è stata fatta rimuovere dal Prefetto, mentre a Imperia il sindaco ed ex ministro Claudio Scajola, invece della bandiera, ha illuminato la facciata del palazzo comunale con i colori francesi.
Cherubini contro il “sindaco francese” «E’ la bandiera del fallimento»
Al sindaco non bastava aver dilapidato i soldi dei maceratesi in questi anni (ParkSi, Torre Piazza Libertà, Restauro Cancelli, Illuminazione Piazza Vittoria, Area attrezzata camper, ecc ecc), ci voleva anche questo ennesimo gesto inqualificabile.
Era palese l'intenzione di far arrabbiare quelli del Governo..poi visti gli insulti sui social, diventa gesto di pace !! Dalle mie parti si cataloga come "pisciata fuori dal vaso " !
Dalla prefettura lo hanno avvisato che la fanfaronata doveva finire e come un monello appena ripreso, ha risposto stizzito dopo aver tolto il giocattolo dalla finestra Infantile già sarebbe una attenuante se fosse un moccioso. E invece....
Commemorare una ragazzina fatta a pezzi nella sua città? No , non è suo compito. Buffoneggiare con una bandiera fuori dal suo ufficio? E' un gesto di pace dovuto.
Sentite condoglianze
Ricordiamoci anche questi comportamenti quando di dovrà rinnovare il Consiglio Comunale.
Anche i francesi stanno sbellicandosi dalle risate!!!
Speriami che anche tu , a breve, non troverai piu' casa in questa citta'!!!
Caro sindaco, non l’ho mai sentita nei suoi interventi pubblici fare almeno una volta autocritica.. se si è instaurato questo clima di odio a Macerata, mi creda, lei è sicuramente uno dei responsabili! Non credo sia solo un caso se da qualche anno, lei e la sua giunta, siete costantemente “bombardati” dall’opinione pubblica e non.. a lei e a tutto il direttivo del PD consiglio di riflettere, piuttosto che guardare tutti dal vostro piedistallo. Cordialmente
Pessima figura fatta! Sarebbe stato meglio il silenzio.
Il "sindaco" essendo sindaco deve capire che rappresenta tutti i maceratesi e non solo una parte! L'esposizione della bandiera francese lo doveva fare a casa sua se la pensa così! Certi gesti fatti di testa propria non sono lo specchio di tutta la " comunità" maceratese come dice lui! Ma a volte la boria fa brutti scherzi!
Queste persone che ci tengono tanto a sti francesi vorrei ricordare che quando ce stato il terremoto la tragedia di Rigopiano si sono permessi di pubblicare vignette ironiche e di cattivo gusto su queste disgrazie che erano successe burlandosi anche delle persone morte ....x me sono s...
Infatti la Città è la sua !!!!! Atto primo :la bandiera l'hai tolta ehhhhhhhhhh...tra un po'.....anche...
Ho come la vaga impressione che i maceratesi, in occasione della prossima tornata elettorale per eleggere il sindaco, cambieranno decisamente quest'ultimo...nonché il partito, di quest'ultimo. Sì sì, ho decisamente questa impressione...
Che pagliaccio! È convinto di poter prendere per i fondelli! Beh effettivamente con chi lo ha votato c'è riuscito.
I francesi sono degli approfittatori anche verso l'Italia e sono stati loro i primi ad attaccare il governo italiano...e quella bandiera se la poteva risparmiare il sindaco di Macerata!!
Strumentalizzazione politica si chiama casa mia, dei Francesi non gli importa nulla al Sindaco. L'importante è che la campagna elettorale se la faccia a casa sua o nella sede del suo partito, non utilizzando un luogo pubblico
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la colpa non è la tua, è di chi ti ha votato.
Carancini non ne fa una giusta!!
Il regolamento (dpr 7 aprile 2000 n.121) prevede che “l’esposizione all’esterno e all’interno delle sedi delle regioni e degli enti locali è oggetto dell’autonomia normativa e regolamentare delle rispettive amministrazioni”. Resta da capire se il comune abbia una regolamentazione apposita e se essa preveda l’esposizione di bandiere straniere fuori dei limiti prescritti nel dpr. Questo colloquio tra prefetto e sindaco se rientra nella vigilanza sull’adempimento delle disposizioni contenute nel dpr sembra un po’ tardivo; se è un riconoscimento implicito della correttezza della scelta del sindaco sembra superfluo; se è un modo per chiudere un episodio senza approfondire e chiarire le cose sembra poco rispettoso dei cittadini e degli osservatori. Sul piano politico e istituzionale Carancini in ogni caso non avrebbe dovuto presentare il suo gesto come collegato alle parole di Mattarella, il quale non pensava certo che il ripristino pieno dei rapporti con la Francia dovesse essere affidato all’iniziativa spontanea dei sindaci!
Lo doveva fare prima non adesso.
Era una cosa chiara che non doveva avvenire, esporre una bandiera di altre nazioni su edifici pubblici ci vuole una vera motivazione. Facciamo sventolare la nostra bandiera, cominciando a farlo presso la scuola in via Pace che ne è sprovvista da moltissimi mesi, mi meraviglio del preside che non si è preposto nel farlo.
E se invece di parlare di clima d’odio si parlasse del noto esercizio del diritto di critica non sarebbe più corretto e più razionale?
Non riesco a capacitarmi di come i consiglieri di maggioranza, persone stimate e rispettate, continuino a sostenere l’illuminato sindaco.
Carancini vincitore del Primo Premio Salvini. La motivazione dei ministri è stata:” Con grande superficialità da qualche mese ha inalato tutta una serie di azioni contrarie alla linea del governo. Non è stato d’accordo con nessun provvedimento dello stesso anche se non fatto, annunciato o in preparazione. Ha aizzato e continua ad alimentare antirazzimo,antisessismo, antifascismo, antiospitalità , anticarancini e antipiddini sia nell’ordine scritti che nel disordine posti e sia nell’effettiva esistenza di tutti questi anti. Un occhio di riguardo agli antimaceratesi in disaccordo con lui solo con lui nient’altro che lui, agli antisalvinianiani , anti5stelle, antiTraini e antifrancesi”. Altri anti saranno presi in occasione di altri premi soprattutto per il Premio ” Anti me di più bel non c’è”. Naturalmente il Nobel per la pace che quest’anno sarà anticipato in quanto nessuno potrebbe fare meglio è già stato motivato da chi di dovere:” Contro tutte le preponderanti forze europee anti francesi, appiccando la bandiera francese alla finestra del comune veniva dapprima contestato da buona parte dei maceratesi e in seguito da tutti compresi anche abitanti limitrofi. Però faceva rientrare l’ambasciatore francese evitando una seconda guerra del vino “.
Visto che il nostro Sindaco internazionalista, che combatte contro i cattivi, ci ha preso gusto, a questo punto potrebbe esporre anche una bella bandiera del Venezuela: anche lì si sta combattendo per la libertà. Tornerebbe di nuovo su tutti i giornali.
…”non ho violato norme”..no, infatti sono le norme che hanno violato lui!! gv
Ancora una gaffe da parte del peggior primo cittadino della storia italiana.
Je suis Romano!1 per Lamona;Salvini rappresenta tutti gli italiani?No-2 p.Lisandroni le vignette non erano di cattivo gusto,lasciavano presagire quello che sarebbe successo:lucrare sui morti.3 per Strinati;ognuno sceglie il luogo più opportuno per la sua campagna elettorale,Carancini ha appeso una bandiera,Salvini ha sequestrato persone in mezzo al mare-4 per Corradi;chi vivrà vedrà.5 per Corsi;per lei forse no,ma per me quelle da lei citate sono perle per la città.6 per Bommarito;esempio non calzante,paragonare Macron a Maduro non ha nessun senso.8 per Pierantoni;continuare a tirare in ballo la povera Pamela in qualsiasi contesto non ha senso e non rende giustizia a quello che è successo.9 per Iacobini;Fere libenter homines id quOd volunt credunt.
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