Il Comune di Betlemme dichiara la stalla della natività inagibile, il parto della Madonna viola le norme igieniche e il povero San Giuseppe perde la patria potestà per aver favorito un parto a rischio. Maria ricoverata in una comunità di assistenza e cura psichiatrica per non aver voluto seguire la procedura di aborto terapeutico.
Il vescovo della diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia Nazareno Marconi ha lasciato i fedeli a bocca aperta con la sua omelia pronunciata questa notte all’Abbadia di Fiastra per la messa di mezzanotte. Un testo breve ma di forte impatto la sua “Favola di Natale 2018” in cui presenta una Natività completamente sconvolta dalla burocrazia e dalle logiche moderne. Tanto che Gesù bambimo se ne ritorna in cielo «temo di non riuscire a svolgere la mia opera di salvezza, finché non avrete trovato il modo di liberarvi da questa massa di leggi e decreti, che voi avete scritto, credendo di salvare il mondo a forza di leggi fatte per obbligare gli altri, ma senza impegnarvi davvero a diventare tutti, almeno un po’ di più, uomini di buona volontà».
Di seguito il testo completo dell’omelia.
In quel tempo l’Angelo di Dio portò l’annuncio ai pastori di andare a Betlemme: avrebbero trovato un bambino deposto in una mangiatoia. Come i pastori giunsero davanti alla capanna, la trovarono chiusa. C’era un cartello con su scritto: «Comune di Betlemme. A seguito di verifiche strutturali e della relativa documentazione edilizia, questa abitazione viene dichiarata inagibile, per violazione delle norme urbanistiche». I pastori allora chiesero in giro e venne detto loro che erano venuti anche gli ispettori del Dipartimento di Igiene ed avevano fatto uscire tutti, perché partorendo in una stalla avevano violato le norme igieniche. Poi la Protezione Animali aveva portato via l’asino ed il bue perché: l’asino non risultava vaccinato nel registro degli animali da trasporto, mentre il bue andava abbattuto avendo superato l’età prevista per gli animali da macello.
Quando chiesero dove fosse san Giuseppe, risposero che era in carcerazione preventiva in attesa di giudizio, dopo aver perso la patria potestà, perché non si era rivolto al reparto di ostetricia, ma aveva favorito una nascita a rischio. Poi era passibile del reato di: abuso della professione infermieristica, per avere prestato assistenza ad una partoriente, privo di adeguati titoli professionali.
La Madre invece era stata portata con ricovero coatto in una comunità di assistenza e cura psichiatrica. Perché non aveva voluto seguire la procedura di aborto terapeutico per motivi di disturbo mentale consigliatale a Nazareth dal Consultorio locale, quando aveva dichiarato di essere incinta, ancora vergine, per opera dello Spirito Santo.
Il Bambino infine era stato portato al reparto di neonatologia dell’ospedale di Gerusalemme, ma era misteriosamente sparito. Al suo posto era stato trovato un biglietto con questo scritto:
«Cari signori,
ritorno in cielo, perché anche se sono onnipotente, temo di non riuscire a svolgere la mia opera di salvezza, finché non avrete trovato il modo di liberarvi da questa massa di leggi e decreti, che voi avete scritto, credendo di salvare il mondo a forza di leggi fatte per obbligare gli altri, ma senza impegnarvi davvero a diventare tutti, almeno un po’ di più, uomini di buona volontà».
Ma Gesù è nato proprio per questo per la nostra pochezza per salvarci dal nostro limite. 2000 anni fa c’erano altrettante leggi contrarie all’uomo ma a Dio non ha fatto problema di far nascere Suo Figlio tra noi. Dio non ha giudicato la sua creatura (umanità) ma è venuto a fare il cristianesimo. Buon Natale a tutti.
Ma ribelle de che? Una storia senza capo né coda, senza un filo logico... Io direi un vescovo Sfera Ebbasta... Se avesse voluto fare il ribelle, ne avrebbe avuto modo tante e tante volte, durante questo maledetto 2018 per Macerata!!! Ancora inconsistente, come al solito...
Il Vescovo non si è reso conto che la Natività quest'anno è stata respinta in mare sui barconi, o cacciata dai centri di accoglienza?
È difficile per un cittadino di una monarchia capire il senso delle leggi di uno stato estero democratico.
Classico esempio di come nascondere la polvere sotto il tappeto... invece di fare campagna elettorale avrebbe fatto meglio a dire dove sono scappati i monaci e soprattutto perche...
Da quando vi vogliono far pagare l'imu ...
Ridicolizzare il Vangelo non mi sembra una grande idea...
Ormai sono passati tutti alla politica. A parte lo sterminato esercito che si dedica a molestare i minori..... E la chiesa affonda che tristezza
Cosa vorrebbe dire con questa predica, che il male del nostro tempo sono le Leggi? Se ogni uomo avesse il dono della sapienza, della bontà, della giustizia e se ogni uomo riuscisse a vedere negli altri la dignità umana è ovvio che non servirebbero leggi né governi né regole di sorta. Ma purtroppo siamo ancora lontani dalla perfezione e le leggi, giuste o sbagliate, servono a regolare il vivere civile. Gesù è stato ucciso dalla cattiveria e dalla irriconoscenza degli uomini, non dalla burocrazia, né da leggi ingiuste. Questo è l'insegnamento del Vangelo per come l'ho potuto capire.
Tombolaaaaa spero che ora sia più chiaro anche a chi non riesce a vedere neanche l'evidenza complimenti comunque al coraggio (o spudoratezza? ) del vescovo
Si è perso completamente il senso del sacro, una società che non lo possiede non è mai esistita nella storia, che Dio ci aiuti!
Va beh, tanto anche la versione originale non è che fosse vera...
Se nn è politica questa
Ma sti preti si saranno stancati di fare vita eclesiastica parlano solo il politichese
Un uomo di chiesa non dovrebbe mettersi a raccontare queste storielle senza capo né coda
...ma Gesù Bambino viene e resta. E' l'Emanuele, il Dio con noi. Sempre.
Questa è la prova che dio non è onnipotente come vogliono farvi credere, altrimenti non si sarebbe arreso ma sarebbe restato e con la sua onnipotenza avrebbe cambiato le cose.
Ci riportasse i nostri amati monaci gli unici in grado di dare veramente messaggio di fede e forza di volontà!
Sinceramente, sti preti hanno stancato. Pensino a predicare e a denunciare il marcio che hanno nella chiesa.
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Va letta con attenzione, toccante perché forte. È un pugno allo stomaco di quelli che fanno bene. Per certi versi è la spinta a ribellarsi ad una società in mano ai burocrati le cui leggi sono legacci che soffocano l’anima ed anche la ragione. Leggi sempre più numerose e insensate che non tutelano la persona e schiacciano l’uomo
Allora il vescovo ‘ribelle’ aiuterà le Benedettine a sistemare il monastero.
. La ribellione è contro noi stessi, perché noi con il passare degli anni ci siamo dati che regole che soffocano la nostra essenza. Ma le leggi le promuoviamo noi e quindi è noi che dobbiamo pensare ad un nuovo modo di utilizzarel le regole che tenga conto del nostro essere
…mah, un altro prete che, secondo me, non avendo probabilmente più nulla da dire per attirare fedeli nella sua chiesa, fa “l’alternativo” ed il ribelle per poter far parlare un po’ di se e della sua parrocchia; la burocrazia, caro don, per contorta e correggibile che possa essere (e lo è sicuramente) è quella che comunque permette anche a Lei di svolgere le sue funzioni, ed anche nel modo in cui Lei lo sta facendo, che è soprattutto, a mio modesto parere, eclatante ma poco sostanziale. Buon Natale Monsignor Marconi.
Abbastanza carina la favoletta, ma il vangelo di Matteo è assai più kafkiano e surreale, peraltro la Chiesa cattolica ha la responsabilità di aver inventato la burocrazia, i decreti, le leggi assurde, si pensi alle eresie trinitarie, alle dispute su omousia e omoiusia, alla patristica e alla scolastica, alle regole sadiche e feroci dei conventi femminili, alle penitenze gratuite negli orfanotrofi, nei collegi, ai roghi delle streghe, colpevoli di nulla, a tutti gli orrori di un’ideologia fondata sulla croce, sul peccato originale, sulla necessità dell’espiazione, sul concetto di sofferenza come unico strumento di salvezza… da che pulpito viene la predica? la vecchia storia del bue, privo di specchietto, che guarda la fronte dell’asino, dimentico della propria…
Troverei più stimolante,a costo di diventare ripetitivo,riflettere con forte determinazione sul fatto fondamentale della nascita in una stalla e con il riscaldamento assicurato dal fiato di un bue e di un asinello.E’ volersi identificare nella situazione dei poveri per stimolarne la doverosa tutela.Auspicio,purtroppo,vistosamente ignorato dagli uomini,e questo potrebbe essere un valido e condivisibile motivo per la decisione del Salvatore di tornare in Cielo.
il vescovo è stato un grande e ha colto l’essenza dell’essere usano
sono a sostegno totale dell” omelia, uno scossone, un terremoto ulteriore x i benpensanti…..il marcio é dapertutto, la chiesa e il clero
non sono immuni, pensare che
tutti sono cosi ….ce ne corre,
bene vescovo continui su questa strada….
Per la signora Agostinelli. L’omelia, inizio di un percorso, è ottimo. Ora vediamo i passi successivi, la continuazione dell’esempio.
Grande il nostro vescovo! La fiaba di Natale mi è molto piaciuta, ci ho trovato un po’ della condizione che, purtroppo, stiamo vivendo io e i miei 50 colleghi da ormai quasi sei mesi a questa parte… grazie!
Condivido in pieno la metafora del vescovo. Ha voluto esporre quali sono i mali burocratici che ogni giorno, soffocano sempre più la nostra società.Cioè le troppe leggi senza senso logico, fatte apposta per esercitare l’abuso di potere, che non solo sono contro il vangelo religioso, ma anche contro il vangelo civile che è la Costituzione Italiana. Quello che mi sorprende sono le critiche bigotte, in quanto: la Chiesa si rinnova, ma i bigotti no.
Un inno alla Libertà! Fantastico!!!
Ce tutto il fallimento della società civile che non é mai riuscita ad avere un credo che durasse negli anni, con delle linee guida sparite nel giro di pochi anni. caos.
La religione da sempre ha QUEL VANGELO, punto di riferimento non solo x cristiani, cattolici, ci prendono spunto
tutti,atei agnostici compresi.
Sono davvero d’accordo con il sig. Lucio e gli altri che hanno apprezzato. Io paragono sempre il livello di burocrazia non democratica ed il controllo feroce del cittadino da parte di uno stato iniquo e ladrone a ciò che succedeva in Ussr. Nel comunismo accadeva che ci voleva il visto (un permesso ) su un passaporto interno per andare da una provincia all’altra. Il massimo del controllo sulla libertà
Sarei curioso di sentire da parte di chi condivide l’analisi del Vescovo un’opinione anche sull’impostazione dell’omelia natalizia del Papa,per me più pregnante.
Fortuna che oggi ci sono i centri ospedalieri attrezzati per il parto…
Per Cerasi. L’evento di Costanza d’Altavilla che partorisce quello che poi sarà l’imperatore Federico II nella piazza di Jesi (allora si disse, ma sarà vero?, che Costanza voleva dimostrare di avere avuto un figlio nonostante l’età avanzata), ha segnato probabilmente il destino delle Marche in fatto di ospedali.
Il vescovo l’arcivescovo di camerino ed il papa avrebbero riscosso piu’ approvazioni se per le loro omelie avessero letto il testo del brano “Dio e’morto” Mi han detto
Che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han mascherato con la fede
Nei miti eterni della patria o dell’eroe
Perchè è venuto ormai il momento di negare
Tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
E un dio che è morto.
Il vescovo,l’arcivescovo di camerino ed il papa per le loro omelie avrebbero dovuto leggere il testo del brano “Dio e’ morto” molto piu’attuale”Mi han detto
Che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han mascherato con la fede
Nei miti eterni della patria o dell’eroe
Perchè è venuto ormai il momento di negare
Tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
E un dio che è morto
Forse il vescovo è rimasto turbato per le parole “da protestante” pronunciate dal papa, nelle quali afferma che Maria, la madre di Gesù, non è nata già santa, ma ci è diventata dopo…
DISCORSO DEL SANTO PADRE
AI DIPENDENTI DELLA SANTA SEDE E DELLO
STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO IN OCCASIONE DEGLI AUGURIIIII DI NATALIZI.
VIDEO: Al minuto 19,23 le parole del Papa Bergoglio: Santi non si nasce ma si diventa, questo vale anche per la Madonna e per Giuseppe.
https://www.youtube.com/watch…
“Allora, chi è felice nel presepe? La Madonna e San Giuseppe sono pieni di gioia: guardano il Bambino Gesù e sono felici perché, dopo mille preoccupazioni, hanno accolto questo Regalo di Dio, con tanta fede e tanto amore. Sono “straripanti” di santità e quindi di gioia. E voi mi direte: per forza! Sono la Madonna e San Giuseppe! Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: santi non si nasce, si diventa, <>
AZZO!
Ormai molto del clero dà di testa e sparla, facendo la felicità di massoni, musulmani, satanisti, atei, materialisti e i tradizionali nemici del Cristo, ossia il PD, i radicali e gli ultimi scampoli del vecchio PCI.
Grazie, Rapanelli, è evidente che al papa della pampa mancano le basi:
“L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria. Il dogma dell’Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo.”
Anche l’Ave Maria avrebbe potuto aiutare: l’angelo chiama Maria kekaritomene, piena di grazia perché favorita…
Sg. passaretti: la burocrazia è il cancro della società. Va bene solo per coloro che pretendono e riescono ad ottenere tutto con i sacrifici degli altri. E non serve solo ad esercitare il massimo controllo sulla libertà, ma a far sì che i diritti costituzionali, si possono ottenere solo come favori tramite il sistema corruttivo.
Fare ragionamenti di questo tipo all’inizio del 2019 mi danno fastidio, purtroppo la Chiesa si è racchiusa in sé stessa, senza dialogare con la società,
non si può parlare solo di migranti, aborto, noi cittadini abbiamo problemi
diversi, arrivare a fine mese, siamo stufi di dover lavorare ancora fino ad oltre 67
anni,la delinquenza che fa quello che vuole, insomma caro Vescovo, cerca di impegnarti di più verso i tuoi cittadini,facendo cose concrete, se giri per Macerata, di gente bisognosa c’è tanta e da fare altrettanto.
Tanti auguri a tutta la redazione di CM, compresi chi ha deciso di non pubblicare il mio commento delle 9.27 di ieri, e, sinceramente, non ne comprendo il motivo, o forse si. gv
Tra i commentatori dell’articolo metterei idealmente anche l’economista e banchiere prof. Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior:
https://www.youtube.com/watch?v=Wvj8lzcbE6I.
Un professore lucido ma né ribelle né conformista..
Si fa presto a dire che a Natale bisogna essere più buoni !!
Ma come si fa ad esserlo quando si vede che la Chiesa cattolica ha colto l’occasione del Natale non già per esaltarne il valore cristiano di festa della Sacra Famiglia ma solo per usarlo come clava in funzione politica
Non è casuale che il Papa nella benedizione Urbi et Orbi abbia tuonato in favore dell’accoglienza più ampia e totale.
All’occhio lungo della Chiesa non sfugge che l’Italia potrebbe ancora fare in tempo ad aderire al Global Compact e ne ha approfittato alla sua maniera
Cioè facendo pressioni morali
Insinuando dubbi
Lanciandosi in allettanti promesse di marketing affermando che “la salvezza passa attraverso l’amore e l’accoglienza”
Bergoglio ha poi superato se stesso nei concetti ricordandoci che “in una grande varietà di etnie, di lingue e di culture siamo tutti fratelli in umanità”
Certamente è così
Ma vada a dirlo ai cristiani che vengono sterminati come mosche in Nigeria
Alle donne cristiane che vengono rapite e costrette a convertirsi all’Islam in Pakistan
Alle persecuzioni messe in atto in Somalia e dai nazionalisti indù in India
Ed ancora in Sudan, Yemen, Afghanistan.
Gli italiani saranno anche dei populisti ma non è in dubbio che la Chiesa stia diventando un’organizzazione in competizione con il peggiore terrorismo islamico.
@Giorgio Rapanelli
A lei basta poco per tacciare qualcuno di protestantesimo.
Non è questione di quando si diventa santi.
Nel protestantesimo la venerazione dei santi non c’è.
Punto e basta.
Sul resto preferisco tacere.
Io conosco una barzelletta tipo questa e ci tengo a sottolineare che si tratta di un’altra barzelletta, naturalmente pour moi. Una delegazione giapponese viene in visita in città. Una delle tappe e il Manicomio dove al centro del refettorio campeggia un bel quadro di San Giuseppe. Scusa caro ma chi è quello? San Giuseppe, padre di Gesù Cristo e marito della Madonna. Seconda tappa un ospedale dove all’ingresso fa bella mostra un quadro della Madonna. Caro chi è quella signora? La moglie di San Giuseppe e la mamma di Gesù Cristo. Terza tappa un carcere. Nel parlatorio c’è un bel Cristo in legno sulla croce. Caro e quell’uomo in croce chi è? È Gesù Cristo. Al che riflette un po’ e poi sbotta. “Accidenti che famiglia sfigata, il padre in manicomio, la madre all’ospedale e il figlio in galera”.
Una volta nei calici qualche goccio di vino rosso , adesso almeno un quarto di whisky.
Quante critiche sprezzanti sull’omelia del Vescovo che in sintesi ci vuole dire “Dum tempus habemus operemur bonum”. Il senso sta racchiuso tutto qui.
Per il sig. Montedoro: ‘Episcopus tempum (et locum) habet, sed sorores tempum (et locum) non habent’.
Dico bene?
mica tanto, Iacobini, il tempo è senza palle…
Il commento del Dott. Raul Brambatti è la giusta interpretazione di questa storica Omelia natalizia del Vescovo Nazzareno Marconi sul difficile periodo che sta attraversando la nostra società in mano alla soffocante burocrazia che sta distruggendo il nostro Paese.
Per Tacconi. La burocrazia non è mica una punizione divina, invece è una punizione umana studiata dai politici quasi a tavolino (basti pensare alle istruzioni del modello UNICO). Quindi, o politici!, rimboccatevi le maniche e imitate il pragmatismo del Regno Unito!