Un mondo reale in miniatura,
personaggi in movimento e odori:
è il nuovo presepe di Messi

RECANATI - Quest'anno ha collaborato anche Màlleus, l'inaugurazione sabato alle 17 in via del Passero Solitario

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Un particolare del presepe

 

Countdown finale per l’attesissima inaugurazione del nuovo capolavoro del maestro dei presepi Leandro Messi a Recanati. L’appuntamento è per sabato alle 17 in via del Passero Solitario 30, alla presenza dell’amministrazione comunale che ha patrocinato l’Opera. Il pluripremiato artigiano recanatese che da diciannove anni cura con scrupolosa e minuziosa professionalità il suo presepe, metterà in scena anche quest’anno la sacra rappresentazione, ricca di sorprendenti novità. Un’immersione totale nel tempo e nello spazio della natività, un mondo reale in miniatura, dove centinaia di personaggi si muovono nelle varie ambientazioni, nelle vie, nelle case e nelle botteghe con un’armonia naturale, in uno scenario vivo e mirabilmente realizzato, con la cura di ogni più piccolo dettaglio. Una minuziosa progettazione elettronica gestisce contemporaneamente più di mille movimenti tra cambi di scenografie, luci, effetti e centinaia di personaggi. Questi costruiti interamente a mano con un’abilità artigianale unica, ridefiniscono il presepe di Messi come il primo presepe meccatronico, un termine che lo distingue da tutti gli altri presepi meccanici, dove le animazioni sono generalmente a scatti e visibilmente innaturali. Tra le novità geniali di quest’anno che arricchiranno la bellezza e l’unicità del capolavoro di Messi, c’è l’aggiunta di effetti speciali e olfattivi. Per questo compito è stato chiamato un altro grande personaggio di Recanati, il maestro Màlleus, che da oltre 22 anni, è il maggiore esperto in questo campo, noto per l’“Opera Totale” il suo concerto multisensoriale audio-olfattivo.
L’intervento di Màlleus ha permesso di caratterizzare olfattivamente alcune scene del presepio, rendendole ancora più vive e intense come ad esempio nella perfetta ricostruzione di un antico forno, dove al visitatore immerso nell’osservazione dei personaggi in movimento e delle pagnottine di pane pronte per essere infornate, arriva anche l’odore del pane cotto e appena sfornato.



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