Le nubi nere intorno ai locali dell’ex Upim sembrano diradarsi. La disponibilità al dialogo manifestata dal sindaco di Macerata Romano Carancini la scorsa settimana sembra aver raggiunto il “cuore” dell’Ateneo e superato anche l’incidente diplomatico del “mi piace” del sindaco per niente gradito dal rettore. L’occasione per ritrovare una strada comune è stata data ieri sera dall’inaugurazione della mostra “Tutti su per terra!” al Macerata School Festival. Il taglio del nastro ha visto il rettore Francesco Adornato e il primo cittadino fianco a fianco in un incontro cordiale e dai toni distesi. Ora la palla passa ai tecnici. L’operazione ex Upim richiede in effetti di seguire un iter burocratico e di valutare una serie di decisioni che richiedono la massima condivisione da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Non c’è ancora nulla di fissato, ma l’Università ha un progetto già pronto, quello anticipato il 20 giugno scorso al Comune, e i tempi incoraggianti dettati dal sindaco hanno fatto rimettere in moto a pieno ritmo la macchina.
Un’operazione, quella di riapertura dell’ex Upim, in cui Macerata ha molto da guadagnare. Una riqualificazione ad opera di un soggetto di eccellenza com’è l’Ateneo e la quale non può che portare benefici in termini economici, ma anche sociali e culturali. Un vuoto rimasto tale per decenni che viene colmato con un polo diagnostico e convegnistico. Un bel pacco di vantaggi che si aggiungono a quelli che arriveranno dall’accordo di programma tra Unimc e Ministero che prevede 20 milioni di euro da investire in nuove strutture e alloggi studenteschi in centro.
(a. p.)
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Secondo me, ma posso sbagliarmi alla grande, ai maceratesi, di avere l’Università nei locali dell’ex Upim…gliene pò fregà de meno, quando mancano tanti di quei servizi per la popolazione in centro, che ci sarebbe da fare un sorteggio per quale meglio per loro residenti.
Ma daje n’pò…essù! ma veramente, c’è chi crede che l’Ateneo possa colmare quel vuoto commerciale in centro lasciato dall’ex Upim ? Ma do stà il commercio in centro? ma dove? E se anche ci fosse, come compete con i vari centri commerciali periferici? Ma su, ma daje, ma stimo veramente a scherzà?
Meno male, si temeva, tra le due superpotenze maceratesi, una crisi dei missili di Facebook peggiore della crisi dei missili di Cuba del 1962.
Cordialità e toni distesi? Con quelle facce?
Però la presenza della “fotografata dell’anno” ass.Monteverde garantisce da sola “il diradarsi delle nubi nere”.
Sono d’accordo con l’intervento di Massimo Giorgi,la presenza dell’assessore Monteverde favorirebbe una riconciliazione certa
con il rettore Adornato,molto sensibile con l’altro sesso.Vedi infatti lo staff del nuovo rettore,solo donne. e di notevole “fattura” vedi la prof.ssa Spigarelli plurincaricata
@Bruno Avallone: veramente il mio intervento (commento 3)non c’entra niente con quello che lei dice nel commento 5.
Dalle facce sembra una ricorrenza tristissima…