Donatella Donati
L’intervento della professoressa Donatella Donati si concentra sul messaggio inviato dagli Antifa di Macerata all’opposizione, accusata dal gruppo di aver presentato una mozione di censura nei loro confronti per aver allestito la “Pignatta antifascista” il 25 aprile. Argomento che, per il momento e almeno in assise, si è esaurito ieri con la bocciatura della mozione e l’approvazione dell’ordine del giorno della maggioranza che condanna il gesto (leggi l’articolo).
di Donatella Donati
“Cittadini di Corridonia , voi con la vostra pochezza avete contribuito al tanto della patria”, frase con la quale concluse il suo discorso un politico di altri tempi delle nostre parti. La quintessenza della ricerca di un effetto sentimentale ed infatti gli applausi scrosciarono. Mi è tornata alla mente questa buffa conclusione fatta alla fine di un discorso dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale leggendo la lettera inviata dall’Antifa ai consiglieri comunali di minoranza del comune di Macerata che hanno censurato il macabro gioco delle caramelle nelle teste di due impiccati. Non discuto tanto sulla non opportunità e sulla volgarità con la quale ci si rivolge alle istituzioni. Ne abbiamo sentite in questi ultimi tempi di tutti colori tanto che certe ingiuriose espressioni rivolte ad alcuni neo deputati da qualche giurista sono state ritenute passibili dell’inizio di un procedimento penale perché rivolte al Presidente della repubblica violando la sua persona e i suoi diritti di rappresentante dello stato .
Se è lecito comparare le piccole alle grandi cose, cosa certa è che tutte le frasi rivolte dal presidente dell’Antifa ai consiglieri comunali sono molto ingiuriose e superano tutti i limiti della correttezza di rapporto tra istituzioni piccole o grandi che esse siano. Sorvolo su questa questione, perchè saranno i destinatari della lettera a ribellarsi alle offese ricevute.
Quello che invece mi sorprende è il linguaggio arcaico, antiquato e fuori tempo usato da chi ha suggerito il contenuto della lettera in questione . Ci sono parole e frasi che non si usano più, verbi usati impropriamente, per esempio annichilire è un verbo intransitivo usato in modo transitivo; la parola fanciullo è ottocentesca e riguarda solo il genere maschile, perchè la fanciulla è più che ventenne e magari è quella del west; il sostantivo paucità fa il paio con la pochezza del politico citato all’inizio; cianciare non lo usa più neanche Renzi da toscanaccio qual è; pretendere che dei consiglieri comunali “disquisiscano” invece che discutere è una pretesa da filosofi universitari; e dopo tanti toni rombanti parlare di ingozzamenti di vermi è proprio spiritoso. A Recanati, dove la cultura è di casa, si usa dire “ parla come t’ha fatto mammeta!”.
Devo confessare con sincerità che io invece in questo periodo ho riscoperto Macerata dalla quale ho preso sempre un po’ le distanze, e i maceratesi hanno fatto altrettanto con me, perché ho forti radici ancora nelle città in cui ho vissuto, in cui periodicamente ho passato del tempo, Recanati, Roma, Parigi e Porto Recanati dove ho sempre trascorso i mesi estivi partecipando alla sua vita culturale. Ma questi ultimi episodi avvenuti proprio nella via dove abito mi hanno ridato la voglia di essere maceratese come quando appena sposata sono venuta ad abitarvi. Ora so di quanta buona pasta sono fatti gli abitanti di questa città, di quanto è solo apparente la ruvidità dei loro modi e del loro parlare. Sono persone molto civili invece, i cui errori politici dipendono a parere mio dal voler fare troppo, dal non sapere scegliere i progetti su cui puntare, da una diffidenza di fondo per chi non la pensa come loro. Ma non meritavano certo di essere colpiti dalla tragedia di via Spalato e ora devono unirsi oltre le ideologie, soprattutto quelle troppo radicali e confusionarie, senza offendersi dei buoni consigli e soprattutto lasciando più spazio alle donne, non solo lo spazio di recupero ma quello di prima fila in cui sicuramente possono fare molto più degli uomini.
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E con ciò?
Annichilire è un verbo della 3ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere… manco le bbasi…
“Ma come parli? le parole sono importanti”. Al di là di tutto annichilire credo fosse usato nella sua versione intransitiva, perchè riferito al “perdere ogni capacità di reazione”. Ma a parte questo, trovo assai ficcante che la Professoressa Donati dia dei “razionari” a quelli che si fregiano di essere dei rivoluzionari; magari la prossima volta il comunicato fatevelo scrivere non da un docente universitario di anntropologia ma fate da soli.
Sugli insulti ai consilieri sono d’accordo, sono maggierenni e vaccinati e ci penseranno loro; tuttavia non pensi la maggioranza di averla appattata, ieri, non facendo discutere la mozione sulla pignatta, perchè anche alla luce di quanto ha detto il garante sul’infanzia e l’adolescenza, i responsabili della pigantta vanno indicati e condannati apertamente, pena una macchia su tutto il Consiglio. Ma questo, al consiglio ( o meglio, alla sua Maggioranza), non importa.
No, Santucci, il presidente degli antifa ha scritto: voi cercate di annichilire i disperati che spacciano e non cercate di capire perché i ragazzini si drogano. La frase dal punto di vista grammaticale è ineccepibile e l’autore oggettivamente parla e scrive piuttosto bene, con una bravura di gran lunga superiore alla media: è nel pensare che è deboluccio…
Per me gli Antifa hanno letto Pasolini ma non lo condividono (o non l’hanno compreso bene). Di Marx hanno letto certamente il titolo del suo libro più famoso. Rosa Luxemburg e Anna Kuliscioff non le conoscono. Non parliamo poi di Engels. Infine per loro Lev Trockij è stata solo la vittima dello zio di Christian De Sica.
Cara”Prof” lei considera ingiurioso rivolgersi alle “Istituzioni”con termini come fantocci o galline,cosa ne pensa allora della nipote del Duce che si è presentata in un luogo Istituzionale con dei”vermi”da tirare a Sindaco e Co.Non mi sembra che i seguaci si siano opposti a tale oltraggio.Io ho fatto gli studi tecnici quindi apprezzo maggiormente la sostanza e non la forma,ed in questo i ragazzi sono stati molto chiari,mentre il suo pezzo è vuoto fuori luogo e inopportuno,cosi come l’ipocrita indignazione dell’opposizione,ma almeno quella è mirata al ribaltone.