«Il dato politico agghiacciante è che c’è un’amministrazione che con tutto il clima di tensione che c’è da due mesi a questa parte, ha appaltato il 25 aprile a una serie di associazioni, tra cui anche alcune che hanno chiari elementi di estremismo». Riccardo Sacchi, consigliere di Forza Italia, fa un preambolo all’interrogazione consiliare depositata ieri in tarda serata, di cui lui è primo firmatario. Le domande di chiarimento al sindaco Romano Carancini riguardano la “Pignatta antifascista” organizzata dal collettivo Antifa. E su di loro aggiunge: «Basta andare su Wikipedia per sapere che si richiamano alla violenza e allo scontro fisico. L’amministrazione non può dire che non sapevano e comunque avrebbero dovuto vigilare in una data così importante».
La “Pignatta antifascista” finisce in Consiglio comunale. Il 25 aprile l’associazione Antifa ha appeso in piazza Cesare Battisti un fantoccio di Benito Mussolini che i bambini e le bambine dovevano prendere a bastonate per far uscire le caramelle. Un episodio che ha riportato Macerata all’attenzione nazionale, con Alessandra Mussolini, europarlamentare e nipote del duce, che stamattina è arrivata in città per chiedere le scuse del sindaco (leggi l’articolo). I consiglieri che firmano l’interrogazione sono Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori, Deborah Pantana (Forza Italia), Francesco Luciani (Idea Macerata), Paolo Renna (Fratelli d’Italia), Anna Menghi (comitato Anna Menghi), Maurizio Mosca e Gabriele Mincio (Città viva). Nel testo dell’interrogazione si fa riferimento agli «indegni “spettacoli”, tenutisi nel cuore della città, durati per parecchio tempo» e al fatto che «si sono “appaltate” le manifestazioni del 25 aprile a varie associazioni (tra cui gus, refugee welcome, spiazzati, officina universitaria, pistacoppi antifascisti, collettivo antifa, ecc.)». L’episodio di piazza Cesare Battisti, dicono i consiglieri, è stato «un incitamento all’odio e alla violenza propinato anche e soprattutto alle nuove generazioni».
Per questo i consiglieri chiedono all’amministrazione «chi ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere tali manifestazioni in piazza Cesare Battisti e, in particolare, a issare un palo alto più di 3 metri come una forca sulla pubblica piazza. Se si è verificato o meno un omesso controllo o vigilanza, visto anche che la messinscena è durata per parecchio tempo. Se le predette associazioni, organizzatrici degli eventi in questione, hanno fornito un programma più o meno dettagliato delle iniziative. Se si ravvisano o meno estremi di reati e, in caso affermativo, se si reputi opportuno procedere formalmente alla loro denuncia da parte dell’ente. A quanto ammontano i contributi erogati dall’ente nel 2017 e nel 2018 in favore delle singole associazioni organizzatrici delle manifestazioni del 25 aprile 2018». Inoltre «alla luce dell’innegabile e gravissimo danno di immagine arrecato a Macerata dai fatti di cui in premessa, se non si reputi opportuno revocare eventuali erogazioni a titolo di contributo o per altra causa a favore delle predette associazioni». E infine «se non si reputi opportuno chiedere l’intervento del garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche».
Anche il Movimento 5 stelle, pur non avendo firmato l’interrogazione, chiede spiegazioni all’amministrazione. «Noi del gruppo consiliare – dicono Roberto Cherubini, Andrea Boccia e Carla Messi -, saremmo curiosi di sapere chi ha autorizzato la suddetta manifestazione, chi avrebbe dovuto vigilare sul suo adeguato svolgimento, nonché sollecitiamo una netta presa di distanza dell’amministrazione tutta da quanto avvenuto». L’amministrazione, già ieri, aveva preso le distanze dall’iniziativa del movimento Antifa e annunciato il coinvolgimento della Digos.
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La minoranza dovrebbe dare la botta x far cadere questa amministrazione che ha rovinato questa citta’.
Tutto previsto da mesi. Ancora peggio di ogni più buia previsione. Questi sono gli unici progetti che sanno fare. Un disastro per la città. Danni d’immagine incalcolabili. Vergogna! Vergogna! Vergogna!
12.281 voti sprecati-
Ineccepibile, punto su punto, la reazione della minoranza consiliare. Non è possibile, che l’Amministrazione si scarichi sempre di ogni sua responsabilità, sempre e comunque! E così per il Sindaco Carancini, che sembra sempre essere l’ultimo caduto dal pero. Bravi così,voi firmatari, perché è giusto andare fino in fondo, fino a capire , o scoprire, chi ha permesso tutto questo allestimento con tanto di forca alta qualche metro- che ci saranno volute ore di lavoro per impiantarla proprio lì in pieno centro storico a due passi dal Comune e dalla Questura di Macerata- quando, se poco poco un qualsiasi altro tizio che non sia dei gruppi e associazioni di estrema sinistra faccia richiesta di occupazione di suolo pubblico alla stessa Amministrazione, gli vengono preventivamente e successivamente contati persino i peli …avete capito, e ostacolati in tutti i modi e maniere, o come quando anche un qualsiasi gestore di un bar in centro, se poco poco sfora anche solo di 1 cm. con un tavolinetto esterno l’occupazione di suolo pubblico, subito arrivano i vigili a contestare con una multa. Si faccia veramente chiarezza in questa brutta vicenda, che dà ulteriori segnali di una Macerata sempre più in mano a vere orde barbariche.
Tamara, o ci si muove con gli avvocati oppure ci si mette una pietra sopra. Altrimenti si ciurla nel manico, tertium non datur.
Avvocati, Iacobini? Avvocati, per una questione di pura e semplice amministrazione burocratica ? Oh! ma chi amministra a Macerata? Chi fa il buono o cattivo tempo? CHI? Ma ci mancherebbe altro che questi signori tutti, possano fare quel che vogliano , fra l’altro per un’esigua maggioranza, che se si fosse solo un moto di sdegno da parte loro, il Sindaco già sarebbe stato dimesso fin dai fatti neri del 30 gennaio, di cui è partecipe, checché se ne possa sentire in disparte quanto voglia: ma stiamo scherzando, oppure? Ma chi ha creato, voluto, tutto questo, a Macerata, alla faccia della città bigotta e sorniona quale appare. Altro che…è coi voti dei cattolici che Carancini è andato su. Coi voti dei cattolici, delle parrocchie e parocchiette, e dei gruppi estremisti di sinistra. Provami il contrario. Ciao.