La pignatta antifascista del 25 aprile
«Cari fantocci del Consiglio, nel vostro mondo gli strascichi indesiderati degli inediti e sciagurati fatti di sangue susseguitesi a Macerata dalla fine di gennaio – ovvero un omicidio brutale e una strage neofascista – sono da individuarsi in un pupazzo. Sempre a beccarvi come galline che si litigano un verme, ora siete tutti concordi sulle priorità: trattare in Consiglio la tragica vicenda del fantoccio di cartapesta, caduto sotto i colpi impietosi di fanciulli armati di bastoncini».
Sono le parole del collettivo Antifa di Macerata che si scaglia contro i consiglieri comunali di minoranza per aver presentato in Consiglio un documento (che verrà discusso oggi pomeriggio salvo imprevisti) con la censura alla pignatta col manichino del duce esposto in piazza Cesare Battisti il 25 aprile, proprio ad opera del collettivo. Per autogiustificarsi del gesto i membri del gruppo (molto attivo negli ultimi mesi nelle piazze reali e virtuali) usano toni duri al limite dell’insulto. Denunciano le strumentalizzazioni che sono arrivate da più parti dopo i fatti di Macerata, la solidarietà verso Traini (accusato di strage) e i problemi che a loro avviso affliggono la società maceratese.
«Il vostro evidente tentativo di acquisire prestigio o autorevolezza con mozioni disinformate e sconclusionate, così come le continue citazioni di voi stessi sui social network, non vi frutteranno alcuna credibilità – continuano gli Antifa rivolgendosi sempre ai consiglieri – Questi vostri comportamenti svelano solamente il vostro continuo tentativo di strumentalizzare gli eventi per un ritorno elettorale. Risultate incapaci di affrontare o tantomeno risolvere questioni concrete, ma vi unite a quelli che in teoria criticate nello scandalizzarvi e nel richiedere una censura che viola ogni diritto a manifestare e occupare il suolo pubblico. È chiaro che parlate del pupazzo perché non avete nulla di cui parlare. Quando sollevate un caso come questo, combattendo un fantoccio con fiera stupidità e cadendo in una provocazione orchestrata proprio con questo obiettivo, vi rendete ancora più ridicoli. Vestiti bene, pance e portafogli pieni, disquisite di “importanti” faccende come se aveste a cuore la città, ma ammantati della vostra autorità priva di autorevolezza, vi ingozzate a vicenda di parole vuote nel tentativo di accaparrarvi domani la poltrona che tanto criticate oggi. Risulta evidente che di questioni su cui riflettere ce ne sarebbero molte, e molto più serie, che invece nascondete perché credete erroneamente che i cittadini maceratesi siano incapaci di vedere il vostro squallido trucchetto».
Il consiglio comunale di Macerata
Quindi l’argomento si sposta sull’appoggio neanche tanto velato al raid razzista di Traini, alla disoccupazione, all’aumento di suicidi nelle aree terremotate e alla droga. «Quando avrete finito questa pantomima tragicomica – aggiunge il collettivo – vi invitiamo, al posto di invocare punizioni e cianciare di censure, a iniziare a farvi domande sulla società maceratese che ha plasmato lo stragista e che lo supporta, inizialmente a mezza bocca e ora sempre di più. Infatti nulla nasce dal nulla e quelli che strepitano scandalizzati per un fantoccio di carta sono gli stessi che giustificano l’atto di vigliaccheria a mano armata di un neofascista. Dovreste chiedervi perché gli accoglienti maceratesi solidarizzano con uno stragista ad alta voce al bar e ricevono consensi, mentre sempre più persone, italiane e migranti, sono costrette ai margini della società. Dovreste provare a comprendere cosa significa oggi essere disoccupati, precari, lavoratori in nero, anziani con la pensione minima, ragazze madri: tutti impossibilitati a immaginarsi un futuro mentre le istituzioni continuano a diminuire servizi educativi, sanitari, sociali. Potreste affrontare il problema dell’abuso di alcol e psicofarmaci e dell’aumento di suicidi nelle popolazioni terremotate. Potreste cercare di capire perché i vostri figli spendono la paghetta che gli date e i soldi della cresima in eroina, piuttosto che cercare di annichilire i disperati che gliela vendono (che è come cercare di eliminare il diabete chiudendo le pasticcerie). La vostra pochezza non vi fungerà da alibi – concludono – la vostra paucità non vi scuserà di nulla. Il vostro vuoto non ci risucchierà».
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Quelli che si scandalizzano per il fantoccio di carta si scandalizzano anche per il gesto di Traini e lo condannano, così come condannano l’uccisione di Pamela Mastropietro. Le persone perbene non lo sono ad intermittenza né tantomeno per convenienza.
Gli Antifa la mettono giù dura volutamente ma non al punto di incorrere in qualche modo nell’art. 338 del codice penale.
Agli antifa è partita la frizione. Dare del “fantoccio” credo che sia ai limiti dell’ ingiuria.Ma questo lo valuteranno i diretti interessati. La cosa grave è che gli artefici della pignatta drfinita ignobile da carancini non solo non si scusano, ma rilanciano. Fatto gravissimo, di cui l’ amministrazione dovrebbe tener conto proprio nella valutazione drlla mozione 55 da loro citata. Amministrazione, da che parte state? Mi rivolgo soprattutto ai pd più ragionevoli che dovrebbero capire che queste persone non possono più permettersi di comportarsi impunemente vome i padroni di macerata. Per il resto…. La loro prosa è sintomatica del l’alienazione completa dalla realtà che li caratterizza: povera di contenuti analitici, procede per slogan ed incapace di articolare un discorso logico sensato e consequenziale. Ma a loro Carancini e Monteverde hanno consegnato Macerata il 25 aprile e a quanto pare cintinueranno a farlo.
E poi scusate signori antifa…. voi fate accuse per slogan a persone con un nome e un cognome, ossia i firmatari della mozione. Ma vi nascondete dietro il “collettivo”. Chi siete? Come vi chiamate? Nomi? Cognomi? Facce? Avete il coraggio di metterci la faccia? Se no… beh… mi viene da citare il claim di utovie festival ulteriore perla culturale monteverdiana : “voi di che razzismo siete”?
Per Santucci. Le lettere anonime, se la vittima non è individuata, andrebbero cestinate, perché non hanno alcun valore.
Per Iacobini. Si, lo so, ma perchè lo dice a me?
“Fatevi una domanda e datevi una risposta “, è quello che mi fa venire in mente questa lettera. Domandatevi perché gli accoglienti maceratesi, solidarizzano con Traini? Risposta: ” Perché sempre più persone, italiani e migranti sono costretti a vivere ai margini della società”. Più o meno così nel testo. Chiedersi se i propri figli spendono i soldi in eroina e dolciumi va bene, ma dire di non ridurre al silenzio chi la vende perché c’è chi compra è ben diverso dal paragone diabete/pasticceria. Certo è, che non ho mai letto di un blitz fatto dalla squadra antizucchero e arrestato il pasticcere per spaccio di cioccolata. Se ne potevano fare di meglio. Per il resto il solito trito e ritrito. Ma di positivo c’è che è sempre meglio tardi che mai, recepire e lamentare.
Iacopini, c’è sempre il rischio di essere fraintesi.
La lettera degli Antifa è di una gravità inaudita perché tende a giustificare la pignatta in piazza Cesare Battisti del 25 aprile.
Con un minestrone di fatti dalla morte di Pamela, la droga che circola a Macerata e la sparatoria di Traini, evitano di parlare del problema fondamentale della città di un abnorme presenza di immigrati regolari e no che sono stati la causa scatenante di tutto quello che è successo. Siete contro questa immigrazione fuori controllo? Questa presenza che ha portato nella città alla presenza della mafia nigeriana causa principale delle violenze e del commercio e spaccio di droga nel territorio, non solo del maceratese, ma di tutta la regione Marche e regioni limitrofe. Un altro fatto non secondario è la prostituzione di giovani ragazze extracomunitarie e l’accattonaggio diffuso sui supermercati, nelle chiese e per le strade gestiti e controllati dai poteri criminali degli extracomunitari.
Perché non dite ai cittadini chi sono i vostri referenti politici in Consiglio Comunale e nell’Amministrazione? Godete di benefit da parte dell’Amministrazione? Siete disposti a fare nomi e cognomi di chi vi difende e vi sostiene? La vostra opacità è il segno più evidente della violenza che fomentate con i vostri comportamenti. Ma questa Amministrazione non ha il coraggio di emarginarvi politicamente, se non a parole. Questa maggioranza, responsabilmente, farebbe bene a fare le valige e ridare la parola ai cittadini.
Per Micucci. In realtà colui che parla deve capire se sta parlando chiaro oppure no. In altre parole è necessario sapersi spiegare ed esprimere bene. Insomma, se l’ascoltatore non capisce, la colpa è di chi parla e non dell’ascoltatore.
Poverini……
“Cercare di annichilire i disperati che vendono droga”???
Ma certo, difendiamoli allora!
Accorrete tutti qui spacciatori, tutti a Macerata perché c’è chi vi coccola!
Non si capisce cosa c’entrino i disiccupati, gli anziani, i precari, le ragazze madri con l’oggetto dell’articolo: gli anziani italiani non percepiscono vitto e alloggio gratis più qualche soldo al giorno per il telefonino di ultima generazione come gli “annichiliti accolti”, si da il caso, ma che diavolo dichiarate?
Ma come si fa a pubblicare dichiarazioni come queste?
Le parolone grosse non debbono essere usate a caso per impressionare, ma con raziocinio e pertinenza altrimenti diventano un boomerang.
Angelelli, forse chiedono di accedere al reddito di cittadinanza.
Iacopini ma che stai a dì? Certo se tu ritieni di essere stato poco chiaro e che per tanto non sei stato capito, ammesso che tu lo ritenga veramente, perché mi sa che hai inanellato una serie di sciocchezze oppure ti vuoi far carico di tutte le incomprensioni del mondo. Ha volte chiedi spiegazioni perché non ti vai a cercare il significato di una parola che non capisci oppure chiedi informazioni su tutto il post che non capisci e quando ‘cera solo da dire, semplicemente di essere stato frainteso e pure in maniera maleducata vai a parare nella direzione sbagliata. Hai l’abitudine di chiedere sempre lucidazioni quando non capisci e non le chiedi quando si capisce benissimo che sei stato trattato a pesci in faccia. Ma tanto si fa per dire, tanto qui non posta più tanta gente. Quello che si temeva col dare nome e cognome del resto anticipato dai tanti lettori che commentavano si è verificato. Siamo sempre gli stessi, i pollicioni rossi o verdi vengono dati spesso e volentieri più per amicizia , conoscenza o per scontato sapendo già che un certo commento di solito va in una certa direzione. E qui, commentiamo in pochi ma quasi tutti vanno sempre nella stessa direzione. Poi arriva una lettera post/articolo, che dovrebbe essere controcorrente ma con tutte le contraddizioni, luoghi comuni che contiene, se non andava scritta, perlomeno nella maniera in cui è stata scritta, non era certo una gran perdita.
Paragonare lo zucchero alla droga è penosamente stu.pido, come è stu.pido e vile e rivoltante elevare Piazzale Loreto a simbolo della Resistenza: esiste il diritto di manifestare il pensiero, non c’è, non ci deve essere il diritto di manifestare la stu.pidità.
Attendo speranzoso gli “anticom” per terminare questo stucchevole, inutile, superato lerciume …
Per Micucci. E’ sbagliato chiedere delucidazioni? No.
La Quinta essenza dell’esser RADICAL CHIC ?
Giovani con una visione chiarissima della Città dei suoi cittadini e dei voti sprecati dalle opposizioni.
E’ un bel paradosso quello di giungere alla notorietà restando nell’anonimato! Chissà se questo paradosso viene studiato nei corsi di logica.
meglio la DESTRA o la SINISTRA?
meglio un calcio sulle p… o un cazzotto sul naso?
No dai, perché i miei occhi devono leggere questo?
Anonimi e inetti in senso sveviano che tendono a vivere più nella fantasia che nella realtà. Pieni di inibizioni, di frustrazioni, di invidia – stupendo il passaggio “vestiti bene, pance e portafogli pieni”-, avvertono la loro inferiorità e subiscono gli eventi, non li dominano. Non sono dunque eroi, gli inetti sono coloro che soggiaciono passivamente ai condizionamenti ambientali e alle pulsioni dell’inconscio che li privano di ogni possibilità di scelta. Sono esseri privi di forte volontà che cercano di nascondere la propria ignoranza, millantando una finta cultura e riempiendo il discorso di inutili perifrasi e sinonimi in disuso.
Si fanno con arroganza portavoce di un popolo che non si sente da loro rappresentato, se non in minoranza.
Arroganti nei contenuti e nei modi, fino all’ultimo perdono l’occasione di far bella figura e uscire quasi indenni da questa vicenda, dimostrando al contrario la loro vera natura, lontana da quella che ridicolmente cercano di affermare.
parlando di pance piene…una delle persone responsabili del fantaccio ho scoperto, per puro caso, essere una conoscente di una mia collega…tale soggetto che non e’ di macerata ma e’qui per fare l’universita’ in modo molto blando con i soldi di mamma e papa e che passa le sue serate in vario modo…e’ sicuramente la fotografia migliore dei cosiddetti antifa…figli di papa che devono sempre posizionarsi contro tutto e tutti…che non hanno un loro pensiero ma cavalcano onde di marea per seminare zizzania e malcontento,che non sanno scrivere;nella cosiddetta lettera ci sono svariate contraddizioni ad esempio,che non vivono i problemi della gente comune.La gente ,dicono,giustifica Traini??? forse bisognerebbe domandarsi perche’ e’ “Nato” Traini…ma e’ una domanda troppo complesso per organismi meno che unineurali come voi.
non mi stupisce che ci siano consiglieri comunali solidali con il fantoccio.