di Silvano Iommi
La rubrica “Macerata sommersa”, lanciata da “Cronache Maceratesi” e curata dal sottoscritto, è oggi diventata un libro intitolato “Fonti – fontane – lavatoi – fontanili – le acque nel Comune di Macerata”. Si tratta di un corposo volume di oltre 300 pagine ricche di illustrazioni, didascalie, note e testi storico-critici, scritto oltre che dal sottoscritto anche dalla professoressa Mariella Troscè e dal Maestro d’arte Gianfranco Pasquali con i quali presenteremo l’opera, edita dalla Simple Edizioni di Macerata, il 10 aprile alle 17 al teatro della Filarmonica di Macerata. In quella occasione gli interventi degli autori saranno preceduti dalle prolusioni del professor Alberto Meriggi presidente del Centro Studi Storici Maceratesi e da Angiola Maria Napolioni, Principessa dell’Accademia dei Catenati che hanno patrocinato l’iniziativa, insieme all’Apm, al Comune di Macerata e all’Archivio di Stato di Macerata.
Molteplici sono gli interessi e gli stimoli culturali contenuti in questo lavoro che tuttavia, non riguarda semplicemente il censimento aggiornato dei fontanili sparsi nel territorio comunale e tantomeno vuole essere un’operazione nostalgia sul “come eravamo”. Per il modo in cui il libro è stato articolato e documentato certamente può essere classificato come libro di storia di locale, ma per le numerose relazioni interdisciplinari che vengono intrecciate nella coinvolgente narrazione storica dei sistemi idraulici, in particolare nel loro complesso rapporto con il paesaggio naturale e culturale, può essere considerato anche come una ricerca di base da sviluppare in vista di possibili, diverse e più consapevoli ipotesi di tutela e valorizzazione storico-paesaggistica della nostra identità culturale. Se dovessi scegliere oggi un sottotitolo del libro sceglierei lo slogan lanciato nell’ottobre scorso dagli Stati Generali sul Paesaggio del MiBact “Il nostro paesaggio ci rappresenta, racconta il nostro passato e prenota il nostro futuro”. Non a caso un capitolo del libro, richiamando l’art. 9 della Costituzione, è dedicato ad alcune riflessioni sul paesaggio declinato in diversi modi.
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