Flavio Corradini
di Federica Nardi
«È arrivato il momento che anche in Parlamento si conoscano a dovere la consistenza e l’alto livello di ciò che realizziamo». Dall’emergenza sisma, passando per il rilancio del territorio (dall’entroterra alla costa) con la mente al “modello Camerino”. Flavio Corradini, ex rettore Unicam candidato con il Pd alla Camera nel collegio uninominale Macerata-Osimo, punta dritto alle elezioni politiche del 4 marzo con le priorità bene a mente: «attività produttive, innovazione, e integrazione nel segno di una comunità aperta e sicura per la prossima generazione».
La visita dell’anno scorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Unicam, a destra l’ex rettore Flavio Corradini
La sua candidatura nasce in tempi di crisi sismica e di programmi sul sisma si è ampiamente parlato. Un’idea su tutte per il rilancio del territorio?
«Il terremoto è stato per i nostri territori un evento tragico, dove ad una prima devastazione fisica ne sta seguendo un’altra, se vogliamo altrettanto grave, sociale. Come rettore, fin dalle prime ore mi sono impegnato a mantenere il più possibile la normalità. Abbiamo ricominciato le lezioni e gli esami lì dove era possibile e con i miei ragazzi, l’energia dei ragazzi è sempre la pietra angolare sulla quale ricostruire, abbiamo raccontato una storia di speranza già nei primi giorni dopo il sisma. Ovviamente è chiaro che ci sia la necessità anche di azioni concrete e definitive; una di queste è la realizzazione di un testo unico per le emergenze, anche a scopo di prevenzione, che possa snellire i passaggi burocratici e velocizzare gli interventi di ricostruzione. Inoltre il passaggio dalla zona franca urbana alla zona economica speciale deve avvenire rapidamente, per creare lavoro e nuova occupazione, rafforzando così i servizi di base; la sanità, l’istruzione, le infrastrutture e la mobilità. Puntiamo anche molto sui giovani e coinvolgiamoli nella vita amministrativa dei nostri comuni, questo servirà a far tornare attrattivo il nostro territorio».
Sviluppo delle aree interne e sviluppo delle città costiere, si può trovare una sintesi politica?
«Il rilancio del turismo può essere la chiave. Fondamentali gli sgravi per chi gestisce attività ricettive sulla costa (ma anche all’interno) e ogni anno, stagionalmente, deve assumere per il proprio business personale, sia specializzato sia alle prime esperienze; molto importante anche ridurre il gap temporale tra fine degli studi e inizio della vita lavorativa. Dovranno arrivare investimenti per realizzare anche i cosiddetti “alberghi diffusi” nel nostro entroterra. Si tratta di una particolare attività ricettiva che prevede stanze dislocate per il centro abitativo; esistono già in Abruzzo, in Basilicata e in altre regioni. Siamo anche una terra piena di cultura e possiamo puntare su un patrimonio umano da valorizzare proprio attraverso i nostri borghi e le nostre eccellenze artistiche».
Flavio corradini insieme al governatore Luca Ceriscioli
Il Maceratese rivendica da tempo un ruolo di maggiore spicco: nella cultura, nell’imprenditoria e nella politica. Come far valere queste istanze dal Parlamento? Immagina che ci sarà maggiore dialogo tra il Pd locale, regionale e nazionale?
«È indubbio che il nostro territorio soffra un po’ di ridotta visibilità rispetto ad altre città della nostra Regione. Io credo che possiamo rilanciare i nostri comuni e le loro qualità proprio esportando (nelle nostra regione, ma anche nel Paese) il modello che abbiamo sperimentato a Camerino con l’università. Un approccio aperto, inclusivo ed innovativo e soprattutto con uno standing internazionale. Da un piccolo comune sono partite esperienze di elevata qualità e professionalità che hanno raggiunto altri continenti; e quel Made in Italy nasce da noi. È arrivato il momento che anche in Parlamento si conoscano a dovere la consistenza e l’alto livello di ciò che realizziamo.
Saranno elezioni molto importanti per il Pd sia a livello locale sia nazionale. Ho avuto modo di parlare con Renzi e mi sono messo a disposizione per dare il mio contributo fin dal 5 marzo proprio per intensificare il rapporto tra Largo del Nazzareno e il nostro Partito Democratico».
Cultura, ricerca e impresa sono i fili che legano gli atenei di Macerata e Camerino al territorio. Quali prospettive per il futuro delle università maceratesi?
«Con il rischio di sembrare ridondante mi sento di dire che l’augurio migliore sia per i nostri atenei di continuare così. Sono un fiore all’occhiello del nostro territorio e, come ho avuto modo di dire in più occasioni, anche la mia candidatura, con umiltà, certifica questa cosa».
Qual è la sua prospettiva sull’immigrazione?
«Faccio mio il linguaggio dei tanti ragazzi che ho avuto modo di incontrare e frequentare in questi anni da rettore: la stragrande maggioranza di loro usa il linguaggio dell’accoglienza, dell’integrazione e del rispetto. La mia prospettiva è positiva, se riusciremo a gestire questo fenomeno coinvolgendo la comunità nelle scelte che andranno fatte e tenendo sempre a mente il rispetto che si deve alla dignità di ogni singolo essere umano, sia esso italiano o straniero. Sia esso ospitato o ospitante».
Tre temi per lei fondamentali da portare come istanze in Parlamento per il medio termine
«Risposta secca: 1) Il rilancio del potenziale produttivo del nostro territorio 2) Innovazione, per noi e per tutto il Paese 3) Integrazione, tramite la crescita di una comunità aperta, accogliente e sicura per le generazioni di domani. Voglio però aggiungere una citazione, una battuta, del presidente Pertini a me molto cara. A chi gli chiese le qualità più importanti di una il Presidente rispose: “Due sono le qualità fondamentali, l’onestà e il coraggio”; sono convinto che portandole con me in Parlamento poche saranno le cose che non riusciremo a fare».
(messaggio elettorale a pagamento)
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A proposito di citazioni autorevoli parto proprio da quella richiamata nelle ultime righe dell’intervista…onestà e coraggio!
Lei è coraggioso nel difendere i professori universitari dato che sono gli unici (?)dipendenti pubblici che nn hannno mai avuto un blocco degli stipendi ma un continuo aumento della loro paga?????
A proposito di onestà cosa ne pensa del fatto che il rifornimento delle vostre auto “blu” è fatto rigorosamente in distributori autorizzati con una spesa di 1,80 euro al litro di diesel???
Pensa che un cittadino comune queste cose non le venga a sapere?????