Sara Giannini
Per gli iscritti al Pd della provincia di Ascoli la favorita per la candidatura al collegio Marche 3 per il Senato è Sara Giannini di Morrovalle. Mentre da Ancona il duo per Forza Italia, che ora va a contendersi i collegi con Lega nord e Fratelli d’Italia, è quello di Remigio Ceroni e Simone Baldelli.
Il nome di Sara Giannini, a cui recentemente è stato prorogato l’incarico da esperta in economia in Regione che vale oltre 50mila euro l’anno, è emerso durante la consultazione della base dem della scorsa notte. Giannini viene indicata per la candidatura al maxi collegio che comprende Ascoli, Fermo e Civitanova. Una volontà degli iscritti che contrasta le voci che vorrebbero la sua candidatura in forse per la riapertura del caso “Spese facili”. La Cassazione infatti ha annullato il decreto di archiviazione, con il rischio di rinvio a giudizio per 54 ex consiglieri regionali e addetti, compresa Giannini. Certo, per le candidature definitive servirà in ogni caso il via libera di Matteo Renzi, che invece starebbe premendo per nomi provenienti dalla società civile (è sempre caldo quello dell’ex rettore Unicam Flavio Corradini). Ora si attende la consultazione del maceratese, dove tra i papabili ci sono il segretario regionale Francesco Comi, il deputato Irene Manzi e il senatore Mario Morgoni.
In casa Forza Italia i nomi proposti sono invece quelli del coordinatore regionale Remigio Ceroni e del vicepresidente della Camera, Simone Baldelli (come anticipato da Cronache Maceratesi). Emergono dal summit di ieri ad Ancona, dove l’assemblea ha indicato il duo Ceroni-Baldelli per presentarsi alla partita delle candidature. I collegi, infatti, andranno spartiti con l’alleanza che comprende Lega Nord (che rivendica un ruolo, soprattutto nel Maceratese), e Fratelli d’Italia.
Benissimo la Giannini bocciata alle elezioni regionali, assunta da Cerisoli come esperta finanziaria? A 5000 euro al mese ora candidata al parlamento. Bo
Mah !
ma perché non ti trovi un lavoro
sta meglio al governo ormai qui a conosce tutti
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Bene, tutto procede per il meglio. Aspettiamo però Comi e Morgoni prima di partire con il Carnevale che stavolta ce lo devono invidiare anche a Rio. Certo lasciare l’ultima parola a Renzi non mi fa stare tranquillo. Non ne ha mai fatta una giusta, possibile che cominci adesso. Guarda Renzi che se lo fai non ti voto a costo di votare Salvini, Berlusconi, Meloni e Trump. Pensa poi se votassi per di Maio? Ti faccio venire una di quelle ulcere che nemmeno con Attak Forte la chiudi.
Ormai il PD sa presentare solo CARNE IN SCATOLA. Poveri Compagni che si sono sacrificati per una fabbrica di scatolame…
Si si,noi discutiamo,ci facciamo su un sorrisino ma questa gente,se non ce ne siamo accorti,la ghiandola della vergogna se l’e’ tolta da un pezzo e mentre disquisiamo si portano a casa
50000euri dopo essere stati trombati con la possibilita’ di ambire al parlamento nazionale con I benefici che sappiamo…
e noi sempre sorridendo per guadagnare ste cifre con un lavoro di competenza e sacrifici,chiediamoci quanto ci mettiamo a portarli a casa…!
forse e’ meglio incazzarsi di piu e ridere meno
CARNE IN SCATOLA è un po’ generico. Bisognerebbe leggere l’etichetta prima dell’uso. Innanzitutto la composizione ed eventualmente le eventuali percentuali della materia prima rispetto ad altri ingredienti. Poi la provenienza. Certo non è che ci deve essere scritto il numero di casa ma almeno specificare un indirizzo ben preciso e soprattutto che sia rimasto immutato nel tempo, anche se su questo l’etichetta non dovrebbe far venire dubbi. Molta importanza poi la lista delle sostanze aggiunte come coloranti sebbene non credo ce ne sia bisogno, sarà sicuramente bella rossa come una rosa. Conservanti, questi sì perché devono garantirci il motivo per cui la scadenza è illimitata. Per legge, questa deve esserci, insieme alla data di produzione del lotto che già e alquanto datata e non avendo scadenza chissà che c’avranno messo dentro? Bisognerebbe chiedere lumi al dirigente regionale sui prodotti da vivai selezionati e garantiti all’uso destinato. Naturalmente, sinonimo di garanzia è certamente la concessione fatta con Decreto della Giunta Regionale all’inscatolamento. Nelle ditte più innovative viene riportato anche il tipo di alimentazione che come in questo caso facile dedurre che dovrebbe essere a base di cappuccini e brioches da ripetere spesso nell’arco della giornata. Ma siccome questa non è una ditta innovativa, anzi produce da anni usando sempre i vetusti sistemi, ci si può comunque affidare alla serietà della Governance dell’azienda che produce sempre elementi di eccelsa qualità e soprattutto corredati da forti.. raccomandazioni, che invitano all’uso del prodotto. Quindi in conclusione, per ogni dubbio, leggere attentamente l’etichetta ed evitare assolutamente di telefonare in fabbrica.
Spero proprio che sia scelta come candidata.
Così avrò la possibilità di votarle contro.