Parcheggio Armaroli aperto h24,
via libera in Consiglio

MACERATA - Votata in assise la nuova convenzione con Impresa servizi generali. Una volta firmata il parcheggio si chiamerà "Centrale" e sarà attivo giorno e notte, festivi compresi. La ditta investirà anche per il restyling di ascensore, parcometri e telecamere. Sul dibattito sul centro storico il sindaco si scalda: «La scarsa presenza è solo una percezione sbagliata. Esiste un problema di residenza? Quanti appartamenti sono affittati a studenti? Quanti in nero?»

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Il parcheggio di via Armaroli

 

di Federica Nardi

Il parcheggio in via Armaroli sarà aperto notte e giorno, festivi compresi. Sono 18 i voti in Consiglio comunale che oggi aprono la strada a una piccola rivoluzione, proprio alle porte della piazza. E non a caso passa anche l’emendamento che dà un nuovo nome al parcheggio. Su proposta del sindaco Romano Carancini si chiamerà “Centrale”. Un contro altare, ma nemmeno troppo, al parcheggio Centro storico (ex Parksì) che anche oggi ha tenuto alta la discussione tra i banchi del Consiglio. Dopo l’ok alla delibera, a stretto giro, la firma con Impresa servizi generali (che ha già la concessione del parcheggio e degli stalli vicini) per il nuovo contratto di servizio valido fino 2035 (9 anni in più rispetto alla scadenza attuale). La nuova convenzione prevede che la ditta investirà 376mila e 600 euro per rifare parcometri e accessi (comprese le telecamere), sistemare il passaggio pedonale e gli ascensori. Pagando al Comune un canone di 61mila e 458 euro l’anno. Dopo il contratto partirà l’apertura h24. Per i residenti del centro storico, inoltre, che già pagano la quota integrativa per parcheggiare sugli stalli blu dell’Apm, saranno disponibili anche quelli di Rampa Zara e dintorni. 

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Maurizio Mosca

Stupore dai banchi di opposizione, dove il leit motiv è: «Perché avete comprato il Parksì e non il parcheggio via Armaroli?». Perplesso anche Marcolini, che si augurava una gestione pubblica, in toto, degli stalli di sosta della città. Maurizio Mosca (Città viva) raccomanda l’adeguamento degli spazi: «Chi ha l’auto grande rischia di trovarsi incastrato e di non potersene andare finché non arriva il vicino di posto». E bacchetta l’amministrazione (insieme a Pantana, Sacchi e Marchiori) sul destino del centro storico: «Non potete educare le persone a ciò che volete voi – dice Mosca, riferendosi implicitamente anche al nuovo slogan della mobilità pubblica “Lascia l’auto, prendi il bus” -. La chiusura totale non è quello che vogliono i cittadini. Cerchiamo di trovare un modo». Sui problemi del centro, evidenti sotto le feste dove per diversi giorni le vie non hanno visto il solito via vai, tornano anche Micozzi e Mandrelli del Pd. «Non riteniamo chiusa la questione della pedonalizzazione – dice Micozzi – Se ne discuta in modo sereno senza pregiudizi». E Mandrelli aggiunge: «Le condizioni di traffico a Macerata stanno peggiorando. Pensiamo in grande per il 2020». Ma il voto è favorevole, perché, come spiega anche il capogruppo del Pd Maurizio Del Gobbo, «la delibera è un passo importante per completare il sistema dei parcheggi da nord a sud. Si crea uniformità rispetto alle altre strutture e c’è sinergia tra pubblico e privato. Non si può certo dire che i parcheggi a Macerata mancano».

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Romano Carancini

Ed è sul binomio parcheggi e centro storico che il sindaco si scalda. A Mosca ribatte: «Non intendiamo educare nessuno, la nostra è una proposta culturale. I maceratesi hanno bisogno di tempo per prendere il bus. E la navetta, se non si è capito, è un servizio soprattutto per i residenti del centro storico». E poi aggiunge: «Ricondurre una effettiva situazione di percezione negativa di presenza in centro storico ai parcheggi è vergognoso. Così come svergognare la città sulla base di due fotografie è inaccettabile. Se il punto fossero i parcheggi, allora perché il 6 gennaio c’erano migliaia di persone? Il tema del centro storico è ampio – dice Carancini – Esiste un problema di residenza? Quanti appartamenti sono affittati a studenti? E allora forse sotto il periodo di Natale, quando gli studenti tornano a casa, c’è meno gente in giro? Quanti affitti in nero ci sono? Quanto costano i locali per gli esercizi commerciali? Sono domande non retoriche. Se pensiamo che il problema siano i parcheggi non ci raccontiamo le cose come stanno». Quando Riccardo Sacchi parla della delibera come del «ramo marcio dell’acquisto del Parksì, che andrebbe almeno completato», Carancini sottolinea che «il parcheggio Centro storico è in una fase iniziale». Replica anche a Roberto Cherubini del Movimento 5 stelle che accusa l’amministrazione di «continuare da anni a parlare solo di auto, di come sistemarle e mai di come diminuirle». Per Carancini l’obiettivo è «la sostenibilità della città e del centro. Non parliamo di auto ma di vivibilità».

 



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