Lo stabilimento del Cosmari
Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti: Movimento 5 stelle, associazioni e cittadini denunciano il pericolo del via libera alla combustione del Css, combustile derivato dalla lavorazione dei rifiuti. L’Ata, cioè i 57 Comuni e la Provincia, si riuniranno domani alle 16,30 nella sala del consiglio provinciale, nell’incontro verrà illustrato appunto il documento preliminare al Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti. «Faremo sentire la nostra presenza – commentano i grillini – prestando attenzione al piano che verrà proposto, in quanto irrispettoso della cosa più importante che esiste, la salute dei cittadini. Nell’incontro infatti verrà illustrato il documento preliminare al Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti nella provincia di Macerata. In tale documento verrà proposto di trasformare gli attuali impianti della CosMaRi finalizzandoli alla produzione di Css. Il Movimento 5 Stelle, che in Parlamento si è sempre opposto all’inserimento del Css tra i comburenti, chiede agli amministratori locali senso di responsabilità e rispetto dei cittadini, quindi di rifiutare un piano d’ambito che preveda la produzione di Css nel nostro territorio. Dopo la lunga serie d’incendi dolosi che hanno funestato il comparto della valorizzazione dei rifiuti, se il CosMaRi non potenzierà la raccolta differenziata, accetta le “passate minacce”, e contribuirà al progetto che culmina con la dispersione dei rifiuti nelle case degli italiani attraverso un cemento “potenzialmente” tossico».
Il cementificio
E qui i grillini passano al secondo tassello: il cementificio ex-Sacci. «Questo scenario che desta profonde preoccupazioni – aggiungono – avrà come protagonista il cementificio di Castelraimondo, uno degli impianti più vecchi ed inquinanti d’Europa. Non è una ipotesi utopica, in quanto esiste appunto, una richiesta di utilizzo del Css proprio in quell’impianto. Sarà come avere una “discarica” nel nostro tanto amato territorio in cui confluiranno non solo i rifiuti della nostra regione ma quelli provenienti da ogni parte di Italia e non solo, in quanto il Css è un prodotto e quindi libero di circolare indisturbato. La nostra aria, la nostra terra e noi cittadini verremo caricati di moltissimo inquinamento e malattie che non ci meritiamo essendo la provincia di Macerata, in regione, quella che raggiunge il più alto tasso di raccolta differenziata».
Sono state fatte lotte disumane per spegnerlo sarebbe veramente il colmo. Qui ci abitiamo non ci fate incazzare.
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Premetto: non sono grillino. Però, quando si è trattato di avere la relazione con i risultati della situazione sanitaria della nostra zona, elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità, noi del Comitato Salva Salute di Castelraimondo, abbiamo trovato l’ostacolo che questa relazione poteva essere consegnata esclusivamente ad un ente pubblico (comune, provincia, regione…) o ad un parlamentare. Solo con l’aiuto della parlamentare grillina Patrizia Terzoni che si è fatta consegnare la relazione e la ha portata a conoscenza di tutta la cittadinanza, siamo riusciti a certificare la situazione di pericolo del nostro territorio, probabilmente causata dalla attività di un cementificio obsoleto. Nessun ente pubblico si era mosso, anche se da noi sollecitato. L’azione dei grillini non è per fini elettorali ma perché oggettivamente da sempre sono stati sensibili alla salute della popolazione del territorio.
Il Css, secondo la legge, è un combustibile. Anche il Pet cocke per legge è un combustibile. Erano rifiuti e scarti, pericolosi, ora sono diventati combustibili. Mi ricorda il curato che trovatosi in tavola un pollo arrosto di venerdì, per non peccare, ribattezzò il pollo e lo chiamò pesce.
I rifiuti possono essere chiamati CSS solo se hanno un quantitativo minimo di calorie: qui in Italia per raggiungere questo quantitativo minimo di calorie occorre aggiungere plastica o gomma, in quanto qui in Italia, contrariamente ad altri paesi europei, non abbiamo scarti provenienti da legname.
La necessità di aggiungere plastica al CSS induce ad aggiungere plastica all’indifferenziata per produrre appunto il CSS….e la raccolta differenziata?
Ma la plastica si può riciclare senza necessità di bruciarla…..se la comunità europea funzionerà, tra un po’ non si potrà neanche bruciare la plastica…e da noi non si potrà fare CSS…
I cementifici sono altamente inquinanti di per sé: perché complicare le cose con il CSS?
Se dopo il riciclo dell’umido, della plastica, del vetro ecc. rimanesse qualcosa da eliminare, di piccolo volume e se fosse da bruciare, andrebbe in adeguati inceneritori senza necessità di trasformarlo in CSS.
Credo che dobbiamo appoggiare quanti cercano di proteggere la nostra salute: non è giusto cercare la strada apparentemente più facile di bruciare tutto, nella illusione di energia a basso costo nel modo meno sicuro che esiste (nei cementifici).
Non è giusto buttare soldi (probabilmente in qualche modo dello stato) per riattivare un chiodo di cementificio per fargli bruciare CSS: tra qualche anno non avrà più la plastica da bruciare e si rifermerà di nuovo.
Parlando di elezioni, mi sembra molto più pelosa la posizione di quanti dicono di difendere il lavoro, senza pensare alla salute (come si è visto fare): …sarà solo per avere voti?
Grazie grillini, di cuore, per la difesa della nostra salute e perché cercate di far capire che i fumi di un cementificio entrano nelle nostre case e nelle culle dei nostri figli.
I sindaci sono i garanti w i responsabili della salute pubblica. Devono difendere e far rispettare l’articolo 32 della Costituzione.