Luigi Travaglini


Utente dal
2/3/2013


Totale commenti
21

  • Piano rifiuti, Zura ai sindaci:
    «Solo mezze verità,
    la Regione vuole l’incenerimento»

    1 - Gen 16, 2018 - 12:48 Vai al commento »
    OIKOS non ha fatto uno studio per la soluzione dello smaltimento dei rifiuti, ma per convincere investitori ed amministratori che conviene fare un cementificio con combustibile a basso costo e con gli incentivi. Si fa finta di credere che un moderno cementificio (quanto costa?) non produca emissioni pericolose, mentre in realtà il flusso di gas così imponente prodotto da un cementificio, per di più alimentato da CSS e Pet coke, non è praticamente controllabile (basta pensare all'intasamento dei filtri). E' allucinante pensare che vengono considerati come più idonei all'ubicazione del cementificio, i luoghi già inquinati da un cementificio preesistente (ma quei luoghi non dovrebbero essere bonificati? vedere paesaggio lunare dietro al cementificio SACCI e lo stesso impianto SACCI) Il CSS non ha niente a che fare con lo smaltimento dei rifiuti. Il CSS è una invenzione speculativa dei cementifici: se i cementifici vogliono utilizzare CSS e pet coke, lo facciano in mezzo al deserto non in mezzo alla gente. Lo smaltimento dei rifiuti segue altre strade più semplici: i soldi pubblici spesi per OIKOS avrebbero dovuto essere usati per trovare, tra le tante, la strada più idonea.
    2 - Gen 15, 2018 - 23:48 Vai al commento »
    Il progetto OIKOS- CSS aumenta la quantità di prodotti da bruciare e li brucia con il Pet Coke. Le grandi quantità di inquinanti prodotte della combustione, diluite con la CO2 del ciclo di produzione del cemento, si depositano nelle nostre case, nelle culle dei nostri figli e nipoti! Ma, dico io, bruciate direttamente la poca indifferenziata che rimane e finiamola lì: chi se ne frega se il progetto OIKOS fa guadagnare quattro soldi di più.
  • Piano rifiuti, protesta in Provincia
    I dubbi dei sindaci:
    «No a inceneritore sotto falso nome»

    3 - Gen 10, 2018 - 14:22 Vai al commento »
    -come dicevo, diluire gli inquinanti del css nella marea di emissioni dei cementifici ha il sapore di una truffa ambientale. Tutto il territorio intorno al cementificio diventerà una discarica: tutto, anche le nostre case. Le analisi diranno che tutto va bene, ma saremo bombardati da una grandissima quantità di inquinanti. -Per fare css, qui da noi, serve plastica: cosa farà un impianto di css se non ha abbastanza plastica proveniente dalla indifferenziata? Utilizzerà plastica proveniente dalla differenziata anche la plastica che sarebbe stata riciclata.
    4 - Gen 10, 2018 - 13:58 Vai al commento »
    diluire gli inquinanti del css nella marea di emissioni dei cementifici ha il sapore di una donna truffa ambientale
  • Piano provinciale dei rifiuti,
    l’appello dei grillini ai sindaci:
    «No all’inceneritore»

    5 - Gen 8, 2018 - 22:10 Vai al commento »
    Premetto: non sono grillino. Però, quando si è trattato di avere la relazione con i risultati della situazione sanitaria della nostra zona, elaborata dall'Istituto Superiore di Sanità, noi del Comitato Salva Salute di Castelraimondo, abbiamo trovato l'ostacolo che questa relazione poteva essere consegnata esclusivamente ad un ente pubblico (comune, provincia, regione...) o ad un parlamentare. Solo con l'aiuto della parlamentare grillina Patrizia Terzoni che si è fatta consegnare la relazione e la ha portata a conoscenza di tutta la cittadinanza, siamo riusciti a certificare la situazione di pericolo del nostro territorio, probabilmente causata dalla attività di un cementificio obsoleto. Nessun ente pubblico si era mosso, anche se da noi sollecitato. L'azione dei grillini non è per fini elettorali ma perché oggettivamente da sempre sono stati sensibili alla salute della popolazione del territorio. Il Css, secondo la legge, è un combustibile. Anche il Pet cocke per legge è un combustibile. Erano rifiuti e scarti, pericolosi, ora sono diventati combustibili. Mi ricorda il curato che trovatosi in tavola un pollo arrosto di venerdì, per non peccare, ribattezzò il pollo e lo chiamò pesce. I rifiuti possono essere chiamati CSS solo se hanno un quantitativo minimo di calorie: qui in Italia per raggiungere questo quantitativo minimo di calorie occorre aggiungere plastica o gomma, in quanto qui in Italia, contrariamente ad altri paesi europei, non abbiamo scarti provenienti da legname. La necessità di aggiungere plastica al CSS induce ad aggiungere plastica all'indifferenziata per produrre appunto il CSS....e la raccolta differenziata? Ma la plastica si può riciclare senza necessità di bruciarla.....se la comunità europea funzionerà, tra un po' non si potrà neanche bruciare la plastica...e da noi non si potrà fare CSS... I cementifici sono altamente inquinanti di per sé: perché complicare le cose con il CSS? Se dopo il riciclo dell'umido, della plastica, del vetro ecc. rimanesse qualcosa da eliminare, di piccolo volume e se fosse da bruciare, andrebbe in adeguati inceneritori senza necessità di trasformarlo in CSS. Credo che dobbiamo appoggiare quanti cercano di proteggere la nostra salute: non è giusto cercare la strada apparentemente più facile di bruciare tutto, nella illusione di energia a basso costo nel modo meno sicuro che esiste (nei cementifici). Non è giusto buttare soldi (probabilmente in qualche modo dello stato) per riattivare un chiodo di cementificio per fargli bruciare CSS: tra qualche anno non avrà più la plastica da bruciare e si rifermerà di nuovo. Parlando di elezioni, mi sembra molto più pelosa la posizione di quanti dicono di difendere il lavoro, senza pensare alla salute (come si è visto fare): ...sarà solo per avere voti? Grazie grillini, di cuore, per la difesa della nostra salute e perché cercate di far capire che i fumi di un cementificio entrano nelle nostre case e nelle culle dei nostri figli.
  • Tumori, allarme Arpam in 4 città:
    percentuali superiori alla media

    6 - Mar 28, 2015 - 23:07 Vai al commento »
    Non siamo alla fine del problema, però si comincia a ragionare con delle informazioni precise. C'è una cosa importante: alla lunga viene fuori l'integrità professionale di alcuni che rappresentano le istituzioni. Il Dott. Mariottini era partito da una posizione critica rispetto ai risultati epidemiologici che venivano resi noti: era tra quelli che dicevano che non c'erano pericoli e che potevamo stare tranquilli. Questo Dottore ha avuto lo scrupolo di controllare e di firmare, con altri, una relazione che rivela che veramente qui, nella nostra zona, i pericoli ci sono e mette in evidenza la necessità di approfondire le cause delle nostre malattie e delle nostre morti in alcuni casi eccessive. Personalmente ringrazio, come ringrazio i funzionari dell'Istituto Superiore di Sanità che hanno sbloccato una situazione di incertezza: una situazione di incertezza che faceva il gioco di quanti, per speculazione, affermavano ed affermano, che qui non abbiamo problemi di salute.
  • Chiude il cementificio Sacci
    83 dipendenti in mobilità

    7 - Mar 15, 2015 - 22:48 Vai al commento »
    Abbiamo perso due anni. Quando ci siamo accorti che il cementificio era pericoloso, avremmo dovuto prevedere questa crisi e cercare una soluzione diversa. Diceva Deming, autore della rivoluzione industriale giapponese, che quando si vede che un sistema non funziona, è inutile insistere, occorre farne uno nuovo. Nel nostro caso, difronte ad un cementificio che già trattava rifiuti e bruciava pet coke ed era in perdita, non era il caso di insistere e prevederne uno più grande e fargli trattare più rifiuti e fargli bruciare pù pet coke: occorreva prevedere una strada diversa. I politici, in previsione della crisi del cementificio, che stava arrivando, potevano mettere a punto un piano per una attività di riciclo dei rifiuti, prodotti nella nostra provincia, che avrebbe potuto riassorbire i lavoratori. La proprietà del cementificio ha delle colpe gravi: un cementificio obsoleto deve essere ricostruito di nuovo con le tecnologie più moderne. Non si doveva prevedere di aumentare il fatturato ascoltando i politici che proponevano di bruciare rifiuti. Nella guerra tra i sostenitori dei termovalorizzatori e dei sostenitori dei cementifici inceneritori, c'è la possibilità che il CSS vada a finire nei termovalorizzatori e che i cementifici rimangano a secco. Senza considerare la tendenza al riciclo che toglierà plastica e gomma sia agli uni che agli altri. I cementifici debbono lanciarsi nelle nuove tecniche che permettono di consumare di meno, in maniera molto rilevante: risparmiare utilizzando meno combustibile e non utilizzando combustibile a basso prezzo perchè pericoloso. Forse, invece di utilizzare il pet coke bruciandolo così tale e quale, si sarebbe potuto pensare a pretrattarlo eliminando gli inquinanti prima della combustione. A questo punto direi di non insistere con l'incenerimento di rifiuti: troviamo occupazione in attività non nocive, facilitiamo il nascere di attività legate ad un territorio amico. Imprenditorii che siete fuggiti perchè il cementificio vi intimoriva, ritornate e date speranza di lavoro, perchè abbiamo bisogno di voi.
  • Tirreno-Adriatico: proteste
    per il cementificio Sacci
    Trionfa l’olandese volante

    8 - Mar 15, 2015 - 0:11 Vai al commento »
    Marinelli come al solito: solidarietà per 100 persone, menefreghismo per 40.000 persone (minimo) che si debbono ciuccciare la discarica atmosferica del cementificio-inceneritore. A Renzo, ma lo vuoi capire che i rifiuti nel cementificio fanno male anche a te?
  • Sacci, salvati 13 posti di lavoro
    con i contratti di solidarietà

    9 - Ott 4, 2014 - 8:47 Vai al commento »
    Non sono sicuro che il cementificio abbia le autorizzazioni per lavorare fino al 2018: l'esito del ricorso al TAR ha messo in evidenza proprio i rischi di una attività che continuerebbe senza le necessarie garanzie fino al rinnovo degli impianti, appunto fino al 2018. Ricordiamo: -il cementificio tratta rifiuti industriali -il cementificio utilizza pet-cocke -si vuole utilizzare anche il combustibile secondario , CSS, prodotto del "riciclo" , in Italia, essenzialmente di plastica, pneumatici e indifferenziato domestico. Questo getta una ombra sull'accordo ottenuto per i lavoratori: ricordo che l'Istituto Superiore di Sanità ha allertato che nella nostra zona i rischi di insorgenza di tumori associabili ad attività di incenerimento, sono maggiori che nel resto della nostra regione. Si dovevano proseguire gli studi per vedere dove sono localizzati questi casi di tumore e circoscrivere le cause: fino ad ora non è stato fatto nulla (anzi non se ne parla nemmeno). Come facciamo vivere a ridosso di un impianto che certamente da lavoro, ma che non esita ad utilizzare tecnologie pericolose per la salute? Siamo per un cementificio moderno che utilizzi combustibili non pericolosi e che non mescoli rifiuti di nessun genere alla materia prima. Ne guadagnerebbe la salute della gente , il cemento prodotto e tutti quelli che maneggeranno quel cemento.
  • Comitato Salva Salute:
    “Area Sacci, monitoraggio inattendibile”

    10 - Set 14, 2014 - 9:30 Vai al commento »
    tengo a precisare che da circa 6 mesi non ho incarichi nel Comitato Salvasalute di Castelraimondo e che non ho partecipato alle riunioni del Comitato in seno alle quali è stato redatto il comunicato che si riferisce ai controlli ambientali in atto. Colgo l'occasione per ricordare agli organismi competenti: -in seguito all'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità, che allarma sul rischio elevato per la salute, occorrerebbe approfondire l'indagine epidemiologica e localizzare i casi di tumore probabilmente derivanti da impianti di incenerimento; -in seguito alla sentenza del TAR, occorrerebbe fermare l'attiivtà del Cementificio in attesa che lo stesso Cementificio provveda ai necessari adeguamenti alle normative vigenti. Colgo l'occasione per informare i cittadini che a fianco dei rilievi ambientali istituzionali, occorre effettuare dei rilievi ambientali da parte di un laboratorio indipendente inaricato direttamente dalla cittadinanza. Dai preventivi a nostre mani questo è possibile. Luigi Travaglini
  • Polveri pericolose, via ai controlli
    intorno al cementificio Sacci

    11 - Ago 6, 2014 - 22:01 Vai al commento »
    perchè non si parla di analizzare i licheni, bioaccumulatori, che ci darebbero la misura dell'inquinamento prodotto negli anni dal cementificio? Anche questo studio era stato previsto dal protocollo di intesa ed avrebbe senso anche con il cementificio spento ed una stagione piovosa. Perchè non si parla di mappare i decessi per tumori dipendenti da attività di incenerimento? Perchè non si parla di mappare le nascite premature conseguenza dell'inquinamento ambientale? Perchè non si parla di mappare altre malattie dipendenti da inquinamento ambientale ed in particolare da attività di incenerimento? Questi studi darebbero indicazioni oggettive a quanti ritengono possibile bruciare in un cementificio il prodotto dei rifiuti e ritengono possibile continuare a bruciare pet cocke.
  • Sacci, il Tar: “L’Aia è illegittima”

    12 - Giu 6, 2014 - 18:55 Vai al commento »
    penso che sia utile il comunicato stampa dell'avvocato che ha difeso i privati che hanno fatto il ricorso al TAR (ricordiamo che questo ricorso è stato promosso dal Comitato Salva Salute di Castelraimondo): "Le censure dei cittadini residenti nell’area limitrofa al cementificio, hanno trovato ampio accoglimento da parte del TAR MARCHE, che ha annullato il provvedimento della Regione Marche con il quale era stato emesso giudizio positivo di compatibilità ambientale, riesaminata l’autorizzazione integrata ambientale dell’impianto di Castelraimondo della ditta Sacci spa con contestuale rilascio del provvedimento unico di VIA e AIA . E tanto l’ON. Tar ha deciso riconoscendo le ragioni lamentate dai ricorrenti in ordine al pericolo rappresentato dal fatto che, nelle more del progetto di ammodernamento ( e potenziamento ) dell’impianto, si continui a tollerare l’esercizio di un’attività non del tutto a norma e .rappresentando anche la necessità che, la questione relative alle emissioni , stante l’incidenza su fondamentali principi costituzionali , come quello della salute , avrebbe richiesto un approfondimento ed una articolata motivazione da parte della Regione Come Comitato siamo soddisfatti che anche in sede giudiziaria le nostre preoccupazioni in ordine al mancato adeguamento dell’impianto abbiano trovato riconoscimento. Naturalmente continueremo ad essere vigili affinchè il diritto alla salute ed ad un ambiente salubre venga rispettato " Credo doveroso presentare questo comunicato stampa, per riportare notizie direttamente dalla fonte. Domenica prossima eleggeremo il nuovo direttivo del Comitato, alle 16 al teatro comunale di Castelraimondo ed invitiamo tutti a partecipare. Luigi Travaglini
  • Sacci, partono le indagini ambientali
    Si cercano anche metalli pesanti

    13 - Mar 19, 2014 - 8:14 Vai al commento »
    Le istituzioni continuano a fare quello che hanno fatto per 40 anni: continuano a tranquillizzare e  permettono che il cementificio continui a bruciare pet coke e rifiuti. Qui non stiamo parlando di lavoro: stiamo parlando di soldi. La prudenza avrebbe voluto che in attesa dei risultati delle analisi, si chiedesse al cementificio almeno di non utilizzare pet coke e di non trattare rifiuti: niente di tutto questo. Caro Dott. Corvatta, l'Istituto Superiore di Sanità   per prudenza ha assimilato  il cementificio ad un inceneritore, ma in realtà il cementificio è peggio di un inceneritore. Si deve mettere l'animo in pace ed accettare la realtà: nella nostra zona c'è un eccesso di rischio per ospedalizzazione e mortalità e anche se non è dimostrabile che la causa di questo inquinamento sia il cementificio, oggettivamente occorre rendersi conto che il cementificio nella zona è la fonte di inquinamento più importante. Non tenere conto del parere dell'Istituto Superiore di Sanità che allerta sugli eccessi di rischio nei tre comuni, Castelraimondo, Gagliole, San Severino, la dice lunga sulle priorità sulle scelte delle Istituzioni, in particolare sulle scelte dei sindaci dei tre comuni. Le affermazioni del Dott. Mariottini che ci scrive testualmente " L'area infatti non è un sito contaminato né si hanno informazioni su esposizioni umane a contaminanti ambientali; il cementificio attualmente non brucia rifiuti o loro derivati" non solo non ci tranquillizza, ma ci mette nel panico. Come fa ad affermare tutto questo senza un dato? Veramente ci viene da riflettere se è il caso che i contribuenti affidino il monitoraggio a queste persone, parte in causa, o se non dovrebbero affidare il monitoraggio ad un ente terzo. Il nostro comitato avvierà dei monitoraggi per proprio conto: faccio appello al sostegno della cittadinanza.   Luigi Travaglini
  • Studi epidemiologi Sacci, Bordoni:
    “Massima chiarezza e trasparenza”

    14 - Mar 13, 2014 - 21:16 Vai al commento »
      Cari amici, 1-Questi prodotti sono conferiti al cementficio, vengono portati a 1700°C e producono cenere che viene mescolata al clinker: Polvere di allumina Tip. 4.7 Scaglie di laminazione e stampaggio Tip. 05.14; Terre e sabbie esauste di fonderia di seconda fusione dei materiali ferrosi Rifiuti refrattari Tip. 7.8 Pietrisco tolto d’opera Tip. 7.11 Fanghi di perforazione Tip. 7.15 Pomice esausta Tip. 7.21 Fanghi e polveri da segagione e lavorazione pietre e marmi e ardesie Fanghi, acque, poveri e rifiuti solidi da processi di lavorazione e depurazione acque ed emissioni aeriformi da industria della ceramica Fanghi da trattamento acque di processo Fanghi da impianti di decantazione, chiarificazione e decarbonatazione delle acque per la preparazione di acqua potabile o di acqua addolcita demineralizzata per uso industriale Fanghi da trattamento sul posto degli effluenti Tip. 12.14 Fanghi da trattamento acque reflue industriali Ceneri della combustione di carbone e lignite, anche additivati con calcare e da combustione con esclusione dei rifiuti urbani ed assimilati Gessi chimici Rifiuti a base di carbone costituiti da scarti di catodi anodi, spezzoni di carbone amorfo, coke, calcinato di petrolio, suole di carbone usato e ,materiali incombusti dell’alluminio Nel cementificio si inceneriscono Rifiuti. 2-Cos'è il pet coke? In sostanza il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose.  L’elusione (legale) della normativa sui rifiuti consente su tutto il territorio nazionale l’utilizzo di uno scarto di lavorazione ad alto tenore di zolfo, di idrocarburi policiclici aromatici e di metalli pesanti (nichel e vanadio), in qualsiasi bruciatore, anche nei cementifici, senza che vengano adottate le migliori tecnologie disponibili, quali la gassificazione (che produce emissioni 10 volte inferiori all’impianto di Gela), come auspicato nel documento sulle migliori tecniche disponibili (BREF) della Commissione Europea, citato impropriamente dal Decreto Legge, e senza che vengano rispettate le prescrizioni e i valori limiti per le emissioni, previste dal DM n. 503/1997. 3-Nessuno dei rappresentanti istituzionali ha avuto il coraggio di smentire L'Istituto Superiore di Sanità che scrive: il profilo di mortalità e di ospedalizzazione delle persone residenti nei tre comuni oggetto di richiesta mostra per alcune patologie specifiche, selezionate in base ad una evidenza a priori di associazione rispetto alla presenza di impianti di incenerimento, eccessi di rischio rispetto alla Regione Marche presa come riferimento. Nonostante le evidenze sopra elencate, continuano a dirci che possiamo stare tranquilli...., che non ci sono fonti di inquinamento. Cari sindaci, non credo che sia sufficiente una affermazione generica, di stare tranquilli, per continuare come se nulla fosse successo, come nei 40 anni di mancanza di controllo da parte di coloro che ora ci tranquillizzano. E' chiaro che occorre approfondire. E' chiaro che occorre approfondire per rendere più chiara la nostra situazione.... e non per....tranquillizzarci. Nel frattempo continuiamo a permettere che i fumi del Pet coke invadano la nostra vallata, entrino nelle nostre case, entrino nelle nostre scuole, entrino nelle culle dei nostri figli? Luigi Travaglini    
  • Tumori a San Severino:
    situazione da monitorare

    15 - Mar 8, 2014 - 8:46 Vai al commento »
    Per dare una idea chiara, dopo tante parole,  lo studio dell'Istituto Superiore di Sanità, sulla situazione dei comuni di Castelraimondo, Gagliole, San Severino conclude: Il profilo di mortalità e di ospedalizzazione delle persone residenti nei tre comuni oggetto di richiesta mostra per alcune patologie specifiche, selezionate in base ad una evidenza a priori di associazione rispetto ad impianti di incenerimento, eccessi di rischio rispetto alla Regione Marche presa come riferimento. Questa è la conclusione di un documento ufficiale in mano all'On. Terzoni e al Sen. Morgoni. Tutte le istituzioni locali lo possono richiedere. Abbiamo chiesto all'I.S.S. cosa bisogna fare per essere sicuri che questa situazione dipenda proprio dal Cementificio. Ci hanno risposto: -una mappatura sub comunale per localizzare gli eventi verificatisi; -una mappatura delle ricadute sul territorio; -una mappatura delle micropolveri: la cancerosità delle micropolveri  (2.5 micron) è stata accertata (OMS). Questa volta abbiamo un riferimento sicuro  e lo portiamo a conoscenza di quanti hanno a cuore la situazione del nostro territorio. Luigi Travaglini
  • Cementificio Sacci, lavoratori in strada
    “No alla mobilità per 24 dipendenti”

    16 - Feb 22, 2014 - 0:59 Vai al commento »
    Personalmente sono contro un uso improprio del cementificio, utilizzato per smaltire  pet-coke, css, rifiuti, in un ambiente dove, a detta dell'Istituto Superiore di Sanità, il profilo di mortalità e di ospedalizzazione presenta eccessi di rischio rispetto alla regione Marche presa come riferimento. Sono per un cementificio moderno, che assicuri i posti di lavoro per la sua efficienza, per essere progettato in modo da essere competitivo,  rispettoso della salute degli operai, dei cittadini, dell'ambiente, senza dover bruciare pet-coke, CSS o trattare rifiuti industriali. Per questo da cittadino sono contrariato da quanto riporta il cronista che  attribuisce al sindaco Marinelli una specie di orgoglio nel rivendicare l'AIA concessa poco più di un anno fa. Se fosse veramente così, il sindaco starebbe alimentando una guerra tra poveri, tra i lavoratori SACCI ed i residenti nel comprensorio Castelraimondo, Gagliole, San Severino. Se veramente il sindaco avesse detto quello che riporta il cronista, chiaramente utilizzerebbe una difficoltà sociale per difendere non gli interessi dei lavoratori, ma gli interessi dei politici di Ancona con il loro piano rifiuti e gli interessi della proprietà del cementificio, autorizzato ad incenerire  CSS. Se veramente il cementificio riuscisse ad effettuare l'ampliamento secondo quanto previsto dall'AIA , per vivere, visto che di cemento non ne serve, utilizzerebbe i proventi dal trattamento del CSS e dei rifiuti industriali. Dopo il 2020, quando la legge europea chiederà di non incenerire? L'attività del "cementificio" sarà quella di incenerire il CSS proveniente da qualsiasi parte del mondo o dovrà chiudere. Faccio ancora presente che incenerire rifiuti è pericoloso sempre, incenerire rifiuti in un cementificio è doppiamente pericoloso, incenerire rifiuti in un cementificio che brucia pet-coke è ancora più pericoloso. Siamo al punto di fine luglio, durante una riunione ad Ancona, presenti i due sindaci, organizzata dall'assessore Sara Giannini, dove non siamo riusciti ad inserire il problema della salute insieme al problema del lavoro. Non si riesce a far capire a questa gente, perchè evidentemente non vuole capire, perchè è più facile far finta di non capire, perchè è facile utilizzare il disagio degli operai per ottenere i propri scopi, che il problema del lavoro e quello della salute vanno esaminati insieme:  un cementificio moderno, che assicuri i posti di lavoro per la sua efficienza, per essere progettato in modo da essere competitivo,  rispettoso della salute degli operai, dei cittadini, dell'ambiente, senza dover bruciare pet-coke, CSS o trattare rifiuti industriali. In quanto all'AIA della quale secondo il cronista di Cronache Maceratesi Marinelli sarebbe orgoglioso, possiamo dire che nè garantisce posti di lavoro, nè garantisce la salute dei residenti. L'AIA, della quale secondo il cronista il Marinelli sarebbe orgoglioso, garantisce gli interessi dei politici . Garantisce gli interessi  della proprietà SACCI forse solo al 2020 dopo di che la SACCI si ritroverà con un impianto obsoleto, conveniente solo se brucia pet-coke o CSS. A quel punto i politici avranno risolto il problema rifiuti diversamente e lasceranno al suo destino un cementificio obsoleto che finirà alla rottamazione definitiva tra il disinteresse di tutti e la disperazione di chi ci lavora.   Luigi    
  • Sacci, Gregori: “Battaglia all’impianto
    per la combustione di rifiuti”

    17 - Feb 11, 2014 - 0:47 Vai al commento »
    Cara Simona, - i cittadini debbono essere interpellati per problemi di carattere ambientale; questa non è una benevola concessione delle "Istituzioni" al popolo; - il comitato Salvasalute è stato, benevolmente, fatto intervenire al primo incontro sui monitoraggi, alla comunità montana di Sanseverino, dopo una attesa di 4 ore (al freddo):  fortunatamente siamo intervenuti : " le istituzioni" pensavano di limitare i controlli  solo ad un paio di centraline (utili per il futuro ma non per il passato): senza il nostro intervento non sarebbero stati presi in considerazione, ad sempio,  i bioaccumulatori (che ci raccontano i l danno prodotto nel passato). - la richiesta dei  dati dell'ISS  è partita dal Comitato Salvasalute di Castelraimondo. Il comitato Salvasalute ha trovato come unico sostegno nell'ottenimento di questi dati, l'On. Patrizia Terzoni del movimento 5 stelle.  Vorrei chiedere alle "Istituzioni" che cosa hanno fatto in 40 anni per capire cosa stava succedendo alla salute della gente che abita intorno al cementificio. Non c'è una sola "Istituzione" che si possa scandalizzare per non essere in possesso di dati ottenuti dall'iniziativa popolare e da un deputato sensibile ai problemi della salute.  L'iniziativa popolare è partita perchè, semplicemente, le istituzioni non stavano facendo nulla. Piuttosto, invece di scandalizzarsi e preparare una cortina fumogena per offuscare  la eccezionale importanza di questi dati, le istituzioni dovrebbero  riunirsi, come da tempo chiediamo, intorno ad un tavolo con quanti hanno lavorato per ottenere questi dati, con il serio intento di porre rimedio alla quarantennale inettitudine ed affrontare con volontà di risolverli i  problemi  che riguardano la salute di tutti. Saranno dati da integrare, approfondire, ma già di per se, così come sono, debbono costringere a delle iniziative concrete per mettere in sicurezza il territorio, per un principio di prudenza. -è stato autorizzato di ingrandire il cementificio, di bruciare CSS, (ottenuto da rifiuti), bruciare Pet-Coke: forse questa autorizzazione avrebbe dovuto aspettare di vedere se il territorio era in grado di sopportare tutto questo.Si dovevano fare questi monitoraggi prima. Purtroppo l'autorizzazione è stata concessa senza il necessario coinvolgimento di quanti avrebbero subito l'ingombrante presenza del cementificio. Quando "le Istituzioni" hanno concesso questa autorizzazione, forse non stavano ricordando  che a loro avevamo delegato la difesa della nostra salute: non ci interessa molto se risponderanno delle loro scelte. Ci interessa che i nostri figli e nipoti vivano in un ambiente sano. Luigi
  • Quindici anni fa, Briscoletta

    18 - Nov 2, 2013 - 1:13 Vai al commento »
    Andavo a farmi le foto tessera nella sua bottega negli anni 50... Una sera, nel cinema con lo schermo a 360° realizzato nel complesso di Italia 61 a Torino, stavo guardando le evoluzioni dei G91 fiat, quando sentii una signorina esclamare: che bel cappello che hai! e la risposta: si vidissi la cappella... riconobbi la voce di Briscoletta e lo vidi li, in piedi, scanzonato con il suo solito cappello...
  • “A Castelraimondo i rifiuti di tutta la regione”

    19 - Ott 9, 2013 - 22:56 Vai al commento »
    avevo inviato un articolo per presentare la riunione del 13...pazienza. Clini ha fatto la sua legge per evitare di  fare inceneritori....presto fatto :si farà un cementificio da 250 milioni di euro per...trattare rifiuti per i prossimi 50 anni. E' conveniente bruciare rifiuti.... Si prevede che tra poco tempo non ci saranno più rifiuti: che metteranno nel nuovo cementificio?
  • Castelraimondo: al via la raccolta differenziata con il microchip

    20 - Set 25, 2013 - 16:13 Vai al commento »
    quindi, se c'è il concetto meritocratico, il sacchetto viene aperto e relazionato con il proprietario...
  • Sacci, il direttore Crescimbeni rassicura:
    “Con il nuovo impianto
    sicurezza e risparmio”

    21 - Mar 2, 2013 - 14:51 Vai al commento »
    -in questa vicenda:mancanza di trasparenza. L'iter per la concessione AIA prevede il parere della cittadinanza. Non è stata fatta informazione, da parte delle autorità, affinchè la cittadinanza in un senso o nell'altro potesse esprimersi.  -ammesso che fosse necessario utilizzare spazzatura come combustibile, perchè nei cementifici? Questi impianti sono sicuramente critici da un punto di vista ambientale per loro conto, perchè rendere le cose più complesse e meno controllabili? - sto cercando di capire e se qualcuno ha delle informazioni sarei molto riconoscente se mi desse delle delucidazioni: siamo sicuri che le ceneri nel cemento non contaminino tutto il cemento prodotto? Sto pensando all'Eternit... -mi piacerebbe sapere quanti controlli sono stati effettuati dall'ARPAM in quaranta anni di funzionamento del cementificio. I dati sull'inquinamento attuale provengono dalla SACCI o a un ente terzo? -si parla di un sacco di soldi di risparmio per l'uso di questi che (legalmente) chiamano combustibili: ai cittadini esposti alle emissioni, cosa ne viene in tasca? -il CSS un prodotto? Ma non è indicato cosa contiene! E' solo indicato cosa non contiene!
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