Blitz interforze al parco Fontescodella,
smantellati i bivacchi

MACERATA - Intervento voluto dal Comune, con polizia a carabinieri: una decina i giovani identificati. Uno di loro è stato denunciato perché non aveva rispettato il foglio di via. Si tratta di migranti usciti dal programma di protezione della prefettura e finiti in mezzo alla strada. Saranno affidati al Gus temporaneamente e senza costi. Il sindaco Carancini: «Abbiamo lavorato in questo periodo per trovare opportunità di accoglienza e attenuare le precarie condizioni di vita dei ragazzi, e allo stesso tempo per ripristinare la piena fruibilità del parco»

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Foto d’archivio

 

Una decina di ragazzi identificati, tende smantellate e un giovane denunciato perché non aveva rispettato il foglio di via. Intervento stamattina al parco Fontescodella a Macerata. In seguito all’ordinanza comunale, sono intervenuti i servizi sociali e la polizia municipale, coadiuvati dalla polizia e dai carabinieri, in collaborazione con gli operatori dell’associazione Gus e del Cosmari.  Una decina i giovani, di età compresa tra 20-25 anni, identificati. Uno di loro, originario del Gambia e residente nell’Anconetano, è stato denunciato: aveva un foglio di via obbligatorio per tre anni da Macerata. Il giovane è stato anche riportato nella città di residenza. Si tratta di giovani migranti, usciti dal programma di accoglienza della prefettura. E a causa del vuoto normativo che regola la materia, finiti in mezzo a una strada. Tra bivacchi, condizioni disumane e in alcuni casi anche delinquenza. Perciò il Comune ha deciso di intervenire: sia per riportare questi giovani a una condizione dignitosa, sia per creare una situazione di legalità. «L’amministrazione è stata sempre pienamente consapevole di una situazione che non poteva essere accettata, sia sotto il profilo umanitario, che dal punto di vista del rispetto delle regole – afferma il sindaco Romano Carancini .- Abbiamo lavorato in questo periodo per trovare opportunità di accoglienza e attenuare le precarie condizioni di vita dei ragazzi, e allo stesso tempo per ripristinare la piena fruibilità del parco». L’intervento è stato quindi il terminale di un percorso iniziato dal Comune molto prima. I giovani sono stati presi in consegna dal Gus, temporaneamente e senza costi. «Ben conoscendo la carenza sistemica e normativa riguardo l’accoglienza di persone immigrate fuoriuscite dai programmi ministeriali – spiega l’assessore alle Politiche sociali Marika Marcolini – il nostro impegno ha fatto sì che l’amministrazione mettesse in campo una serie di azioni che consentissero la ricerca di una disponibilità all’ospitalità temporanea. La questione è stata condivisa dal Gus che ha raccolto l’invito dell’amministrazione». «La nostra preoccupazione è stata quella di lavorare di concerto con la prefettura, la questura le organizzazioni umanitarie affinché ciascuno potesse dare il proprio contributo – chiarisce l’assessore alla Sicurezza Mario Iesari – Un percorso condiviso che ha condotto poi alla necessaria adozione dell’ordinanza che ha portato all’azione di questa mattina».

(redazione CM)

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