di Donatella Donati
In tutto il mondo e nella comunità internazionale orientata dagli scienziati e dagli storici, i secoli che trascorrono hanno un unico inizio, il giorno della nascita dell’innocente bambino sfuggito con la sua famiglia alla rabbia di Erode, una famiglia profuga che si rifugia in una misera stalla, dove Maria dà alla luce il suo bambino e che poi riesce a raggiungere il luogo dove essere salva, l’Egitto. Da quel giorno incomincia il conteggio del tempo che passa e degli anni che scorrono, da lì si conta il tempo dell’umanità e dell’universo. Una cosa eccezionale che tutta la comunità dei viventi forniti di ragione e volontà abbia accettato, con poche eccezioni, questo conteggio matematico unico e uguale per tutti per stabilire il procedere della storia. Questa è già cosa miracolosa, perché mentre i ritmi circadiani sono obbligati ad essere valutati in base ad un criterio oggettivo, quello dell’alternarsi della luce e del buio, il trascorrere della nostra vita e di quella di tutte le cose umane e celesti ha un solo inizio, il giorno della nascita di Gesù. Con questa riflessione si dà giustificazione di tutto quello che in occasione di questo giorno si fa nei modi più vari su tutta la terra. Nelle nostre scuole ad esempio tra dicembre e gennaio ci sono le vacanze di Natale e non so come sia giustificabile quella dirigente scolastica che ha avuto l’idea di eliminare la parola Natale, sostituendola con una perifrasi per non turbare le coscienze laiche o di altre religioni, quando lo stesso calendario scolastico usa i termini tradizionali, le vacanze natalizie e in seguito le vacanze pasquali .
Molto si è scritto in questi ultimi anni sull’evoluzione della lingua italiana e sicuramente la nostra ministra dell’istruzione saprà farsi consigliare per le prossime disposizioni da dare alle scuole a proposito della interruzione delle lezioni . Alla nostra ministra si possono suggerire le formule più varie per definire i giorni di chiusura della scuola: periodo di riposo, di riflessione, di divertimento, di gioco, di gratta e vinci e così via, eliminando drasticamente le parole ‘vacanze natalizie’ e ‘vacanze pasquali’ . Resta il fatto che agli studenti fa molto piacere avere dei giorni di vacanza e mi sembra simpatico riportare quello che alcuni giorni fa un professore di religione ha detto loro salutandoli il 7 dicembre : «Potete essere atei, agnostici o musulmani, il fatto è che se c’è il ‘ponte dell’Immacolata’ dovete tutti ringraziare la Madonna!». Anche se le nostre tradizioni cristiane affiorano ogni tanto non consideriamole turbative ma consolatorie soprattutto di tutti quanti oggi hanno bisogno di conforto, di amicizia e di solidarietà.
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Purtroppo il Natale è una leggenda, una bufala, una fake: non c’è mai stata una nascita in una stalla di Betlemme, non c’è mai stata una strage degli innocenti, non c’è mai stata una fuga in Egitto. Ovviamente Ge.sù è nato a Nazareth: perché è ridicolo pensare che per un censimento di natura fiscale la cui data neanche corrisponde i Romani siano andati da Giuseppe a dire: “sappiamo, carpentiere, che tu discendi da re Davide, morto 1000 anni fa, quindi per fare le cose precise, devi farti una passeggiata di 150 chilometri per andare a denunciare la tua situazione patrimoniale a Betlemme dove ti aspettano con ansia e porta anche la tua signora incinta di nove mesi”. Son stati gli evangelisti furbacchioni ad adeguare il racconto della nascita alle profezie del Testamento. Ma il trucco è fin troppo ingenuo e decifrabile, perché tutti continuano a crederci o a far finta di crederci? Ignoranza o malafede?
sarò anche ignorante ma ci voglio credere, forse per sognare e rimanere piccolo
Pavoni, non vedo cosa ci sia di strano se c’è anche chi crede per esempio all’omeopatia.
cos’è che rende complicata l’esistenza dell’uomo se non la sua perseveranza alla sofferenza perpetua
Pavoni,ho misericordia della tua povertà ,ma sono felice del tuo sproloquio perché mi fa pensare che qualche cosa ti rode dentro e questo significa che hai dei dubbi. ComunqkComunque sappi, la Chisa non morirà’ mai
Sbarbati, ho misericordia delle tue profezie incontrollabili che manifestano una certa disonestà intellettuale…
Ehi… ma perché offendere??? ognuno ha le proprie idee ed è giusto rispettarle anche se in disaccordo con la nostra cultura.
Io trovo che in questa giornata “particolare” per l’umanità (almeno per chi è cristiano), non si debba dar sfogo a critiche o frustrazioni, ma bisogna piuttosto stringersi tutti intorno alle persone che amiamo.
Ognuno creda quel che vuole ed è giusto così, ma criticare le scelte degli altri è sbagliato…. sempre.
Buon Natale
Pavoni, da come scrivi penso che tu non sappia cosa sia la misericordia.Inoltre debbo dirti che la mia non è disonestà intellettuale , ma fede. Altra cosa che non conosci
Il”Pacco Natalizio”è servito!Chi vuol essere lieto sia.
Purtroppo pensare significa criticare, se volersi bene significa accettare che si dica che Ge.sù era un migrante e che quindi il migrante è Ge.sù, non sono affettuoso. Prima di riflettere sulla mia condizione di mentecatto frustrato e rosicone, gradirei che qualcuno mi spiegasse le ragioni dell’interessamento dei Romani per la nobiltà principesca del carpentiere Giuseppe e della necessità di quella sua camminata fino a Betlemme dove non lo conosceva nessuno, dove non aveva niente.
Una societa’ che rinnega le sue tradizioni e’ destinata ad estinguersi…e non mi pare una buona notizia..
Adesso che non rischiamo più il rogo, mettendo in discussione la natura divina del Cristo, che anche se veniamo accusati di blasfemia dicendo che la maternità della Madonna se non di Peppino di qualcuno sarà, senza arrivare a dire come qualcuno fa che sia stata violentata da un legionario romano o da un amante o da chissà chi. Pero ricordo che oltre al Gesù, la Madonna ebbe altri figli e qui Peppino, qualche cosa ne avrà saputo, senno scendiamo nel gossip più osceno fino a dire che le partite Cornuti contro Scapoli siano nate all’epoca. Trovandoci di fronte ad un’altra religione monoteistica che aspetta ancora il Messia, ed ad un’altra che non toglie al nazareno l’appellativo di profeta, ci troviamo già a mischiare le carte senza sapere dove ci possa condurre un tema del genere. Si dovrebbero scomodate tutti i santi che hanno o non hanno scritto tomi teologici per spiegarci il perché e il per come di Cristo ognuno con le sue idee o con il rapporto mistico privato con lo stesso. Possiamo parlare per secoli senza giungere a niente che ci possa assicurare che Gesù sia frutto divino. Per non parlare poi della sua vita dove un certo Renan aveva dato una versione sulla sua spiritualità e soprattutto sui miracoli, che la Maddelena ora tanto in voga possa essere stata la sua donna, moglie o amante e il cui primogenito dopo la fuga in Francia abbia dato origine ai primi re francesi. Possiamo anche dire che i gesuiti, anche se non credenti, dopo aver fatto voto di fedeltà al Papa, hanno e continuano ad alimentare il cattolicesimo per tutte le sue sfaccettature nonostante siano stati cacciati ma sempre risorti più forti e penetranti di prima e comunque chiudere subito il discorso per chi non crede a tutta questa cristianità e ne viene pure annoiato a parlarne come capita a me. Non è che ho rinunciato a credere in Gesù, in Dio ecc. così per caso ma perché ragionando con la mia semplicissima mente che non è certo complessa o intelligente come poteva essere quella di Tommaso d’Aquino o Agostino me ne sono chiamato fuori. Per anni, sono stato costretto ad alzarmi alle sei del mattino per andare alla messa rigorosamente in latino e costretto ad essere cattolico apostolico e romano che come diceva Gaber scherzosamente che non sapeva che significava. Ottenuta la libertà, da suore chiesa e famiglia mi sono sentito finalmente libero e mi sono tolto le catene di questa cristianità che già ai miei primi ragionamenti soccombeva miseramente. Crescendo non ha avuto sorte migliore. Però per me chi ci crede ci crede non mi dà fastidio, almeno che non cerchi di convincermi che io sia un miscredente ed allora rischio di arrabbiarmi alle prime stupidaggini fantasiose miracolose e soprattutto senza alcun fondo di apparente verità. La religione cattolica e solamente un argomento di discussione per chi ama parlare di niente. Per me non fa parte neanche della filosofia a cui non ha niente da dare ma solo da imporre. Tutto questo per dire che una volta alla vigilia di natale facevamo due spaghettini al tonno, adesso il Cristo viene celebrato con almeno quattro antipasti tra caldi e freddo, due primi, e poi scampi, code di rospo e chi è più ricco lo dimostra. E’ questa la religiosità dei giorni nostri o siamo più spirituali con affogate di teneri agnellini durante la Pasqua?
Per Paolucci. Anche se procrea molto?
I secoli hanno quell’unico inizio? Allora Gesù è nato il 1° gennaio dell’anno 1!!!
il natale leggenda o verità che sia fa parte della nostra tradizione cattolica.
Rinnegare cio che fa parte della cultura religiosa che identifica la stragrande maggioranza degli italiani non porta beneficio ne all integrazione ne rende giustizia a chi non crede che è liberissimo di continuare a farlo
d altronde se qualche “ospite” in italia si sente cosi tanto a disagio per problemi di questo tipo non vedo perche non provveda a togliere il disturbo…
Per Marinozzi. Importante è che la tradizione non sia uno specchietto per le allodole, un modo non raro per fare affari che nulla hanno da spartire con la tradizione.
un veloce controllo su wikipedia spiega esaurientemente che il censimento di Quirinio di cui scrive Luca è avvenuto nell’anno 6 d.C., mentre Erode il Grande, lo stragista di innocenti, è morto nel 4 a.C.. Come si possa credere in buonafede che Ge.sù nel 6 dopo di lui sia migrato in Egitto per sfuggire alla rabbia di un mostro morto dieci anni prima è impossibile capire.
Pavoni, mai sentito parlare di miracoli inspiegabili. Mi sa che ho scritto una stupidaggine, tutti i miracoli sono inspiegabili.
per Iacobini. Il modo di vivere e di interpretare certi momenti non ce lo impone nessuno , lo scegliamo noi
Continuo sempre più a pensare che i conterranei siano più bigotti che cristiani,si attaccano alla forma ma sempre meno alla sostanza.Comunque le nostre origini non risalgono a Betlemme,la nostra storia reale è antecedente alla favoletta del bambinello.
per quello che mi riguarda credo di essere tutto meno che bigotto, volevo solo far notare che certe scelte prese negli ambiti scolastici e non solo derivano troppo spesso da una specie di ” paura di offendere ” chi non è cristiano mentre, sempre troppo spesso, queste stesse persone non si comportano col medesimo riguardo nei nostri confronti .
Laudato si’, mi’ Signore, per frate ponte et sora vacanza.
Le scelte derivano dalla laicità dello Stato che difende tutti i credi religiosi e non dalla paura di offendere qualcuno.La religione va dispensata nei luoghi di culto,al di fuori è sopruso.
infatti lo stato è talmente laico che ci ritroviamo come ci ritroviamo