Il taglio del nastro con il commissario De Micheli, il sindaco Gentilucci e il presidente Ceriscioli
di Monia Orazi
Un caffè con Raffaele Marsili, 91 anni e con la sua dolce metà Giuseppina, per il commissario Paola De Micheli, giunta a sorpresa a Pieve Torina per la consegna di altre 18 Sae nell’area Rosi-La Pieve, quella interessata già dalla consegna delle prime 22 casette lo scorso agosto. Da quattordici anni uniti, ora il destino ha riservato loro una casetta accogliente, nella quale vivono da qualche tempo. Prima del taglio del nastro, il sindaco Alessandro Gentilucci, come si fa con dei vecchi amici, porta il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il commissario De Micheli, l’assessore Sciapichetti a fare due chiacchiere con i due anziani, che prontamente improvvisano un piccolo rinfresco, con le paste prese dalla credenza e Raffaele che fa il caffè. Un bagno di vita quotidiana, per le autorità, prima della consegna ufficiale delle chiavi ad altre diciotto famiglie.
Raffaele, 91 anni, prepara il caffè a Paola De Micheli
“Sono stata prima a Porto Sant’Elpidio alla Risacca, mi hanno trattato benissimo, poi a Macerata, in un posto carino, ma qui è un’altra cosa, qui è casa mia”, commenta Simonetta Riposati, che è entrata nella sua casetta insieme alla madre. “Mi sembra di non essermene mai andata, è come se il tempo non fosse passato”, commenta la maestra Paola Lotti. Sorridente e spigliata, il commissario consegna personalmente le chiavi e dice a tutti una parola di incoraggiamento. Sorrisi e un clima di festa accompagnano la consegna, la firma di rito, poi tutti via nelle casette, anche se in alcune l’allaccio della corrente si sta ultimando in queste ore. “Oggi è l’inizio di tante belle giornate. Tenete duro, stiamo mettendocela tutta per aiutarvi”, ha detto la De Micheli ai terremotati che ricevevano le chiavi delle casette.
Parlando con la stampa, il commissario ha ricordato le tre priorità della ricostruzione: interpretazione univoca delle norme, riqualificazione dei luoghi che creano comunità, rilancio economico delle aree terremotate per assicurare il loro futuro. “La ricostruzione è fatta di tanti elementi. Il nuovo commissario prosegue su questa strada, consapevole che la via della semplificazione non ha mai fine: bisogna sempre cercare di migliorare gli strumenti che si hanno per poter far meglio e prima – ha commentato il presidente Ceriscioli – La ricostruzione ha bisogno di tutti quegli strumenti per garantire la rinascita materiale e quella economica. Stiamo dando le opportunità alle imprese di ripartire, stanno arrivando, sempre più numerosi, i progetti per la ricostruzione. I fondi europei, a breve, saranno disponibili, perché entro la fine dell’anno contiamo di sbloccare tutti i 400 milioni assegnati che verranno utilizzati attraverso bandi. La ricostruzione è un processo che tiene insieme tutti questi elementi per centrare l’obiettivo del rilancio. Il nuovo commissario conferma l’impegno di lavorare tutti nella stessa direzione”.
MAURIZIO , LA TUA ,TE L HANNO CONSEGNATA ?
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Non dovete vantarvi, ma scusarvi con la popolazione, anche perchè in altri posti sono ancora in alto mare e purtroppo dovranno passare un altro inverno senza cas(etta). Non parlate per favore di ricostruzione quando ancora non sono neanche stati abbattuti gli edifici e rimosse le macerie.
Io, aspetto sempre buone notizie per la neonata Giulia, che sembra non faccia notizia se la sua famiglia è senza casa, lontana da Visso. Allora chiedo alla redazione, a Cambi che si è infervorato molto per la 95nne di Fiastra, ai politici, ma che futuro si prospetta per questa Nazione se ci impegnamo solo per gli anziani?