di Federica Nardi
Una casa a Porto Potenza per tornare a vivere a Visso. Qualcosa non va nel piano della Regione di acquistare abitazioni per riavvicinare gli sfollati al loro territorio. Perché l’Erap regionale, con il bando per l’acquisto dell’invenduto che doveva aiutare il rientro dei terremotati nelle aree interne, ha ammesso 748 offerte di vendita per abitazioni che si trovano soprattutto sulla costa e fuori dal cratere. I dati parlano chiaro: sono 420 le abitazioni “congrue” ammesse in graduatoria che si trovano in comuni fuori dalla perimetrazione del cratere, contro le 328 che invece ci rientrano. Un valore stimato di oltre 100 milioni di euro e un dato in controtendenza rispetto alle stesse indicazioni della Regione (“il bando si riferisce ai Comuni in cui sono previste le soluzioni abitative di emergenza”, era scritto nelle comunicazioni di aprile) e a quanto augurava a marzo il presidente Luca Ceriscioli che parlava del bando come del primo tassello “per agevolare il rientro per chi ha subito gravi danni dal sisma in attesa della ricostruzione pesante”.
L’incontro nel cortile del Comune di Macerata
Questi alcuni dei dati emersi grazie al lavoro del gruppo di ricerca Emidio Di Treviri (www.emidioditreviri.org) che l’altro giorno ha presentato i primi risultati dell’inchiesta nel cortile del comune di Macerata nell’ambito del festival Artemigrante. L’appuntamento è stato curato dalla Soms di Corridonia, che ha supportato le attività del gruppo fin dall’inizio. Il team, che prende il nome dal santo protettore dei terremoti, è composto da circa 60 ricercatori provenienti da diverse parti d’Italia ed è nato a dicembre dopo la call di ricerca delle Brigate di solidarietà attiva. Ha un taglio interdisciplinare e sta studiando i processi della gestione del terremoto nel cratere delle 4 regioni coinvolte dai sismi di agosto e ottobre. Un lavoro immane e a budget zero che coinvolge 6 gruppi tematici: salute, territorio (edilizia compresa), rurale, governance, aspetti psicologici, cultura e infine il gruppo di fotografi e videomakers. Le domande sono tante, come quella che ha portato a scoprire che fine avesse fatto il procedimento per l’acquisto dell’invenduto, passato come panacea per lo spopolamento ma che, con i dati disponibili al momento e con i ritardi accumulati sulle Soluzioni abitative d’emergenza, sembrerebbe invece aver ottenuto l’effetto contrario. Questo anche perché mentre l’Umbria specificava nel bando che l’acquisto doveva avvenire nel cratere, le Marche hanno indicato che dovesse avvenire dove c’erano stati danni. Potenzialmente in ogni angolo della regione. Così la concentrazione delle offerte, come mostra la mappa realizzata da Cronache Maceratesi con i dati della graduatoria Erap, ricalca la costa e diverse città come Osimo, Cerreto d’Esi, Potenza Picena, che poco hanno a che fare con le traiettorie di rientro. L’operazione inoltre, si legge nel pamphlet del gruppo, incentiva “le urbanizzazioni delle incompiute”, dato che molte abitazioni sono da completare. In rappresentanza del gruppo di ricerca Michele Serafini e Marta Menghi che hanno raccontato il lavoro svolto in questi mesi, tirando alcune somme iniziali. Dal Contributo di autonoma sistemazione “che ha fatto impazzire il mercato degli affitti – spiega Menghi – e spostato la maggior parte degli sfollati sulla costa”, fino ai container collettivi “dove vivono le fasce di popolazione più fragili e povere”. Un terremoto che ha allargato quindi la forbice sociale. “In questi spazi creati dalla mancanza di comunità – dice Serafini – qualcuno entrerà come salvatore della patria”. Nel frattempo il problema principale “è quello di accesso alle informazioni. Le grandi realtà che hanno numeri e capacità economica diventeranno ancora più grandi, le piccole realtà ancora più piccole”.
I dati Comune per Comune:
Comune | Abitazioni | Nel cratere |
Fermo | 74 | no |
Ripatransone | 55 | no |
Montegranaro | 36 | no |
Spinetoli | 35 | no |
Potenza Picena | 33 | no |
Recanati | 28 | no |
Osimo | 27 | no |
Sarnano | 24 | sì |
Macerata | 23 | sì |
Castelraimondo | 18 | sì |
Acquasanta Terme | 18 | sì |
Monte San Giusto | 17 | no |
Cerreto D’Esi | 17 | sì |
Pedaso | 16 | no |
Corridonia | 16 | sì |
San Severino Marche | 16 | sì |
Folignano | 15 | sì |
Treia | 14 | sì |
Ascoli Piceno | 13 | sì |
Castelplanio | 11 | no |
Monteroberto | 11 | no |
Castel Di Lama | 11 | sì |
Roccafluvione | 11 | sì |
Cingoli | 10 | sì |
San Ginesio | 10 | sì |
Camerata Picena | 9 | no |
Morrovalle | 8 | no |
Pollenza | 8 | sì |
Fabriano | 8 | sì |
Apiro | 7 | sì |
Caldarola | 7 | sì |
Colmurano | 7 | sì |
Gagliole | 7 | sì |
Loro Piceno | 7 | sì |
Montecassìano | 6 | no |
Cupra Marittima | 6 | no |
Offida | 6 | sì |
Porto Sant’Elpidio | 6 | no |
Tolentino | 6 | sì |
Servigliano | 6 | sì |
Montecosaro | 5 | no |
Morro D’Alba | 5 | no |
Monsanpaolo Del Tronto | 5 | no |
Altidona | 5 | no |
Petritoli | 5 | no |
Camerino | 5 | sì |
Montedinove | 5 | sì |
Montefano | 4 | no |
Castelbellino | 4 | no |
Belforte | 4 | sì |
Ussìta | 4 | sì |
Castorano | 4 | sì |
Colli Del Tronto | 4 | sì |
Monte San Vito | 3 | no |
San Benedetto del Tronto | 3 | no |
Esanatoglia | 3 | sì |
Serrapetrona | 3 | sì |
Montefortino | 3 | sì |
Monterubbiano | 2 | no |
Monte San Martino | 2 | sì |
Maltignano | 2 | sì |
Venarotta | 2 | sì |
Sant’Elpidio a Mare | 1 | no |
Valfornace | 1 | sì |
Monte Vidon Corrado | 1 | sì |
Lo dissi subito, serve a chi deve liberarsi di invenduto eccoci
e te pareva ...dopo il danno anche la beffa !
Vergogna
Incompetenti
Non sono state accettate domande per immobili dell'entroterra? Solo in quel caso si tratterebbe di una "strategia". In ogni caso occorre essere consapevoli che prima che tutti gli abitanti dell'entroterra possano rientrare in "vere" abitazioni, passeranno degli anni. In una prima fase sarà fisiologico che qualcuno scelga di allontanarsi dalle zone terremotate per vivere in vere abitazioni. Quello che serve è un progetto per il ritorno, che preveda oltre alle abitazioni, infrastrutture adeguate, aiuti alle attività commerciali, artigianali, agricole ed industriali, agevolazioni per gli abitanti.
se davano la possibilità di poter acquistare le case occupate, io vendevo la mia.....
Ahimè anche nei comuni fuori cratere ci sono molte famiglie con la casa inagibile (Fermo su tutte!). Ben venga l'acquisto di case con costi molto più bassi (sia rispetto le casette o risparmiando sul cas), evitando la cementificazione e con un patrimonio che rimane al Comune passata l'emergenza (tutte cose che non avvengono con le casette!).
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QUESTA MI MANCAVA!
Nessuno avrebbe potuto prevedere che potessero esserci più case invendute dove ci sono più case rispetto a dove ce ne sono di meno.
Con questo la gestione post terremoto dei nostri politici ha raggiunto il culmine della perversione. Ci guadagnerà qualche loro amico come al solito…
Se nessuno riprenderà in mano la situazione sarà (come era prevedibile) un caos totale e una corsa a chi si accaparrerà la fetta della torta. Tutto dall’inizio dell’emergenza è stato un fallimento totale. L’errore più grande è stata la “deportazione” (perchè ormai così si può definire)delle popolazioni terremotate sulla costa. Altro errore è stato il contributo di autonoma sistemazione che è stato dato in misura esagerata, quasi il doppio di un affitto medio, addirittura anche a chi già era in affitto che a pensarci l’unico disagio che ha avuto è stato quello del trasloco in un altra casa (mentre il danno l’ha avuto il proprietario) invece ora ce l’ha gratis, anzi guadagnandoci pure. Dicevano “non vi lasceremo soli, i soldi ci sono”, ho l’impressione invece che i soldi non ci sono, anche se ci fossero comunque di questo passo finiranno e saranno ca.zi per tutti, perchè troveranno il sistema per spillarceli per una buona causa. Continuando così ci ritroveremo nella m.erda.
E’ tutto giusto quello che è scritto nell’articolo, solo che trovare abitazioni agibili e pronte all’uso a Visso, Camerino, Ussita, Pieve Torina ecc… non credo sia cosa facile, in Umbria i danni, al contrario di quanto raccontano i media, sono stati veramente pochi, perciò era facile trovare soluzioni abitative anche dentro il cratere.
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/11/11/capponi-agli-sfollati-gli-edifici-invenduti-da-destinare-poi-a-case-popolari/885697/