di Federica Nardi
(video di Gabriele Censi, foto di Fabio Falcioni)
Il giovedì rosso della Notte dell’opera di Macerata, carico di attese, di musica e spettacoli. E di indizi per il futuro di una manifestazione che ogni anno cambia pelle senza perdere il suo senso: unire la lirica e la tradizione maceratese. Una piccola folla di magliette scarlatte a partire dalle 20 ha seguito il dragone trainato dal mezzo della Proloco di Piediripa “alla conquista dell’Oriente” come ha gridato il direttore artistico Francesco Micheli dal microfono alla partenza da corso Cavour. Davanti al dragone disneyano della proloco anche i leoni e il drago cinese condotto dai figuranti. In centinaia a salutare il passaggio di Micheli e compagnia lungo corso Cavour, affiancando le mura da sole fino allo Sferisterio. La Notte dell’opera è una creatura del direttore artistico uscente ma il sindaco Romano Carancini (ribattezzato scherzosamente “imperatore Carancì” da Micheli), ha rassicurato: “la riproporremo anche l’anno prossimo e potrebbe esserci proprio Francesco alla guida. Oggi è la città ad essere l’imperatrice”.
L’arrivo allo Sferisterio
Romano Carancini
Imponente il servizio di sicurezza interforze, coordinato dalla questura di Macerata, schierato per accompagnare la marcia trionfale dell’Oriente. La stessa dell’Aida che ha accolto con le sue note l’arrivo di fronte allo Sferisterio. Un ultimo momento di pathos prima dello spettacolo dei ragazzi e ragazze di Taicang nell’arena lo ha regalato Micheli incitando la folla sul crescendo del Vincerò pucciniano. “Ormai è una signorina adulta – ha detto Micheli sul futuro della manifestazione – può anche fare a meno di papà. Vedremo, un anno è lungo a venire”. Non solo Cina per il corteo ma anche tradizione locale, con il gruppo folkloristico dei Pistacoppi che ha danzato a ritmo animando la rotonda di fronte allo Sferisterio. Ad accompagnare i giovanissimi (hanno dai 10 ai 12 anni) della Taicang kungfu school new discrict number 3 e l’ensemble Rose art music anche il vice sindaco della città cinese Zhao Jianchu: “Sono arrivato ieri a Macerata – ha detto – ma ho subito capito che è una città che vanta una grande cultura e tradizione storica”. A mezzanotte la chiusura in piazza della Libertà con esibizioni, musica e il saluto del direttore artistico.
A destra il questore Gianfranco Pallini
L’esibizione dei ragazzi e delle ragazze di Taicang allo Sferisterio
Da sinistra Romano Carancini e Narciso Ricotta
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“alla conquista dell’Oriente”?!?!?!?!?!
La Cina è da un pezzo che ci sta comprando, con ingenti quantità di soldi che nessuno controlla da dove vengono, acquistando attività commerciali al doppio del loro valore. E da ultimo anche le squadre di calcio…io non sono tifoso ma per favore, come cacchio se fa a tifà Milah e Indah!!!!!!