di Laura Boccanera
Potrebbe essere la serata decisiva quella di stasera per il centro sinistra. Domani mattina Pd e Nuova città potrebbero ufficializzare finalmente il nome di Corvatta per il bis a Palazzo Sforza. L’occasione è data dagli incontri previsti per questa sera, da un lato la riunione della lista La nuova città di Piero Gismondi che in attesa della larga coalizione è rimasta col cerino in mano e si dice pronta a rientrare nell’alveo di Corvatta, dall’altra l’assemblea del Pd più volte rinviata. In attesa del verdetto la campagna elettorale continua a muoversi su programmi e temi. Fra tutti sicurezza, cultura e infrastrutture.
BRINI – Divieto di accesso a Civitanova Alta dalle 24 alle 6 per chi non risiede nel borgo e taglio del 25% a cultura e turismo per investire nella sicurezza, in telecamere per la città Alta e per l’assunzione di personale che controlli il sistema di videosorveglianza per prevenire piuttosto che a posteriori dopo i crimini. Questa la ricetta personale di Ottavio Brini che butta là la sua proposta per la sicurezza. Un tema sensibile e che ha toccato direttamente il politico di centrodestra: la tabaccheria di proprietà della moglie infatti è stata derubata poche settimane fa nel centralissimo corso Annibal Caro a Civitanova da alcuni banditi che si sono poi dati alla fuga (leggi l’articolo). E Brini insiste proprio sulle telecamere: «il sindaco Corvatta ci dovrebbe spiegare ad esempio perché alcune telecamere come quella del teatro o di via Roma non funzionino. Civitanova alta recentemente è stata presa d’assalto dai ladri che agiscono in tabaccheria, bar, abitazioni private. La mia proposta a breve e lungo termine è quella di tagliare il 25% dei 2 milioni di euro per cultura e turismo e destinare ogni anno 500 mila euro per nuove telecamere e per l’assunzione di personale che controlli i video in tempo reale. Come deterrente poi si potrebbe vietare l’accesso a Civitanova dalle 24 alle 6 a coloro che non sono residenti. Non è un sistema da sceriffo, ma una tutela in più per non vivere nell’insicurezza».
MORRESI – Niente sottopasso su Via Carducci, ma precedenza al ponte sulla foce del Chienti e il prolungamento di via Einaudi verso Sant’Elpidio a mare. E’ questa invece la proposta in materia di infrastrutture da parte del candidato sindaco Claudio Morresi. «Eravamo contrari e lo siamo ancora al sottopasso su via Carducci – dice Morresi – ci sono delle alternative che riteniamo più funzionali per la città. I 12 milioni di euro disponibili potrebbero essere dirottati per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul Chienti e per il prolungamento di via Einaudi superando il fiume per raggiungere Sant’Elpidio a mare. «Ci sono una serie di preoccupazioni e problemi nella realizzazione del sottopasso – aggiunge Ferdinando Nicoletti della lista Insieme per Civitanova – le attività della zona e tutto il traffico collasserebbero durante i lavori che bloccherebbero la statale. Inoltre una pendenza del 12% sul circuito urbano in caso di alluvioni e ghiacciate è potenzialmente pericolosa. La nostra proposta è quella di una vera metropolitana di superficie, non il progetto di Calafati che di fatto aggiungeva una sola fermata nella zona tecnica distributiva, ma un convoglio con fermate ogni 200 metri e la sostituzione dei passaggi a livello con i semafori per la regolamentazione del traffico».
MOBILI – Parla invece di recupero di corsi universitari Alberto Mobili di Vince Civitanova: «questa amministrazione ha perso colpevolmente il corso di mediazione linguistica dell’ Unimc – dice Mobili – ma la scuola è uno di quei motori che noi utilizzeremo per far crescere di nuovo, sia l’appetibilità culturale della nostra città, sia un flusso virtuoso di persone in grado di creare quella sinergia che occorre per riportare la vita economica e sociale nella nostra città. Si potrebbe utilizzare la struttura dell’ ex liceo classico che giace pressoché inutilizzata e altre strutture sotto utilizzate di Civitanova come il comparto Trieste».
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Ogghi te pijo doma te lascio, ve la faccio io una bella lista, moderna, innovativa, capace di captare il minimo desiderio del cittadino, attenta e capace da non confondere con rapace. Candidato sindaco: Claudio Corvatta de Tommaso ultimo modello. Consiglieri. Giulio Silenzi, giullare, animatore turistico, AAA novità, paziente, gentile, disponibile h24. Yuri Rosati, riservato, timido, di lui si sa ben poco e forse è meglio così. Marco Poeta, detto il crivellatore per le sue doti di bucatore anche seriale basta dargliene la possibilità e con quattro soldi ti costruisce un tunnel dovunque. Attualmente sembra stia costruendo un passaggio segreto che dal comune arrivi alle sponde dell’Asola dove si spera che un giorno il portennaro le oltrepassi per sempre e per obbligo ministeriale con foglio di via indiscutibile . Francesco Pieroni, non pervenuto. Cristiana Cecchetti, non si sa da dove arrivi ne dove va. Un simpatico enigma da risolvere. Ugo Costamagna, statista, presidente del Psi da qualche parte, futuro Presidente della Repubblica dopo aver fatto esperienza come presidente del consiglio comunale, dove con impeccabili modi da gentiluomo da campagna, accentratore di idee e posizioni anche contrastanti delle vari anime della maggioranza di non si è mai ben capito cosa, premiato alfine con una dieta a base di calcio che non pare abbia ancora ben assorbito. Piergiorgio Balboni, altro dinamico giovanotto che però non ha ancora trovato il ruolo più adatto a lui. Con una nuova conferma elettorale forse arriverà anche la conferma che abbia trovato finalmente anche lui uno scopo per stare in comune. Famoso per l’unica operazione che ha portato a termine, la perdita di 600 mila euro per nuove fonti energetiche. E poi, Daniele Maria Angelini, Belinda Emili, Piero Gismondi, Livio de Vivo, Mirella Franco, vari ed eventuali. Il nome? Lista dei gattopardi.
Taglio del 25% su cultura e turismo, non mi sorprende. La proposta del coprifuoco dopo le 24 è incommentabile. Comunque se applicato non so quante leggi in tempo di pace andrebbe a molestare. Certo c’è sempre la possibilità che il prefetto in collaborazione con il ministero della guerra, della giustizia, e della propaganda chiedano l’intervento dell’esercito che con filo spinato, sacchi di sabbia e quant’altro tirino su dei checkpoint che neanche in Iraq si sono mai visti. Un muro tipo Berlino che circonda tutto il borgo? Non sarebbe male come idea. Ma Brini , parla da comune cittadino o da candidato da qualche parte? Mi era sembrato di capire che non avrebbe partecipato alla contesa.
Visto che siete tutti a corto di idee e non sapete più che direzione prendere vorrei proporla anchio un idea…UNA STAZIONE PER GLI AUTOBUS!!! E’ assurdo che le linee facciano la loro fermata lungo le strade addirittura lungo la statale e che chi usufruisce di tale servizio, e sono in molti, debba rischiare di finire sotto qualche macchina per recuperare i propri bagagli una volta sceso. Dunque in zona Cuore dell’adriatico, stazione degli autobus, metropolitana elettrica di superficie per raggiungere il centro e infrastrutture di canalizzazione del traffico!! Allora si che saremmo davvero una città da invidiare che propone e realizza soluzioni alternative mirando ad un obbiettivo a lungo termine.Per un opera come potrebbe essere il sottopasso in via Carducci NON vale il detto “meglio un uovo oggi che una gallina domani” caro Sindaco, visto che tornare indietro poi sarebbe impossibile!!!
dal COMITATO NO SOTTOPASSO / VIA CARDUCCI CIVITANOVA MARCHE:
Ci sono segnali importanti, e non credo soltanto per le imminenti elezioni comunali, da parte di diversi esponenti di liste e partiti che appoggiano ed hanno fatto proprie o addirittura cambiato idea a favore delle contestazioni appropriate e soluzioni alternative che il COMITATO ha indicato sin dal 29/05/2015. L’idea al commento precedente di EROS MELAPPIONI, vuole essere una fra le tante, ma ciò di cui siamo fermamente convinti è che tutta la problematica della viabilità deve essere ripensata con soluzioni vere, anche di medio lungo termine, e non affrettate solo per inserirsi nelle ultime opere della QUADRILATERO ma non risolutive, anzi dannose in quanto trattasi sperpero di risorse pubbliche.