All’udienza papale di ieri con i terremotati (leggi) c’era anche una delegazione di Castelraimondo. Il sindaco Renzo Marinelli, accompagnato dall’assessore Elisabetta Torregiani e da alcuni cittadini, ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo, consegnato nelle sue mani al momento del saluto. Con grande sorpresa, il papa Francesco ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre cappuccino originario proprio di Castelraimondo. Si tratta di Padre Giuseppe Gaggiotti, uomo di chiesa nonché storico della cittadina, autore del primo libro su Castelraimondo la cui prima edizione fu scritta a metà degli anni Settanta. “Una forte emozione – ha affermato il sindaco Marinelli – e una inaspettata sorpresa la lucidità con cui il Santo Padre ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, un incontro che secondo alcune memorie deve essere avvenuto verso la fine degli anni Ottanta”.
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«Il persistere dello stato di sorpresa può trasformarsi in stupidità.»
(José Ortega y Gasset)
Il lasciarsi sorprendere
quotidianamente dalle piccole cose, denota piacere per la vita.
Per Leonardo Zippilli. Se non ci fosse stato il terremoto sarebbe così.