Campagna informativa
della Cisl sul referendum

Il primo incontro si è svolto a Macerata con i professori Giovanni Di Cosimo e Giulio Salerno

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Un momento dell’incontro

È partita lunedì scorso da Macerata la campagna di informazione e approfondimento che la Cisl Marche rivolge ai suoi iscritti in vista del referendum sulla riforma costituzionale. Il primo incontro, dedicato al gruppo dirigente, si è svolto nella sala del Cinema Excelsior di Via Colle di Montalto e ha visto la partecipazione di 150 persone. I lavori, introdotti dal segretario regionale Sauro Rossi e conclusi dal segretario generale Stefano Mastrovincenzo, hanno compreso un’illustrazione dei contenuti della riforma, a cura del responsabile della Cisl di Macerata, Silvia Spinaci, e un confronto tra due costituzionalisti dell’università di Macerata,  Giovanni Di Cosimo e  Giulio Salerno, intervallato da domande e interventi dei partecipanti presenti in sala.

14495341_1212572132134709_3969838004316304562_nNelle prossime settimane, la Cisl Marche organizzerà iniziative analoghe in altre città della regione, con lo scopo di favorire un voto consapevole. «Il pronunciamento sull’ipotesi di riforma costituzionale è molto importante e merita una partecipazione qualificata – afferma Sauro Rossi -. Riteniamo che una campagna di informazione sia utile per esercitare il diritto di voto nella pienezza delle valutazioni del merito, specialmente sui molti aspetti della riforma che vanno approfonditi».

Stefano Mastrovincenzo ha ricordato dal palco che quello all’interno della Cisl Marche «è un dibattito aperto: il nostro intento e di riavvicinare i cittadini al voto con un confronto sui contenuti». Durante il seminario, il professor Di Cosimo ha sottolineato «aspetti condivisibili della riforma, in primo luogo il superamento del bicameralismo paritario», che contiene però anche«elementi contradditori: da chi e come saranno selezionati i senatori? Il rischio concreto – sostiene – è che il nuovo Senato rappresenti gli interessi dei partiti, piuttosto che quelli dei territori».

«La riforma – è l’opinione del professor Salerno – porta novità senz’altro positive, in particolare la semplificazione del rapporto tra Governo e Parlamento. Inoltre viene assicurato un nuovo equilibrio, più razionale, nella distribuzione di competenze tra Stato e Regioni».



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