di Alessandra Pierini
«A distanza di due mesi e sei giorni non ho ancora ricevuto notizie dell’incasso delle due serate che erano state fatte per l’uscita di un libro che però non c’era, perché ancora non era stato scritto. Non so quanti cd sono stati venduti. So per certo che durante le serate sono state donate delle offerte in denaro per me, donazioni che non mi sono state consegnate». Si sfoga duramente e senza mezzi termini sulla sua pagina Facebook Barbara Giuggioloni, battagliera mamma maceratese malata di Sla. Il riferimento è allo spettacolo dello scorso giugno al teatro Lauro Rossi di Macerata, concesso a titolo gratuito dal Comune. L’iniziativa era organizzata dall’associazione Progetto B del presidente Alessandro Massarini, brand director di aziende di moda e editore di It Magazine, il quale, altrettanto nettamente, respinge al mittente ogni accusa e precisa: «Rispettando alla lettera quanto promesso, l’associazione “Progetto B” ha già formulato il 4 agosto a mezzo raccomandata, una precisa offerta rivolta direttamente a Barbara Giuggioloni. Mi vedo costretto a rendere pubblica la lettera unita alla sua ricevuta, visto l’incredibile cumulo di offese e menzogne dette sia sul mio conto che sull’associazione». Nella lettera si legge che in base a quanto previsto dallo statuto, l’associazione può erogare contributi «in forma di acquisto di medicinali o macchinari, pagamento di terapie e ricoveri in strutture specializzate, pagamento di assistenza e visite medico-sanitarie specialistiche».
Barbara Giuggioloni ha scoperto quasi 5 anni fa di essere malata di Sla. La sua famiglia, il marito Carlo e la figlia Corinne, non ha mai nascosto di essere in difficoltà economiche dovute anche al fatto che la malattia di Barbara li ha costretti a vendere la pizzeria di famiglia. Nel tempo tantissimi maceratesi hanno manifestato la loro piena solidarietà per la giovane mamma dando il loro contributo e partecipando a iniziative di beneficenza. Poi l’incontro con Alessandro Massarini e l’idea di realizzare un libro fotografico che raccontasse la storia di Barbara la quale, truccata e ben vestita, è stata ritratta in location rappresentative della provincia di Macerata. Un’operazione che ha ottenuto la collaborazione di diversi professionisti e il patrocinio di alcuni Comuni. A consacrare l’iniziativa le serate del 10 e 11 giugno, a Macerata e Treia, presentate anche alla presenza del marito e della mamma di Barbara.
Intanto un mese prima Francesca Massarini, cugina di Alessandro, Fiordalisa Staffolani, Roberto Pignataro, Marzia Brandi e Antonella Ciccarelli, tra i promotori del progetto, si sono dimessi dal direttivo dell’associazione per divergenze col presidente. Progetto B è comunque andato avanti ed è confermata la pubblicazione del libro a Natale, come annunciato durante la presentazione dell’iniziativa che Cronache Maceratesi ha seguito e continuerà a monitorare.
Ieri sera il post al veleno di Barbara su Facebook ha scatenato centinaia di commenti. Oggi la risposta di Alessandro Massarini: «Nutro e nutriamo seri dubbi che il post incriminante sia opera e sia stato scritto da Barbara Giuggioloni in persona o che sia frutto di un pensiero di Barbara. Quanto affermato non solo è totalmente falso ma anche frutto avvelenato di “incomprensioni” con altri membri della sua famiglia. E’ gradita l’occasione per ribadire nuovamente che il sottoscritto o l’associazione non ha nulla a che vedere con l’operazione “Un caffè per Barbara” (altra iniziativa di beneficenza a favore della mamma maceratese ndr), se non una promozione effettuata su tutti i media a sostegno dell’ammalata. Le donazioni si appoggiano e quindi arrivano su un conto corrente intestato a Barbara Giuggioloni che viene gestito interamente e in totale autonomia dal marito Carlo Ranzuglia, suo amministratore unico di sostegno. Ed ora si attende solo di avere una risposta seria. Rimane tutta l’amarezza di leggere certi bassi commenti di chi non conosce un bel nulla della situazione».
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Che gran tristezza leggere la risposta di Alessandro Massarini, e a mezzo raccomandata, dopo aver seguito passo passo le riprese sul set dove Barbara avrà sofferto le pene dell’inferno solo per posare, per tutte le ore di trucco e parrucco. . Cocca mia, Barbara, non ti conosco, ma mi stai TANTO sul cuore, però è osì che va oggi , non c’è rispetto alcuno per le persone in genere, malate o sane che siano. MA IL COMUNE DI MACERATA, LA PRIOVINCIA, LA REGIONE, CHE FANNO? CHE FANNO, CHE CI STANNO A FARE, , PER FARE I SOLI COMITATI ELETTORALI? MA VERGOGNATEVI!. SPARITE DALLA NOSTRA VISTA
Ma come… predicava tanta professionalità, eravamo tutti degli incompetenti… Impara e fa le scalette corrette!!!!
Dovrebbe esistere a Macerata un’associazione chiamata, se non ricordo male, ‘Macerata accoglie Macerata’, costituita per assistere persone e famiglie che hanno difficoltà economiche.
Datele quello che le spetta poi penserà la sua famiglia a come erogare l aiuto
Progetto B?? Quella B sta per posteriore? I soldi dove stanno? L’incasso non doveva essere devoluto per intero? Cosa significa quella lettera patetica spedita da chi avrebbe già dovuto versare la ” pecunia ” come sicuramente era già stato accordato. Non conosciamo la situazione? Ma non credo si discosti molto da quanto dichiarato dalla Giuggioloni. Mi sembra di vedere il seguito del film ” Mostri Oggi ” dove addirittura si ruba una sedia a rotelle ad una ragazza per entrare gratis allo Stadio come paraplegico. Tamara, non so che cosa fa il Comune o la Provincia, però è interessante sapere cosa fa la Regione:
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/07/06/niente-assegno-da-6-mesi-malati-di-sla-contro-la-regione/830455/
Ma la faccia da bambolotto di Massarini…la dice tutta.
Tu hai incassato i soldi,semplicemente devi fare un bonifico nel conto di Barbara la quale spedera’ la somma per pagare le bollette e mangiare.
Tu lo statuto tuo mettilo dove vuoi o dove sai,ma devolvi la somma a Barbara.
e’ palese che questa cosa e’ stata fatta con l’inganno!!!!