Maceratese-Comune,
prevarrà il buon senso?

IN PUNTA DI SPILLO - La società e l'ente ai ferri corti per la convenzione dell'Helvia Recina. I tifosi e la città non vogliono perdere un'altra eccellenza sportiva dopo la Lube
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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

IL CALENDARIO POTREBBE DARE UNA MANO ALLA DOTTORESSA TARDELLA se scadrà la convenzione fra il Comune di Macerata e la società biancorossa per l’utilizzo dell’Helvia Recina nel prossimo campionato. Almeno all’inizio.

LA DATA FATIDICA FISSATA dal diktat del “Palazzo” è, come noto, sabato prossimo.

MATURATA LA QUALE senza l’esborso di circa 20mila euro e la presentazione di due polizze (fideiussoria ed assicurativa), la Benamata potrà disputare le partite interne solo sborsando la rispettabile cifra di 2500 euro in diurna o 4500 euro in notturna. Con il corollario di 150 euro all’ora per gli allenamenti (250 euro con l’illuminazione artificiale). Come mai non è stato conteggiato pure il riscaldamento invernale degli spogliatoi?

IMPORTO PRESSAPPOCO EQUIVALENTE alla media degli incassi interni realizzati nella scorsa stagione, al netto delle spese.

MENO MALE QUINDI CHE IL SORTEGGIO di giovedì scorso (leggi l’articolo) prevede derbies da grande incasso nei primi due turni all’Helvia Recina: contro la Sambenedettese e l’Ancona. Verosimilmente permetterebbero alla Presidentessa di pagare la relativa locazione all’esigente proprietario dell’impianto. Tanto per fare un paragone, mi vengono in mente i circa 6mila euro annualmente versati dal Pisa alle casse del proprio Comune per giocare all’ “Arena Garibaldi”. Le cui dimensioni sono più del doppio dello stadio di via Dei Velini…

SEMPRECHE’ non intervengano nel frattempo sanzioni disciplinari a vietare la libera circolazione delle tifoserie. Sarebbe l’irreparabile!

POI IL FUTURO resterebbe nel grembo di Giove.

NATURALMENTE L’AUSPICIO è che si trovi un’intesa all’…”italiana”, cioè all’ultimo
momento. Per evitare che Macerata perda anche la sua principale squadra di calcio dopo i campioni della Lube.

Gli avvocati Massimo e Giancarlo Nascimbeni

Gli avvocati Massimo e Giancarlo Nascimbeni

UN ACCORDO CHE IN EFFETTI SEMBRAVA IN FIERI nei giorni scorsi, concordato fra lo studio degli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni, sempre sul pezzo, e gli organi tecnici del Comune.

ARTICOLATO sul versamento (eseguito) del 35 per cento della rata scaduta a gennaio scorso, percentuale sostanzialmente corrispondente al ridotto utilizzo dell’Helvia Recina; sull’impegno biancorosso di effettuare i futuri allenamenti su altri campi (all’uopo affittato quello di Appignano al prezzo di mille euro mensili); e sulla presentazione delle succitate garanzie assicurative limitatamente a 60mila sino a fine agosto 2017 (in luogo dei 180mila euro, con scadenza 31/08/2018, previsti dal contratto base).

QUESTO NELL’OTTICA DI UN RAPPORTO STEP BY STEP. Cioè da adeguare, di volta in volta, all’evoluzione della situazione.

EVIDENTEMENTE PERO’ RESPINTO DALLA GIUNTA, che ha rimescolato le carte.

PARADOSSALE LA QUESTIONE DELLE POLIZZE. Dopo lunghi mesi di oblio, sono improvvisamente riemerse all’attenzione dell’Ente comunale. Che ne ha richiesto al club biancorosso la perentoria produzione entro il prossimo 20 agosto. Condizione di fatto impraticabile per la chiusura degli uffici nell’attuale periodo ferragostano.

CI SARA’ GUERRA DI CARTE BOLLATE, in tribunale, se non prevarrà il buon senso. I legali della Maceratese sin d’ora considerano difatti illegittima la decisione della controparte. Addirittura una manifestazione di ostilità nei confronti della S.S. Maceratese (ad societatem) o di chi la rappresenta (ad personam).

I tifosi della Curva Just

I tifosi della Curva Just

UNA COSA E’ CERTA: il futuro della Rata risulterà ulteriormente complicato. Proprio nel bel mezzo del passaggio più difficile degli oltre cinque anni di gestione tardelliana.

UNICO RAGGIO DI SOLE la riappacificazione della Presidentessa con gli esponenti della “Curva Just”. I quali hanno ottenuto l’invocata riduzione del prezzo degli abbonamenti (leggi l’articolo), addirittura ricondotto al di sotto di quello della passata stagione, nonostante i due incontri in più casalinghi relativi al nuovo format. A venti formazione per girone.

DUNQUE UNA DIMOSTRAZIONE DI BUONA VOLONTA’ della capintesta biancorossa. Da premiare, a mio avviso, con un rilancio dell’acquisto delle tessere che lo discosti dai modesti standard abituali.

E CHE SIA ESPRESSIONE DI SOSTEGNO dei colori del cuore, alla vigilia di un’avventura probabilmente fra le impegnative della storia del calcio biancorosso.

PER QUESTI MOTIVI:

a) L’inclusione in un girone di ferro.

b) Un avvio di campionato da far tremare i polsi. Incrociate con i due appuntamenti casalinghi succitati, due trasferte da sturbo (Modena e Padova) dopo il vernissage di Bergamo con l’Albinoleffe, le cui difficoltà sono tutte da declinare.

c) La partenza di Kouko che, al di là delle cause che l’hanno provocata, ha mutilato la fase offensiva della formazione.

maceratese

La formazione della Maceratese scesa in campo nell’amichevole al Tubaldi

d) La realtà di un budget contenuto, imposta dall’equilibrio di bilancio (assoluta esigenza di sopravvivenza), nel contesto di un mercato difficile per definizione.

e) Il “minutaggio” assolutamente da rispettare per non perdere parte – sino al 50 per cento – del contributo di Lega.

f) Una squadra rinnovata per nove undicesimi come conseguenza di diverse circostanze. La principale delle quali, però, l’insostenibile costo di conferma dei “gladiatori” eventualmente disposti a restare.

g) Uscita dignitosamente dalla Tim Cup, come tutte le sue analoghe, salvo tre. Sufficiente negli approcci di precampionato, il più duro dei quali a Recanati. Ma sicuramente fragile, in attesa di essere irrobustita da qualche rinforzo quand’ormai sono contati i giorni che la separano dal via. Mi ha confidato Stambazzi sabato pomeriggio al “Tubaldi”: «Un paio di attaccanti sono necessari: un giovane ed uno esperto. Qualcosa manca anche negli altri reparti. Ma bisogna tener d’occhio i conti» Lapalissiano!

PROBABILMENTE QUALCOSA mi sta sfuggendo, da questo …decalogo.

NON PERO’ L’APPREZZAMENTO dell’ardire di Mariella nostra. Sempre più sola al comando.



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