di Gianluca Ginella
Concussione sulla lottizzazione di Corneto, l’architetto Paolo Evangelisti rinuncia alla prescrizione. Il legale: «Dopo i due anni che ha passato tra perquisizioni e interrogatori non accetta che tutto possa essere coperto dall’oblio della prescrizione. E’ assolutamente estraneo ai fatti e intende dimostrarlo». L’architetto, ex consigliere comunale, è imputato al tribunale di Macerata insieme ad un altro ex consigliere, Guido Garufi. La scorsa udienza i legali di Garufi, gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana, avevano fatto rilevare che quanto contestato era, a loro parere, prescritto.
Questo perché dal capo di imputazione mancavano le date in cui sarebbero avvenuti i presunti pagamenti in denaro che i proprietari dei lotti di terreno avrebbero versato, su richiesta di Evangelisti e Garufi, per far approvare in Consiglio comunale la lottizzazione. Visto che il voto risale al 2005 e altre date non vengono indicate, i legali sostengono che sia tutto prescritto. Oggi il procuratore Giovanni Giorgio ha chiesto al giudice Daniela Bellesi che vengano sentiti i proprietari per riferire quando sarebbero avvenuti i presunti pagamenti, garantendone la non punibilità secondo quanto è previsto per i casi di ritrattazione (sono infatti indagati per false informazioni al pubblico ministero). Il giudice su questo punto si è riservato di decidere. Lo farà la prossima udienza, anche perché l’avvocato Fabiola Cesanelli, legale di Evangelisti, oggi ha detto che il suo cliente non intende avvalersi della prescrizione. «Evangelisti è assolutamente estraneo ai fatti e innocente – dice l’avvocato Cesanelli –. Quindi non può accettare che il travaglio subito in questi due anni con perquisizioni, interrogatori possa essere coperto semplicemente dall’oblio della prescrizione».
«Questa richiesta ci ha preso in contropiede per le modalità, ma è lodevolissimo da parte di Evangelisti – commenta l’avvocato Giancarlo Giulianelli, che assiste il comune di Macerata, che è costituito parte civile –. Dispiace che i reati possano essere prescritti, questo non certamente a causa della procura, con cui mi sono complimentato anche oggi per come ha svolto le indagini». «Non commento sulla decisione di Evangelisti – dice l’avvocato Valori –. Sono soddisfatto invece perché oggi il procuratore ha aderito alle nostre tesi sul fatto che i reati siano prescritti, era il nostro obiettivo ed è stato raggiunto». Il gup Bellesi, preso atto di quanto emerso oggi in udienza, ha rinviato il processo all’11 maggio, giorno in cui Evangelisti dovrà presentare, ufficialmente, la sua rinuncia alla prescrizione.
«Prendo atto che il professor Garufi, da me personalmente conosciuta come persona colta ed intelligente – dice il procuratore Giovanni Giorgio -, intenda avvalersi della prescrizione ed abbia, quindi, rinunciato a fornire la propria versione davanti a un giudice “terzo”, come pure il suo legale aveva preannunciato in passato. Io avrei auspicato che tanto accadesse; ma è indubbio che il prof. Garufi abbia esercitato un suo legittimo diritto, ovvero quello di non rinunciare alla prescrizione, posto che – peraltro – le discutibili norme in materia di prescrizione – al momento vigenti – non sono state, certo, scritte da lui.
Per quanto concerne il professor Evangelisti – continua il procuratore -, a mio parere la rinuncia alla prescrizione, in sé, costituisce manifestazione della volontà, senz’altro apprezzabile, di giungere a un verdetto di merito circa l’accusa mossagli. Da un punto di vista strettamente processuale, ritengo che detta volontà doveva essere manifestata prima dell’inizio della odierna discussione. Ma il giudice ha ritenuto che il preannuncio della formale e personale dichiarazione di rinuncia alla prescrizione, giustifichi il disposto slittamento all’udienza dell’11 maggio. Ho motivo di ritenere che alla prossima udienza – qualora sopraggiunga la dichiarazione di rinuncia alla prescrizione – debba essere posto nelle condizioni di riformulare le mie richieste, visto che quelle da me rassegnate all’odierna udienza erano correlate al fatto che nessuno dei due imputati aveva sino ad allora formalmente rinunciato alla prescrizione. Sinora il procedimento in questione era stato un processo con protagonisti muti. Ora il professor Evangelisti intende rinunciare alla prescrizione. Spero che vorrà rispondere alle mie domande in occasione della prossima udienza, non avendolo fatto – legittimamente si intende – sinora. Mi auguro che, a questo punto, anche le persone, coinvolte nel procedimento in questione, come apparenti promittenti, a titolo concussivo, delle somme indicate nell’imputazione mossa a Garufi e ad Evangelisti e sottoposte a procedimento penale, quali indagate del reato di false informazioni al pubblico ministero, decidano di non avvalersi più della facoltà di non rispondere, fornendo il loro contributo per il raggiungimento della verità».
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