Concussione al Comune,
la difesa di Garufi: “fatti prescritti”

MACERATA - Colpo di scena all'udienza preliminare dove sono imputati l'ex consigliere e l'architetto Paolo Evangelisti: depositata una memoria in cui viene rilevato che i presunti reati non sarebbero più perseguibili. Il procuratore ha chiesto un rinvio per esaminare gli atti
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Guido Garufi

Guido Garufi

 

di Gianluca Ginella 

Presunta concussione sulla lottizzazione di Corneto, i legali chiedono la prescrizione: la procura non ha indicato le date in cui sarebbero avvenuti i presunti pagamenti. L’istanza è stata avanzata oggi, con una memoria, dagli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana che difendono uno dei due imputati, l’ex consigliere comunale Guido Garufi. L’altro imputato è l’architetto Paolo Evangelisti, a sua volta ex consigliere comunale. La procura ha preso atto della richiesta e, ritenendola meritevole di approfondimento, ha chiesto un rinvio per esaminare gli atti. La questione, squisitamente tecnica, verte sul fatto che non essendovi indicate date dei presunti pagamenti illeciti che sarebbero stati richiesti ad alcuni proprietari dei terreni per far passare la lottizzazione in Consiglio comunale, al massimo, se vi è stato reato, questo risalirebbe al 2005.

Da sinistra: gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana

Da sinistra: gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana

Ossia all’anno in cui Consiglio ha approvato la lottizzazione. E la concussione per induzione (quella contestata agli imputati) va in prescrizione dopo 8 anni. Il legale di Evangelisti, l’avvocato Fabiola Cesanelli, non era a conoscenza della memoria difensiva presentata dai colleghi Valori e Pantana e si è riservata di leggerla e di decidere, la prossima udienza (fissata al 27 aprile) se rinunciare o meno alla prescrizione. La difficoltà della procura nell’indicare date dei presunti pagamenti consiste nel fatto che nessuno dei proprietari nel corso delle indagini ha dato indicazioni in merito. «Ho ritenuto che le argomentazioni dei difensori possano essere meritevoli di riflessione. Sulla base della nuova normativa – dice il procuratore Giovanni Giorgio –, non avevo ritenuto di contestare la concussione con minaccia, quella più grave, posto che i proprietari dei terreni hanno ottenuto un notevole vantaggio economico». Il processo si sta svolgendo davanti al giudice Daniela Bellesi. Il comune di Macerata è parte civile, assistito dall’avvocato Giancarlo Giulianelli.



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