Chiude la strada per lavori ma i residenti non vengono avvisati. Isolata una frazione. Succede a Pievebovigliana dove questa mattina le famiglie che abitano in via Frontillo, nell’omonima frazione, hanno trovato il cantiere che chiude trenta metri di carreggiata dissestata negli anni a causa del maltempo. «Senza nessun avviso – tuona David Fiacchini, biologo, residente nella zona – ma come si fa?». Fiacchini racconta di aver fatto marcia indietro con la propria auto e di essere rimasto a casa questa mattina. «Domani vedrò come fare – aggiunge il residente – perché l’unica alternativa è una stradina sterrata che arriva a Fiastra ma non adatta alla percorrenza di veicoli normali per via della forte pendenza e dei sassi presenti sulla carreggiata. Solo con un fuoristrada ci si riesce. Siamo prigionieri. La stradina termina in un tratto privato dove il proprietario ha messo tanto di cartello per non far passare le auto».
Fiacchini spiega come la strada due anni fa fu colpita, come altre zone, da una ondata di maltempo caratterizzata da piogge abbondanti che provocò un parziale dissesto poi tampinato con un intervento. «A fine estate di quest’anno – prosegue il residente – giunsero notizie circa l’attivazione dei lavori di consolidamento della strada. Andai in Comune per avere maggiori informazioni e mi rassicurarono per i lavori aggiungendo che i residenti sarebbero stati informati con anticipo. ma così non è stato tanto che questa mattina hanno chiuso la strada creando forti disagi a chi come me abita nella frazione che di fatto è isolata. Chi è uscito di casa prima delle 8 con l’auto ha trovato l’inizio del cantiere ed è riuscito a passare. Ora per tornare dovrà lasciare la vettura oltre lo sbarramento perché la strada non è aperta perché sono iniziati i lavori. Nella propria abitazione ci arriverà a piedi percorrendo il tratto interdetto che è accessibile solo ai pedoni. Qui ci abitano sette famiglie». Fiacchini pone anche un problema sicurezza per gli abitanti interrogandosi su come un mezzo di emergenza potrà arrivare se qualcuno si sente male e su come un mezzo pesante che trasporti legna per l’inverno e un mobile per l’arredo destinato a quelle casa possa riuscire a passare.
(Mar. Ve.)
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Ringrazio la giornalista per l’articolo. Una piccola precisazione: non siamo del tutto “prigionieri”, anche se non è così semplice arrivare a Frontillo dalla sterrata che scende da Cicconi di Fiastra. E siamo ben felici che i lavori di sistemazione – a due anni esatti dal dissesto idrogeologico – siano stati attivati in tempi tutto sommato non così lunghi.
Il rammarico più grande è il mancato avviso da parte dell’Amministrazione comunale: se organizzare una riunione è complicato, sarebbe stato più che sufficiente una semplice telefonata, un avviso cartaceo affisso per le vie della frazione (come fanno anche Enel e Telecom prima di avviare i lavori che determinano problemi) o una lettera inviata ai residenti.
Per il resto, i lavori procedono alacremente e speriamo che in una decina di giorni si torni alla “normalità”.