di Enrico Maria Scattolini
VOX POPULI riferisce, con crescente insistenza, che Kouko sarebbe entrato nel mirino del Pescara. Per cui, alla riapertura del mercato, potrebbe trasferirsi in riva all’Adriatico (-).
LA SMENTITA DI NACCIARRITI (+), amministratore delegato del club biancorosso, è però immediata e categorica: ”La Maceratese ha sotto contratto l’attaccante ivoriano sino al termine del campionato. Per cui resterà da noi.”
SALVO CHE, NATURALMENTE, non arrivi un’offerta da non poter rifiutare (+). Dalla società ed anche dal giocatore.
“PER ME E’ UN INVINCIBILE, come posso rinunciarvi?”, ha ironizzato la Tardella in sala stampa. Con ancora nelle retine lo spettacolare colpo di testa della punta che ha spianato la strada alla vittoria biancorossa (+), da cui sono state invece rapidamente cancellate le immagini (eppure gloriose!) dell’attività degli ex colleghi di Kouko.
IL QUALE ATTUALMENTE HA IL RECORD di un superbo 75% di rapporto gol/partite. Percentuale che avrebbe raggiunto la perfezione del 100% (+++) se sabato l’altro, a Santarcangelo, il portiere del Rimini non gli avesse negato il successo dell’abituale conclusione di testa con una paratona.
PATRIMONIO ESSENZIALE dell’attacco maceratese. Che sta sì recuperando Fioretti (+), finalmente a segno ma ancora distante dall’ideale condizione (“A Ferrara, nello scorso campionato, praticamente non ho più giocato dal mese di marzo”, ha tenuto a sottolineare il centravanti), ma che ha in infermeria Ganci.
“PER I POSTUMI DELL’INFORTUNIO SUBITO AD APRILIA”, ha precisato Bucchi, aggiungendo il suo personale elogio per la generosità (forse troppa) nella circostanza dimostrata dal calciatore che ”…è rimasto in campo sino all’ultimo per aiutare la squadra (+).”
MA PROBABILMENTE anche a causa della forzata lontananza di un paio di stagioni dall’agone, e di un po’ d’…annite (-).
A PROPOSITO D’INFERMERIA, spunta pure la lungodegenza di Giuffrida (-). In tribuna anche domenica scorsa.
PRECISA LA DIAGNOSI DI BUCCHI: ”Il mediano soffre di un ematoma sotto ad un piede. Molto doloroso ogni qualvolta prova a forzare, ma in via di assorbimento. Grazie anche all’assistenza dello staff medico (+)”.
CENTROCAMPO=SCHEMA DI GIOCO. Inevitabile l’equazione (+). Soprattutto di questi tempi, inaugurati dall’improvvisa variazione di modulo contro il Rimini.
IERI POMERIGGIO IL MISTER BIANCOROSSO ci ha riprovato (leggi la cronaca della gara), sia pure limitatamente all’ultima mezz’ora di gioco, quando ha sostituito Buonaiuto con Fissore. Mutando quindi il suo classico 4-4-2 in un arcigno 5-3-2 di fresca memoria (+).
SCELTA AZZECCATA, A MIO AVVISO (+). Perché consigliata da ciò che stava accadendo sul campo. In diretta.
DECISAMENTE CONQUISTATO DAL PONTEDERA, non tanto per aver avanzato di dieci-quindici metri il baricentro della sua manovra-conseguenza inevitabile del doppio svantaggio, tale da rendere inutile ogni residua prudenza difensiva-, quanto dalla specificità dei problemi che stava provocando ai biancorossi nella fascia sinistra della loro retroguardia.
DOVE IMPERVERSAVA la catena mancina dei toscani, con i guizzi di Disanto e le sovrapposizioni continue del terzino Gemignani. Puntuali (+) nel creare affanno ed imbarazzo a Karkalis e, di conseguenza, all’intera terza linea della Maceratese.
RIPETUTI CAMPANELLI D’ALLARME, soprattutto intorno al decimo/undicesimo minuto, che hanno indotto Bucchi a provvedere nel modo surriferito (+).
UNA CORRENTE DI PENSIERO avrebbe probabilmente preferito la diversa soluzione di un irrobustimento del reparto intermedio con forze fresche. Sicuramente più …estetica (+), ma forse meno efficace. Anche per la stanchezza che stava progressivamente alzando la soglia dell’acido lattico nella muscolatura del “perno” Carotti e per l’evanescenza di D’Anna.
I RISULTATI, IN OGNI CASO, HANNO PREMIATO la decisione di Bucchi (+). Certo, non è stato un bel vedere l’arrembante pressione del Pontedera. Che però ha partorito solo una vera occasione da rete (lob di Cannoni al 31’).
PER ALTRO COMPENSATO (+) da qualche ripartenza della Benamata. Una delle quali sarebbe stata probabilmente vincente se Kouko avesse servito, alla sua sinistra, il libero Fioretti a conclusione di un’azione caratterizzata dal vantaggio numerico biancorosso.
IO DICO CHE LA SCELTA DI BUCCHI è stata coraggiosa (-) perché ha sfidato l’…impopolarità, ma ha assicurato i tre punti.
UN ALTRO NE AVREBBE COINQUISTATO A SANTARCANGELO (+) se, all’ultimo assalto, la dea bendata non avesse aiutato il Rimini.
I FATTI SONO QUESTI, al di là delle inevitabili polemiche (+).
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L’attacco della Rata insomma è composto da Kouko, ambito dal Pescara in Serie B, da Fioretti che non gioca dalla marzo 2015 e Ganci che addirittura non vede palla dal 2013, quando la Lega Pro a divisione unica non esisteva. Ironizza la presidente Tardella sostenendo di non potersi liberare “dell’invincibile Kouko”, mentre non ci ha pensato su molto a liberarsi degli altri 10 compagni dell’ivoriano. Battuta della presidente che fa il paio con quella che la Rata nel derby con l’Ancona “giocherà a viso aperto”. Certo, non può fare altrimenti, visto che Lasicki è impegnato con l’under 21 polacca e Bucchi non disporrà di 3 centrali difensivi, altrimenti su il bunker al Del Conero! Scattolini, dopo la posizione problematica del match con il Rimini: “la scelta di Bucchi merita rispetto” scrisse, si schiera a favore della decisione del mister di blindare al difesa a 5, perchè “ha portato tre punti”. Sosteneva un noto politico che “il fiume risponde sempre alla sorgente”. Allora come può dimenticare un vecchio interista, quale Scattolini, la squadra guidata da Helenio Herrera. La parola d’ordine era “primo non prenderle”, una formazione forte in difesa che se segnava non si riusciva più a rimontarla. Da allora, Scattolini, sono passati 50 anni, c’è stato il fenomeno olandese, i concetti tattici hanno subito un’evoluzione profonda. Lo dimostrano, nel piccolo della Lega Pro, due formazioni in lotta per la salvezza: Lucchese e Pontedera, quest’ultima con pesanti assenze, che si sono presentate a Macerata con 3 punte. Credo sia lecito aspettarsi da un allenatore ex attaccante una squadra votata al gioco offensivo, più che ad una tattica “sparagnina”.
Caro Caporaletti, un conto è l’estetica, un altro la concretezza.I risultati ottenuti da Bucchi sono lì a dimostrarlo..
Tutti sanno che il calcio non è una scienza esatta: si poteva pareggiare a Latina, vincere con la Lucchese e pareggiare a Rimini; ma se oggi la Maceratese anziché con sette punti ed una gara in meno fosse stata ultima con zero punti, il tifoso vero avrebbe dovuto comunque applaudire la società è la Presidente per la professionalità con la quale è stato affrontato il salto. Quanto a professionalità, poi, il mister Bucchi non si discute.
Cedere Kouko sarebbe un errore madornale e per tanti motivi. Il principale motivo e’ che questo bravissiomo giocatore merita,da quello che si e’ ben visto, un palcoscenico diverso.Potrebbe fare tranquillamente la serie A e non e’ escluso che qualche Societa’ di serie A lo stia osservando.Poi
per il simpatico e forte rapporto di amicizia che si e’ creato con la CURVA e credo che privarla di
questo fenomeno,oltretutto molto affezionato a questa tifoseria e no a quella dormiente e critica
della TRUIBUNA potrebbe creare qualche forte dissenso e protesta. Piuttosto affiancherei a KOUKO
una davvero efficiente spalla in attacco che lo possa aiutare a fare piu’ goals e ad aumentare lo
spettacolo che porterebbe anche piu’ gente allo stadio. Ok?
Cedere Kouko sarebbe un errore ma è vero anche che se una squadra di rango superiore è interessata al giocatore, sarebbe difficile trattenerlo. Senza considerare che, tra l’altro, il contratto del giocatore scade a fine stagione ed il rischio sarebbe quello che non rinnovando se ne andrebbe via a “parametro zero”…. ed allora la società rimarrebbe fregata due volte. Sono comunque dell’idea che Kouko sia assolutamente adeguato per questa categoria, così come lo erano la maggior parte dei giocatori della passata stagione.