di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Raid in centro storico: i ladri entrano in tre negozi e portano via il denaro che era in cassa. Dopo il furto alla trattoria Da Rosa, il cuore di Macerata nuovamente colpito dai ladri. Uno dei titolari derubati, Diego Sette, del negozio Smooke in corso della Repubblica: «E’ segno che non ci sono i controlli, 2 o 3 ladri mettono a soqquadro la città».
Tre furti fotocopia sono stati messi a segno nella notte tra sabato e ieri da malviventi che hanno scassinato le porte d’ingresso e sono entrati svuotando le casse e prendendo, dove hanno potuto, oggetti di valore. I ladri hanno agito tra via Gramsci, corso della Repubblica, e piaggia della Torre.
Uno dei furti è stato messo a segno al negozio di dischi Pietroni, in via Gramsci: «Se n’è accorto ieri sera un ragazzo che ha notato che la porta era aperta e ha chiamato la polizia – dice Corrado Leoni, che lavora nel negozio di dischi –. Sono entrati e hanno rubato qualche centinaio di euro di spicci che erano in cassa. Sto verificando se hanno preso altro». La stessa notte i malviventi hanno agito da Smooke, in corso della Repubblica. «E’ lo stesso identico furto che mi hanno fatto nel settembre del 2013. Hanno staccato il nottolino della porta, aperto il registratore, hanno rubato gli spicci da uno e due euro, in tutto hanno portato via sette euro. Credo siano stati disturbati perché hanno lasciato il portaspicci dove c’erano altri soldi – dice il titolare, Diego Sette –. Sono due o tre ladri, secondo me dei tossicodipendenti, che mettono a soqquadro Macerata. Per me è una cosa assurda. In due anni è il secondo furto, ho un altro negozio a Civitanova e lì non è mai successo niente. E’ segno che non ci sono i controlli. Secondo me con un po’ volontà si potrebbe controllare molto meglio». Il terzo furto i ladri lo hanno compiuto in piaggia della Torre, da Mariani, ditta di impianti elettrici che lì ha anche un punto vendita. «Del furto si è accorto ieri mattina uno dei titolari che era passato a ritirare delle carte – dice Franco Perilli, un dipendente –. Ci hanno preso 250-260 euro dal registratore di cassa, ci hanno rubato un computer portatile e un misuratore laser. In tutto saranno oltre mille euro». Per entrare «hanno spezzato il nottolino della porta e ne hanno messo uno loro, che si apre con un passepartout e così hanno aperto la porta». Nella notte tra giovedì e venerdì era invece stato messo a segno un furto alla trattoria Da Rosa, in via Armaroli, in quel caso il bottino era stato sui 3mila euro (leggi l’articolo).
(Aggiornato con servizio completo alle 12,40)
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Purtroppo occorre la videosorveglianza.
Video sorveglianza ? Più controlli ? unica soluzione un cane che sbrana chiunque entri forzando le serrature
La video sorveglianza va fatta subito, ma per il PD il problema non esiste. Siamo noi che facciamo terrorismo psicologico……!
La videosorveglianza, l’allarme ed opportune inferriate ora sono il minimo che occorre, altrimenti non si ha neanche il rimborso dall’assicurazione. E sono costi.
Macerata è diventata invivibile
estendere la sorveglianza delle persone anche a macerata di concerto con le forze dell’ordine.
Bene così ancora e poco …… Votano tutti PD. Macerata
Serve la sorveglianza e una revisione delle norme che regolano l’uscita dal carcere o l’eliminazione del braccialetto elettronico per buona condotta.
Carlo Gasparetti porta una brandina e dormi in negozio. Apparte gli scherzi questo è un affronto nel cuore di una città. Nel medioevo chiudevano i cancelli e facevano la ronda; forse è una soluzione.
ormai li avete fatti venire in nome dell’integrazione…adesso fateli integrare.
Sig. Giuliano Principi,
quando qualcuno arresterà gli autori di questi furti e avremo la prova che si tratta di stranieri, le darò ragione. Ma se dovesse trattarsi di italiani, la prego: torni qui e, con medesima onestà intellettuale, chieda scusa per la sua avventatezza.
La videosorveglianza funziona se poi, 24 ore su 24, qualcuno è incollato allo schermo ed avvisa immediatamente le Forze dell’Ordine in caso di scasso, rapia, furto, aggressione in diretta.
E funziona se, ovviamente, siinterviene mentre il crimine è ancora in atto (<em<possibilmente senza arrivare a sirene spiegate e lamopeggianti, onde evitare di "avvertire" i malviventi e dargli il tempo di allontanarsi)…
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Altrimenti se le riprese vengono viste solo dopo, a fatto avvenuto, funziona poco da deterrente: i delinquenti (se sanno che ci sono e telecamere) probabilmente si maschererebbero per non farsi riconoscere….
Inoltre ci sarebbe da sviluppare, anche nelle città maggiori (facendo dei corsi e dando informazioni), i “controlli di vicinato”
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/09/09/controllo-del-vicinato-assemblea-pubblica-per-le-adesioni/702288/
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/10/02/parte-il-controllo-del-vicinato-a-esanatoglia-fiuminata-e-morrovalle/711573/
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/08/24/fermare-i-reati-prima-che-siano-commessi-parte-il-controllo-del-vicinato/695706/
nonche aumentare le pattuglie (a piedi ed in auto) sia di gorno CHE DI NOTTE
La videosorveglianza è un deterrente e un sistema per individuare, poi, i malviventi. Inoltre in alcuni casi (quelli più critici) c’è proprio la persona incollata ai monitor, perché no.
Saranno stati i soliti drogati, che nessuno gli corre più dietro tanto più che una notte in camera di sicurezza non gli tocca, o gli altrettanto soliti migro-clandestini futuri “nuovi italiani”, quelli del “fenomeno di migrazione epocale cui siamo di fronte!” che loro poi metterli in guardiola per 13-14 ore significa pure farli ridere ancora di più, capendo quanto siamo dei poveri stronzi? E, in definitiva, per farsi un giudizio sul fatto, cosa ce ne frega di saperlo? Che cambia?
E’ enorme che in posti come la galleria del Palazzo degli Studi o per la Piaggia della Torre non ci siano dappertutto le telecamere, che costerebbero pochino assai rispetto, per esempio, a quanto è costata la simpatica puttanata dell’orologio della torre di Piazza.
E’ invece normale, perché così sempre è stato da noi, che a passeggio per il centro o per altri posti della città non si vedano agenti di uno dei tanti corpi cui sulla carta (e su poco altro …), compete la tutela dell’ordine pubblico. Mai a vedere di giorno, e soprattutto di notte, quando più occorrerebbe, un vigile urbano, un poliziotto, un carabiniere o un finanziere girare per le vie della città. A piedi per le strade più affollate o in auto per quelle più periferiche.
Viaggiare in altri paesi, e vedere che a ogni latitudine, in ogni continente, fra ogni razza, coloro che portano una divisa girano per le strade a controllare la situazione dalla mattina alla mattina dopo, 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno, dà il senso della distanza fra gli altri e noi, che a ogni ripetersi di fatti come questi narrati nell’articolo cazzeggiamo su “buttare via la chiave”, “necessità di ribellarsi”, “dove siamo finiti!”, “domattina tanto saranno già liberi”, “prima o poi la gente si farà giustizia da sola!”, ma poi rivotiamo sempre i soliti attori comici che cantano sulle note di “integrazione”, “tolleranza”, “umanità”, “riforme”.