Per la prima volta un cardinale partecipa ai lavori del Consiglio regionale delle Marche nell’aula consiliare. “C’è un’alleanza tra voi e me perché entrambi siamo chiamati a servire lo stesso popolo”. Lo ha detto il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona Osimo, rivolgendosi alla Giunta e al Consiglio durante la seduta odierna dell’Assemblea legislativa, dedicata ad una riflessione sull’ambiente e sull’Enciclica di papa Francesco “Laudato si”. Ha detto di provare “imbarazzo e stima” nel rivolgersi ai presidenti della Giunta Luca Ceriscioli e del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, agli assessori e ai consiglieri. “Non ho nulla da insegnarvi – ha aggiunto – perché questa è una cattedra che non mi appartiene. Il bene comune è un bene complessivo e insieme possiamo comprendere meglio ciò che è necessario offrire agli uomini di oggi e alle problematiche”. Un’alleanza “da costruire” ha ribadito Menichelli, esortando a non lasciarsi “governare dalle appartenenze” e ricordando che “ci sono parole pregne di laicità come carità, intesa nel senso di solidarietà, e pace”. Il presidente dell’Assemblea legislativa marchigiana Mastrovincenzo ha osservato che l’enciclica papale “insiste sulle responsabilità degli amministratori in tema di ambiente e territorio: noi siamo pronti a fare, in modo laico, la nostra parte”. Prima dell’inizio, Menichelli ha distribuito personalmente copie dell’enciclica ai componenti della Giunta e dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Ai lavori hanno assistito gli studenti delle ultime classi dei licei classico, scientifico e artistico di Ancona.
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…..Seduta odierna dell’Assemblea legislativa, dedicata ad una riflessione sull’ambiente e sull’Enciclica di papa Francesco “Laudato si”…..
Ma i nostri dipendenti regionali (si: giunta e consiglio sono nostri dipendenti, visto che è ricevono un lauto stipendio mensile attraverso denari pubblici) non hanno nulla di meglio da fare?
Tutti i problemi della Regione risolti?
Delibere, progetti, documenti tutti studiati, votati, capiti?
Tutte le difficltà economiche sociali presenti nelle Marche sono state superate?
Non c’era proprio nulla di meglio da fare, studiare, legiferare che perdere tempo (e nostri soldi)???
Certo che i vari Cavour, Garibaldi e tutti i morti per l’Unità d’Italia, poteseero tornare in vita, li andrebbero a cercare con i forconi e le mazze….
Infatti pare che Cavour abbia detto ‘Libera Chiesa in libero Stato’, facendo aprire due distinti conti correnti postali, uno allo Stato ed uno alla Chiesa. Per non parlare dell’anticlericale Garibaldi.
Consiglieri regionali che sono spesso cattivi esempi di amministrazione e di clientelismo, per darsi un tono cercano l’appoggio della chiesa cattolica.
L’Italia era di certo un paese più laico trenta o quarant’anni fa, da questo punto di vista stiamo andando indietro.