Romano Carancini nel comizio finale in piazza Battisti con Irene Manzi, Angelo Sciapichetti e Francesco Micucci
di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
Macerata vive la giornata finale dei comizi elettorali dopo la lunga campagna delle comunali 2015. Come due settimane fa, prima del silenzio elettorale alla vigilia del primo turno, i candidati sindaco Romano Carancini (centro sinistra) e Deborah Pantana (centro destra), oggi sfidanti al ballottaggio, si sono dati appuntamento nelle piazze del centro storico per l’ultimo appello agli elettori. Stessa location per entrambi, piazza Vittorio Veneto per Pantana e piazza Cesare Battisti per Carancini. «Spero che lo slogan “iotornoavotare” possa coinvolgere non solo quanti hanno votato il 31 maggio – ha detto Carancini – ma anche chi non ci è andato e intende la politica come noi. Una politica senza discriminazione, violenza e attacchi come quella della destra con cui ci dobbiamo confrontare. Facciamo l’ultimo sforzo e portiamo a vincere la città della cultura, dei servizi e dell’accoglienza».
Un’arringa appassionata, quella del primo cittadino uscente che parte dai traguardi raggiunti nei 5 anni trascorsi e passa attraverso i ringraziamenti ai compagni di viaggio dell’amministrazione, ai candidati della coalizione di centro sinistra, alla famiglia, ai cittadini che hanno scelto il centro sinistra al primo turno. A lanciare l’appello al voto per il primo cittadino ci sono anche la deputata Irene Manzi e i consiglieri regionali del Pd Angelo Sciapichetti e Francesco Micucci. Chiude il comizio la musica dei Solari, che contano alla batteria il noto avvocato Vando Scheggia. «Voglio ringraziare gli oltre 8mila elettori che ci hanno già votato e i 180 candidati della nostra coalizione che saranno protagonisti anche fuori il Consiglio comunale. Un grazie alla mia giunta, sono stati compagni di viaggio che non dimenticherò, che hanno dato prova di lealtà e di una coesione che non sarà facile ritrovare. Ringrazio mia moglie e i miei figli senza di loro non sarei arrivato fino a qui. In questi anni Macerata ha affrontato la tempesta di una crisi che non si vedeva da 70 anni. Lo abbiamo fatto investendo sulle persone, nel sociale, stando vicino alla cultura, guardano le famiglie con attenzione particolare ai servizi. Oggi la città si sta trasformando, ci sapremo spendere per le riqualificazioni, per il lavoro, per le infrastrutture, per la sanità».
Dall’altra parte del centro storico, Deborah Pantana tiene il suo comizio davanti ad un’ottantina di persone, per lo più i suoi fedelissimi che da lungo tempo stanno accompagnando questa candidatura. Con lei sul palco gli esponenti delle 7 liste della sua coalizione, Riccardo Sacchi (Fi), Fabio Massimo Conti (Tradizione e Futuro), Marco Bernabei (Destra di Popolo), Mattia Orioli (Frazioni e Centro), Stefano Giunta (Sovranità), Francesco Luciani (Idea Macerata). Per Pantana c’è anche il neo consigliere regionale di Fi Piero Celani e il candidato senegalese di Sovranità Paolo Diop. «Finalmente domenica sera avremo una Macerata libera – ha esordito la candidata – e questo è merito di tutti voi candidati e sostenitori. Anni di governo di centro sinistra hanno distrutto i nostri sogni e i sogni dei nostri figli. E’ inaccettabile vivere in una città dove regna il silenzio di una politica che ha sempre coperto tutti. Basti pensare che c’è una consigliere comunale che tirava le uova ai poliziotti al comizio di Salvini e nessuno le ha detto di andarsene dal consiglio».
«Hanno fatto di tutto per impedirci di arrivare fino a qui – continua – Ci hanno ostacolato nella presentazione delle liste e Carancini durante la campagna elettorale ha utilizzato trabocchetti per impedirmi di parlare e stare con la gente, costringendomi ogni sera nell’ultima settimana ad un confronto. Il 14 vinceremo perché siamo quelli della verità, quelli che sono per l’accoglienza dignitosa per immigrati che vogliono stare a Macerata in regola, lavorando e pagando le tasse. Lo dimostra la presenza di Diop qui con noi oggi. Domenica possiamo cambiare. Diamo una spallata al centro sinistra e mandiamoli a casa».
L’appello agguerrito di Pantana è preceduto dagli interventi dei capolista ad iniziare da quello di Riccardo Sacchi, il più votato della coalizione al primo turno con 262 voti: «Diciamo basta ad un sindaco che ha chiamato Deborah fascista quando lui ha privato il consiglio comunale di tutte le funzioni principali avocandole a se. Con arroganza ha varato il piano sosta, chiudendo il centro alle auto, ha fatto regalie agli amici attraverso una discutibile gestione delle partecipate come l’Apm, spende 9 milioni di euro all’anno in servizi sociali senza dare effettivo aiuto alle famiglie e alle fasce deboli. Quello di domenica sarà quindi un referendum tra chi vuole governare in modo clientelare, miope e affaristico e chi invece come noi vuole riportare Macerata ad essere un vero capoluogo in tutti i settori».
IN PIAZZA VITTORIO VENETO – Deborah Pantana con Stefano Giunta di Casa Pound. Alle loro spalle Paolo Diop
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Il bue che da del cornuto all’asino
Ma quanti comizi e confronti hanno fatto i due candidati dicendo sempre le stesse cose?!!!! Non se ne può più!!!Fortuna che domani si vota e chiudiamo i bla bla pre elettorali….
Poi chi vince dovrà passare dalle parole ai fatti….
«In democrazia, un partito dedica sempre il grosso delle proprie energie a cercare di dimostrare che l’altro partito è inadatto a governare; e in genere tutti e due ci riescono, e hanno ragione.»
(Henry Louis Mencken)
Caro Sacchi se gentilmente volesse chiarirmi quali sono i “settori”da privilegiare per riavere Macerata come vero capoluogo gliene sarei grato.
su due curricula (ho scritto bene nocciola?) dei candidati mancavano importanti cariche, tipo Presidente di non so che, amministratore di non so che altro, e altre cosette non secondarie. A leggere in giro si direbbe che CM e’ gestito dalle 3 scimmiette. Manco nel film i 3 giorni del Condor si sono mai visti simili cronisti da assalto. Mi torna sempre in mente quanto scrisse una redattrice di cui non ricordo il nome: la rivoluzione non si fa in un giorno.. Ma vai a spasso per le mura!