La polizia stradale sul posto
Maria Pia Severini
di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
E’ morta con un vasetto di fiori in mano, poco prima era stata al cimitero sulla tomba del marito: Maria Pia Severini, aveva 80 anni e aveva quasi finito di attraversare la strada sulle strisce pedonali lungo via Zegalara, a Corridonia, quando è stata travolta da un’auto. L’anziana è morta sul colpo. A soccorrerla per prima è stata la nipote, Michela Trisciani che stava a casa, non più di cento metri dal punto in cui è avvenuto l’incidente oggi pomeriggio pochi minuti prima delle 17, e ha sentito una forte frenata. «Mi sono affacciata e ho visto mia zia stesa per terra – racconta Trisciani –, era stata scagliata ad alcuni metri di distanza dopo l’impatto. Una scena terribile». Maria Pia Severini è stata travolta da una Opel Astra che stava scendendo lungo via Zegalara, alla guida un 42enne R.R. di Monte San Giusto. L’anziana aveva quasi finito di attraversare la strada quando è stata travolta dall’auto. L’urto non le ha lasciato scampo. Poco prima era stata al cimitero per trovare il marito, Umberto Ferranti, che si era spento lo scorso 17 febbraio. Maria Pia era legatissima al consorte e dal giorno della morte andava spesso al cimitero a portargli dei fiori sulla tomba. Cosa che aveva fatto anche oggi pomeriggio. Poi sarebbe andata a casa della sorella, che vive vicino al cimitero, e in serata sarebbe passata a casa. Grande la rabbia dei familiari di Maria Pia che già in passato avevano segnalato al Comune la pericolosità di quella strada, dove non ci sono marciapiedi e dove spesso le auto passano a tutta velocità. «Questa strada è la vergogna di Corridonia, qui le auto volano» dice Michela Trisciani, tra le lacrime di dolore per la zia morta e la grande rabbia che una cosa simile non sia stata evitata. Sul posto, per i soccorsi, sono intervenuti il 118 e la polizia stradale di Macerata che si è occupata di svolgere i rilievi dell’incidente. Altri accertamenti saranno svolti con l’ispezione cadaverica sul corpo dell’anziana. La donna era pensionata e aveva fatto la casalinga.
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Dopo tanto dolore spero solo che ora sarai in cielo, con l’amato zio Umberto.
Ricordo che ero un ragazzo quando ci fu il primo pedone travolto e ucciso lungo la strada provinciale. E’ una strada in cui le auto viaggiano veloci ed i pedoni che generalmente vanno e vengono dal cimitero rischiano la vita. Ricordo che in tutte le campagne elettorali si facevano promesse di dotare quella via di un chilometro di marciapiede. Mai fatto, perché costoso: l’importante era prendere voti. Anche nel programma di Corridonia Insieme per Nelia Calvigioni sindaco c’era la promessa di costruire un “marciapiede per raggiungere il cimitero dal capoluogo, per garantire sicurezza ai pedoni in una strada con intenso traffico”. Di quel programma del 2012 è stato realizzato molto poco. Figuriamoci a spendere soldi per un marciapiede, quando tutti quelli di Corridonia sono ridotti male. Dicono che non hanno i soldi… Si è vero, pure il governo PD fa pagare ai Comuni i suoi fallimenti. Però non è detto che nei prossimi due anni l’amministrazione del Partito Democratico non farà il marciapiede sulla provinciale. Magari rinunciando agli appannaggi di giunta, che, pur senza fondi, credo li prendano sempre ogni mese.