Festa dei Cancelli domani alle 18 in piazza Annessione per la restituzione di uno dei monumenti storici più significativi della città completamente rinnovato. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune insieme ai commercianti della zona che offriranno ai cittadini un momento di festa con cibo, vino e musica. Il restauro conservativo eseguito dalla ditta Alessandrini per una spesa di 120 mila euro, ha tenuto l’opera lontano da Macerata per 3 anni. Nel giugno 2012, infatti, sono stati messi in sicurezza a causa del distacco di alcuni elementi decorativi e strutturali, dovuto all’azione degli agenti atmosferici e alla vecchiaia della struttura in ghisa. La prima fase del lavoro, seguito dall’architetto Luigi Pavoni, è iniziata con un’indagine superficiale dei Cancelli seguita da una mappatura del degrado che sono servite a determinare con esattezza il colore e la tonalità originaria della struttura. La superficie metallica è stata ripulita interamente dai depositi inquinanti e dai vari strati di vernice che si sono susseguiti nei vari interventi di manutenzione con tecniche di rimozione chimica, utilizzando sverniciatori neutri specifici per i montanti e i grifi e con tecniche abrasive meccaniche per le ante dei cancelli, i laterali e le lanterne. Le parti in ferro sono state pulite meccanicamente e dove gli elementi presentavano problemi di staticità sono stati sostituiti con innesti di materiale nuovo di uguale fattura, mentre i decori in ghisa mancanti o irrecuperabili sono stati ricostruiti. Per quanto riguarda le parti ritenute recuperabili si è ricorso all’incollaggio con resine che hanno permesso di ricostituire con assoluta fedeltà le linee di giunzione che risultano praticamente invisibili. Terminata la fase di pulitura e rimontaggio degli elementi distaccati, si è proceduto a proteggere l’intero manufatto con trattamenti inibitori con ossido riduttori. Per quanto riguarda le otto lanterne, hanno ricevuto l’identico trattamento delle altre parti dei Cancelli, sono stati ripuliti e temperati i vetri originali ed è stata rinnovata l’elettrificazione e sostituite le vecchie lampade al sodio con lampade a scarica agli ioduri metallici di identica intensità di quelle precedenti perché ritenute più somiglianti alle vecchie lampade ad incandescenza. Infine, la coloritura è stata realizzata utilizzando due mani di smalti satinati a spruzzo. Il restauro ha visto l’approvazione della competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche dell’ architetto Gabriele Barucca.
(Nota del Comune di Macerata)
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Soldi spesi per riparare i cancelli: 120.000 euro (240 milioni di lire di una volta, praticamente è come spendere 2000 euro al mese per il lavoro a tempo pieno di 5 persone per un anno. Fate le vostre considerazioni, per me è una cifra esagerata).
Soldi necessari per riparare un etilometro (l’unico in dotazione ai vigili urbani è rotto): 1400 euro (e pare sia stata un’impresa biblica trovare i fondi….) . Quindi rimettere a posto i Cancelli equivale a riparare 85 etilometri… ecco, io non vorrei dire, ma avete trovato i soldi per riparare dei cancelli (valore artistico/turistico?mah, vorrei saperlo….) e poi non spendete niente per la sicurezza dei cittadini?
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/07/29/i-cancelli-diventano-armature/221029/
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/08/01/messa-in-sicurezza-dei-cancelli-necessaria-per-la-pubblica-incolumita-e-per-avviare-il-restauro-del-monumento/222263/
Se non ricordo male in origine i cancelli avebbero dovuto essere sottoposti ad un intervento di normale manutenzione ma, quando hanno cominciato, si sono resi conto che il normale intervento NON saebbe bastato
Pertanto si è dovuto intervenire con una forte ristrutturazione/pulizia, con relativo smontaggio, trasporto, ecc. ecc…..
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Ed allora mi chiedo: ma chi avrebbe dovuto controllare (prima) lo stato dei Cancelli cosa ha controllato?
Perchè si è giunti a dover essere costretti ad intervenire PESANTEMENTE quando, con la diligenza del buon padre di famiglia, un normale controllo periodoco, probabilmente, avrebbe evitato lavori straordinari perchè si sarebbero potuti fare in normale manutenzione (e forse anche in economia)???
Era ora….
La nota del Comune mi pare imprecisa, riporta fatti non corrispondenti al vero.
I cancello sono, infatti, stati ingabbiati nel 2012 e lasciati lì a “marcire” fino al 2014 ( novembre, mi pare), per essere trasportati in amandola dove sono stati riportati all’antico splendore. Sono poi stati rimontati poche settimane fa.
Considerando che per rimetterli a posto abbiamo ( noi maceratesi) acceso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, la mia opione è che il lavoro poteva essere fatto ben prima ( anche i pareri della soprindendenza sono abbastanza risalenti) per restituire alla città la bellissima opera, e forse anche risparmiare qualcosa.
Invece si è scelto di arrivare , come si dice, “in limine litis”, per il taglio del nastro.
mamma mia che emozione!
Dio li fa poi li accoppia!!