di Enrico Maria Scattolini
“STRISCIA LA NOTIZIA “ A FANO (+). Cristiano Militello-protagonista del mitico “Striscia lo striscione”- piazzato con la sua telecamera davanti alla tribuna del vetusto “Mancini”. Un rapido saluto nel ricordo di un mio involontario contributo alla sua trasmissione di qualche anno fa (“gufata” in un derby Maceratese-Sambenedettese all’ Helvia Recina ). Ma anche molta sorpresa per la scelta del derby fra l’Alma Juventus ed i biancorossi. Proscenio secondario rispetto allo standard del suo repertorio.
AGGIUNTA ALLA MIA PREOCCUPAZIONE di non commettere, nella mia successiva telecronaca, un’altra delle mie abituali gaffes (-), tale da riportarmi all’indice della trasmissione di Ezio Greggio.
FRANCAMENTE NON SO (-) se ,questa volta, sono riuscito a sfuggire all’ironia di Militello.
Oltre 500 tifosi maceratesi a Fano
DI SICURO PERO’ LA PARTITA (leggi la cronaca) è stata da “Striscia la notizia”. Per le fasi contraddittorie del suo andamento, incerto ed esaltante (+) sino allo scadere dei cinque minuti di recupero conclusivi.
PER LA VERITA’(-) tirato più sul piano psicologico che tecnico.
I DUE RIGORI falliti dalla Maceratese (-) ne sono la clamorosa dimostrazione. Un’autentica prodezza all’incontrario da Guinness dei primati!
ED IN MEZZO la straordinaria parata di Fatone (+++) , attraverso la quale ha tolto dall’incrocio dei pali della sua porta un micidiale bolide mancino dell’ex Borrelli, destinato a dare il vantaggio ai padroni di casa. A quel punto insperato per la loro inferiorità numerica, causata dal precedente invio anticipato negli spogliatoi di Lunardini, e per la fortuna di aver già evitata la capitolazione in seguito all’iniziale errore della Maceratese dal dischetto degli undici metri (Kouko).
Il centrocampista De Grazie in azione
CON UN BRIVIDO Magi ha ricostruito in sala stampa il primo episodio: “Ho tremato, …perché Borrelli mi aveva fregato così ad Ancona, quando allenavo la Vis Pesaro: stessa distanza, stessa conversione al centro e fiondata di sinistro imprendibile. E quindi, in quella circostanza, a bersaglio”.
PRIVA DI FLASHBACK INVECE LA RICOSTRUZIONE DEL SUO PENALTY da parte di Kouko, dato in pasto a Ginestra (-). E pure senza spiegazione. Solo un secco ed inappellabile : “Sono cose che capitano nel calcio”.
VISTO CHE MEZZ’ORA DOPO HA SBAGLIATO anche D’Antoni (-),mi sono chiesto se gli errori a ripetizione dei …risolutori biancorossi non fossero stati influenzati anche dal carisma di Ginestra. Il portiere del Fano, sicuramente uno dei migliori del girone, se non altro per la sua importante esperienza professionistica.
GIRO L’INTERROGATIVO A SPURI, l’indimenticato numero uno maceratese (+) del disastroso, ma anche glorioso, spareggio di Reggio Emilia contro Livorno, attualmente nello staff tecnico fanese. Sottolineando il disturbo subito dal livoriano per il lungo contatto… ravvicinato a cui l’ha sottoposto Ginestra. Occhi negli occhi.
“PUO’ ESSERE, – riconosce Spuri- .Certo avere Ginestra (+) davanti è ben diverso che calciare contro un ragazzino di diciotto anni”.
CONDIZIONAMENTO PSICOLOGICO (-) che, invece, non riconosce D’Antoni, protagonista della seconda sciagura cittadina: “Io sono stato tradito da una zolla del terreno, che mi ha impedito di calciare con precisione. La direzione del pallone era giusta, dal momento che Ginestra si era tuffato dalla parte opposta”.
Il rigore parato a Kouko
SIA COME SIA, la Maceratese ha perduto l’importante occasione di consolidare notevolmente il suo primato(+). Per via dei coincidenti pareggi della Civitanovese, in casa con la Vis Pesaro, e della Sambenedettese, a Giulianova.
INFISCHIANDOSENE DELLE POLEMICHE (+) suscitate dalla combinazione tra l’espulsione fanese ed i rigori a sostegno.
SOLLEVATE DA CHI (+)non ha ancora capito che le regole del calcio sono diverse da quelle di un incontro di pallamano.
COME IL MIO COLLEGA di un’emittente fanese (-) che ha vomitato insulti nei confronti della controparte biancorossa, fino al punto di mettere a rischio la tenuta del mio impianto nervoso.
RESTANDO ALLA DEONTOLOGIA (+), sarebbe stato giusto il successo della Maceratese?
RITENGO CHE ALLA fine abbia prevalso una giustizia superiore,ma ciò nulla toglie alla correttezza delle decisioni arbitrali (+) , e conseguentemente alle responsabilità di chi non le ha sapute trasformare in moneta sonante (-). Punto!
L’AMLETISMO DI MAGI. Durante il riscaldamento prepartita ho notato Belkaid correre nel gruppo dei titolari, per poi scivolare in quello delle riserve. Sul momento ho pensato alle incerte condizioni fisiche di uno dei primi; poi evidentemente risolte con l’opzione di relegare Yassine in panchina. Il mister alla fine, con la consueta franchezza, ha invece dichiarato che”tutti stavano bene. Ma mi sono riservato la scelta sino all’ultimo perché avevo dei dubbi.” Sicuramente in riferimento allo schieramento tattico da utilizzare (+). Anche se non precisati.
IL SUCCESSIVO INFORTUNIO DI FERRI MARINI (-) , che ha compensato l’assenza di un paio di big fra i fanesi, ha però imposto la decisione al mister biancorosso: in campo Belkaid.
UN URRAH! di soddisfazione da parte mia. Nella convinzione (+)che il giocatore sarebbe stato impiegato in mezzo al campo, nel contesto di un 4-4-2 ibrido (De Grazia spostato sulla fascia come terzo attaccante nella fase di possesso). Il quale, a mio giudizio, avrebbe arginato la prevalenza –anche numerica- dei rivieraschi in quella zona nevralgica.
L’espulsione di Lunardini
CHE, DOPO LA PARTENZA LANCIATA DELLA MACERATESE (robusta conclusione di Kouko, deviata in angolo da Ginestra, ed un paio di colpi di testa dello stesso Ferri Marini), aveva seriamente impensierito i biancorossi, tanto da impegnare l’impagabile Fatone (+) nel primo miracolo del derby su Gucci, con l’appendice del salvataggio di Garaffoni (+) nei dintorni della linea bianca. Portierino biancorosso poi di nuovo insidiato dallo stesso centravanti rivierasco.
TRIDENTE INVECE CONFERMATO, con Belkaid di nome ma anche (sostanzialmente) di ruolo sostituto di Ferri Marini. Con mediocri risultati (-).
PERCHE’ ALLORA lasciare in panca Villanova, se il proposito era quello di mantenere un attacco a tre? (-)
CORREZIONE PER ALTRO REALIZZATA ad un quarto d’ora dalla fine, con l’inevitabile sacrificio di Belkaid medesimo. Pure azzeccata (+), perché proprio da un’iniziativa del nuovo entrato è scaturito il secondo calcio di rigore. Quello malamente calciato da D’Antoni.
CON GRANDE DELUSIONE DELL’ENTOURAGE BIANCOROSSO. Alla fine il bicchiere mezzo pieno è stato comunque accettato da tutti. Anche perché tonificato dalla evidenza di una buona tenuta atletica, oltre al consueto ,encomiabile spirito di bandiera(+).
I SINDACI di Macerata Romano Carancini e Fano Massimo Seri
L’AVVOCATO CARANCINI fra questi. Vestito e paludato di sciarpa biancorossa (+), il sindaco di Macerata ha lasciato la compagnia del collega fanese-invece in sobri abiti civili-per salutare i giocatori negli spogliatoi. Si è congedato con un benaugurante “Ora pensiamo alla Civitanovese”.
L’RRESISTIBILE RICHIAMO a recenti…traslochi in altra prestigiosa disciplina sportiva, mi ha indotto a chiedergli se l’Helvia Recina sarà a punto nell’adeguamento delle strutture imposta dall’eventuale promozione fra i professionisti. O se non si corra il rischio di andare a giocare, anche in questo caso, in riva all’Adriatico? Magari ad Ancona. La sua replica è stata perentoria e rassicurante nel contempo: “Con l’assessore Canesin (anche lui presente a Fano) abbiamo già fissato un sopralluogo per verificare gli interventi necessari. (+)
ORA IL DERBISSIMO (+). Oltre tremila spettatori ieri pomeriggio al “Mancini”. Di più ne attende la Tardella domenica prossima all’Helvia Recina. Al limite della sua capienza. Sarà partita vera e molto difficile per la Maceratese. Con in tasca i due punti smarriti a Fano, l’avrebbe potuta affrontare con maggiore serenità nei confronti dei suoi competitors.
FRA I QUALI I ROSSOBLU’, che giocheranno sicuramente il match dell’orgoglio(+). Nonostante le attuali difficoltà societarie.
A PROPOSITO DELLE QUALI ammiro il sentimento di vicinanza alla squadra confermato dalla tifoseria(+); molto meno la memoria corta di coloro che hanno detto e scritto che i suddetti disagi erano noti da tempo. In clamoroso contrasto con i loro recenti post in calce a questa rubrica.Tutti rintracciabili.
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Nelle ultime giornate mi pare che stia prevalendo la tendenza a giocare con lunghi lanci, sperando nella vena dei nostri bravissimi attaccanti. Poche sovrapposizioni e pochi scambi. A volte può andare bene, ma con difese schierate, o in superiorità numerica, con le squadre che si arroccano, mi pare che non riusciamo a essere così efficaci. Abbiamo una squadra di piedi buoni, sfruttiamoli! In ogni caso non basteranno mai i complimenti a chi ha costruito e riesce a mantenere un gruppo così unito e attaccato ai colori: il dopo partita di Fano è stato entusiasmante.
Un’ultima cosa: siamo entrati allo stadio, e ne siamo usciti, passando per il vialone principale, insieme ai tifosi fanesi portando le nostre sciarpe biancorosse, in un’atmosfera quasi da stadio inglese. Altro che città blindata e biglietti nominativi! Il bello del calcio è questo.
Fano: nessuna dico nessuna ripeto nessuna transenna; stadio in mezzo alla città nel cortile dei condomini ebbene nessuna deviazione nessuna chiusura niente di niente.
Botteghini aperti normale numero di poliziotti parcheggio utilizzato solo come parcheggio.
A me è piaciuto molto
Jack a Macerata ai funzionari addetti all’ordine pubblico, piace giocare alla guerra, schierare soldatini nel piazzale,limitare parcheggi( a Fano abbiamo parcheggiato sotto il settore ospiti),ma dove realmente servono,delinquenza in città, non pervenuti!!!
Speriamo che non ci sia chi spara petardi o fumogeni, ricordiamoci che abbiamo il campo diffidato, scenografie si, ma con giudizio.
FORZA RATA
Allora,Spadoni nuovo Direttore Generale della Maceratese? Questo significa che la mia anticipazione della scorsa settimana, su “Somma Algebrica”,era fondata.
Sarebbe un bel ritorno,che accoglierei con piacere per l’antica amicizia/stima con Giulio.