di Laura Boccanera
Rotatoria alla fine della SS77, sottopasso o interramento della ferrovia in via Carducci e via del Molino e numerose altre ipotesi di lavoro sulla viabilità. E’ imponente l’insieme delle opere pubbliche che sono in programma e inserite nel progetto che verrà portato sui tavoli del Ministero. Una sollecitazione fatta dallo stesso viceministro Riccardo Nencini, arrivato a Civitanova qualche mese fa proprio per sbloccare il nodo Quadrilatero. Tempi lunghi ma nessun “libro dei sogni” assicura l’assessore Marco Poeta che oggi ha illustrato alla stampa ciò che andrà in votazione al prossimo consiglio comunale. In sostanza si tratta di votare un indirizzo da dare alla giunta a portare avanti nei tavoli istituzionali di competenza una serie di opere pubbliche. Assieme a Poeta questa mattina anche l’assessore Cristiana Cecchetti, il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna.
«Quello che presenteremo è un progetto complessivo – sottolinea Poeta – che si propone una pianificazione generale della viabilità e che sarà accompagnato dalla stesura di un piano del traffico. L’amministrazione vuole proporre una visione complessiva e non singoli interventi scollegati gli uni dagli altri. E’ il frutto di un lavoro di due anni e di una serie di incontri con le Ferrovie dello Stato per andare a risolvere il principale problema della viabilità civitanovese, snellire il traffico nel tratto tra San Giuseppe e San Marone e risolvere la criticità dei passaggi a livello. E’ chiaro che si tratta di una programmazione sul lungo periodo, che la città non poteva più rinviare». Gli interventi principali previsti nello studio riguardano l’imbocco della superstrada e il superamento dei passaggi a livello. Per quanto riguarda il primo punto, dando seguito all’incontro del mese scorso con il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, si procederà con la realizzazione di una rotatoria. Anche questo punto sarà discusso al prossimo consiglio comunale. «La delibera che approveremo è attesa con ansia da quella ampia parte della città che si è opposta al progetto del cavalcavia – ricorda l’assessore Cecchetti – e che ora vede accolta una progettualità fortemente auspicata per migliorare la viabilità». «Per la rotatoria – aggiunge Costamagna – siamo convinti che sarà realizzata entro fine legislatura, rientrando nel progetto Quadrilatero, e dato che il Ministero ci ha sollecitato a presentare prima possibile il progetto».
Da sinistra l’assessore Cristiana Cecchetti, Ivo Costamagna, il sindaco Tommaso Corvatta e l’assessore Marco Poeta
L’ipotesi prospettata nello studio è quella di allestire una rotatoria di grandi dimensioni all’uscita della Ss77 ed una, più, piccola, di raccordo poco più a sud. Il secondo tema cruciale riguarda i passaggi a livello. «Nello studio – continua l’assessore Poeta – prospettiamo due soluzioni. La prima è quella della realizzazione di sottopassaggi, che sarebbe anche la soluzione più immediata. C’è uno studio di fattibilità positivo per la realizzazione di due sottopassi, uno sulla statale Adriatica, l’altro in via del Casone. La realizzazione di queste infrastrutture non può prescindere da tutta una serie di soluzioni che riescano a prevedere una viabilità alternativa alla Ss16. La seconda ipotesi è quella di interramento del primo tratto di linea ferroviaria Civitanova-Albacina. Il progetto complessivo di cui stiamo parlando, con la collaborazione della Regione, tenterà di intercettare finanziamenti comunitari. A queste risorse si aggiungono quelle che Ferrovie dello Stato è disposta a mettere a disposizione per il superamento dei passaggi a livello ed ai fondi statali nell’ambito della Quadrilatero per la rotatoria allo svincolo della superstrada».
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Finalmente una viabilità integrata per tutta la città.
Ma se non ci sono i soldi come è fattibile una cosa simile?
Nei tempi lunghi dell’approvazione, progettazione di fattibilità, finanziamento e realizzazione delle opere sarebbe auspicabile chiudere le buche anche nelle vie dei quartieri e non solo al centro.
Diversi ragazzini del mio quartiere andando in bicicletta hanno constatato quanto sia doloroso l’asfalto che sfrega le ginocchia di chi cade a causa delle buche.
Speriamo che quanto pianificato sia vero, dato che già qualcuno mette le mani avanti dicendo che il lavoro sarà duro (ben oltre la vita dell’assessore stesso) ed in considerazione che di questioni importanti (vedi palas) poeta ha sempre fatto la figura del servo muto e dato che questa volta lo lasciano parlare, sorge il sospetto che sia un ululare alla luna.
Il Progetto di sicuro è buono, sono in elenco i punti cruciali da risovere per migliorare la viabilità della nostra Città. A mio modesto parere manca la voce “piste ciclabili”, considerando che la mobilità cittadina passa per la “bicicletta”, usata dai Civitanovesi in tutte le stagioni. A fronte di un nuovo baricentro commerciale, di una nuova Fiera e soprattutto del nuovo Palas che convoglierà migliaia di persone per gran parte dell’ anno, mi sembra non ci sia una risposta od un progetto in tal senso. Se si vuole dare un “respiro” moderno unitamente ad una soluzione più ambientale rispetto al traffico motorizzato, Civitanova ha bisogno di piste ciclabili che portino a raggiungere quella specifica Zona. Provate a raggiungere il Cuore Adriatico partendo magari dal Centro o dalla Zona Nord pedalando sulla vostra bici, e vi accorgerete che prima di raggiungere la destinazione avete già rischiato la vita in più di un’occasione!!
La cosa non solo è auspicabile, è necessaria! Però… mi spiegate allora perché appena insediati avete rinunciato al finanziamento europeo per la realizzazione del sottopasso di via einaudi ed opere accessorie con la motivazione che non ci sono soldi per finanziare quanto di parte del Comune. Forse improvvisamente sono saltati fuori?
ANCORA SOTTO PASSI, SIGNORE AIUTACI TU, PERCHÉ CI HAI ABBANDONATO
Il progetto mi può anche piacere, ma questa non è urbanistica partecipata!
Sottopassi no, cavalcavia no…. allora tenemoce li passaggi a livello
Finalmente, complimenti, speriamo di vedere al più presto qualche segnale di inizio lavori.
Qualcosa si muove.
Poeta, già avete abbandonato la costruzione della circonvallazione ASOLA/CHIENTI. E se già cominciamo a giocare al ribasso non va bene. Considerando che non si sa se e quando questi faraonici lavori partiranno, dato che avete impiegato 2 anni solo per il progetto, tra consigli comunali, commissioni consiliari, pubblicazione bandi, mi sembra di capire che i lavori potranno partire prima della fine della legislatura. Spero che per quel tempo avrete deposto la prima pietra, e dal momento che tutti in blocco sparirete dalla scena politica, chiunque verrà dopo di voi avrà l’onere speriamo solo di concludere i lavori.
Secondo me non basta una rotatoria all’imbocco della superstrada purtroppo sempre intasatissimo anche perché gran parte del traffico proviene o si dirige a sud ( zona stadio, P S Elpidio, Casette ,Cascinare ecc. ecc. ) Servirebbe invece un bel cavalcavia che superi agevolmente tutti questi ingorghi . Ce l’ha Porto Recanati , S Benedetto d. t. non vedo perché non si potrebbe realizzare a Civitanova che fra l’altro è una delle più dinamiche realtà della regione.
Si cerca un po di credibilità per un amministrazione in evidente difficoltà con la presentazione di qualche progetto irrealizzabile. Credo proprio sia il libro dei sogni.
Sul maxi progetto di opere pubbliche infrastrutturali e viarie solo brevi considerazioni.La prima è che posto che le opere funzionali siano davvero efficaci dimostra quanto sia stata assente una progettualità strategia delle infrastrutture non solo in questi due anni di governo cittadino ma anche nei precedenti anni.
Lo stesso progetto dimostra anche quanto fuorvianti siano state le priorità degli interventi straordinari effettuati o programmati rispetto ad una realtà che da troppo tempo sta paralizzando la mobilità urbana con gravi risvolti per l’ambiente.
Su questo terreno quasi nulla si è mosso ,la stessa manutenzione della viabiluità è stata a fronte di altri investimenti abbandonata.
Il Maxi progetto è oggettivo ed è la somma di necessità storiche e se non vuole restare un libro dei sogni o arma di “distrazione di massa” di una politica troppe volte priva di contenuti dovrebbe affrontare i passaggi della Partecipazione , della Condivisione nonchè della Ecosostenibilità nonchè della reale fattibilità ossia i finanziamenti.
Ad oggi in assenza di un confronto necessari capace di coinvolgere la città gli elementi per un giudizio compiuto sulla proposta presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici sulla grande viabilità in rapporto a nuove infrastrutture e sul futuro piano del traffico non può essere dato un giudizio di merito ,generale.
La prima considerazione è che posto che le opere funzionali siano davvero efficaci dimostra quanto sia stata assente una progettualità strategia delle infrastrutture non solo in questi due anni di governo cittadino ma anche nei precedenti anni. Infatti le poche infrastrutture realizzate sono solo quelle funzionali a realizzazioni urbanistiche private che solo in parte hanno avuto risvolti e benefici di carattere generale per la mobilità urbana e non solo.
Lo stesso progetto dimostra anche quanto fuorvianti siano state le priorità degli interventi straordinari effettuati o programmati nei Bilanci e nella programmazione pluriennale rispetto ad una realtà che da troppo tempo sta paralizzando la mobilità urbana con gravi risvolti per l’ambiente.
Su questo terreno quasi nulla si è mosso ,la stessa manutenzione della viabilità è stata a fronte di altri investimenti abbandonata.
Il Maxi progetto presentato è una sommatoria di vecchie esigenze a volte scollegate tra loro e in cerca di coerenza. Questa sommatoria di importanti infrastrutture ha un limite oggettivo quello della fattibilità legata al finanziamento .Quello che appare chiaro è che gran parte di queste opere sono finanziabili solo da contributi dell’Unione Europea. Questo non toglie che la programmazione strategica non debba essere studiata e progettata ma rischia di diventare una sorta di “arma di distrazione totale” di una politica troppe volte priva di contenuti o dimenticanze o peggio strumenti propagandistici per la prossima campagna elettorale.
Nel merito salta agli occhi agli occhi l’abbandono della trasformazione della linea ferroviaria Civitanova Macerata in Metro di Superficie. Perchè? quando è stato deciso? E l’assenza nella progettualità della parallela alla SS16?
Il Piano del Traffico urbano è anche un Piano per la Mobilità Urbana Sostenibile? Tutto da verificare nel concreto.
Le necessità infrastrutturali viarie di Civitanova sono molte e queste non possono essere catapultate senza affrontare un elemento politico di fondo e mancante ad oggi nelle scelte cittadine che dovrebbe passare attraverso i confronto la partecipazione e approdare a scelte condivise.
@ SEL. Dobbiamo abituarci da qui alle prossime elezioni a tutte le strampalate, faraoniche, ciclopiche opere che questa giunta proporrà.” Nessuna, ne piccola ne grossa a parte checcosa per far quadrare il bilancio… verrà eseguita.” Per questo i loro progetti sono simili alla TAV o al Ponte sullo stretto.
Non chiedetetevi che fine hanno fatto determinati progetti e nemmeno quali potranno essere se ci saranno, quelli nuovi. Se proprio volete saperlo, mettete delle cimici in Sala Giunta. Arriverete alla fine della legislatura senza che una qualsiasi decisione non sia già stata approvata prima ancora che voi possiate pensarla. Ben altri striscioni dovrebbero stare appesi sul terrazzo del comune. Non me ne abbiano per questo i tifosi della Civitanovese.