Il primo San Giuliano
del vescovo Marconi
“Dio ci liberi dalle promesse elettorali”

MACERATA - Festa del patrono tra sacro e profano. Messa in cattedrale prima della processione: "Necessario recuperare la memoria per non essere manipolabili". Ottima affluenza per la fiera: bancarelle prese d'assalto. Grande partecipazione per le tante iniziative che hanno colorato la città (GUARDA LE GALLERIE FOTOGRAFICHE)

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(Messa in cattedrale e processione, in alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)

 

Vescovo Nazzareno Marconi _ San Giuliano (3)

Monsignor Nazzareno Marconi

di Claudio Ricci

«Che Dio ci liberi dai politici e dai vescovi che fanno promesse. Nella mia missione episcopale a Macerata voglio essere come San Giuliano, un uomo con i propri limiti e fragilità ma desideroso di camminare sulla via del bene, con i fatti, facendomi prima di tutto trasportatore di fratelli».

Così, oggi pomeriggio, il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi nella sua prima omelia di San Giuliano, in un duomo gremito per la festività patronale. Quello di Monsignor Marconi appare come un monito per la città, già in pieno clima elettorale in vista delle amministrative della prossima primavera.  «Dobbiamo riscoprire i fondamenti della nostra chiesa diocesana: primo fra tutti la memoria – ha aggiunto – Viviamo in un mondo senza memoria, dove le masse di consumatori ed elettori sono più manipolabili. Ma quello che puoi comprare o votare, non ti salva. Solo Cristo può salvarci. Dobbiamo coltivare una memoria credente, solo così saremo un popolo e non più una massa malleabile».

Processione San Giuliano (9)

Vescovo Nazzareno Marconi _ San Giuliano (1)

Il Vescovo Nazzareno Marconi porta in processione la reliquia di San Giuliano

E’ un messaggio di coraggio e impegno morale e intellettuale quello del vescovo Marconi, che stamattina ha fatto visita ai ricoverati dell’ospedale di Macerata. «Ho incontrato un signore in isolamento – ha raccontato il vescovo durante l’omelia – che mi ha chiesto di pregare insieme; una giovane di 16 anni, che con estremo coraggio ha deciso di mettere al mondo la sua creatura; infine una famiglia, che con orgoglio aveva scelto di donare gli organi di un caro appena scomparso. Questi sono i maceratesi. Complimenti è una grande chiesa. Pensavo di dover fare una predica a voi ma stamattina la predica i malati l’hanno fatta a me».  Fedeli commossi per le parole d’esordio di Marconi, che al termine della funzione ha condotto la processione con la reliquia del santo nelle vie cittadine.

 

(I festeggiamenti di San Giuliano, in alto la galleria fotografica di Carlo Torresi)

LA FESTA – Un patrono che è sempre garanzia di successo per Macerata. Già da stamattina gli ambulanti hanno registrato un buon numero di visitatori giunti da tutta la provincia. La stessa piazza della Libertà si è animata e intorno alle 12, sui tavoli allestiti al centro degli stand,  si presentavano, già fumanti e invitanti, le prelibatezze alla papera preparate dalla Pro Loco di Macerata (leggi l’articolo).

Al centro Francesco Marcolini, in compagna degli altri volontari Avis

Al centro Francesco Marcolini, in compagna di altri volontari Avis

Annata particolare poi per la leva civile del sangue dell’Avis provinciale .Il presidio allestito da circa sessant’anni a questa parte, nel cuore della città, per consentire ai volontari di raccogliere donazioni è infatti giunto alla sua edizione finale. «La Comunità Europea – spiega Francesco Marcolini, volontario Avis – impone, a partire dal 2015, che i prelievi vengano effettuati solo in luoghi a norma.  Comunque quest’ ultima edizione è andata bene. Siamo qui da stamattina alle 8:30 e nel giro di 4 ore abbiamo raccolto 20 sacche di plasma. Non male ma si può fare sempre di più. Soprattutto data la crescente richiesta anche dal centro trapianti dell’ospedale regionale di Torrette».

san giuliano sabato in piazza (32)

I rovesci che si sono succeduti nel corso della giornata non hanno scoraggiato i visitatori, che sono accorsi numerosi  per la consueta passeggiata finale tra le bancarelle. In strada giovani e meno giovani, maceratesi ma anche qualche turista. Intrattenimenti poi, ad ogni angolo in città. Milonghe per gli appassionati tangheri in galleria del Commercio, la mostra fotografica di Guido Picchio all’ex Upim (leggi l’articolo), artisti di strada e ancora  dimostrazioni di ballo e arti marziali dalle scuole e palestre del territorio. A concludere il tutto la serata danzante, in piazza della Libertà con  il “Carosello Show” seguito dagli spettacolari fuochi d’artificio della ditta Allevi Brothers a partire dalle 23:30.

La giornata di sabato è stata invece quella delle cifre record per la quattro giorni di festeggiamenti iniziata mercoledì. Decine di migliaia di visitatori hanno raggiunto il capoluogo di provincia. Nonostante la grande affluenza di venditori e avventori non si sono registrati comunque particolari problemi di circolazione. In serata, piazza gremita per lo spettacolo musicale di Mirko Casadei (figlio del “re del liscio” Raul) e della sua Orchestra. Per l’occasione, pista da ballo frequentata anche da qualche personalità. Tra i ballerini ” noti”  il sindaco Romano Carancini e l’assessore Stefania Monteverde.

L'assessore Stafania Monteverde si scatena sulla pista in piazza della Libertà

Il ballo dell’assessore Stefania Monteverde sulla pista in piazza della Libertà

 

Il sindaco Romano Carancini a tavola con il menù a base di papera della Pro Loco

Il sindaco Romano Carancini a tavola con il menù a base di papera della Pro Loco

Il ballo in piazza sulle note di Casadei

Il ballo in piazza della Libertà a San Giuliano

san giuliano sabato in piazza (15)

A sinistra il presidente della Pro Loco Aldo Tiburzi in compagnia di Guido Picchio e Graziano Magnarelli

san giuliano sabato in piazza (17)

 

La processione di oggi pomeriggio

La processione di oggi pomeriggio

Processione San Giuliano (2)

Messa San Giuliano

Vescovo Nazzareno Marconi _ San Giuliano (2)

 

 

 

 



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