“Quello che è un normale avvicendamento tecnico assolutamente legittimo in ogni tipo di società sportiva ha dato luogo in questa situazione alla nascita di un nuovo soggetto in cui i genitori invece di mantenere il loro ruolo, intendono inserirsi in questioni tecniche”. La cooperativa il Grillo (che gestisce l’associazione sportiva Ippocampo) risponde alla polemica scatenata da un gruppo di genitori il giorno dell’inaugurazione della pista ciclabile (leggi l’articolo). I genitori chiedevano al sindaco di interessarsi della querelle nata all’interno della piscina comunale di Civitanova tra gestori e la nuova associazione Civitanova nuoto alla quale il Grillo non ha concesso le vasche per allenarsi (leggi l’articolo). Ora arriva la replica della cooperativa che difende i propri interessi e dichiara di agire nella piena legittimità: “Intendiamo continuare regolarmente la nostra attività agonistica giovanile attraverso l’Ippocampo – si legge in una nota de Il Grillo – avvalendoci di un nuovo staff di allenatori più che qualificato, con un progetto sportivo di lunga durata e di ampio respiro. Tutti gli atleti che nuotavano nella piscina di Civitanova e che peraltro sono ancora tesserati dell’Ippocampo, sono invitati ad iniziare ad allenarsi già da lunedì. Nessuno è mai stato privato del diritto di nuotare e, al di là delle comprensibili difficoltà affettive, è nella piena legittimità di una società sportiva cambiare allenatori. La richiesta di spazi della nascente società renderebbe di fatto impossibile lo svolgimento delle attività programmate ed in corso di programmazione dalle società già presenti nell’impianto. La gestione è nel dovere di tutelare gli equilibri complessivi rispettando le esigenze di tutti i cittadini e non solo di parte di essi. L’attività agonistica è sufficientemente garantita dalla presenza dell’Ippocampo che non intende in nessun modo ridurre il suo impegno”. La società fa riferimento alla sua storia ventennale e agli investimenti effettuati sulla struttura, da qui la convenzione a lungo termine col Comune (25 anni) per poter ammortizzare le spese: “In base alla convenzione sono stati assunti impegni economici precisi ed importanti in termini di investimenti e di programmazione futura – dice Antonella Citarella, uno dei tre membri della cooperativa – ed è stata effettuata la stabilizzazione a tempo indeterminato di 12 dipendenti. Cambiare le regole in corsa esporrebbe la società ad una pericolosa instabilità che potrebbe rapidamente portare la piscina di Civitanova, citata come modello di ottima gestione anche da coloro che adesso la attaccano, nelle stesse condizioni di crisi di molti altri impianti delle nostra regione e non solo. La piscina, sotto la gestione del Grillo, non ha mai rappresentato per la città e per le varie amministrazioni che si sono succedute motivo di lamentela o di preoccupazione, come accade in molti altri comune di tutta Italia”.
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La gestione monopolistica di un bene pubblico non garantisce il confronto e quindi la crescita. Non c’è polemica con i genitori ma con una “vera ASD” di 65 soci e non di tre denominata Civitanova Nuoto. Le giustificazioni la Deus Ex Machina Citarella le darà nelle sedi competenti.
Lamentatevi pure dopo che prendete quasi 80.000 euro annui!!!! Tutte le società che gestiscono gli altri impianti nella nostra regione pagano profumati soldini al Comune dopoaver partecipato ad un BANDO pubblico di assegnazione ma forse la TRIADE non è a conoscenza di come funzionano queste cose. Resta il fatto che non sono stati i genitori, da voi incolpati di interessarsi di questioni tecniche, ma i ragazzi vi hanno giudicato e condannato. E state certi che questa questione arriverà su tavoli che non saranno soggetti alle vostre macchinazioni diaboliche. Il lentocammino della GIUSTIZIA è iniziato basta saper attendere. Noi crediamo nella GIUSTIZIA!!!
L’asd Civitanova Nuoto ha richiesto gli spazi acqua al Comune di Civitanova. Il Grillo presieduto dalla signora Citarella ha negato al Comune gli spazi ed è al Comune che dovrà rendere conto. La Citarella dovrebbe spiegare la gestione della Piscina tra la Società Cooperativa Il Grillo con i tre soci che a ruoli invertiti sono gli stessi della A.S.D Ippocampo dove Citarella da Presidente diventa Vice….. Una strana “TRIADE”…
I cittadini di Civitanova così come la cooperativa Il Grillo non debbono interrogarsi sul perché un gruppo di persone abbiano deciso di fondare una nuova asd, nello specifico Civitanova nuoto, ma sul perchè i gestori così bravi non riescano ad avere una organizzazione che permetta il possibile inserimento di altri gruppi di nuotatori.
E’ forse questa nuova specifica asd che non può entrare nella piscina comunale di Civitanova? Io a questo punto credo di si!!!
Si stanno muovendo mari e monti ed in tempi di crisi avere un guadagno assicurato visto che gli spazi acqua sarebbero stati regolarmente pagati, chi li avrebbe rifiutati?
Inoltre è vero che i ragazzi non sono mai stati cacciati dalla piscina ma chi di questi oggi è pronto a indossare nuovamente la maglia della società che addita i propri genitori come un gruppo di esaltati?
Bene non credo siano persone esaltate chi dello sport e del sacrificio ne fa una ragione di vita.
La verità su questa vicenda va oltre….. Spero che a breve la giustizia dia le risposte a tutti i cittadini che ad oggi credono nella piscina di Civitanova come un ambiente sano di puro sport. Sappiate che l’agonismo nella piscina di Civitanova che La società Ippocampo propone deve essere fatto solo a bassi livelli perché questo hanno deciso ed in più occasioni hanno ribadito il gruppo dei gestori!
Spero queste poche righe possano far riflettere e capire …..
Continuare a nuotare per una dirigenza che se ti incontra per strada neanche si ricorda come ti chiami? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che, dopo venti anni di esperienza nel settore agonistico, chiede informazioni ai propri atleti su “come funziona” una certa manifestazione regionale, a cui la società aveva già preso parte per diversi anni senza in realtà conoscere neanche il regolamento? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che “invita” il suo migliore atleta a prendere contatti con tecnici di altre società per cercare nuove esperienze natatorie, invece di tenerselo stretto e valorizzarlo finché può? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che dice ai suoi atleti, quando questi propongono di fare dei meeting per confrontarsi con altre realtà più forti presenti in Italia, lo facciano in realtà per poter visitare la città che ospita il meeting e fare una “gitarella fuori porta”, mentre in realtà ci alziamo alle 6 per fare colazione e dirigerci in vasca a gareggiare per poi tornare direttamente in albergo stravolti dalle gare, direttamente all’ora di cena visto che spesso non abbiamo neanche il tempo materiale per pranzare? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che a una riunione con tutti i suoi atleti promette loro che avrebbe portato avanti il progetto con determinati allenatori e dopo pochi mesi li licenzia? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che, mentre un atleta cerca di dimostrare loro la correttezza la grinta la professionalità e la passione che mette durante la preparazione di una gara importante, questi si sente rispondere “…e magari ti frusti pure la sera prima delle gare per stimolarti ad andare più forte…” ? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che non vuole pubblicare i risultati importanti conseguiti dai propri atleti sui quotidiani regionali (a chi non farebbe piacere?) perché, vista la situazione con i nostri allenatori, bisogna tenere “un basso profilo” ? No grazie.
Continuare a nuotare per una dirigenza che, se provi a proporre qualcosa o a chiedere un chiarimento sul perché vengano fatte certe scelte, molte volte ti risponde “..se non ti sta bene vai a nuotare da un’altra parte. Di piscine nei dintorni ce ne sono tante!” ? No grazie
Continuare a nuotare per una dirigenza che giustifica il licenziamento degli allenatori dicendo che le spese che venivano sostenute erano troppo alte e poi oltre a mettere sotto contratto un nuovo allenatore, può permettersi addirittura di assumerne un altro che ricopra la carica di Direttore Tecnico? No grazie.
Tanti saluti da un nuotatore veramente deluso dalla sua ormai ex-dirigenza…
Quello che la cooperativa il Grillo, nella persona della “signora” Citarella, dice per giustificare le proprie azioni non mi stupisce! Lei spera di mettere a tacere tutti sbattendoci in faccia la convenzione e i suoi diritti. Forse soltanto chi non l’ha mai conosciuta puo’ credere alle sue scuse. Chi da anni e’ a contatto con lei sa bene che persona e’.E non voglio andare oltre! Solo una cosa vorrei precisare: forse cara”signora” e’ bene che pensi lei ad essere un buon genitore invece di insultare noi, che probabilmente abbiamo molto da insegnarle!!!!!!??
Dopo molti anni di frequentazioni con la Triade provo a stilare un profilo psicolgico dei personaggi per cercare difar comprendere meglio a chiunque legga chi sono i soggetti con cui hanno a che fare i nostri ragazzi.
Antonella: la CATTIVA. Parliamo di una persona diabolica, spietata , cinica.
Stefano: l’INVERTEBRATO. Non essendo dotato di colonna è costretto vivere appoggiato agli altri e seguirne
Incondizionatamente i loro spostamenti.
Andrea: il VISCIDO. Sfuggevole, imprendibile, soggetto che ama vivere nelle profondità fangose dello stagno.
Capite perchè non possiamo più nuotare nell’IPPOCAMPO? Soltanto una gestione separata dei ragazzi e degli allenatori poteva garantire l’incolumità da questi soggetti e proprio per questo non ci hanno permesso di usufruire, a costi anche molto elevati, della piscina “COMUNALE” che è tale solo per le sovvenzioni mentre È PRIVATA per tutto il resto. Un ultima cosa direttamente alla Triade: un profilo così sapete sicuramente di averlo, i vostri psicologi nelle molte sedute che avete effettuato spero ve lo abbiano sviscerato. Consideratelo il mio ultimo regalo in quanto non porterò parcella. E se volete ringraziare qualcuno basta che dite grazie a qualsiasi atleta incontrerete per strada.
Ovviamente è arrivata la risposta del Grilo e della sua dirigenza che però a me sembra che faccia veramente “acqua” da tutte le parti.
Io credo in effetti che sia nella loro piena legittimità effettuare un “avvicendamento tecnico” ma è altrettanto vero che è pieno diritto degli attleti e delle loro famiglie, non gradire tale avvicendamento.
Mi sembra inoltre che il punto non sia tanto sulle persone ( quest’allenatore o quall’altro ) ma piuttosto nei modi e nell’arroganza con la quale si è gestita la vicenda.
Basti solo vedere la figuracca che avete fatto fare a quel povero Sindaco!
Personalmente non forme di “esaltazione” sportiva in un groppo di persone che, non concordi con l’offerta e le politiche di una società, decidono di crearne una nuova e portare avanti una passione.
Quello che poi fa riflettere è che non è sono proprio 4 gatti!
Una società sportiva di 65 soci, non è che si trova tutti i giorni, anzi, è piu unica che rara; ergo, o sono tutti verametne fuori di testa, o nel corso degli anni li avete veramente fatti incavolare come delle “iene”.
La motivazione che la richiesta di spazi acqua della nascente società avrebbe reso di fatto impossibile lo svolgimento delle attvità della piscina è un’altra bufala.
Per prima cosa, la richiesta è stata fatta tempo fa, quando ancora c’èra tutto il tempo di pianificare, organizzare e trovare modi e compromessi e visto che erano ( o come voi dite sono ancora ) vostri attleti, se c’èra posto prima ci dovrebbe essere posto anche adesso a meno che, non abbiate avuto negli ultimi 15 giorni, una montagna di nuovi iscritti che però, vista la pubblicità che vi state facendo, francamente ho i miei dubbi.
Ai genitori dei vostri nuovi inscritti, piacerà il fatto che dopo aver portato i loro figli per anni nella “vostra” piscina e pagato puntualmente le rette annuali, qualunque loro richiesta, suggerimento, commento o interesse, verrà bollato come “fatto di non loro competenza“ ?
A quanto ne so io, inoltre, la nuova Civitanova Nuoto, non ha avanzato pretese specifiche, ne chiesto la riassunzione dei precedenti allenatori.
Ha solo preso atto delle vostre discutibili scelte e ascoltati i propi figli, hanno deciso di non continuare la loro esperienza con voi.
Fatevene una ragione!
La società ha chiesto “spazi acqua”, al costo di mercato e nelle possiblità e nelle disponibilità della piscina. Quello che fa veramente incavolare è il “NIET” assoluto giunto dalla vostra parte.
Come dice le Sig. Cittarella, “la gestione dovrebbe di tutelare gli equilibri di tutti i cittadini” e,
chi tutela il diritto di quelle 60 famiglie?
Chi ha deciso che una sola società è sufficiente a garantire il diritto al nuoto?
Dov’è la libertà di scelta?
Le ricordo, ma lei lo sa benissimo, che molte di quelle famiglie le pagano la retta annuale, da quasi 20 anni;
un grazie forse sarebbe stato troppo, ma visto che non avete nemmeno avuto il coraggio di convocare una riunione per esporre le vostre decisioni, la coscienza probabilmente, non ce l’avete proprio pulita.
E della barzelletta dei “25 anni di gestione data per ammortizzare le spese ne vogliamo parlare?
Ma ve li siete fatti due conti?
80 mila euro di finanziamento comunale dato ogni anno con i soldi delle mie tasse per 25 anni fanno cierca 2 milioni di euro.
A quanto ne so io, gli invertimenti per la ristrutturazione della piscina (per i quali si giustifica la gestione 25-ennale) sono stati di circa 600 mila euro.
Gia mi sembra che si evidenzi una discreta plusvalenza.
Non parliamo poi dei corsi, delle rette pagate dagli iscritti, della gestione del bar, del parco solare fatto sul tetto dell’immobile…….
Era forse piu dignitoso per tutti trovare un accordo.
Mi chiedo se la convenzione sia il seguito di un bando pubblico con relative pubblicazioni e offerte. E la documentazione delle opere di manutenzione.
Per Renzo,
Da quello che so io (ma non sono sicuro)
Il rinnovo della convenzione e avvenuto senza gara pubblica.
Tra le altre cose l’hanno rinnovata prima che scadesse e prima delle elezioni.
Una promessa mantenuta dalla nostra ex-dirigenza è stata proprio quella di mantenere un basso profilo. Ma lo stanno mantenendo da diversi anni visto che se, andate sul sito ippocampocivitanova.it, potrete notare che tutta la sezione riguardante gli atleti Assoluti, Esordienti A, Esordienti B, non viene aggiornata addirittura dalla stagione 2011/2012. Non è mai stata creata neanche una sezione dedicata ai nostri allenatori e tantomeno hanno fatto parte dello staff tecnico nel sito piscinacivitanova.it
Gpras, non sarebbe una novità in questa politica nostrana. La Civitanova Nuoto potrebbe avere i mezzi per “chiarire” tutto. Una sentenza del Tar Marche s73/2013 ( cerca su Google) ha qualcosa di simile. Altrimenti restano chiacchiere.
Praticamente 50 anni di monopolio, 4 milioni di euro. Complimenti a vecchi e nuovi governanti! Vorrei anch’io su queste pagine il rendiconto delle spese di … miglioramento.
Oltre a qualche nuotatore deluso che in una comunità sportiva ci può essere ed è normale ma i politici che si intravedono dietro la protesta che dire?
Caro Ulisse di quale politici parli? Di quelli che si erano impegnati a trovare un accordo con la cooperativa facendo il proprio lavoro per cui sono pagati, ma non riuscendo ad imporsi in una situazione scomoda ?Oppure parli di genitori che hanno accantonato le loro vesti di politico per sostenere i propri figli , nuotatori delusi, come tu li definisci , non per loro demerito ma per colpa della stessa societa’ sportiva che dovrebbe appoggiarli?
Osserva bene e ti risponderai da solo.
Saluti
Dov’è la ragione?
L’abbiamo smarrita nel fondo di una vasca, che dovrebbe rappresentare un luogo di stimolo alla crescita dei giovani nel fisico e nello spirito, ed invece diventa arena di scontro per la presunzione ostinata di chi vorrebbe disporre, in assoluta autonomia, della cosa pubblica, estromettendo i diretti interessati: allenatori, atleti e genitori.
Perché si arriva a questo? Perché quando esiste una realtà bella nel desolante panorama circostante, anziché preservarla ed incoraggiarla la si lascia affondare?
Parliamo di un gruppo di nuotatori cresciuto nell’impianto comunale di Civitanova e divenuto squadra non per caso, ma grazie alla capacità tecnica e doti umane dei propri allenatori Pamela Pasquali e Stefano Iesari, abili negli anni non solo a garantire il conseguimento di ottimi risultati a livello tecnico, ma anche a favorire un prezioso legame di stima reciproca e genuina amicizia, valido anche oltre la corsia.
Sono ragazzi in gamba, che hanno piacere di incontrarsi, condividere belle emozioni, fatiche, sacrifici, gioia ed amarezza, come la pratica sportiva agonistica sa dispensare; questi atleti che edificano, allenamento su allenamento, insieme ai loro bravi tecnici che amano e stimano, la loro sana gioventù, vengono ora estromessi dai propri spazi, o per assurdo, indotti a rientrarvi con atri allenatori imposti loro dall’alto!
Chi ha voluto tutto questo dimostra di non amare il proprio lavoro…. ne’ tantomeno i ragazzi che francamente vengono svuotati al rango di meri utenti, anonimi consumatori di spazi acqua a tempo. Oppure semplici occasionali figurine vincenti, buone da tirar fuori quando fa comodo ed esporre in vetrina… come una triste reclame che sbiadisce miseramente alla luce della cruda realtà dei fatti: allenatori esonerati, spazi acqua negati, squadra costretta a migrare altrove!
È anche comprensibile che vengano considerati “scomodi” i genitori che si intromettono in questioni tecniche, ma è inconfutabile che, da chi ha responsabilità gestionali di un impianto sportivo pubblico, nel quale bambini, ragazzi ed allenatori intraprendono un cammino comune, debbano pretendersi trasparenza, rispetto, lealtà e soprattutto grande sensibilità, perché la pratica sportiva agonistica, che tanto richiede all’atleta, altrettanto restituisce in termini educativi e di formazione dell’individuo.
Con amarezza bisogna riconoscere che tali aspettative, da parte della gestione dell’impianto, sono state disattese…. ci auguriamo che, dopo la transitoria subacquea, dal fondo della piscina “comunale” la ragione riemerga presto.
QUESTA LA LETTERA DI RISPOSTA DI UN GENITORE ai dirigenti dell’IPPOCAMPO/ILGRILLO – LEGGETELA e CAPIRETE VERAMENTE PERCHE’ E’ NATA CIVITANOVA NUOTO
Gentili dirigenti ASD Ippocampo e presidente Stefano Carletti,
la presente è per comunicarvi che, per la stagione agonistica futura, NON siete stati confermati dai nostri figli.
La loro attività agonistica proseguirà a prescindere dalle vostre insensate decisioni essenzialmente finalizzate alla frantumazione e disgregazione di un bel gruppo di atleti/amici che insieme, negli anni, hanno condiviso sogni, gioie, speranze e a volte anche delusioni.
I loro prossimi allenatori saranno: Stefano Iesari e Pamela Pasquali che oltre ad avere un’indiscutibile curricula atletico/sportivo di tutto rispetto, e che nulla ha da invidiare a quello dei vostri nuovi assunti per l’imminente stagione, godono della piena ed incondizionata stima, fiducia ed affetto dei nostri figli, cosa che francamente a noi genitori interessa oltre ogni risultato sportivo e atletico sino ad oggi raggiunto.
Come più volte a voi ribadito, la vittoria più grande che gli allenatori Iesari e Pasquali hanno conquistato con i nostri figli non sono state le medaglie vinte in qualche competizione, che comunque in questi anni non sono mai mancate, ma la passione, lo spirito di sacrificio, la continuità di impegno e la voglia di continuare anche dopo la sconfitta; valori che gli allenatori da noi riconfermati, hanno saputo trasmettere ai nostri figli giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.
Hanno insegnato loro la voglia di stare insieme, di fare squadra, di essere gruppo prima e dopo di una vittoria, di unirsi dopo un obbiettivo non raggiunto, cose che non tutti sono in grado di insegnare.
Probabilmente nessuno di loro diverrà mai un campione di nuoto ma siamo sicuri che campioni lo sapranno essere nella vita e il ricordo di questi anni, delle amicizie, dei valori e anche delle vittorie conquistate, rimarrà nei loro cuori per sempre.
Ringraziandovi per la delusione che avete regalato ai nostri figli, vi ricordo che a volte gli ostacoli e le difficoltà uniscono.
Sicuri che in un modo o nell’altro le nostre strade torneranno ad incrociarsi in futuro porgiamo i nostri saluti.
Volevo aggiungere una mia piccola testimonianza a corollario dei commenti di questa spiacevole vicenda.
Sabato mattina mentre ero al mare con la mia famiglia, da sotto l’ombrellone, ammiravo i miei figli ( 12 e 9 anni ) che giocavano sulla battigia con dei loro amici, anche essi membri ( o ex ??) della squadra di nuoto.
In un momento di goliardia e anche un pò per ironizzare sulla nuova pubblicità comparsa sulla home page del sito ufficiale del’Ippocampo ( http://www.ippocampocivitanova.it ) nella quale, ora, si afferma che grazie la nuovo gruppo di allenatori ci saranno nel settore agonistico “risultati garantiti dalla qualità dell’insegnamento [..] in un circuito di grandissimo rilievo e di importanti prospettive sportive e non solo ”, ho inviato un messaggio ai vecchi allenatori dei miei figli ( e spero anche futuri ) con la seguente domanda:
<< Sul sito della piscina di Civitanova si garantiscono risultati sicuri per i nostri figli, tu cosa ci garantisci?
risposta dell'allenatore:
<>
Non ci potrebbe essere stata migliore risposta alla mia domanda.
Ecco perchè mi piace credere in Civitanova Nuoto e nei suoi allenatori!
Non so perchè ma, dal post predecente è sparita la risposta degli allenatori che era la seguente:
<< Che sicuramente da grandi, saranno delle bellissime persone.
Così per sfizio stamattina ho visitato il sito della mia ormai ex-squadra. Vi ricordate il commento fatto sopra del 31 agosto 2014 alle 11:57 in cui mi riferivo alla sezione riguardante gli atleti Assoluti, Esordienti A, Esordienti B che non viene aggiornata addirittura dalla stagione 2011/2012?
…………………………………MAGIAAA!!!
Cara ex-dirigenza, perchè hai cancellato anche i 3 anni di storia precendenti e eliminato definitivamente la sezione? Non eravamo ancora tutti tesserati come Ippocampo ed invitati a prendere parte agli allenamenti che sarebbero ripartiti ieri? Forse è perchè ieri nessuno di noi si è presentato agli allenamenti come voi speravate?
Quindi siamo completamente finiti nel vostro dimenticatoio personale? Qualcuno di voi si degna per una volta di dare UNA RISPOSTA SINCERA E DEFINITIVA a noi atleti? Chiediamo troppo?
Devo essere onesta,in questi giorni la tentazione di commentare o giudicare la risposta del Grillo è stata davvero forte, ma avendo insegnato ai miei figli il rispetto incondizionato per gli atri senza se e senza ma,vista la tanta amarezza che provo ho deciso di non farlo,lasciando questo compito agli organi competenti,sperando che lo facciano al più presto.
Nel frattempo però aprendo la pagina web della piscina comunale gestita dalla coop.Il Grillo ho notato il loro slogan pubblicitario “Con l’ acqua accendiamo passioni”. Improvvisamente mi è tornato in mente un bambino che tutto orgoglioso nuotava nella sopra citata piscina cercando di finire la sua prima vasca a stile,e voi coop. il grillo l’ avete così ben incoraggiato istruito ed invogliato che lui quella vasca la finì guadagnandosi la cuffia della propaganda Il Grillo che voi coop. gli avevate promesso! La passione si era accesa! Quel bambino è mio figlio, ormai grande che a quel tempo aveva solo 5 anni.Da quel giorno la sua passione per il nuoto è sempre cresciuta insieme alla mia e a quella di suo padre che siamo abituati a sostenere le passioni dei nostri figli quando sono sane positive ed educative.
.Dalla propaganda passò all’ agonismo con l Ippocampo e la passione cresceva insieme ai sacrifici ed alle piccole ma grandi soddisfazioni ottenute non perchè mio figlio avesse un talento particolare ma perchè i suoi allenatori hanno saputo insegnargli la costanza la disciplina l’ educazione e lo spirito di squadra! Molto presto però,il direttivo della piscina comunale al completo”coop. Il GRILLO e IPPOCAMPO”ha iniziato a farci capire senza mezzi termini che questa passione era diventata troppo grande. Che il livello del nuoto agonismo nelle Marche è medio basso e che quindi mica potevamo pretendere di andare chissà dove o di fare chissà cosa! Veramente in un caso il senso fu “Dove credete di andare alle Olimpiadi”.Nessuno di noi pensava di certo una cosa del genere ,cercavamo solo di appoggiare i nostri figli per fare in modo che la fiamma della passione che loro avevano acceso non si spegnesse e questo abbiamo continuato a fare da allora nonostante tutto il direttivo cercasse invece di farla affievolire sempre più rischiando così di farla spegnere!
Noi di certo non smetteremo di sostenere la passione che vediamo ancora negli occhi dei nostri figli,nonostante siano consapevoli che le cose saranno più complicate non potendosi allenare nella loro piscina!
Concludo questa mia lunga riflessione affermando con forza quanto segue:
QUANDO SI ACCENDONO PASSIONI NEL CUORE DEI BAMBINI ,BISOGNA ESSERE DISPOSTI A MANTERLE ACCESE”
Ero Assessore allo Sport quando nel 1992 abbiamo fatto la gara per l’assegnazione della gestione della Piscina Comunale. La Cooperativa ” Il Grillo ” ha sempre rispettato le condizioni della Convenzione, gestendo l’impianto con professionalità, competenza ed equilibrio, migliorandone notevolmente le strutture, e dando impulso ad una miriade di attività educative, formative, sociali, di nuoto libero ed agonistico. Con tutto il rispetto per i genitori, credo che la Cooperativa abbia il diritto di scegliere lo staff tecnico più adeguato a portare avanti l’attività agonistica nelle linee generali stabilite democraticamente dagli organi direttivi. Garantita la continuità dell’attività agonistica, con allenatori qualificati, non credo che un gruppo di genitori abbia il diritto di interferire nelle scelte tecniche. E’ legittimo che si costituiscano in una nuova associazione, e che chiedano spazi d’acqua, ma è altrettanto legittimo che la gestione degli spazi d’acqua tenga conto prioritariamente delle attività di promozione e pratica dello sport natatorio, e della attività agonistica interna, che fanno capo all’Ente gestore della Piscina. Il Comune ha scelto di non gestire direttamente la Piscina, ha messo a gara pubblica la gestione, ma ha stabilito finalità ed obiettivi che il vincitore della gara avrebbe dovuto rispettare, pena la revoca della concessione. Per queste finalità ed obiettivi, che sono pubblici e sociali, il Comune elargisce un contributo, così come fa con tutte le altre attività sportive. Queste finalità sono state sempre perseguite e messe in pratica dalla Cooperativa, che ne ha fatto una linea di condotta, con piena soddisfazione degli utenti, e delle varie Amministrazioni Comunali, che ne hanno prorogato periodicamente la Convenzione e la gestione. E’ sorto un problema interno, è internamente che va risolto. Senza pregiudizio per gli atleti, nè per le scelte che la gestione è tenuta a fare per rispettare le finalità generali. La Piscina è un bene prezioso per Civitanova e le comunità del circondario, e non può assoggettarsi ad attacchi di chi antepone l’interesse personale a quello collettivo. Gli allenatori passano ( e io posso testimoniarlo personalmente! ), le società restano, e continuano a vincere coppe e scudetti, e a sfornare nuovi campioni! Giancarlo Giulietti
Sign Giulietti da buon politico non centra il problema che si è posto tra la comunità dei genitori ed il Comune. Lei parla di allenatori e di piscina e questa cosa a noi non importa. Il vero problema è la mancata disponibilità deglj spazi acqua per una società nuova di Civitanova. E l altro problema di cui lei non parla è che le convenzioni devono essere rinnovate alla scaden za e non due anni prima e poi deve essere fatto un bando pubblico e non per assegnazione diretta. Poi tutto il resto di quello che ha detto è noia e forse nemmeno farina del suo sacco in quanto l espressione ” gli allenatori passano la società resta” , aihmè, è stata sentita più volte detta dai dirigenti del Grillo. E poi non dica che gli spazi acqua non erano disponibili perchè erano gli stessi che occupavano glj atleti che se ne sono andati. E vorrei proprio vedere, fiscalmente parlando, quanti atleti hanno in questo momento l’ippocampo. Penso che tutto ciò sia la punta di un iceberg che con il tempo affiorirà. A volte è meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi che aprire la bocca e darne la certezza (diceva un saggio).
“Non condivido le tue idee, ma mi batterò sempre perché tu le possa esprimere”, diceva Voltaire. Esattamente il contrario di quello che fa il signor (o signora, non ne conosco l’identità!) Pose Idone. Dopo 21 commenti al fulmicotone contro i gestori della piscina (ricorrendo persino a pesanti offese personali, pseudo psicanalitiche e familiari), arriva un commento pacato, documentato, positivo, e l’autore di quel commento viene definito uno stupido. Più di ogni commento, vale il tono e il livore della risposta di Pose Idone a rappresentare la moderazione e l’equilibrio di quel gruppo di genitori che hanno deciso di uscire dall’Ippocampo e fondare una nuova associazione. Tanto stupido non devo essere stato, egregio Pose Idone, se sono stato Assessore e Presidente di varie Commissioni, eletto per tre legislature di seguito (15 anni) in Consiglio Comunale e per altre due di seguito (10 anni) in Consiglio Provinciale, sempre tra i più votati. Oltre a qualche altra piccola quisquilia, come aver insegnato per 40 anni in Scuole Superiori, essere stato allenatore semiprofessionista di calcio e, soprattutto, allenatore di settori giovanili per varie decade. A parte la stupidità, il cieco furore contro tre persone che lavorano da più di vent’anni con serietà, onestà, competenza, ed aggiungo, senso umano, nella piscina, la porta a dare anche informazioni sbagliate: la Convenzione scadeva nel 2016, è stata rinnovata nel 2010, quindi 6 anni prima della scadenza, non 2, come erroneamente lei afferma. E sa perché è stata rinnovata senza una nuova gara pubblica? Forse perché gli amministratori si sono resi conto della buona qualità della gestione? Per fiducia? Forse perché “il Grillo” ha fatto tanti investimenti in strutture, che vanno a vantaggio della Proprietà Pubblica, e bisogna dargli il tempo di ammortizzarne i costi? Le ricordo che, prima del “Grillo”, la Piscina è stata gestita alla sua apertura dalla Uisp che, a causa di clausole troppo restrittive, è fallita, addossando i debiti al Comune; è seguita una breve gestione provvisoria del “Grillo”; una gara d’appalto vinta da una cooperativa di Fermo che, dopo una pessima gestione di qualche mese, ha rinunciato per mancanza della fideiussione, che era diventata nel frattempo fondamentale; ed infine una nuova gara vinta dal “Grillo”, che gestisce definitivamente dal 1992 ad oggi. Lei vorrebbe fare una gara ogni 5,6 anni? Crede che chi vinca, rischiando di non tornare a vincere dopo così pochi anni, possa fare degli investimenti di decine di migliaia di euro? E’ questo che intendo dire quando parlo di interesse privato e di interesse pubblico; i genitori (non tutti, certamente!), hanno un interesse: che il figlio diventi un grande atleta ed un grande campione. Chi gestisce, invece, in mezzo a tante difficoltà, deve avere una visione più generale, garantire attività diversificate, rispettare finalità ed obiettivi proprio imposti dal Comune, perché riguardano una cerchia più larga di persone, perché sono pubblici, appunto. Le posso assicurare che quello che penso e dico è tutta farina del mio sacco: se “gli allenatori passano e le società restano” è stato detto anche dai dirigenti del “Grillo”, è solo per una coincidenza, dovuta ad un senso comune e diffuso di vedere le cose da parte di persone ragionevoli. Si sarà annoiato, me ne dispiace: approfondisca le sue conoscenze psico-psichiatriche, la aiuteranno a mantenersi sveglio/a.
Innanzitutto voglio dirle che ” la palla è di chi la raccoglie”. E poi vorrei spiegarle una volta per tutte quali sono le cose che fanno arrabbiare un privato cittadino che paga le tasse onestamente: vedere sperperati i propri soldi. Lei mescola il settore privato con il settore pubblico in modo molto confuso ed opinabile, mi spiego meglio: in una struttura PUBBLICA non deve essere il PRIVATO a fare le opere di manutenzione ma deve essere il proprietario del locale in questo caso il Comune; il Comune dando in GESTIONE una struttura che genera PROFITTO deve esigere un affitto dal gestore con il quale può manutenere il locale. È semplice e razionale, non le sembra? Così facendo il proprietario del locale (Comune di Civitanova Marche) può decidere di affidare la gestione dello stesso, una volta SCADUTO il contratto, a qualsiasi privato cittadino che partecipi all’asta.Questa è TRASPARENZA. Non ci vogliono molti anni di scuola per capirlo, non le sembra? Certo che, se il privato viene coinvolto nelle spese del locale piano piano si sente parte integrante della proprietà! La stessa cosa stà succedendo con il Palas, lo sà? Ce ne siamo resi conto di cosa stà succedendo? Oppure, zitti zitti alla chitichella aspettiamo che fra dieci anni quando la società Lube, forse, non esisterà più vi accorgete che la gestione del Palas è loro esclusiva ed una squadra di CIVITANOVA non può disporre del campo? E lei continua a dire che i genitori sono dei barbari e sono arrabbiati verso i gestori? Lei si sbaglia e di molto. Il profilo psicologico è stato fatto per far capire meglio alla gente con chi avevamo a che fare ma niente di più. Con chi siamo veramente INDIGNATI sono i ” gestori” presenti e passati della nostra bellissima Civitanova i quali non riescono a sfruttare le potenzialità e le risorse che hanno a loro disposizione. E spero che sia soddisfatto, a quanto sembra, che quasi 60 ragazzi de Citanò sono andati a nuotare altrove. Saremo tutti fieri quando saliranno sul podio e sulla loro maglia avranno impresso il logo di un’ altra città! Poco importa a chi queste cose è abituato a farle, vedasi LUBE, sottratta a Macerata a tutti i costi, mentre vengono mandati in esilio 60 ragazzi del posto. Le sembra normale una cosa del genere? Mi risponda. La soluzione è molto semplice ma non la volete trovare, è questo il punto. Non mi sottolinei il fatto che la convenzione scadeva dopo quattro e non due anni altrimenti mi sembra di tornar bambino ai tempi di scuola quando mi facevo i dispetti con il mio compagno di banco. E poi lasci che siano gli altri a lodarla. Tanto le dovevo: buona giornata
Da genitore direttamente coinvolto mi sento di chiarire alcuni punti sulla vicenda poichè a mio modesto avviso stanno passando dei messaggi sbagliati sulla vicenda. Innanzitutto nessuno ha mai avuto da ridire sul modo di gestire la piscina da parte del Grillo per quanto riguarda mantenimento della struttura e organizzazione di attività come corsi di nuoto, idrobike, ecc… Il punto arriva quando si arriva all’agonismo. Non ho titoli di studio o esperienze di insegnamento o ricoperto cariche politiche di nessun genere, sono solo un genitore di 2 ragazzi oramai maggiorenni che praticano nuoto da 15 anni, prima per gioco poi agonisticamente, che sono cresciuti seguendo uno stile di vita e regole che questo sport impone. Hanno anche raggiunto dei risultati sportivi eccellenti che non possono che rendermi orgoglioso di loro ma devo dire che tutto ciò, e chi mi conosce può testimoniarlo, è ben lungi dal pensare, come è stato detto, che noi genitori siamo esaltati e convinti di avere tutti dei “Magnini o Pellegrini”. Ciò che interessa a noi genitori è che i nostri figli crescano sani e lontano dai pericoli a cui sono esposti in adolescenza e questo è quello che stava avvenendo grazie alla realtà creata soprattutto dagli allenatori dei nostri figli che sono riusciti a tenere insieme uno splendido e nutrito gruppo di ragazzi di età diverse motivandoli ad andare avanti nonostante fatica, impegno e anche qualche delusione e, visto che funzionava, non ci siamo mai interessati al lato tecnico. Tutto ciò è finito nel momento che ci siamo trovati di fronte alla mancaza del collante che teneva unito questo gruppo e che permetteva questo stile di vita dei nostri figli scatenando le reazioni che ben sapete….. Sicuramente restiamo ognuno della nostra opinione ma questo è quello che ho vissuto e voglio continuare a vivere…. Oreste Pantanetti Sabatini
Quando leggo determinati commenti e mi riferisco a quelli del sig. Giulietti, sicuramente più competente di me sull’argomento, un pò di nausea mi viene!
Chiedo scusa ma è così!
Io vengo, con molto sacrificio personale e sforzo economico, da un altro paese del circondario per portare mia figlia in piscina ed ho scelto quella di Civitanova proprio perchè soddisfatta della sua gestione. In tanti anni non mi sono mai permessa nemmeno di parlare con uno dei gestori o tantomeno di entrare in merito alle loro decisioni. Mi viene da sorridere però quando lei parla, e riporto le sue parole , di ” senso umano ” da parte dei gestori, perchè secondo il mio umilissimo parere, è proprio questo che è mancato, il SENSO UMANO. E questo a discapito dei nostri ragazzi ! Lei dice che è stato allenatore e allora dovrebbe conoscere quale rapporto si instaura tra un bambino ed il suo allenatore! In questo caso mia figlia e così i suoi compagni, hanno da sempre visto nei loro allenatori una figura importante che ha saputo guidarli, sostenerli, educarli e ha insegato loro il sacrificio.
Mia figlia, come tutti gli altri componenti della ormai ex squadra agonistica dell”Ippocampo , è una bambina rispettosa, educata , brava a scuola, gioiosa e ben felice di far parte della sua squadra di amici oltre che di atleti.Tutto questo non sono stata solo io, mamma , ad insegnarglielo. Ha avuto nei suo allenatori eccellenti maestri. Convengo con lei che per i gestori è più che lecito cambiare gli allenatori, di sicuro è nel loro diritto, ma non mi venga a parlare di SENSO UMANO, quando gli stessi ragazzi hanno chiesto a mani piegate di rimanere con i loro allenatori e prorio a loro è stato risposto di no, e per motivi puramente econimici!!!!! Dove è allora il senso umano?
Cordialmente la saluto
Discuto volentieri con il signor Pantanetti e con la signora Rosini perché argomentano il loro pensiero, e non ricorrono ad offese. Magari la signora poteva evitare di sentirsi nauseata dalle mie parole, ma ne colgo pienamente il sentimento materno, così come le preoccupazioni e le ansie di tutti e due questi genitori. Dicono entrambi di non avere niente da ridire sulla gestione generale della Piscina, che anzi apprezzano, e mi pare già un buon punto di partenza. Parlano poi del loro essere padre e madre di figli che praticano il nuoto agonistico con sacrificio, disciplina, dedizione, e ne sono orgogliosi. Sono d’accordo in pieno. Sono genitore di due figli, ormai adulti, che hanno fatto sport a vari livelli, ed ho provato anch’io questi stessi sentimenti. Il signor Pantanetti dice saggiamente che ciò che vuole è che i figli crescano sani e lontano dai pericoli dell’adolescenza. La signora Rosini dice che sua figlia è una bambina meravigliosa. Tutti e due tessono le lodi degli allenatori uscenti, e si dispiacciono per la fine di questo rapporto professionale, formativo, educativo. Mi sorge spontanea una domanda, che rivolgo anche ai miei due cortesi interlocutori: questi stessi risultati di disciplina, rigore, stile di vita, questa educazione, questo cemento di amicizia, lealtà, unità, non potevano essere esercitati dentro un rapporto di unità e sintonia con i dirigenti della Società? Perché questo è il punto, a me pare, in tutta questa vicenda, e cioè che, fin dall’inizio, quindi da anni, gli allenatori hanno fatto riferimento solo ed esclusivamente ai genitori, in totale disprezzo della Società. Credete voi davvero che Antonella e Stefano vogliano cose diverse dalle vostre? Sono anche loro genitori, sentono anche loro le vostre stesse angosce, fanno anche loro le vostre stesse fatiche e sacrifici, sono persone di sport, da sempre, ne conoscono i valori, hanno sempre operato per perseguirli. Sono stato allenatore di calcio per molti anni, signora, dagli esordienti alle prime squadre, ho allenato centinaia di ragazzi cercando di trasmettere principi di vita, prima ancora che nozioni tecniche: alcuni hanno fatto carriera, tutti sono stati buoni calciatori, sono rimasti amici, si frequentano, si aiutano, mi cercano, e ricordano con orgoglio i risultati che insieme abbiamo raggiunto. E tutto questo mi è venuto naturale farlo in piena armonia con i genitori (salvo uno o due casi particolari), e, soprattutto, con le Società. Non vedo perché un allenatore debba fare guerra aperta alla società che paga il suo stipendio e l’attività agonistica. E se proprio non coincidono più gli interessi, l’allenatore se ne va in cerca di un’altra Società, senza fare tanto rumore. La società Ippocampo continua la sua attività, non è defunta, come la signora dice: ci sono trenta atleti in meno, e questo è doloroso, ma i settanta che restano hanno a disposizione allenatori qualificati che seguiranno gli stessi obiettivi di formazione, educazione, disciplina, amicizia, lealtà, cameratismo, e che cercheranno di raggiungere i migliori risultati sportivi e tecnici. Mi auguro vivamente che lo facciano in pieno accordo con la Società, perché non c’è assolutamente contrasto tra il raggiungimento di valori sportivi e una visione unitaria, seppur dialettica, dell’attività agonistica. Non voglio dire certo che l’allenatore deve essere prono alla società ma nemmeno che si metta sempre e comunque, sconsideratamente, contro di essa. Infine, parlo di senso umano, signora Rosini, perché conosco da vent’anni i soci del “Grillo”, ed ho avuto modo di apprezzarne la sensibilità e la passione. Mi consenta una considerazione: delle persone che, con grande sacrificio, finanziano, tra l’altro, la costruzione di un pozzo di acqua potabile in Africa, non possono essere insensibili e prive di senso umano nel loro lavoro con i giovani in Patria! Non voglio convincere nessuno, mi dispiace di portare talvolta la mia esperienza personale, ognuno resterà sulle sue posizioni, magari con qualche piccolo interrogativo in più, ma apprezzo molto la passione e la convinzione con cui si difendono e si portano avanti. Anch’io saluto cordialmente il signor Pantanetti e la signora Rosini.
Bellissime parole peccato che non tutti si rispecchiano in quello che dice, infatti i ragazzi e le famiglie che hanno deciso di appoggiare Stefano e Pamela non hanno giudicato così magnanimi i gestori della piscina e questa decisione viene presa da persone che hanno frequentato per anni i tre componenti della gestione del Grillo che guarda caso sono gli stessi dell’Ippocampo. Per quanto riguarda il finanziamento dei pozzi in Africa, personalmente ho un altra chiave di lettura, la vedo come una restituzione di un favore. A buon intenditore poche parole. Non parli poi da genitore in quanto la conosco molto bene. Non le farà piacere leggermi ma la cosa è reciproca, buona giornata
“La palla è di chi la raccoglie”: questa, sinceramente, non l’ho capita, signor o signora Pose Idone! Mi era più chiara la mitica “ Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!” di Trapattoni, o “ Partita finisce quando arbitro fischia”, dell’altrettanto mitico Boskov. Mi ha messo di buon umore: vedo che non è più tanto annoiato, ridimensiona parecchio l’importanza delle sue valutazioni psicanalitiche, non mi zittisce, non mi dà dello stupido, mi augura addirittura una buona giornata, quindi è con spirito conciliante e di buon umore che mi accingo a discutere con lei della sostanza del suo pensiero politico-amministrativo. Lo sperpero di denaro pubblico fa arrabbiare lei quanto me: sono un privato cittadino, pago le tasse onestamente, mi trovo nella stessa condizione sua e di milioni di altri come noi, siamo arrabbiati per come vengono sprecati i nostri soldi, faticosamente guadagnati. D’accordo. Ma questo che c’entra con la Piscina? Dove sta lì lo spreco di denaro pubblico? Semmai si deve parlare di un risparmio di denaro pubblico, visto che quello che dovrebbe spendere il Comune per mantenere e sviluppare un impianto di sua proprietà, in realtà lo spende un privato! Lei si sta avvicinando alla verità quando dice, dietro mia debita correzione, che la convenzione è stata rinnovata quattro anni prima della scadenza. Ma non arriva a dire la verità. Forse le serve una terza risposta per avere il tempo di contare gli anni che passano tra il 2010 (rinnovo della Convenzione), e il 2016 (scadenza naturale della Convenzione): sono sei gli anni dell’anticipo, non due, né quattro, e non glielo dico per farle dispetto, come il suo compagno di banco, ma per un motivo ben preciso. Nel 2010, la Piscina aveva urgente bisogno di importanti lavori di ristrutturazione, manutenzione e messa in sicurezza. Il tetto stava crollando: provvisoriamente, il Comune aveva messo un controsoffitto di rete per evitare cadute di materiali, ma la situazione ormai era insostenibile e si doveva procedere subito a lavori di restauro, pena l’incolumità delle persone. Siccome il Comune non aveva disponibilità finanziarie, e siccome aveva avuto modo di apprezzare metodi e risultati della gestione, ha rinnovato la Convenzione in cambio del costo dell’opera. E sa quanto ha investito il Grillo in quell’opera? 800.000 euro! Non crede che abbia bisogno di un po’ di tempo per ammortizzare questo valore? Non crede che siano soldi risparmiati (non sprecati!) dal Comune, e quindi dalla cittadinanza? Non crede che il valore dell’impianto sia notevolmente accresciuto a favore del proprietario, quindi del Comune, quindi della cittadinanza, grazie ad un investimento privato? Solo per prorogare una gestione dimostratasi positiva, sotto vari punti di vista. Il suo principio per cui non ci deve essere commistione tra pubblico e privato, per cui si dovrebbe fare un appalto ad ogni scadenza, sembra più dettato da risentimento che dalla realtà delle cose. Ci sono mille esempi di come, ad ogni livello di Governo, il pubblico ricorre al privato per raggiungere i suoi obiettivi pubblici. Nel settore della costruzione di autostrade e superstrade, della viabilità e mobilità in generale, nella sanità, nella scuola, nell’università, nella cultura, nella salvaguardia del patrimonio pubblico, e praticamente in ogni settore del governo della cosa pubblica, si cerca sempre più il coinvolgimento del privato, perché direttamente il governo pubblico non può gestire e fare tutto. Nel nostro piccolo, persino il verde delle rotonde è affidato alla manutenzione di ditte private! Si chiama principio di “sussidiarietà”, ed è previsto perfino dalla nostra Costituzione! Le rimane un piccolo ma non trascurabile vizietto: non essere tanto coerente, e raccontare un po’ di bugie! Incoerente, perché parla tanto di trasparenza e poi si nasconde dietro ad uno pseudonimo. Bugie perché continua a parlare di 60-65 atleti, quando sono una trentina. Non che sia meno grave, ma per amore della verità, e per rispetto anche di quei settanta che hanno deciso di rimanere. Per lei sta cominciando una nuova giornata: la passi bene, in salute e in armonia con le persone e la natura. La saluto cordialmente.
Mi scusi sig. Giulietti! Io non intendevo affatto dire che l’Ippocampo è defunta, ma quando parlo di ex squadra agonistica era riferito a mia figlia ed ai ragazzi che ormai non ne fanno più parte. Vedo che lei è informatissimo sul numero di atleti non più presenti nella società Ippocampo e viceversa di quelli ancora facenti parte della stessa! Forse era presente agli allenamenti di ieri a Loreto? Perché se così è, potevamo presentarci visto che mi trovavo lì! Le dico solo che ognuno sta facendo il suo lavoro l’Ippocampo con i suoi meravigliosi allenatori e Loreto con i nostri meravigliosi allenatori! I numeri che lei ha riportato le posso garantire che non sono proprio esatti ma a me non interessa discutere di numeri poiché QUESTI NUMERI SONO I NOSTRI O I LORO RAGAZZI! Infine , e concludo , sono lieta che lei abbia uno splendido rapporto di amicizia e stima con i gestori della piscina e per questo capisco perché si anima tanto per appoggiarli. Purtroppo ognuno di noi ha vissuto determinate situazioni che ovviamente hanno portato ad una visione molto diversa delle cose. .Ora il mio desiderio, e quello di tutti gli altri genitori , è quello di sostenere i nostri figli in quello che sarà un anno un pò più difficile degli altri ma non meno combattivo. Sà! Vedere la gioia di tanti ragazzi, ieri, mentre nuotavano sereni e tranquilli, mi e ci ripaga di tanti sacrifici! Buona giornata
Salve Sign. Giulietti, come lei ha ben capito sono una persona di poche parole e cerco sempre di arrivare alnocciolo del problema in maniera molto diretta ed a volte aggressiva ma se c’è una cosa che non dico quelle sono le bugie. Non sò se da parte sua ci sia una cattiva informazione o un tentativo di trasfigurazione della realtà dei fatti quando mi parla che nel 2010 i lavori di manutenzione e ristrutturazione di ben 800.000 euro ( a me risultano 600.000) abbianointeressato il tetto della piscina perchè come si può ben testimoniare, anche con del materiale fotografico, già nel corso del 2014 c’ erano dei cartelli esposti nei vetri della piscina che avvertivano di non avvicinarsi in quanto dai cornicioni potevano cadere dei calcinacci molti dei quali ben visibili anche a terra; quindi mi dovrebbe spiegare bene come sono stati spesi questi soldi, se sono stati spesi. Poi ,cerco di non tornare sulla lezione di economia aziendale che avevo espresso qualche commento indietro, mi spieghi come fà un Comune a non avere i soldi per delle ristrutturazioni di 600.000 euro e finanziare per 20 anni la somma di 75.000 euro/anno, non le sembra che questo sia una cattiva gestione dei soldi pubblici? Basterebbe accendere un mutuo ventennale e risparmiare più della metà della somma e non solo, in questo caso non si renderebbe vittima di eventuali forzature private, cosa questa contraria alle basi del suo partito! E per finire il conto delle bugie parliamo del numero effettivo dei ragazzi dove anche qui non è stato molto preciso ma gli dico che ne sono ben 48. La differenza tra delle bellissime frottole e delle brutte verità è che ” le bugie hanno le gambe corte” . Questa penso non sia difficile capirla. Per quanto riguarda l’anonimato stia certo che quando sarà il momento opportuno ci presenteremo. Cordiali saluti
Buonasera Sig. Giulietti. Personalmente non ho il piacere di conoscerla ma mi sento di non essere d’accordo con Lei in alcune valutazioni su Antonella e Stefano che ha citato in un precedente commento. A me, come agli altri, non ha mai importato nulla della convenzione e di cifre, come avrà capito, ma sta a cuore la sana crescita dei miei figli. Quando parla di sintonia con i dirigenti della piscina e non solo con gli allenatori accetti un pensiero da chi la piscina è da 15 anni che la vive. Come ho detto anche a Stefano Carletti, la dirigenza non ha mai fatto nulla per accaparrarsi le simpatie dei genitori che stando a contatto solo con gli allenatori e non con loro “pendono” da una parte. ( negli ultimi anni non facevano più nemmeno le riunioni prima delle stagioni agonistiche) Gli ho anche detto, visto che l’oggetto del contendere sono i nostri figli, che se c’erano problemi tra società e allenatori dovevano coinvolgerci per risolvere i problemi. Così non è stato e, anche se la legge glielo permette, hanno provveduto al cambio degli allenatori comunicandoci il tutto all’ultimo momento quando tutto era già stato fatto. Pensa che questo modo di operare possa portare ad avere un pensiero positivo verso la società? NO !!! L’unico pensiero, mi permetta, è che i nostri figli sono stati trattati come merce di lavoro… e questa non è umanità