Ribalta nazionale per la Beata Mattia

MATELICA - Il caso della reliquia sanguinante oggi a Pomeriggio 5 con Barbara D'Urso. Interviene il vescovo Vecerrica: "I miracoli li compie Dio, quando e come Lui vuole, il clamore va a danno della venerazione della Beata e della chiarezza della nostra fede "

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La trasmissione “Pomeriggio 5” di Mediaset in collegamento da Matelica

 

di Monia Orazi

Questo pomeriggio intorno alle 17 la trasmissione Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D’Urso, si è interessata del caso della Beata Mattia, che da sabato scorso è salita alla ribalta della cronaca, per l’emissione del cosiddetto “umore sanguigno”, che ha richiamato un afflusso incessante di fedeli. Nel collegamento in diretta su Canale 5, davanti alla chiesa del monastero, l’inviata Alessandra Borgia ha raccolto la testimonianza di alcune fedeli, tra cui Gabriella, ex docente di matematica in pensione molto conosciuta che ha voluto raccontare i prodigi della Beata. In un altro servizio filmato si è parlato del miracolo attribuito all’intercessione della venerata reliquia, utilizzato nel processo di canonizzazione per elevare la sua figura alla dignità di Santa e tuttora in corso dal 2009, che permise di guarire da un cancro in fase terminale ai polmoni, al farmacista napoletano Alfonso D’Anna nel 1987.

Le parole semplici e sentite dei fedeli, insieme alle domande della conduttrice da studio, hanno permesso di raccontare alla platea televisiva quello che per tanti fedeli è un prodigio, mentre per la Chiesa è un fenomeno da approfondire. “Ho un rapporto particolare con queste cose – ha detto Barbara D’Urso, rivolgendosi all’inviata – vorrei essere lì al tuo posto tra queste signore”. Presente tra il pubblico anche il sindaco Alessandro Delpriori, che non è intervenuto. Dall’urna è stato prelevato un campione del liquido color ruggine che trasuda dal corpo della Beata, che sarà sottoposto ad analisi approfondite, da parte della commissione che si sta occupando del processo di canonizzazione, per far diventare Santa la venerata badessa matelicese.

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Clicca sull’immagine per guardare la testimonianza della badessa suor Rosaria

Il vescovo Giancarlo Vecerrica

Il vescovo Giancarlo Vecerrica

Sul caso intervengono con un comunicato il vescovo di Fabriano monsignor Giancarlo Vecerrica e padre Ferdinando Campana, ministro provinciale dei frati minori. “I miracoli li compie Dio, quando e come Lui vuole, attraverso l’intercessione dei Santi, per la nostra conversione, ricordandoci che nel vangelo Gesù rimprovera quanti pretendono miracoli”, scrivono i due religiosi. “La Beata Mattia è un grande punto di riferimento per la nostra città di Matelica e del territorio: amiamola, preghiamola, seguiamola nell’amore a Dio e ai fratelli. Se il Signore vuole indicarci un miracolo ce lo farà capire. Per ora i fenomeni attribuiti all’urna della Beata Mattia non sembrano chiari”, si spiega nel comunicato.

beata matelica sanguina 3“Pertanto, il clamore va a danno della venerazione della Beata e della chiarezza della nostra fede. L’atteggiamento giusto è quello composto di preghiera e silenzio, attesa e obbedienza a Dio nella sua Chiesa. Che la Beata Mattia protegga noi pastori e il nostro popolo e ci doni l’entusiasmo della fede e dell’amore cristiano!”, conclude il testo.


Anche il parroco di Santa Teresa a Matelica, sotto la cui giurisdizione ricade il monastero di Santa Maria Maddalena, nella cui chiesa sono custodite le spoglie mortali della clarissa matelicese, don Vincenzo Bracci invita alla prudenza:
“In momenti come questo possiamo soltanto pregare. Il clamore non serve al culto della Beata Mattia, il Signore può inviarci dei segni in qualunque momento. Preghiamola affinchè protegga Matelica ed i fedeli”.

 



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