Dal nostro lettore Luca Tombesi riceviamo:
«Scrivo questa lettera per segnalare che da qualche tempo non è più possibile prelevare materiale dalle isole ecologiche, in quanto tutto il materiale conferito diventa automaticamente proprietà del Cosmari. Fino al qualche tempo fa questi oggetti gettati via, ma ancora in buono stato, venivano recuperati e riutilizzati sia da persone bisognose sia da chi, come me si diletta a costruire oggetti d’artigianato con materiali di scarto e a restaurare vecchi mobili. In tempi di crisi è un controsenso che tante cose ancora utili diventino rifiuti. Non so quale fine facciano questi oggetti se distrutti, riciclati o finiscano nel giro dei mercatini dell’usato a guadagno di pochi. Ricordo come fino a poco tempo fa le isole ecologiche erano meta di anziani con la passione delle riparazioni, extracomunitari che cercavano qualche mobile per sistemare le loro povere case o semplici appassionati di roba vecchia come me. Lo trovavo un modo intelligente e virtuoso di ridare vita alle cose vecchie. Ora tutto questo non è più possibile perché quell’immondizia vale come l’oro per chi la smaltisce e non può esserne disperso nemmeno un grammo».
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Perché abbiamo un’amministrazione di persone senza idee
E’ verissimo.
Qualche settimana fa (notizia di cronache maceratesi) hanno arrestato dei rumeni perché prendevano i televisori e computer vecchi dall’isola ecologica di civitanova (mi rifiuto di dire che rubavano perché non è vero!!!) e li rivendevano a connazionali e immigrati vari. Avrebbero dovuto premiarli invece di arrestarli! Era tutta roba in meno da smaltire, tutta roba che non sarebbe (ancora) finita in discarica.
Io e tanta altra gente abbiamo usato roba recuperata dall’isola ecologica, adesso invece dobbiamo vederla bruciare negli inceneritori con tutti i problemi di diossina e tumori che questo comporta e perché? Perché la devi comprare NUOVA la roba! L’economia deve girare, ma sempre e solo sulle spalle della povera gente!
Che vergogna!
so che la Caritas aveva proposto in merito un programma molto interessante per il riciclo e l’utilizzo anche con scopi istruttivi (es ristrutturare i mobili rotti insegnando a chi è interessato un nuovo lavoro” scuole arti e mestieri rivisti ….ma il Comune non ci sente…
Quello che del resto hanno fatto a Capannori e che ne fa un comune virtuoso ….
se i rifiuti diminuiscono chi ci guadagna più? E con i soldi di chi? è sempre il gatto che si morde la coda….
I mercatini e i negozzi dell’usato effettua un buon giro d’affari, gran parte del materiale veniva preso proprio sulle isole ecologiche.
Comunque il materiale recuperato non danneggia affatto il materiale nuovo perché, chi lo acquista è perché vuole avere in casa un oggetto di tanti fa o per avere dei ricordi.
Bisogna fare qualcosa contro questa legge che non agevola nessuno, provoca solo diossina, cosa importa tanto loro non mogliono mai di malattie provocate da diossina.
I mercatini e i negozzi dell’usato effettua un buon giro d’affari, gran parte del materiale veniva preso proprio sulle isole ecologiche.
Comunque il materiale recuperato non danneggia affatto il materiale nuovo perché, chi lo acquista è perché vuole avere in casa un oggetto di tanti fa o per avere dei ricordi.
Bisogna fare qualcosa contro questa legge che non agevola nessuno, provoca solo diossina, cosa importa tanto loro non mogliono mai di malattie provocate da diossina.
in alcuni comuni della provincia sono già attive le cosiddette “Riciclerie” locali a fianco delle isole ecologiche dove appunto poter recuperare i materiali in buono stato. A San Severino sempre dopo i fuochi….
Sicuramente, ci penseranno Corvatta e la sua allegra compagine… aspettate…
l’isola ecologica non è un luogo per mercanteggiare oggetti usati. l’isola ecologica è un luogo per gettare rifiuti ed è organizzata in modo che i rifiuti vengano gestiti nel modo corretto cioè riciclati. con il vetro si rifanno altre bottiglie con il legno pannelli per le vostre nuove cucine con la carta nuovi giornali ecc… la maggior parte delle persone che andavano all’isola a prelevare oggetti vari lasciando una “mancetta” ai vecchi operatori si rivendevano i vari oggetti ai mercatini dell’usato o ai vari rottamai della zona tutto esclusivamente in nero. I poveri extracomunitari fino ad oggi si sono arricchiti organizzando interi container verso i loro paesi con il materiale prelevato sottobanco nelle varie isole di tutta la provincia. Quindi una cortesia prima di scrivere commenti aprite gli occhi e informatevi sulla realtà dei fatti. GRAZIE
mi riferisco a quello ke scrive Kormoran sicuramente ad arrivare all’arresto e’ troppo comunque sia in proprieta’ altrui discarica che sia prima di appropriarsi di qualunque cosa e’ giusto chiedere poi se te la danno sei libero di farci cio’ che vuoi ma l’educazione prima di tutto
Purtroppo questo sempre per colpa di qualcuno, infatti dietro a tutto ciò si era creato proprio un mercanteggiare (parola esatta) che si andava sempre più allargandosi da parte anche di alcuni che gestivano e rivendevano, per mali estremi estremi rimedi un peccato per il povero Tramandatore
Le leggi sono tarate per fermare i pochi (alla fine erano comunque fenomeni marginali) che le violano e non guardando i problemi nei loro complesso, nell’ ambito del retrocomputing (cercate la parola) cassonetti e isole ecologiche (con o senza il consenso) sono state sempre una manna!!!
Bisogna dire pure che molte persono non sono informate su come “riciclare” mobili o elettrodomestici.