Operazione “Zero in condotta”
22 insegnanti di sostegno indagati

L'inchiesta partita dalla guardia di finanza di Foggia interessa 5 regioni e coinvolge anche Macerata. Gli interessati privi di titoli abilitativi avrebbero prodotto documenti falsi per l'assunzione

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La caserma della guardia di finanza di Foggia da dove è partita l’operazione

Interessa anche le Marche e in particolare la  provincia di Macerata l’operazione “Zero in condotta” che oltre 100 finanzieri del Comando provinciale di Foggia stanno  eseguendo  in queste ore. 79 provvedimenti di perquisizione ed acquisizione  documentale nonché la notifica di 22 avvisi di garanzia sono stati emessi  dalla procura di Foggia  nell’ambito di un’indagine su presunti reati di “truffa aggravata ai  danni dello Stato”.  In particolare, l’ipotesi delittuosa al vaglio degli organi investigativi  riguarda l’uso di autocertificazioni e di titoli di  studio/specializzazione falsi da parte di insegnanti di sostegno,  originari del foggiano. L’obiettivo illecito perseguito dagli indagati  era quello di scalare le graduatorie per l’assegnazione di incarichi di  supplenza e, quindi, di maturare indebiti punteggi allo scopo di  ottenere, in maniera fraudolenta, l’assunzione in ruolo presso gli  istituti scolastici.  

Gli interventi – operati in Capitanata ed in altre sette province tra cui Macerata, in cinque  regioni d’Italia – sono stati eseguiti, oltre che nei confronti degli  indagati, anche in numerosi istituti scolastici allo scopo di  riscontrare le anomalie relative alle posizioni di ulteriori insegnanti,  sulle quali saranno sviluppati gli approfondimenti del caso

 



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