Sabato 11 gennaio la stagione dei Teatri di Civitanova torna al Teatro Annibal Caro con un atteso appuntamento con l’amatissima Anna Marchesini che racconta – con l’ausilio delle musiche eseguite dal vivo– Cirino e Marilda non si può fare. “Ho scritto un racconto con l’intento di mostrarne la storia dentro lo spazio teatrale a cui era destinata – afferma l’attrice – diversa è certamente la scrittura che si fa avanti per essere rappresentata: la storia ha bisogno di voci personaggi e di una scansione ritmica e vocale, di una alternanza di entrate e uscite pensate come se potessero essere fisicamente rappresentate. Nel racconto il professore Cirino Pascarella è portatore di un universo sognato più che vissuto, una sorta di testimone solitario che sembra venire sempre da lontano e di non stare mai dove gli accade di trovarsi. È una incantevole figura candidata ad essere completamente travolta da quel clamore, quella turbolenza di emozioni da cui ha sempre procurato di tenersi distante. In contrasto con tale figura, quella della signora Olimpia tenutaria della Pensione Smeraldo dove il professore vive in una non ben identificata città portuale. Dalla superficie estesa come una megattera, a causa di una trasfusione sbagliata, Olimpia è portatrice di tutto il senso comune e popolare, totalmente incapace di decifrare i comportamenti e i modi del professore, unicamente interessata invece a sistemare la figlia Marilda ormai quasi quarantenne senza tuttavia riuscire mai nemmeno a procurare un approccio col nostro, tanto più che il professore mostra di essere lontanissimo e immune da qualsiasi fascinazione femminile. I due mondi, le due voci si incontrano quasi esclusivamente al di qua e al di là della porta della stanza 12; quella porta come un diaframma separa a malapena, senza proteggerlo, lo spazio buio abitato dal professore, dalla piena molesta e incontinente della Olimpia che pare tracimare ad ogni istante e travolgere il professore; se non fosse che il nostro tutte le sere se ne va cosi lontano… ma in un inconfessabile cosi lontano.
Con gioia attendo di raccontare questa storia in un palcoscenico che ho immaginato nudo e senza supporti scenici per permettere alla voce e al corpo di riscrivere ogni volta la storia, narrando non come un lettore ma come l’attore ogni volta diverso protagonista della vicenda stessa che non può che viverla quella storia, rappresentarla senza mai conoscerne la fine.” Lo spettacolo è prodotto da Marisa Srl. Ad accompagnare lo spettacolo sarà la musica dal vivo del trio Aire de Mar con un repertorio latin-jazz fatto di brani originali e standard italiani degli anni Cinquanta e Sessanta.
Per informazioni e biglietti (da 10 a 20 euro): Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Annibal Caro 0733 892101 in giorno di spettacolo dalle ore 18.30. Inizio spettacolo ore 21.15.
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La stagione teatrale 2013/2014 è l’ultima “perla”, ma considerate le “doti” del personaggio dobbiamo aspettarcene altre presto, dell’assessore alla cultura Silenzi. La prosa completamente abolita al principale teatro di Civitanova, il “Rossini” (la presidente dell’azienda Teatri è nientemeno che un’attrice). Si sarebbe mai sognato il sindaco Carancini di togliere la stagione teatrale al “Lauro Rossi”? Impensabile! A Civitanova la stagione di prosa è concentrata, si fa per dire, all’Annibal Caro, teatro di appena 300 posti, che si trova a Civitanova Alta. La giunta comunale per consentire agli spettatori di partecipare agli spettacoli ha predisposto dei bus navetta (gratuiti), che spera non abbiano gli stessi risultati di Futura Festival (pressochè vuoti). Contemporaneamente, la Giunta Corvatta, di cui Silenzi è vicesindaco, con l’inizio dell’anno scolastico, ha aumentato il costo dei trasporti per gli studenti (scuola dell’obbligo). Insomma una giunta comunale, un assessore alla cultura, fucina di idee partorite in continuazione, con un’unico scopo: penalizzare i servizi principali!