di Andrea Busiello
Con uno scarno comunicato del 13 agosto il Corridonia Calcio si vede retrocesso dall’Eccellenza alla Promozione a 10 giorni dalle prime sfide ufficiali in calendario. La notizia assomiglia più ad uno scherzo di cattivo gusto che alla realtà ma la FIGC Marche ha deciso che “a seguito della delibera della Commissione Disciplinare Territoriale, la classifica finale del campionato d’Eccellenza, viene modificata come segue: 12′ Cagliese, 13′ Urbania, 14′ Monturanese, 15′ Corridonia, 16′ Cingolana”. Il tutto risale alla sfida di ritorno dei play out tra il Corridonia e la Cagliese in programma il 12 maggio della scorsa stagione: la formazione rossoverde vinse sul campo ma i pesaresi fecero ricorso per una presunta aggressione fisica e verbale subita da propri atleti e dirigenti accompagnatori da parte di due tesserati del Corridonia ed esattamente: Antonio Lapiccirella, calciatore che poi prese parte all’incontro, e Diego Pistelli, soggetto estraneo alla gara in quanto squalificato; dopo la bellezza di tre mesi dall’accaduto, ecco arrivare la doccia fredda per la formazione allenata in questo campionato da Emiliano Da Col. Da segnalare, tra l’altro, che il Giudice Sportivo in prima istanza aveva rigettato il ricorso della Cagliese (leggi l’articolo). A questo punto si aspetta la risposta della società maceratese che logicamente non ci sta a dover programmare un campionato diverso da quello d’Eccellenza e per di più a saperlo a soli 10 giorni dall’inizio del campionato. La prossima Eccellenza vedrà ai nastri di partenza anche la Sambenedettese, inserita in sovrannumero (17 squadre) nel massimo torneo regionale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Roba da pazzi! Mi sento più in Africa che in un paese occidentale. Con tutto il rispetto per l’Africa, ovviamente, paese da me amato.
Pazza decisione? perchè stupirsi tanto? sembra che viviate in un altro mondo, ormai il calcio va così. Un tempo c’erano le giuste sentenze, che arrivavano poco dopo l’accaduto; adesso invece c’è il primo appello, il ricorso, il ricorso del ricorso. Lo scorso anno, il caso del giocatore dell’ancona tesserato o no è arrivato finito il campionato, per paura di falsare il campionato di qualche squadra importante; e poi gli è stata data partita persa tanto oramai non contava più niente.
Oggi si pensa che qualsiasi cosa accada dentro lo stadio sia responsabilità della società. Come se ogni tesserato debba essere tenuto sotto controllo se può fare qualcosa di anomalo. Addirittura si è arrivati all’obbligo degli stewart dal CND in su, con conseguenti aggravi economici alle società.
E lo stesso avviene per le forze dell’ordine. Succedono casini? Le società sono coinvolte. Eppure ce ne sono tanti allo stadio che potrebbero fare un normalissimo servizio di controllo, ma non intervengono e poi è sempre colpa delle società. Ricordo un non tanto lontano Civitanovese-Bojano, 1 solo tifoso ospite sullo spazio riservato (l’autista del pulman), 6 poliziotti del servizio d’ordine del settore. Oppure Civit-Samb lo scorso anno, trasferta vietata agli ospiti, strade bloccate, camionette antisommossa ed una settantina di poliziotti e carabineiri: quel giorno mi chiesi, per chi sono qui tutti questi? E chi lo pagherà? (domanda sarcastica). Il calcio, il vero calcio, è morto da tempo. ora ci sono solo interessi economici e chi spinge di più l’ha vinta. Mi spiace per il Corridonia, ma probabilmente non ha dei santi protettori alla corte di Cellini, personaggio che a Civitanova abbiamo saputo conoscere molto bene per le sue passate molto di parte. Chissà che tra poco non vi radino per far giocare a Corridonia la maceratese???? scherzo, auguri a tutti i corridoniensi per cominciare l’8 settembre in eccellenza
Il calcio è marcio…anche nei pulcini…
Il calcio ormai è marcio, dalla serie A fino alla terza categoria. Io non lo vedo più da parecchio.
La violenza va punita sempre e comunque.
Molti dicono che i giudici si dovrebbero vergognare, e invece i picchiatori che dovrebbero fare???
La società ospitante è responsabile di tutto quello che accade all’interno dell’impianto sportivo soprattutto se gli autori delle violenze sono suoi tesserati.
Se davvero i fatti sono andati come si racconta l’unico neo di questa decisione è che è arrivata troppo in ritardo..dovevano evitare di giocare quella partita! Ci si picchia prima di una scontro salvezza, alla faccia dello sport!!
E’ l’ennesima constatazione che noi di Corridonia contiamo meno del due di picche. Questo, fin dall’epoca di Ciaffi e Tambroni che qui prendevano voti e ci levavano perfino l’ospedale a favore di quello di Treia. Oggi, fanno il secondo ponte sul Potenza voluto da Silenzi e la sindaca di Corridonia, del PD, non riesce a farsi dare i soldi per quello sul Fiastra.
Altro che menare sul campo: qui c’è da menà a chi dico io. Ossia a noi stessi, che siamo solo pezzi di m…. che non ci facciamo valere a bastonate elettorali.
La giustizia sportiva ha una credibilità pari a zero a partire dalla fifa, dalla uefa, dalla serie A fino alla terza categoria. Persone come il Sig. Palazzi in qualche modo devono giustificare il proprio “non lavoro”. E lo si fa seguendo le indicazioni del “Dio denaro” e fregandosene dei sentimenti dei tifosi che sono da sempre l’unica cosa positiva del Pianeta calcio.
domenica si ricomincia, come sempre presente in curva nord con il dente ancora più avvelenato contro tutto, contro tutti e contro “il loro” daspo…
Imputare la decisione alla forza politica di una paese mi sembra una forzatura. Se davvero è successo come molti raccontano non vedo come si possa criticare questa decisione. L’unico errore è la tempistica, chi di voi si identifica con uno sport dove prima di giocare i giocatori si picchiano fuori dal campo?