Un container per ospitare due associazioni nel piazzale della Enrico Fermi, il consigliere comunale Francesca D’Alessandro denuncia: “è l’unico punto di raccolta in caso di evacuazione degli studenti. La scuola è abbandonata a se stessa da anni”.
“E’ sconcertante – dice D’Alessandro – constatare come la scuola pubblica venga bistrattata costantemente e ripetutamente da questa Amministrazione che, come suo solito annuncia, promette, si ammanta di buoni propositi e poi non solo non fa nulla per migliorare le condizioni di tantissimi piccoli alunni della nostra città, ma anzi contribuisce a peggiorarle ancor di più, con buona pace di noi cittadini e contribuenti che assistiamo attoniti a questo scempio. Perché di scempio si tratta ciò che sta avvenendo nella scuola Enrico Fermi di via Pace. Un complesso scolastico che conta circa 600 alunni è abbandonato a sé stesso da anni, senza che il Comune investa 1 euro per compiere opere di ordinaria amministrazione: recuperare il piccolo anfiteatro antistante la scuola, riverniciare i passamano, sostituire un vecchio cancello fatiscente, aggiustare scale dissestate, risistemare i giardini della scuola d’infanzia con giochi decenti, apporre un’insegna con il nome della scuola. Problematiche che la nostra lista civica sta denunciando ormai da tempo per quasi tutte le scuole di Macerata, ma che a tutt’oggi non hanno trovato una risposta concreta, se non mille proclami dopo qualche denuncia sulla stampa. Siccome però al peggio non c’è mai fine in questo quadro indegno, giustificato dalla solita frase “non ci sono i soldi” (soldi che si trovano sempre per ciò che davvero interessa!), l’Amministrazione Carancini ha pensato bene di prevedere nel piazzale della scuola Enrico Fermi un container di 12 metri per 3 per ospitare due associazioni degli abitanti di via Pace e Borgo San Giuliano. Tale piazzale, adiacente alla palestra dove giornalmente i ragazzi si recano a fare sport, è l’unico spazio aperto adeguato per essere il punto di raccolta in caso di evacuazione, per la scuola dell’infanzia, per la scuola secondaria di primo grado e per i corsi serali per adulti. Costituisce inoltre l’unica via di accesso per i portatori di handicap con carrozzine e luogo usato dai pulmini per far scendere gli alunni in sicurezza, evitando il traffico del semaforo di via Pace. Qualsiasi amministratore dotato di buon senso capirebbe l’assurdità di mettere un container in prossimità di una scuola così grande, considerato l’intralcio oggettivo che creerebbe a tutta l’attività scolastica. La scuola è già fortemente penalizzata e trascurata a livello nazionale, ma se pure nel locale le politiche sono tali per cui non solo non si migliorano le condizioni degli studenti, ma anzi si peggiorano per accontentare associazioni per pensionati, a cui potrebbero essere assegnati luoghi senza dubbio più adatti, chi governa si deve assumere la responsabilità del degrado totale di questa città. A nulla son valse finora le proteste della Dirigente scolastica Santa Zenobi, per cui sono state raccolte circa 483 firme per scongiurare quest’azione a dir poco inopportuna. Ci associamo anche noi come lista civica Macerata è nel cuore alla protesta, presentando al più presto una mozione in Consiglio comunale e perseguendo qualsiasi azione che possa impedire quest’atto fortemente lesivo per una scuola degna di essere chiamata tale”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Parole sante
La D’Alessandro e la Dirigente Zenobi hanno pienamente ragione. Ve lo dice chi ha diretto per tre anni questo meravigluioso istituto. Il Comune , scusatemi la brutalità, se ne è sempre fregato di questo Istituto. è stato sempre considerato di serie B. Sempre tante promesse ma mai realizzate. Potrei fare un lungo elenco che parte dalla Presidenza Lasca e dai miei tre anni (2007-2010). UnAmministrazione come il naso di Pimocchio. Non voglio infierire contro Carancini che quando giocava a pallone a Tolentino era un mio pupillo, ma le promesse che mi aveva fatto se sarebbe diventato sindanco non le ha mantenute. Scusatemi per il mio sfogo, ma alla scuola con la S maiscola, anche se sono in pensione, ancora ci tengo e ci credo.
Condivido pienamente quanto scritto dal collega Francesconi.
Maria Luisa Lasca
Suvvia un pò di realismo….
Credete, veramente credete, che alla nostra classe politica interessi che i giovani possano studiare con profitto in scuole che non siano altro che quasi cessi a cielo aperto???
Ma se poi i giovani aprono la mente, in una scuola minimamente confortevole, sono dolori: poi questi giovani pensano, si guardano attorno, imparano a non fasi prendere in giro e magari qualcuno, dopo tutte le promesse da marinro fatte (ai loro nonni, ai loro padri ed anche a loro), magari si mette in testa di andare a cercare qualche nostro politico per raddrizzargli, a suon di libri, un pò la dentatura…