Unipol Banca sfrattata
da Macerata e Tolentino

LA STORIA – Mario Orlandi ha vinto, insieme alla moglie, una battaglia legale contro la società in cui hanno lavorato per oltre 40 anni. E le due filiali dovranno liberare i locali dopo la sentenza di “sfratto”

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Mario Orlandi

Mario Orlandi

di Filippo Ciccarelli

La storia della vita di Mario Orlandi, 63 anni, e sua moglie Maria Cristina Pesci, 59,  si intreccia in maniera quasi indissolubile con quella dell’Unipol assicurazioni. Dall’esordio nella compagnia assicurativa in giovanissima età (la signora Pesci aveva 15 anni e il suo futuro marito andava ancora a scuola), i coniugi Orlandi hanno scalato posizioni su posizioni nell’ambito del gruppo, tanto che Mario Orlandi è diventato un componente importante della stessa Unipol, diventando presidente del gruppo nazionale degli agenti e in tale veste anche membro del consiglio d’amministrazione nel periodo 1999-2002. L’idillio tra la compagnia e i coniugi Orlandi, però, si è interrotto ufficialmente il 14 marzo 2012 quando – primi agenti Unipol in Italia a compiere una decisione simile – gli stessi hanno revocato il mandato per giusta causa. Il recesso è stato l’epilogo di un contenzioso iniziato qualche anno prima, acutizzatosi a partire dal novembre 2011 e sfociato, ora, nella sentenza emessa dal Tribunale di Macerata lo scorso 12 aprile, procedimento questo nel quale gli Orlandi sono stati assistiti dall’avvocato Lorenzo Vitali di Tolentino. Secondo quanto deciso dalla magistratura, ora Unipol Banca dovrà liberare i locali acquistati dalla società dei coniugi Orlandi: si tratta delle filiali di via dei Velini a Macerata e di viale Matteotti a Tolentino. Unipol Banca, infatti, aveva smesso di pagare l’affitto dei locali da agosto (motivando la sua decisione come compensazione di crediti che avrebbe vantato verso la controparte) e non versava nemmeno la propria quota delle utenze, tutte intestate ai coniugi Orlandi in quanto proprietari, ed anzi sosteneva che gli stessi dovessero sopportare quei costi anche senza gli incassi dell’affitto.

Mancato pagamento delle utenze e dell’affitto a Tolentino, città dove risiedete, ma anche a Macerata…

“Sì, anche a Macerata esistono gli stessi problemi – spiega Mario Orlandi – in quanto avevano acceso un mutuo per acquistare i locali sia a Macerata e sia a Tolentino, da affittare in parte a Unipol Banca nell’ottica della sinergia tra agenzia assicurativa e istituto di credito proposta dai vertici dirigenziali. Questo investimento, fatto nel 2002, seguiva proprio la logica dell’integrazione tra offerta assicurativa e bancaria, ma le cose sono cambiate qualche anno dopo.

Perché?

“Nel 2005 i vertici di Unipol sono cambiati e con essi di fatto le strategie del gruppo. Nel 2011 i locali acquistati con mutuo presso Unipol Banca sono stati così conferiti in un trust. Da agosto 2012, cinque mesi dopo la risoluzione del rapporto di agenzia con Unipol Assicurazioni, è iniziata la morosità da parte di Unipol Banca. Il giudice ha riconosciuto che i canoni di locazione andavano comunque corrisposti e che, nella fattispecie, non era legittimamente invocabile alcuna forma di compensazione. Di conseguenza, i contratti di locazione sono stati risolti per inadempimento e Unipol Banca deve rilasciare immediatamente sia la sede di Macerata che quella di Tolentino”.

A quanto ammontano i mancati pagamenti ?

“I canoni impagati ammontano a svariate decine di migliaia di euro”.

Ma perché la banca non ha cercato di appianare la situazione, prima di arrivare al giudizio in tribunale?

“Abbiamo ricevuto solo un atteggiamento di rigetto e di scontro, e tutto questo nonostante la nostra storia professionale sia stata legata esclusivamente a Unipol. Ricordiamo con amarezza che avevano aperto l’agenzia di Tolentino con la prima polizza sulla piazza e che in seguito, il primo gennaio del 1990, ci è stata affidata anche l’agenzia di Macerata. La sede era ubicata dapprima in via Martiri della Libertà, poi in corso Cavour e infine per l’appunto in via dei Velini. Ma ora, sinceramente, le diciamo con estrema franchezza che non vogliamo più sapere nulla del gruppo Unipol. Successivamente alla notifica dell’atto di precetto, Unipol Banca avrà 10 giorni per saldare il dovuto e liberare i locali; in caso contrario, scatteranno pignoramenti ed esecuzioni forzate”.



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