di Andrea Busiello
Delusione, rabbia, dispiacere e incredulità. Questi i sentimenti che si leggono nei volti degli oltre 200 tifosi del Tolentino che hanno manifestato, nel pomeriggio, con un corteo da Piazza della Libertà allo stadio Della Vittoria per testimoniare la loro rabbia per la messa in liquidazione volontaria della società cremisi (leggi l’articolo). Per le vie della città, i supporter del Tolentino hanno cantato, invocato l’ex patron Ivano Ercoli a tornare e più volte chiesto l’intervento dell’attuale società che in queste ore sta mettendo in ansia tutta la Tolentino che ama il calcio: “La situazione è difficile – dice Raffaele Brandi, uno dei tre soci dell’Us Tolentino 1919 – ma abbiamo la possibilità di salvare quello che è stato costruito. Certo non è facile ma sono fiducioso e nei prossimi giorni ci potrebbe essere una svolta nella situazione“. Quando è arrivato allo stadio, Brandi è stato preso di mira dai tifosi cremisi e si è vissuto qualche attimo di tensione. A riportare la calma, il pronto intervento delle forze dell’ordine. Brandi è stato l’unico dei tre soci del Tolentino presente oggi al Della Vittoria: “Io la faccia ce l’ho messa sempre e continuerò a farlo. Da par mio posso dire che farò di tutto per far rimanere il Tolentino dove compete e dico a qualsiasi persona fosse interessata che sono pronto a cedere gratuitamente le quote di mia proprietà nella società“.
Brandi ha parlato anche di promesse mai mantenute: “Siamo in questa situazione anche perchè sponsor e politici che ci avevano promesso dei soldi per la società non hanno mantenuto le promesse“. Tra i tanti i tifosi che hanno voluto manifestare per i colori cremisi e chiedere chiarezza c’era anche il consigliere comunale Marco Romagnoli: “Vogliamo sapere cosa sta succedendo. Il Tolentino ha una storia importante che non può essere cancellata in questo modo (leggi l’intervista ad uno dei capi ultras). Noi tifosi vogliamo dimostrare di essere vicini a questi colori ma abbiamo bisogno anche di parlare con la società per vedere che futuro si prospetta”. Sul campo, i cremisi hanno pareggiato 0-0 con il Montegranaro e rimangono a tre punti dai play off. Quella che sta per iniziare sarà sicuramente una settimana decisiva per le sorti future della società.
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US TOLENTINO ANCHE IN CONSIGLIO COMUNALE – Si parlerà anche di calcio e della vicenda Us Tolentino nel prossimo consiglio comunale convocato dal Presidente Mauro Sclavi per giovedì 21 marzo alle ore 16.30. Questi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno: Comunicazioni del Sindaco e/o del Presidente. Interrogazioni (Mercorelli:convenzione U.S. Tolentino e garanzia fidejussoria). Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale – modificazione.Vendita dell’esercizio della Farmacia comunale. Chiusura rapporti Comune – Eredi Tassoni Gianfranco per espropri aree per insediamenti produttivi “Le Grazie”, “Intercomunale”, “Cisterna 1”. Rateizzazione somma concordata (Del. GC 144 e 180/2010). Mozione presentata dal Consigliere Riccio su “Condivisione dei principi contenuti nella convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”. Mozione presentata dal Consigliere Mercorelli Su “Passaggio ad illuminazione pubblica a led nel territorio del Comune di Tolentino”.
In una nota dell’ufficio stampa comunale il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore allo Sport del Comune di Tolentino Orietta Leonori comunicano che “incontreranno i tifosi e gli appassionati di calcio mercoledì 20 marzo, alle ore 21.30, all’Auditorium della Biblioteca Filelfica. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e per rispondere alle tante domande che i tifosi si stanno facendo in queste ore sul futuro della società tolentinate. Un confronto per analizzare le possibili soluzioni e soprattutto per far continuare a “vivere” e vincere sui campi di calcio, i gloriosi colori “Cremisi”, scelti nel 1919 da uno dei fondatori dell’UST, Paolo Giacconi, in onore dei Bersaglieri, corpo in cui aveva militato”
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Premetto che ho visto una partita di calcio soltanto in vita mia..( accompagnavo un amico appassionato di calcio… anni 80…non ricordo il risultato,ma ricordo benissimo il lancio di lattine di birra chiuse tra le opposte tifoserie). Vivo benissimo senza il calcio domenicale,ma noto che tutte queste squadre locali ,dopo rapide escalation nelle serie superiori, si avvitano tutte in problemi finanziari e spesso giungono al fallimento… Penso alla Maceratese,all’Ancona in serie A dei primi anni 90, all’Urbisaglia del lustro scorso,la Sangiustese,la Fermana ed oggi il Tolentino…. Il cancro stà arrivando anche al Basket ,vedi la Sutor con oltre 1 milione di debiti…..Forse sarà ora che il calcio torni ad essere uno dei tanti sport e BASTA. Gradirei inoltre che i Carabinieri e i Poliziotti, che vengono utilizzati per il servizio d’ordine , siano utilizzati per la lotta alla crimilnalità o allla sicurezza stradale… Pensate ogni Domenica a tutti i CC e poliziotti ,moltiplicati per 4-5 ore di serzio d’ordine, i mezzi per trasportarli,i pasti…. quanti soldi buttati nel cesso e poi ci lamentiamo che ci sono poche FF.OO in giro…Cominciamo a tagliare da qui….I nostri figli trarranno molto più giovamento , in salute ed educazione, da una partita di calcetto giocata tra amici al parco piuttosto che da una partita di calcio vista allo stadio!
Sono d’accordo con lei su diversi punti, ma la nostra storia ed il nostro patrimonio sono da tutelare, l’ U.S. Tolentino 1919 è un patrimonio, è parte vivente della città, come i suoi colori unici, l’ U.S. Tolentino 1919 non è solo calcio, ultimamente è diventato solo calcio ma è nata come una realtà che si occupava di sport a 360 gradi, l’U.S. Tolentino 1919 scompare e scompare una grossa porzione della storia della nostra amata città, i ragazzi crescevano con quel colore stampato nel cuore, la gioia e la tristezza univano generazioni diverse, e tutto per quei magici colori anzi quel magico colore che in Italia solo l’U.S. Tolentino 1919 aveva, il colore della nostra storia, i bersaglieri, il colore del sangue di chi ha fatto l’Italia. E’ molto più di una semplice squadra di calcio, è il nostro orgoglio, la nostra passione, la nostra tradizione, il simbolo di una città e sarà sempre impressa nei nostri gesti nel nostro vivere quotidiano! TOLENTINO TI AMO!
Signor Corsetti, mi sono registrato giusto per rispondere al suo commento. Che più he commento definirei un’accozzaglia di luoghi comuni perfettamente in linea con le postille standard di Cm, e cioè qualunquiste, bacchettone, bigotte e forcaiole. Che lei viva bene senza calcio non lo metto in dubbio ma abbia almeno il riguardo di tenere a mente che al mondo ci sono tante teste con diversi gusti ed abitudini. Non credo lei sia in posizione tale da poter giudicare cosa la gente debba fare o non fare la domenica come passatempo, anche occasionale. Il declino dell’UST1919 e tutto quello che sta dietro ad esso non è paragonabile con quanto accaduto alle società calcistiche da lei menzionate. Il Tolentino non ha vissuto una “rapida escalation”, ma si è sempre barcamenato in un raggio di 2-3 categorie (C2/Eccellenza) da diversi decenni. Se non è al corrente delle vicende non è tenuto a commentare per forza una notizia lo sa? I latini solevano dire “Res Magna Est Tacere”.
Trovo poi tristemente inutile la sua considerazione sull’impiego di un servizio d’ordine in concomitanza di eventi sportivi. Secondo lei sarebbe meglio abolire il calcio per risparmiare sulle spese? Questa è la sua riflessione? Questa è la sua ricetta per contenere la spesa pubblica? Che mi dice su, ad esempio, soldi buttati al vento per spese militari, sanità inefficiente, istruzione malfunzionante, gestione di calamità naturali, e potrei andare avanti per tante righe ancora.
Saluti.
Non avevo letto il titolo e per un attimo avevo creduto che la manifestazione di tutti quei ragazzi fosse una delle tante che gli stessi hanno fatto per la mancanza di lavoro o altri problemi sociali.
Per fortuna è solo calcio, tutto ok quindi.
(accidenti, che commento qualunquista che ho fatto…)
Di tutto il pezzo trovo emblematica la considerazione di Brandi in merito alle colpe, sempre di qualcun altro, nel caso specifico dei politici che non hanno dato soldi e promesso chissà che.
Illuminante sul “come” si pensa di gestire una società sportiva in Italia.
Non avremo un Francesco che risolverà il problema, ma un San Nicola sì. Basta solo attendere i pigri tempi della Provvidenza.
Pace e bene.
le aziende di tolentino comprese piccole fabbrice dovrebbero riunirsi e fare un sindacato per salvare la squadra di tolentino calcio che mi sembra una cosa bruttissima che una città come tolentino dovrà stare senza squadra è inaccettabile che nessuno della tolentini ricca abbia il coraggio di farsi avanti cercando di salvare in primis una storia della citta poi una squadra che dà spettacolo e che nello stesso tempo è un unione tra persone che dimostrano il loro affetto per la città!
ma quale imprenditore di tolentino spenderebbe centinaia di migliaia di euro (questo è quello che ci vuole per gestire una società strutturata come quella cremisi) per rilevare una società in liquidazione e poi dover investire altrettanto per rifondare la squadra? è brutto dirlo, ma la logica dei soldi suggerisce di farla fallire e ripartire da zero….. si rifonderà una NUOVA US TOLENTINO che ripartirà dalla seconda categoria (vedi sangiustese o fermana) e nel giro di 2/3 anni tornerà in eccellenza. Di questi tempi gli impreditori magari si dovrebbero riunire per salvare le aziende in crisi ed i posti di lavoro….
Per San Nicola:Gradirei che la sicurezza negli stadi,fosse garantita quasi esclusivamente da personale pagato dalle squadre. Vedi gli stewart nel calcio inglese!!!! Non si vedono più cariche di alleggerimento fatte con i CAVALLI negli stadi inglesi. Si continuano a contare i feriti tra le FF.OO. ogni domenica…. ma stiamo andando a parlare di altro…..
Uno dei soci, Brandi afferma che è pronto a cedere gratuitamente le quote di proprietà nella società. Con più di 100.000 euro di perdita e più di 1.000.000 di debiti, pretende anche che qualcuno gliele paghi? Invece lui e gli altri facoltosi soci, cosa pensano delle rate di mutuo ancora da pagare, garantito dal Comune di Tolentino? La verità è un’altra: basta con gli onori privati e gli oneri pubblici.
poltrona frau arena credo queste due siano piu che sufficienti di imprenditori solo non gli importano niente del tolentino calcio perchè come società non ha un grande seguito e soprattutto non hanno risultati questa è la realtà!
che tristezza di manifestazione
Capisco i tifosi, ma i anche gli attuali soci. Nella situazione economica attuale mantenere una squadra di calcio e’ un lusso che ben pochi,potranno permettersi. La mia opinione è che d’ora in avanti sarà necessario fare affidamento solamente sui giovani locali, probabilmente si perderà una o due categorie ma il futuro sarà assicurato. Inutile coltivare sogni di gloria con i soldi degli altri!
la Frau e la Nazareno Gabrielli ,fiori all’occhiello dell’imprenditorialità tolentinate sono in crisi e sopravvivono utilizzando gli ammortizzatori sociali, l’ospedale stà ” chiudendo” anch’esso e noi ci preoccupiamo della squadra di calcio che se fallisce RETROCEDE!!! SVEGLIATEVI dal LETARGO!