Una riunione regionale per dibattere sul futuro dell’Udc e dei suoi componenti: questo il tema dell’incontro promosso da alcuni dirigenti (come il capo della corrente “Dissenso responsabile”, il maceratese Augusto Ciampechini), che si terrà alle ore 18 nella sala riunioni del ristorante Conero Break di Ancona il prossimo sabato 9 marzo.
“All’incontro – si legge in una nota firmata anche da Ciampechini – parteciperà l’Onorevole Mario Tassone, al quale consegneremo il nostro documento che scaturirà dal confronto e dalla discussione in quella sede per chiedere di riportare nel simbolo la scritta “Italia” e non un cognome, e con la massima urgenza, la convocazione del Consiglio Nazionale che dovrà avere nell’ordine del giorno la celebrazione del congresso del partito (da mesi sono stati eletti i delegati) e l’elezione di nuovi organismi dopo un dibattito vero sul territorio su una linea politica e non solo su nomi ed incarichi. Di fronte al disastro elettorale del 24 e 25 febbraio è urgente una risposta per non perdere quel minimo di dignità politica che ci riguarda”.
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Avete almeno invitato il segretario regionale Tonino Pettinari, fautore del tanto decantato laboratorio Marche Pd- UDC ? E Casini , Cesa, Buttiglione, non vengono a festeggiare i risultati elettorali conseguiti nelle Marche?
Caro Augusto,
ti avevo lasciato che avevi deciso di occuparti solamente di cultura, eventualmente anche cultura politica, ma non più di politica nel senso del partito. Scopro invece da questo articolo che hai già ricambiato idea. Peccato: quasi quasi ci avevo creduto.
“scritta Italia” ? come se il nome del Paese fosse di vostra proprieta?
La dignità ha un senso proprio, la “dignità politica” è il consueto modo della politica di derivare ogni buon senso a proprio favore. Accettate la messa alla porta e raggiungete Fini (dove sia finito): questa è la dignità!