di Alessandra Pierini
Ha fatto 700 chilometri per presentarsi ad un’udienza a Milano per scoprire che il giudice di pace non c’era per cui dovrà tornare il 28 febbraio. E’ accaduto alla tolentinate Martina Misici Falzi, 33 anni che si trovava a Milano con il marito Massimiliano Nunzi, tetraplegico al cento per cento in seguito a un terribile incidente (leggi l’articolo).
L’uomo era ricoverato nell’unità spinale dell’ospedale di Niguarda. La moglie si è trasferita a Milano per stargli vicino e un anno fa, recandosi in auto all’ospedale, è passata con l’auto munita di pass per invalidi attraverso un varco della famigerata Area C, zona a traffico limitato che tante polemiche ha creato tra i milanesi.
Solo un mese fa Martina ha ricevuto una multa di 90 euro da pagare. Le era già successo a Firenze dove le era bastato presentare una copia del pass per evitare la sanzione. A Milano, invece, è stato necessario ricorrere al giudice di pace.
«Quando il ricordo è stato accettato – spiega Martina – mi hanno comunicato che avrei dovuto essere personalmente presente all’udienza. A quel punto ho chiesto di pagare la multa per evitare ulteriori spese ma mi è stato risposto che essendoci un ricorso non potevo più saldare l’importo. Così ho deciso di far valere i miei diritti e di presentarmi all’udienza alla terza sezione del giudice di pace, in via Francesco Sforza». Dopo il danno la beffa, La donna ha scoperto che il giudice non poteva essere presente e che si sarebbe dovuta ripresentare il 28 febbraio per una nuova udienza.
«Quando me lo hanno comunicato – racconta Martina – ho avuto voglia di mettermi a piangere poi ho cercato di capire il da farsi, anche perchè nessuno può assicurarmi che il 28 non si ripeta la stessa storia. Sto valutando l’ipotesi di delegare qualcuno ma in ogni caso quello che è accaduto mi lascia senza parole. Per andare a Milano ho anche lasciato mio marito da solo in ospedale».
Così Martina si trova ad affrontare, in una situazione complicatissima, una grana, emblema della carenza di uno stato di diritto in cui il cittadino ingiustamente multato si trova ad essere gravato anche dell’onere di dimostrare di essere nel giusto.
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Questa è la giustizia italiana.
SEMPRE PEGGIO POVERI NOI
Dov’è l’efficenza del nord? Ma possibile che la Sig.ra Martina non si possa rivolgere al tribunale di Macerata? Invece di fare avanti e indietro? Che roba incredibile
Fuori il nome del giudice!
Caro Luca,
questo è uno dei centomila effetti creati da questa banda di magnaccia che ci ha governato dalla Liberazione fino ad oggi. Riusciremo a liberare l’Italia da questi pezzenti?
il vero male dell’Italia sono questa specie di invidui …non ne usciremo mai !!!
Il sistema giustizia è in agonia , mi sono reso conto di questo alcuni giorni fà , avevo una convocazione in quanto testimone su un processo al tribunale di macerata , come me vi erano altre otto persone sempre per lo stesso processo tutti convocati alle ore 10.00 tutti presenti tra cui due ispettori di polizia tutti disponibili senza andare al proprio lavoro perchè altrimenti il giudice può disporre di farti pagare una multa e di farti tradurre dai carabinieri , quindi leciti al dovere di chi ci comanda alle dieci eravamo in otto a disposizione del giudice, sapete a che ora ha cominciato a sentirci ? alle tredici e trenta e con dieci minuti a completato la nostra audizione addirittura ai due poliziotti , dopo che sono stati li per tutta la mattinata (distogliendoli da compiti altrettanto importanti del loro lavoro) non ha ritenuto fosse importante la testimonianza e alle tredici e quaranta li ha congedati , pensate un po quanti processi vi sono ogni giorno in tutta l’italia e quanti testimoni non vanno al lavoro il giorno del processo , mi chiedo perchè vengono convocati tutti i testimoni dei vari processi ( vi erano dieci udienze diverse con una trentina di testi complessivi) alla stessa ora ,vi erano persone che ad una certa ora dovevano andare a prendere i bimbi a scuola,creando disagi di varia natura a tutti. questa è la giustizia in Italia , sicuramente chi ha avuto una esperienza del genere prima di farsi coinvolgere in una qualsiasi testimonianza avrà modo di pensarci bene , della serie Non vedo non sento non parlo.
Il pass di invalidita’ era per il marito. La signora era sola in macchina e lei non e’ invalida.
Nel mio parere la multa e’ valida.
A firenze la multa era valida se il marito non era in macchina. A firenze hanno sbagliato a toglierla ssemplicemente perche’ ha mostrato il pass di invadilita’.
IL mio umile parere e’ che la signora abusa questo pass d’invadilita’, creato per disabili e non per i parenti dei disabili.
….che amarezza!!!!
E’ vergognoso il comportamento del giudice (seppur permesso purtroppo) ma le spese sostenute dovrebbero essere risarcite dal soccombente, unitamente dai danni dovuti alla giornata persa.
Dal punto di vista codicistico, invece, qualora si applichi il Codice della Strada, non vedo grandi possibilità per il successo del ricorso della signora.
Il permesso invalidi è concesso al disabile quale contrassegno personale da apporre sul veicolo puntualmente adibito al suo servizio. Ciò significa che il permesso è legato alla persona e non al veicolo.
Il veicolo viene inteso “a servizio dell’invalido” qualora vi sia l’intestatario del permesso a bordo o qualora il veicolo vada a prelevare il disabile o nella sosta in attesa del titolare del permesso.
Da ciò, se il titolare del permesso era ricoverato, l’utilizzo del permesso era illecito.
Da ricordare che, a tal riguardo, il nuovo modello “europeo” del permesso per portatori di handicap (in uso da piu di un decennio ieuropa) è corredato dai dati e dalla fototessera del titolare del permesso.
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Scusi signora Angela Cortina…..ma secondo lei se il marito non era a bordo..magari la moglie stava andando a prenderlo???!!!!!…o secondo lei un disabile dovrebbe da solo uscire dalla zona a traffico limitato..e poi salire a bordo dell’auto con il PASS?…L’Italia fà schifo!!Questo è il punto!!!Certe cose non dovrebbero succedere PUNTO!!!!!!!!!!!!!Lei può minimamente immaginare quanti disagi già un disabile (e la sua famiglia) subisce quotidianamente???….secondo lei questa multa servirà a migliorare qualcosa???????..Si..magari le tasche di tutti quei NULLA FACENTI che affollano i Tribunali…mi creda ce ne sono veramente tanti !!!!!…Si vergogni di aver solo pensato che la Signora Martina abusi di questo Pass!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!…..Cari Italiani………siamo proprio alla frutta!!!!!!!!!!!!