di Alessandra Pierini
Come volevasi dimostrare il Consiglio di Macerata, questo pomeriggio, ha liquidato in un’ora e 40 minuti i punti all’ordine del giorno. Avevamo già segnalato nei giorni scorsi l’inutilità di convocare un sindaco, 8 assessori, 40 consiglieri comunali, retribuirli con un gettone di presenza, richiamare in servizio uscieri, segretarie, dirigenti e quant’altro per offrire alla città di Macerata l’ennesimo pessimo spettacolo di inutilità del confronto politico (leggi l’articolo). I Consigli comunali sono senza dubbio importanti momenti di democrazia, quando ci sono dei contenuti però. Insomma l’aula consiliare non è il bancone di un bar, non è un club, non è un salotto in cui conversare. Non è un caso che si parli di lavori consiliari, ma il lavoro è, per definizione, l’impiego di un’energia per raggiungere uno scopo determinato: non è esagerato dire che all’assise di questo pomeriggio è mancato sia l’impiego di energia che l’obiettivo. Ci ha provato l’assessore Stefania Monteverde a salvare le apparenze proponendo, all’ultimo momento, un atto per il rinnovo della “convenzione con i Comuni aderenti all’ambito territoriale sociale 15 per l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi, attività e funzioni in materia sociale”.
Altrettanto prontamente, però, ha ottenuto in cambio la stroncatura di Massimiliano Bianchini di Pensare Macerata che, rivolgendosi all’opposizione e facendo mea culpa, ha tuonato: «Non accettiamo più consigli comunali così, so che è anche compito della maggioranza e so anche che gli altri fanno lavoro di opposizione ma non possiamo permettere discussioni di questo genere. Tra l’altro sugli ambiti territoriali c’è qualcosa di non risolto. Abbiamo votato l’adesione ma sappiamo che in Regione si parla di tagliare i 23 ambiti perchè diventino 8? La nostra dirigente Bruna Formica è diventata da un giorno all’altro coordinatore d’ambito e basta, ruolo che ricopriva anche in passato, così un settore per noi fondamentale si ritrova senza dirigente. La discussione mi sembra kafkiana».
Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio intanto incidono anche sulla vita politica cittadina e sul consiglio. Si è costituito infatti questo pomeriggio il nuovo gruppo consiliare dei “Fratelli d’Italia” formato dal capogruppo Claudio Carbonari e dal vice capogruppo Uliano Salvatori, in lista anche per la Camera. «In accordo col fratello capogruppo Carbonari»: è stato questo l’esordio del primo intervento di Salvatori dopo il passaggio dal gruppo misto ai fedeli di Giorgia Meloni. Ora ci aspettiamo che nel prossimo Consiglio presentino un ordine del giorno per chiedere al presidente Romano Mari di farli sedere vicini perchè i “fratelli” non vogliono stare separati.
Sempre in tema di elezioni, probabilmente salterà per rispettare il periodo elettorale, la prossima riunione dell’assise cittadina in calendario per l’11 febbraio. Si salterà quindi direttamente al 4 marzo, almeno Giunta e consiglieri avranno tutto il tempo per prepararsi e magari il Pd riuscirà anche a sostituire il vice sindaco Irene Manzi che nel frattempo sarà già in Parlamento.
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Queste sedute consiliari così surreali e prive di contenuti sono il trionfo o il tonfo della democrazia partecipativa?
Come ha scritto tempo fa l’ex dirigente comunale Gasparri, oggi, in un contesto normativo che ha tolto ai consigli comunali la maggior parte delle materie dapprima di competenza consiliare (oggi di competenza della Giunta o dei dirigenti), le sedute dell’assise consiliare sono assurdamente aumentate e, al contempo, i contenuti discussi si sono sempre più impoveriti, ormai ridotti a esibizioni oratorie stanche e prive di costrutto, alla discussione di interrogazioni ripetitive, nonchè di mozioni e ordini del giorno che puntualmente rimangono lettera morta.
Eppure i problemi veri da discutere non mancherebbero: la definizione di un realistico programma di fine mandato, la tempistica esatta delle opere pubbliche previste (ad esempio, il malefico polo natatorio oppure la benefica bretella via Mattei-Pieve), il faraonico progetto della ex caserma dell’Aereonautica, il parcheggio di rampa Zara, le ombre che si addensano sulla stagione lirica, la mancata sistemazione di via Trento, la situazione economica e sociale che tende al peggio, ecc..
Insomma, perchè la Giunta e il Consiglio non si accordano, anche nell’intento di consentire ai cittadini una maggiore partecipazione, per discutere di problemi veri e per evitare questi spettacolini così deprimenti, che screditano l’intera classe politica? Non sarebbe interesse di tutti, dei cittadini, della Giunta, dei consiglieri di maggioranza e di opposizione?
Tuttavia, se in futuro non si terranno, un po’ mi dispiace: è l’unica occasione di teatro gratuito in città. Divertente, a tratti esilarante. Certe volte tragico, come si conviene a una stagione teatrale variegata. Ottimi gli attori.
@ Filippo
Tale forma di arte teatrale è avangurdia, anzi direi di più.
Qui siamo avanti, oserei dire oltre… Never seen before!!!
E’ poesia allo stato puro, è la più alta espressione di arte…
I registi italiani, gli sceneggiatori internazionali, gli attori di fama planetaria impallidiscono, ammutoloscono e scompaiono di fornte alla bellezza sublime di tale forma teatrale che toglie il fiato….
La metodica surreale di questi Consigli Comunali dovrebbe essere studiata al DAMS, di più: dovrebbe essere fonte continua di seminari e meeting internazionali di altissimo livello.
Ma che scuola di teatro, ma che Actor’s Studio, ma che Cirque du soleil… Qui siamo a livelli talmente alti che ogni descrizione, parole, frase perde di significato
Resto infatti stupefatto ed incredulo poichè ancora, al G20, non sia stata calendarizzata l’opera buffa di Mcerata…
Dal consigliere comunale del Pdl Marco Guzzini riceviamo:
“La convocazione dell’ultimo Consiglio Comunale ha dimostrato in maniera evidente l’assoluto immobilismo dell’amministrazione Carancini. Ancora una volta una seduta consiliare dove la giunta non porta praticamente nulla e con soli tre punti all’ordine del giorno. Sarebbe stato opportuno non convocare il Consiglio, evitando un gravissimo e nuovo sperpero di denaro pubblico. Soldi dei cittadini maceratesi gettati al vento, senza che vengano minimamente approfonditi i tanti problemi della città. Nel momento in cui la minoranza non presenta atti consiliari, l’immobilismo della giunta Carancini si evidenzia pienamente. Macerata ha bisogno di essere governata. La Giunta la smetta di perdere tempo. Pertanto invito i colleghi consiglieri comunali di tutte le forze politiche cittadine a rinunciare al gettone di presenza dell’ultima seduta consiliare. Si tratterebbe di un grandissimo segnale di responsabilità nei confronti dei cittadini maceratesi, stanchi di vedere una città così malamente amministrata”.
Ogni tanto un guizzo di dignità non guasterebbe
Fantastico Cerasi! Mi è piaciuto molto il tuo dissacrante intervento sul teatrino consiliare.
Beppe Grillo a questi fa un baffo. Ma è una vita che sono così buffi. Ricordi quel noto e riverito democristiano che prometteva la “Città dei Centomila”? E i ruderi che rimarranno eterni dell’incompiuta Longarini? Lo sfascio attuale ha origine quarnta anni fa…
Vorrei adesso chiederti una cosa: mi ha detto uno dei periferici del PD che tra di loro circola la voce che una candidata del PD sia una “stellina” della Massoneria, ossia un’aderente di sesso femminile. Io non ci credo, dato che i peggiori tuoi nemici sputtanarori te li ritrovi in casa. Se però questa chiacchiera mi è giunta, vuol dire che sta già circolando da un paio di settimane.
Detto ciò, la candidata mi piace perchè la stimo. E se fosse della Massoneria sarebbe un punto a suo favore. La Massoneria è “Conoscenza” e l’appartenenza non giustifica le tue azioni personali, politiche o meno che siano. Ad esempio, se chi ha ideato e sostenuto Valleverde fosse un massone, Valleverde non sarebbe un frutto della Massoneria, ma di una scelta individuale.
Le conoscenze massoniche ti aiutano a conoscere meglio le cose del mondo visibile e invisibile… Se però sei un massone che ruba, sei solo un ladro. Se sei un massone che non ruba, sei solo un onesto. E di massoni onesti ne conosco tanti.
Se Valleverde fosse stata progettata dall’architetto Hiram sarebbe stato diverso.