di Matteo Zallocco
“Tutti i dirigenti provinciali PD schierati con Bersani e il popolo maceratese ha scelto Renzi. Si pone un dilemma: è il primo dato che genera il secondo o il secondo che genera il primo?”.
La domanda che pone su facebook Teresa Lambertucci, iscritta del Pd, sintetizza perfettamente il dato delle primarie in provincia di Macerata, in netta controtendenza rispetto a quello nazionale. Da noi si è imposto Renzi con il 42,76% mentre Bersani si è fermato al 38,5, davanti a Vendola (14,9), Tabacci (1,95) e Puppato (1,50).
I dirigenti del Pd sono giustamente soddisfatti per la buona affluenza (il dato ufficiale comunicato oggi è di 16.427 votanti) ma dovrebbero riflettere sulla netta sconfitta della loro campagna elettorale interna al centrosinistra, i cui elettori sembra abbiano voluto dare un segnale di cambiamento più contro i vertici locali che contro Bersani, sostenuto tra gli altri anche dal parlamentare Mario Cavallaro, dagli assessori regionali Sara Giannini e Pietro Marcolini e dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti.
Come si spiega questo voto in controtendenza? Lo abbiamo chiesto a Roberto Broccolo, segretario provinciale del Pd: “Non erano primarie di congresso per eleggere il segretario, erano aperte a tutti i cittadini. Sono state primarie vere e siamo molto soddisfatti sia per la partecipazione che per il risultato ottenuto dai candidati del Pd. Si è dimostrato che la disaffezione verso la politica non è poi così alta”.
In vista del ballottaggio di domenica peserà molto il voto dei sostenitori di Vendola. “Penso che sia un buon risultato aver ottenuto il 15% per un partito nato solo due anni fa che non ha una struttura e non ha una rappresentanza istituzionale in molti comuni – commenta Esildo Candria, segretario provinciale di Sel -. E’ un buon punto di partenza e sicuramente è una vittoria il dato complessivo della partecipazione. Si sono rimesse in moto le persone e la politica del centrosinistra. Abbiamo vinto come coalizione e Sel rappresenta una parte importante di questa. Al ballottaggio valuteremo le questioni programmatiche che sono punto fondamentale per qualsiasi alleanza”.
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QUI MACERATA – Tra i maggiori centri della provincia Bersani si è imposto solo nel capoluogo, seppur per un pugno di voti (979 contro i 956 di Renzi). Ma è anche vero che la “rottamazione” a Macerata non ha funzionato del tutto visto che tra i principali sostenitori del sindaco di Firenze ci sono alcuni esponenti politici di lunga data, a cominciare da Graziano Pambianchi.
Il segretario cittadino del Pd Paolo Micozzi sottolinea l’altissima partecipazione: “2.575 elettori si sono recati ieri nei sei seggi dislocati in città e nelle frazioni per scegliere il candidato Presidente del Consiglio. Questo è il dato fondamentale che va registrato e che ricambia della fiducia che sempre è stata riservata all’elettorato. I veri vincitori sono stati dunque i cittadini e tutti i volontari che hanno reso possibile con la loro disponibilità la riuscita dell’evento. Quanto al risultato, fermo restando che tutti i candidati hanno partecipato con serietà e correttezza alla competizione, gli elettori di Macerata si sono equamente divisi tra Bersani e Renzi, entrambi esponenti del PD. Credo quindi che la scelta di sospendere l’articolo dello Statuto del PD che stabilisce che il candidato Presidente sia di diritto il Segretario nazionale sia stata una scelta vincente che ha portato al voto oltre tre milioni di elettori in tutta Italia. Si andrà dunque al ballottaggio e l’auspicio è che venga riconfermata la partecipazione democratica di domenica scorsa tanto più che avendo già affrontato tutte le formalità burocratiche le procedure saranno senz’altro più veloci”.
Soddisfatto Nicola Perfetti, giovane avvocato ex Udc coordinatore del comitato Renzi: “Il risultato è stato strepitoso, sotto gli occhi di tutti, innanzi tutto per l’affluenza. E’ stato un grande esercizio democratico, è filato tutto liscio, grazie alla collaborazione tra i volontari – bersaniani, vendoliani, renziani, ecc. – che sono stati eccezionali e vanno ringraziati. Il voto per Renzi a livello locale è strepitoso, a Macerata siamo sotto di 20 voti, quando si pensava fosse una roccaforte bersaniana, dove Renzi sarebbe rimasto molto sotto. Abbiamo vinto 42 a 38 in provincia, conquistando tutte le città più importanti ad eccezione del capoluogo, dove siamo dietro di pochissimo. Al ballottaggio si ripartirà da zero a zero: invito tutti gli elettori a stringere i denti perché c’è il ballottaggio da vincere”.
Questo invece il commento di Angelo Sciapichetti, consigliere regionale, sostenitore di Bersani: “Hanno votato migliaia di cittadini che si sono messi in coda due volte: per la preiscrizione e per il voto, dimostrando sensibilità e voglia di partecipare. Il centrosinistra non deve disperdere questa ennesima dimostrazione che i cittadini ci hanno dato, per costruire un programma all’altezza dei tempi. Mi aspettavo un risultato del genere; si notava nettamente che gli elettori più politicizzati erano per Bersani, mentre quelli un po’ più delusi o distanti dalla politica avrebbero scelto Renzi. Secondo me Renzi rimane una risorsa, ma Bersani ha più esperienza per guidare il Paese, viene visto come una persona già sperimentata a livello governativo, è ricordato tutti come un ottimo ministro. Mi aspetto che questa maggiore esperienza sia l’elemento vincente anche al ballottaggio”.
Dichiarazioni anche dal centrodestra con una nota stampa Gianni Menghi, vice coordinatore Pdl Macerata: “Dietro l’exploit di Matteo Renzi, che sbanca regione e provincia e sfiora il successo per un pugno di voti pure a Macerata, ci sono tanti motivi che suggeriscono altrettante domande. Ad esempio, hanno pesato di più giochi e riequilibri interni insieme ai segnali e ai dispetti di alcuni ambienti e personalità oppure tutto è maturato nella testa e nella pancia di un popolo di centro sinistra che è sempre più un corpo elettorale di libera opinione e sempre meno un blocco sociale e politico di riferimento? Il dato certo è che l’apparato del Pd deve fare i conti con un risultato inaspettato e bruciante (mentre il furbissimo sindaco Carancini non si è schierato apertamente: ha evitato la conta ma ha dimostrato debolezza). Mi pare sbagliato però tirare conclusioni affrettate: le primarie sono rischio e antidoto allo stesso tempo. Critica e consenso, rottamazione e conservazione, antagonismo e responsabilità fanno scintille, non mancano shock e scossoni ma tutto fa brodo e resta nel campo del centro sinistra. Ecco un’altra ragione perché il centro destra produca un’iniziativa politica autonoma e costante che non si identifichi con la opposizione alle varie giunte di centro sinistra ma la affianchi e anzi la inserisca dentro un lavoro di dialogo e presenza nella società marchigiana e maceratese. Primarie o no, diamoci una mossa”.
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QUI CIVITANOVA – Matteo Renzi batte Pierluigi Bersani 921 a 864. Soddisfatto il comitato guidato da Cristiana Cecchetti che ha creduto fortemente nel messaggio del sindaco toscano: “Come era accaduto in occasione delle recenti amministrative, Civitanova è stata ‘più realista del re’, dimostrando che la volontà, il desiderio di cambiamento delle persone è stato recepito ed espresso compiutamente anche quando tutto ‘l’apparato’ dava indicazioni di voto diverse – commenta la Cecchetti alludendo alla dichiarazione del sindaco Corvatta che aveva consigliato di non votare per Renzi (leggi l’articolo) – Il comitato è giustamente orgoglioso del risultato ottenuto con la sola forza dell’impegno di volontari meravigliosi e di contenuti ed idee fresche ed innovative. I quadri dirigenti dovrebbero riflettere: Renzi e i suoi sostenitori sono una risorsa, non un problema. Detto questo ora dobbiamo risolvere l’ostacolo di consentire il più ampio afflusso al voto di ballottaggio, permettendo anche a chi non ha votato al primo turno di andare ai seggi, magari iscrivendosi come elettore di centro sinistra da giovedì a venerdì nei punti preposti oppure on line”.
Registra l’ottima affluenza anche il segretario del Pd Giulio Silenzi: “E’ stato un risultato straordinario per la partecipazione – ha riferito- che non può essere dato per scontato. Il dato evidente è che c’è una volontà di cambiamento che Renzi ha interpretato. Bersani dovrà a mio avviso anche fare propri alcuni punti come ad esempio il limite massimo di due legislature”. Un dato quello delle primarie che però secondo Silenzi non va letto a livello locale: “ogni elezione è differente, le letture forzate che si vogliono fare sono ad uso e consumo di battaglie interne”.
E le letture sul voto infatti non si fanno attendere, soprattutto dal centrodestra che interpreta la “sconfitta” dell’area Bersaniana a Civitanova come un indice di apprezzamento sull’operato del Pd civitanovese: “un pessimo risultato se si pensa al fatto che i vertici del PD cittadino, si erano apertamente schierati a favore di Bersani, calando anche l’asso Corvatta, che pubblicamente ha dichiarato e indirizzato a non votare per Matteo Renzi. Sta a significare che l’appello del Sindaco è caduto nel vuoto, anzi il messaggio che ne deriva è opposto e chiarissimo e cioè che i Civitanovesi vogliono un rinnovamento della sinistra e che sono stufi da tempo di Silenzi di Costamagna, di Centioni”.
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QUI RECANATI – Clamoroso il risultato nella città leopardiana, dove Renzi poteva contare sul sostegno del sindaco Francesco Fiordomo: 913 i voti del sindaco fiorentino, appena 500 quelli di Bersani e 253 quelli di Vendola. “E’ stata una partecipazione straordinaria – commenta Fiordomo – come straordinario è stato il risultato ottenuto da Matteo Renzi a livello nazionale ma anche in regione e in provincia che deve far riflettere il gruppo dirigente del Partito Democratico. Qualunque sia la soluzione domenica prossima, il cambiamento ci dovrà essere perchè è la richiesta che viene dalla base. Il fatto che Renzi abbia vinto nelle Marche contro tutto e contro tutti, con il 90% dei dirigenti schierati con Bersani, non è dovuto tanto all’impegno di alcuni ma alla voglia di cambiamento che prevale sugli ordini di scuderia e sullo spirito di conservazione. La sconfitta è quella dell’apparato e dobbiamo rifletterci tutti quanti, ascoltiamo di più e ragioniamo. Sappiamo che domenica sarà la sfida di davide contro Golia ma la porteremo avanti perchè ci piace la politica che non fa le chiacchiere e non fa gli inciuci.
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QUI TOLENTINO – Anche a Tolentino la dirigenza del Pd era schierata per Bersani, ma ha vinto Renzi (458 a 421, con Vendola a 154).
“Le Marche e la provincia di Macerata – scrive Tommaso Leoni, neodicottenne coordinatore del Comitato Renzi – hanno sonoramente bocciato il Modello Marche, ovvero l’accordo privilegiato del Pd con potere d’interdizione da parte dell’Udc.
La proposta di Matteo Renzi di catalizzare i voti anche verso l’elettorato scontento del centro e del centro destra premia il Sindaco di Firenze nei luoghi simbolo dell’inciucio Pd-Udc ovvero la Regione Marche e la Provincia di Macerata.
I cittadini marchigiani hanno ben compreso e meglio ancora ben accettato la politica innovativa di reale centro sinistra di Renzi in cui provvede direttamente il PD ad attrarre elettori moderati e non, come invece vuole il segretario Bersani a farseli portare dall’Udc di Casini.
Tanto è vero che Renzi vince nei comuni più a sinistra della regione, vince a casa del segretario regionale Ucchielli e dell’assessore Mezzolani in provincia di Pesaro, del presidente Spacca a Fabriano, del vicepresidente Petrini a Porto Sant’Elpidio, ma soprattutto vince in provincia di Macerata dove l’emblema è stato portato alla massima potenza con la presidenza della provincia al segratario regionale dell’Udc ed il Pd gioca il ruolo di comprimario.
Adesso tutti a votare Matteo Renzi al ballottaggio di domenica prossima per dare la certezza al Pd ed al centrosinistra di avere il prossimo Presidente del Consiglio.Bisogna stare attenti ai falsi segnali. il tifo di Berlusconi per Renzi serve a far si che vinca Bersani in modo poi , essendo Berlusconi in difficoltà ma comunque sempre con un notevole potere di interdizione, di avere anche nella prossima legislatura un nuovo governo Monti appoggiato nuovamente dalla strana maggioranza Bersani – Casini – Berlusconi”.
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GLI ALTRI COMUNI – Seppure in termini assoluti si tratta di pochi voti le migliori percentuali sono state ottenute da Bersani nei comuni di Sefro (70,2) e Fiuminata 64,1, da Renzi a Ripe San Ginesio (83,6) e Colmurano (75,0) da Vendola a Montelupone (36,3) superando i due ballottanti.
I risultati di tutti gli altri comuni oltre a quelli pubblicati ieri (leggi l’articolo):
Acquacanina- Bolognola – Fiastra
Bersani 28 Vendola 12 Renzi 24 Puppato 2 Tabacci 0
Apiro- Poggio San Vicino
Bersani 57 Vendola 12 Renzi 24 Puppato 2 Tabacci 0
Appignano
Bersani 96 Vendola 42 Renzi 137 Puppato 6 Tabacci 0
Belforte-Camporotondo-Serrapetrona
Bersani 74 Vendola 9 Renzi 60 Puppato 2 Tabacci 3
Castelsantangelo-Visso Ussita
Bersani 36 Vendola 17 Renzi 36 Puppato 1 Tabacci 0
Caldarola – Cessapalombo
Bersani 60 Vendola 19 Renzi 52 Puppato 4 Tabacci 4
Castelraimondo
Bersani 145 Vendola 31 Renzi 103 Puppato 3 Tabacci 3
Cingoli
Bersani 158 Vendola 46 Renzi 146 Puppato 9 Tabacci 3
Colmurano
Bersani 12 Vendola 10 Renzi 66 Puppato 0 Tabacci 0
Esanatoglia
Bersani 70 Vendola 22 Renzi 63 Puppato 3 Tabacci 0
Fiuminata
Bersani 66 Vendola 15 Renzi 21 Puppato 0 Tabacci 1
Gagliole
Bersani 32 Vendola 12 Renzi 30 Puppato 1 Tabacci 0
Loro Piceno
Bersani 63 Vendola 20 Renzi 70 Puppato 3 Tabacci 1
Monte San Giusto
Bersani 90 Vendola 17 Renzi 163 Puppato 1 Tabacci 2
Matelica
Bersani 200 Vendola 58 Renzi 135 Puppato 8 Tabacci 1
Mogliano
Bersani 81 Vendola 41 Renzi 99 Puppato 1 Tabacci 1
Montecassiano
Bersani 133 Vendola 39 Renzi 139 Puppato 7 Tabacci 2
Montecosaro
Bersani 85 Vendola 60 Renzi 134 Puppato 5 Tabacci 2
Montefano
Bersani 72 Vendola 26 Renzi 98 Puppato 8 Tabacci 1
Montelupone
Bersani 34 Vendola 45 Renzi 43 Puppato 1 Tabacci 1
Morrovalle
Bersani 171 Vendola 106 Renzi 156 Puppato 3 Tabacci 14
Pievebovigliana-Muccia-Pievetorina-Montecavallo-Fiordimonte-Serravalle
Bersani 34 Vendola 9 Renzi 44 Puppato 1 Tabacci 1
Pioraco
Bersani 37 Vendola 14 Renzi 19 Puppato 1 Tabacci 0
Pollenza
Bersani 107 Vendola 29 Renzi 163 Puppato 6 Tabacci 4
Ripe San Ginesio
Bersani 8 Vendola 4 Renzi 61 Puppato 0 Tabacci 0
Sant’Angelo in Pontano
Bersani 18 Vendola 4 Renzi 18 Puppato 0 Tabacci 1
San Ginesio
Bersani 77 Vendola 29 Renzi 61 Puppato 4 Tabacci 0
Sarnano-Penna San Giovanni-Monte San Martino-Gualdo
Bersani 104 Vendola 31 Renzi 55 Puppato 6 Tabacci 2
Sefro
Bersani 33 Vendola 3 Renzi 11 Puppato 0 Tabacci 0
Urbisaglia
Bersani 116 Vendola 44 Renzi 95 Puppato 9 Tabacci 3
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Elogio della banalità.
la bassissima % di dirigenti del partito schieratesi con Renzi è una caratteristica comune in tutta italia (magari no a firenze e zone limitrofe) per cui mi sembra una forzatura leggere la sua affermazione come una sconfessione specifica di quelli maceratesi o marchigiani. E’ molto più facile confermare l’impressione che per ora gli apparati politici ed i cittadini elettori continuano a vivere su due mondi ben distanti fra loro tanto da non permettere alla maggioranza dei primi di fiutare nemmeno l’aria che tira. Spero che chiunque vinca il prossimo ballottagio abbia per chiaro in mente questa situazione (dall’altra parte stanno certamente messi peggio ma questo è il tipico caso in cui mal comune non è mezzo gaudio !)
Caro Montesi, ora comprendi quando ti dico che bisogna abbandonare il politichese?
I numeri parlano chiaro e in molti dovrebbero lasciare ai più giovani la politica ma come si vede da questi primi commenti se ne sbattono e fanno finta di niente…. Condivido pienamente anche il passaggio sui “nuovi” sostenitori di Renzi a Macerata città.
EHH sì il risultato maceratese è molto sorprendente rispetto a quello nazionale e qualcuno dovrebbe fare le valigie!!!! Mi è piaciuto il commento di Gianni Menghi critico con il suo Pdl e anche quello del coordinatore di Renzi di Tolentino che si vede che ha 18 anni e non parla in politichese!!!!
Vorrei che qualcuno più lucido di me, mi spiegasse nel dilemma impostato da Teresa Lambertucci , che cosa genera il secondo dato, da fare differenza nell’impostare una diversa lettura di dati.
A me il secondo , riporta alla stessa conclusione del primo. E non può essere diversamente per logica ,perchè il primo dato è cronologicamente antecedente e certo – Tutti – quindi non può essere generato , condizionato dal secondo , postumo ed incerto.
Io direi che forse è meglio darsi una calmata : ma non si diceva ( tutti, compresi i “renziani”) che non si sarebbe trattato di primarie di partito ma di primarie per scegliere la leadership nazionale del centro-sinistra? Quindi, che c’entrano i trionfalismi per ” la conquista” delle ciità “rosse” del maceratese da parte di Renzi ( un linguaggio che francamente mi ricorda certe battute “arcoriane” di recente memoria)? Adesso Renzi verrà a “sotituire” Sindaci ed assessori in provincia di Macerata ?
Oppure il “giovane” Leoni ad esempio, aprirà un suo partito personale presso la sede del “comitato Renzi” di Tolentino (a titolo di informazione: già aperta autonomamente e fuori da PD in occasione della campagna per le primarie)?
Mi risponderà qualcuno o no – a me l’impianto logico posto alla base del discorso interessa- aggiungo , che qualora , come lo leggi lo leggi, si voleva dimostrare che il risultato di ieri ha voluto punire i dirigenti del PD locale, come tipologia di sillogismo, comunque produce un tipo di prova semidimostrativa.
Ciò detto per puro confronto sul dilemma posto, senza alcun coinvolgimento per i risultati, visto che non ho votato alle primarie.
hanno scelto pinocchio anziche’ geppetto
@ saben: una domanda, una riflessione è cosa ben lontana dal trionfalismo… sono state primarie aperte, del centrosinistra, non primarie di partito, sicuramente… lo testimoniano gli oltre 16000 votanti, numero ben più elevato dai tesserati dei partiti di centrosinistra della provincia….
@ tamara: non c’era uno scollamento tra le due ipotesi a base del dilemma, ovviamente… se vuoi sono entrambe facce della stessa medaglia… da una parte la disaffezione dei cittadini e l’istanza di rinnovamento; dall’altra lo scollamento tra la classe dirigente e la società..
Ognuno può interpretare i dati come vuole, una cosa è certa e questa è che in questa regione, in questa provincia, nelle ns. città forse per la prima volta i Cittadini hanno fatto la loro scelta con maggiore maturità e con meno sudditanza rispetto al passato. Questo penso che sia solo un bene. E’ ora di farsela finita di delegare ad altri il diritto di democrazia. Saluto con affetto il giovane coordinatore di Tolentino. Parla in modo semplice ed incontaminato, dimostra tutta la passione della sua giovane età e ci ha messo la faccia. Bravo ragazzo, continua su questa strada e non perderti mai. Adesso tocca a te, a voi..
Una riflessione su Tolentino..
La dirigenza del partito democratico locale, dopo essere stata sonoramente sconfitta nelle elezioni comunali (durante la cui campagna elettorale, pensate un po’, aveva chiesto un sostegno a Matteo Renzi in persona, il quale non poteva certo immaginare che a distanza di pochi mesi se la sarebbe trovata dalla parte del suo principale competitor di queste primarie), ha incassato un’altra lezione, pensando prima di poter riconquistare un certo credito tra i cittadini dichiarandosi a sostegno di Bersani, cosí da poter rivendicare comunque una vittoria a posteriori…furbi eh?
Ora, posto che Bersani vincerá lo stesso, resta il fatto che questi personaggi non riescono piú a tenere sotto controllo il corpo elettorale di riferimento, visto che quest’ultimo, con loro grande disappunto, non si attiene agli ordini di scuderia da bravo soldatino e di nuovo fa capire loro che non ne puó piú…di certe facce e di certi comportamenti.
Tuttavia potrebbero avere un’altra piccola chance… Magari organizzando un incontro aperto (che bella parola eh?) con tutti gli iscritti alle primarie per sapere direttamente da loro i motivi per i quali continuano a perdere consenso…..chissá… potrebbe essere anche l’occasione per parlare di politica…quella che affronta i temi concreti, non quella che si limita a dire chi va dove o chi occupa cosa…
Attendiamo fiduciosi.
I cittadini maceratesi, giustamente, vogliono un cambiamento in meglio, ma rimarranno delusi da Renzi un finto rottamatore asservito agli interessi dell’alta finanza.Su Nocensura (e non solo) c’e’ tanto materiale a riguardo.
Quante chiacchiere, un’analisi storica degli ultimi 10 anni del DS/PD maceratese si e trasferita in cantina, sicuramente NO! tutte le diatribe tra DS margherita DC, i soliti noti che da venti anni governa questa sinistra, A! Centrosinistra, l’alleanza con l’UDC, due elezioni provinciale in un anno, gli ultimi eventi Macerata, Civitanova, Tolentino addirittura il vecchio Sindaco Foglia del PCI si candida ha sindaco con Pezzanesi del PDL, I renziani locali di Tolentino candida come coordinatore un ragazzo che non può nemmeno votare alle primarie avendo 17 anni. Ma scusate, quando ancora pensate di portarci per il ….. attenzione che alle porte ci sono i Grellini che spazza via tutto.
VIGLIO ESSERE QUALUNQUISTA..
Secondo voi cosa deve pensare Monti quando vede che a Macerata 16.000 – in tutta Italia 3 milioni di persone non hanno nessuna difficoltà a buttar via 4 Euro ( ricordiamoci che si paga pure il ballottaggio ) per seguitare a farli ridere ?????
Ritorno a Monti – si vocifera che abbia riunito il consiglio dei Ministri dicendo ,,,,,, ve lo dicevo io che non era vero che non arrivavano a fine mese , avete visto qualche soldino per le cazzate lo hanno ancora da buttare via !!!!!!
Quindi Sig.ri Ministri
se seguitate a spremerci ne avete
ben donde ! !
Le dichiarazioni del sindaco Fiordomo sono di una realtà impressionante
I MARZIANI TRA DI NOI
Il giorno 26 novembre 2012 da Fazio c’è stato un avvenimento storico, due marziani sono venuti sulla terra per dirci cosa bisogna fare per migliorare la vita agli abitanti della terra stessa.
Praticamente ci hanno detto che non bisogna tener conto di quello che i politicanti come Bersani, Renzi, Vendola, Alfano, Casini, Di Pietro, Berlusconi e tutti gli altri omuncoli terreni hanno fatto in quest’ultimo cinquantennio.
Questi due marziani che giustamente pontificavano non essendo mai stati classe dirigente in Italia hanno espresso la loro opinione su cosa bisogna intervenire …. ma …. ora che ricordo bene non hanno detto come intervenire …. bah …. ma poi …. Perché questi marziani avevano le sembianze di Bersani e Renzi? Scusate ma non capisco.
In ogni caso le primarie del PD sono state un grande successo politico e mediatico, ed hanno riavvicinato alla politica milioni di persone ormai distanti da ogni forma di partecipazione partitica.
Mi sembra un po’ troppo schematica, però, anche se non del tutto campata in aria, la doppia equazione Renzi/rinnovamento e Bersani/tutela dell’apparato.
I gruppi dirigenti del PD, nello schierarsi, hanno seguito infatti in parte anche altre logiche, spesso localistiche, e a volte sono stati mossi da antipatie e da risentimenti personali verso coloro che si sono schierati nel campo opposto. Il caso di Macerata città è illuminante in questo senso.
Che controsenso….il sindaco di FIRENZE non apprezza la classe politica regionale e gli abitanti della regione lo VOTANO…..se non viene apprezzato vota a chi ti apprezza…..non sappiamo più a che santo votarci perchè cambi qualcosa…..siamo stanchi del quotidiano…..cerchiamo di mandare sù gente nuova sperando che cambi qualcosa…..ma qui resta tutto uguale….intanto BERLUSCA ci pensa a ricandidarsi…..ed a TARANTO 5 mila persone sono a PASSEGGIO…..vedremo cosa farà chi andrà su per questi poveri DISGRAZIATI….
ma che dovete fare? rottamate o no? io raccolgo i rifiuti di qualsiasi genere…
In provincia il PD è retto da una maggioranza antiBersani, da tempo incapace di dirigere il partito, strano voto a livello provinciale dal mpomento che il teami che dirige l’onda Renzi è lo stesso che gestisce il PD provinciale , hanno vinto gli incapaci.!
Facciamo un po di fantapolitica, che poi tanto fanta non è:
Se vincerà Bersani, io credo che Berlusconi si ricandiderà alla presidenza del PDL. a quel punto ad aprile vincerà uno dei soliti due, con i grillini, unica alternativa politica tra il 15 ed il 20% che praticamente al massimo potranno rendere il governo del paese pressochè impossibile, nulla di piu.
Con la vincita di Renzi prevedo una decurtazione dei voti dei grillini e del pdl in favore del pd, e una maggioranza stabile al governo. Un presidente del consiglio che per la prima volta nella storia politica italiana avrebbe meno di 40 anni, un politico come tanti altri qualcuno dirà, ma almeno un politico giovane.
Renzi è di fatto l’ unica alternativa realistica al governo dei soliti e anche se so che questo paese è stantio al cambiamento, so anche che se non cambiamo la guerra civile è alle porte, e a quel punto chi ora come ora è soddisfatto dell’ attuale decadimento stantio si pentirà avaramente di non essere sceso a patti con la realtà dei fatti e dell’ umore della gente.
Una piccola nota su Renzi. Il nome Matteo Renzi, etimologicamente significa “Premio di Maturità”, fatevi una ricerca su wikipedia e su google.
Dopo tanti anni di infanzia e di immaturità, mi auguro che questo paese abbia raggiunto un livello di consapevolezza tale da poter raggiungere l’ età adulta, sia in campo politico che in altro, se non è questo il caso, sarò uno dei primi a fare le valige perchè so gia in anticipo quanto la vita diventerà dura per chi rimarrà qui.
Come al solito, Macerata è in controtendenza rispetto al resto della provincia (vince Bersani, mentere nel resto della provincia vince Renzi). Un motivo ci sarà no??
Q Marco Cerve: concordiamo in pieno con te. Immagino che anche tu sia un giovane come noi che ama il suo paese, perchè è la nostra casa, ma che veramente non ne può più di vivere sulla pelle errori madornali che hanno fatto i nostri predecessori. L’elezione di Renzi a candidato premier porterebbe il Pd a vincere a mani basse l’elezioni di primavera e consentirebbe buone basi di stabilità.
Stabilità significa governare rispettando il programma, attuandolo senza dover ricorrere a ricatti dei soliti noti che fanno a vita l’ago della bilancia! Troppo giovane uguale a poco affidabile. Ma veramente crediamo a questa enorme cazzata ?
Tutta la stampa, tutta veramente, tutti i supporters di Bersani l’hanno solo denigrato, ma lui è andato avanti a testa alta, per non parlare degli appelli demenziali della Bindi e della Camusso..per favore vinci Matteo che non le sopportiamo più ‘ste zitelle acide ! Queste sono le donne del PD ?
Altro che in panchina, in tribuna, ZITTE E A CASA
Facciamo così. Facciamo che io scrivo una cosa – scrivo che si deve istituire un processo al Pdl, altro che le primarie – e facciamo che i motivi per chiederne una discussione pubblica, forte, cruda e senza ipocrisie vengano poi sottoscritti da chi voglia contribuire a un preciso fatto. E il fatto è che s’istruisca un processo politico, culturale e perfino antropologico (visti i tipi che circolano nella casa grande quanto inutile dei moderati) di quel che avrebbe potuto essere e non è mai stato il berlusconismo, la destra, il centrodestra e il liberalismo da partita iva. E facciamo appunto che appena questo pezzo sarà rilanciato in rete possa poi essere condiviso, twittato, discusso, aggiornato, allungato ma – infine – concluso. Facciamo che davvero si arrivi a una data e a un luogo, con il più alto numero di firme, di facce e di storie conseguenti a questa richiesta – processare il Pdl e tutto ciò che ne discende e ne ascende, anche in termini di disonestà intellettuale – e fare tabula rasa per capire come possa essere successo di avere avuto tutto in mano per non ritrovarsi altra eredità che un imbarazzante fallimento politico.
(P. Buttafuoco, Il Foglio, 27/XI/2012)
Dal Comitato Macerata per Matteo Renzi:
Il Comitato “Macerata per Matteo Renzi” sottolinea la sostanziale parità, ottenuta nel capoluogo, tra i candidati Bersani e Renzi al primo turno delle Primarie.
Solo 23 voti separano il segretario del PD e il sindaco di Firenze.
Un ottimo risultato che fa partecipare la città di Macerata al clamoroso esito complessivo in provincia.
Il Comitato intende ringraziare vivamente le 956 persone che hanno espresso la loro preferenza per Matteo Renzi, incoraggiando l’iniziativa intrapresa di rinnovare la politica e dare un nuovo senso alla partecipazione dei cittadini, non solo a livello nazionale.
Il percorso, però, non è ancora concluso. Domenica prossima il ballottaggio tra Bersani e Renzi rappresenterà l’occasione per scegliere tra un modo di fare politica conosciuto e la possibilità di cambiare.
Occorre, quindi, tornare a votare per Matteo Renzi e tentare di aumentare i consensi per ribaltare il dato nazionale.
Chi vuole partecipare al voto e non si è ancora registrato, può provvedere a munirsi del certificato elettorale nelle giornate di giovedì e venerdì prossimo, come previsto nel regolamento delle Primarie.
Per ogni informazione: maceratapermatteorenzi@virgilio.it; su Facebook, Macerata per Matteo Renzi; sede PD Macerata 0733367158.
Alle prossime non vincerà nessuno. Con questo sistema proporzionale ci saranno 10-15 partiti in Parlamento e dopo due mesi si tornerà alle urne (altri soldi e figura di m…. mondiale). Sarà un caos schifoso come i maiali quando gli butta la brodaglia, avete presente? Si affogheranno nel loro pasto con tutta la testa cercando di accaparrarsi i posti più alti per poi aprire la strada a parenti, amici, amanti ecc… Tutto grazie al sistema proporzionale, il sistema che ostacola il cambiamento e favorisce la partitocrazia. Partitocrazia che sembra divisa su tutto, ma non è così! Sono compatti per difendere questo sistema elettorale perchè sanno che se si fa in Italia il sistema elettorale che vige nei paesi anglosassoni sono finiti! Sono costretti a tornare a casa, a lavorare se riescono a trovare qualcuno che li piglia.
Per cambiare la politica occorre un sistema elettorale MAGGIORITARIO UNINOMINALE A TURNO UNICO che favorisce il BIPARTITISMO. Se non si farà sarà un disastro: cambiano le facce, ma rimane lo schifo e la vergogna internazionale che ci ricoprirà!
LETTERA A BABBO NATALE:
Caro Babbo Natale per questo Natale vorrei sotto l’albero:
– sistema elettorale maggioritario uninominale a turno unico come in America o Gran Bretagna;
– riforma del mercato del lavoro rendendolo più flessibile sia in entrata che in uscita, se è possibile abolizione dello Statuto dei Lavoratori;
– abolizione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità ecc…), rimarrebbe solamente il sussidio di disoccupazione (max 6 mesi);
– liberalizzazione dell’economia italiana tutta, dalle professioni ai servizi pubblici quali acqua, luce, gas, tlc, trasporti pubblici ecc…
– privatizzazione della RAI;
– sburocratizzazione vera di tutta l’attività economica, per aprire un’impresa dovrà bastare un ora invece che 6 mesi;
– abolizione di tutte le province e dei comuni sotto i mille abitanti e delle comunità montane, naturalmente;
– abolizione di vitalizi e privilegi vari alla classe politica nazionale, regionale e locale;
– fusione di polizia, carabinieri, finanza e guardia forestale in un’unica entità;
– abolizione di tutti i contributi a fondo perduto, incentivi ecc… sia alle imprese che agli individui;
– riduzione della spesa pubblica improduttiva;
– riduzione significativa della pressione fiscale sia sulle imprese sia sugli individui;
– vendita degli immobili pubblici quali caserme, stadi, palazzetti, ecc…;
– approvazione della legge sugli stadi, che possa favorire la costruzione di stadi e palazzetti da parte dei privati senza soldi pubblici;
– pesanti investimenti nelle infrastrutture: scuole, strade, TAV, ponte sullo stretto, collegamenti navali, ecc…
– riforma giudiziaria seria, sia penale che civile che permetta di ridurre la durata dei processi;
– aumento delle ore lavorative agli impiegati pubblici da 36 a 40 ore, a parità di stipendio naturalmente;
– tetto massimo alle pensioni;
– possibilità di costruire, per gli hotel 5 stelle, casinò con standard elevati;
– rimozione delle slot machine dai locali pubblici (bar, tabaccherie, ecc…) permettendo l’installazione solamente in locali appositi;
– abolizione dell’insegnamento di religione alle scuole di ogni livello;
– possibilità di matrimonio tra persone dello stesso sesso;
– abolizione di ogni tipo di privilegio a qualunque confessione religiosa, lo Stato deve essere laico veramente e non a parole;
– favorire la ricerca scientifica, specilamente nelle biotecnologie, oggi ingabbiata da veti confessionali;
Ps: la lettera fino a Natale sarà soggetta a integrazioni.
Da Paolo Angeletti, presidente della lista civica Pensare Macerata:
Non vogliamo fare analisi su dati o numeri specifici dei candidati in campo, perché per noi le primarie sono metodo e contenuto. Abbiamo fatto nei giorni scorsi un appello alla partecipazione e al voto convinti che protagonista di questa competizione primaria sia la gente, siano gli elettori. Indubbiamente le primarie sono la strada giusta nel percorso della politica e nell’evoluzione continua del centrosinistra. Lo abbiamo affermato più volte, anticipando di molto i tempi e i modi di questa competizione primaria, chiedendo e ottenendo nel 2009 nella nostra città un doppio turno di primarie per la scelta del candidato sindaco molto simile a quella di questi giorni. Siamo dunque sempre più convinti della strada della partecipazione democratica per scegliere le idee, i programmi e le persone che guideranno la vita amministrativa delle nostre comunità e vogliamo manifestare la più grande soddisfazione per i dati dell’affluenza.
Come movimento civico, crediamo che per riuscire fino in fondo occorre crederci sempre, non lasciare l’impegno e il contatto con l’elettorato a episodi o scadenze di mandato. La partecipazione delle persone al voto di domenica ci ricorda la responsabilità che abbiamo nei confronti di chi ha dato il proprio consenso a un programma, a un’idea di città che dobbiamo costruire insieme. Occorre tenere alto il livello di confronto e di dialogo con quell’elettorato che ha costruito con noi la coalizione di centrosinistra con un percorso su priorità, metodo e contenuti.
Pensiamo sia possibile incrociare le istanze di apertura, partecipazione e rinnovamento con la vita amministrativa e questo proviamo a fare attraverso alcuni elementi chiave della vita pubblica e civica che secondo noi sono l’associazionismo, la tutela e prossimità sociale, la cultura partecipativa, il protagonismo giovanile. Anzitutto le associazioni: non soltanto il sostegno, ma credere, incoraggiare e fornire gli strumenti per acquisire protagonismo culturale, peso sociale e autonomia. Con il sostegno all’Assemblea delle Libere Forme Associative possiamo creare una reale rete di lavoro e partecipazione per la città. Questo coordinamento previsto dallo statuto comunale e attivo in città può sviluppare una sua attività settoriale sulle specifiche esigenze e potenzialità della città e dunque progettare, lanciare idee, farsi cassa di risonanza per proporre una progettazione tramite concorsi di idee per gli spazi e i bisogni della città. In breve, acquisire uno stile progettuale che sia trasversalmente partecipato, aperto. L’ambizione di fare di ogni luogo un centro di attività, non dimenticando l’importanza delle periferie e delle frazioni, la loro centralità per la vita quotidiana delle persone che le abitano.
Ugualmente il protagonismo giovanile. Abbiamo bisogno che Macerata di definisca non soltanto in modo statico come città della cultura, ma che sfrutti al meglio la potenzialità giovanile che l’Università e la formazione scolastica le offre. Dobbiamo diventare città per i giovani. Iniziando con il protagonismo delle loro richieste e dei loro desideri, trasformando diritti in opportunità: culturali innanzitutto, oltre che di aggregazione e socialità incoraggiando e permettendo la loro imprenditorialità e creatività. Quanto stiamo provando a fare lanciando iniziative che costruiscono questa rete sul territorio, con le nostre potenzialità amministrative che sono gli assessori che esprimiamo, i consiglieri comunali eletti e la partecipazione nelle locali società di servizi.
L’avv. Pambianchi ha messo la faccia sul sostegno a Renzi. L’avv. Ciaffi, invece? Apparirà – come fece dopo l’elezione di Carancini – per congratularsi con Bersani se vincerà il ballottaggio?
@ Paolo Angeletti
Carissimo,
premesso che non ho nessuna intenzione di barare sulla mia anagrafe e parimenti nemmeno intenzioni suicide perché non ho più vent’anni, a me pare un po’ ossessiva questa storia del giovanilismo. Macerata deve diventare una città, anzitutto, perché attualmente non lo è. Poi deve diventare una città di gente capace, sia giovane che meno giovane. E di professionisti preparati, sia giovani che meno giovani. E di amministratori seri, sia giovani che meno giovani. E di operatori culturali intellettualmente onesti, sia giovani che meno giovani.
Specie dal punto di vista culturale e creativo che lei cita, sappia che in città (ma credo lo sappia bene…) i giovani da anni hanno molti più spazi e contributi di quanti non ne abbiano (sempre che ne abbiano) i meno giovani, me compreso. Sicché questa “favola bella” del giovanilismo a oltranza ha un po’ rotto i marroni, le confesso. Si premino piuttosto le qualità, anche dei giovani. Ma non solo dei giovani. Altrimenti, vede…, si cade in una trappolina: il biglietto anagrafico finisce per giustificare tutto e il contrario di tutto.
SE NON SCHIATTO PRIMA, DOMENICA VOTERO’ SEMPRE PIU’ CONVINTO PER BERSANI.
@teresa lambertucci
ovviamente non mi riferivo alle tue considerazioni che trovo invece quasi tutte condivisibili.
I trionfalismi da “calmare” sono quelli riferiti a quanti innalzano il “vessillo” della vittoria renziana per “autoproclamarsi” a rappresentanti del nuovo che avanza. Oppure quelli che non c’entrano niente con il PD però non perdono occasione per il “trito e ritrito “tiro al PD.
Ecco, viste alcune delle figure in campo ho qualche dubbio su certe affrettate conclusioni.
E te lo dice uno che al congesso PD come probabilmente sai “non votò per Bersani Segretario”.
@sellone
non devi faticare troppo per “fare il qualunquista” anche disinformato, aggiungo io.
Infatti, chi ha votato e pagato al primo turno NON DEVE PGARE al ballottaggio, con buona pace dei consigli che suggerisci a Monti.
@Douglas
arlando di Tolentino: vorresti per favore “illuminarci” sui protagonisti del “rinnovamento renziano del PD di Tolentino” scaturito dal voto di Domenica scorsa ?
Ma al congresso di due anni fa il circolo di Tolentino non fu uno dei pochi che votò a larga maggioranza contro Bersani Segretario? E non è forse vero che alle ultime elezioni comunali fu invitato Renzi ( che tenne un comizio in piazza) e non Bersani a sostenere il centro sinistra ? Tra l’altro la partecipazione al voto piuttosto deludente rispetto ai numeri a cui siamo abituati testimonia probabilmente come il “vecchio partito” non si stato mobilitato dei famigerati ” vecchi ed inamovibili apparati”.
Bene, alla luce di tutto ciò non trovi “preoccupante” e politicamente significativo che Renzi abbia vinto di “soli” 40 voti su Bersani? E sarà il caso che qualcuno dei “renziani” invece di gongolare sul “vento del rinnovamento” che pensano di rappresentare, si domandino come mai è potuto accadere questo ?
@bommarito
considerazioni plausibili ed assolutamente “utili” ad analizzare ( per chi è interessato, ovviamente) in modo corretto e relistico le “dinamiche” del voto in provincia di Macerata.
@bommarito
aggiungo che visti i protagonisti in campo, “passando” dal tuo ragionamento si può certamente attribuire al voto anche un significativo “vaffa…” all’insieme del gruppo dirigente maceratese per le sue continue “battaglie campali”, soprattutto da parte degli elettori “Piddini”.
Mi scusi Angeletti ma dopo tutte queste chiacchiere non si è capito chi sostenete alle primarie: aspettate che si sappia chi è il vincitore per schierarvi?
Inoltre siete in maggioranza: quindi invece di dire quello che si deve fare … FATELO!!!
@ Allegra La Vedova
Non a caso si chiamano Pensare Macerata, altrimenti si sarebbero chiamati Fare Macerata. Infatti si rifanno a Cartesio: Cogito ergo sum.
Ai dirigenti del PdL che si affannano a commentare le primarie del centro-sinistra pensando di ricavarne qualche “beneficio” politico per la loro parte: aspettiamo con ansia le “vostre” primarie ( se si faranno) per poter “dare” una lettura altrettanto “disincantata”. Vedremo.
le primarie sono state un grande evento democratico.La politica,la sua credibilità così meritatamente in crisi trova nel popolo delle primarie la sua rinascita.Nella nostra provincia il risaultato di Renzi non può essere annaquato dalle dichiarazioni enfatiche dell’apparato bersaniano sulla bella affluenza alle urne perchè in quesdta affluenza ci sono dei valori e delle prospettive politiche diverse.Il dato politico che emerge è che è stato di fatto rottamato in un sol colpo tutto l’apparato burocratico e di potere del PD bersaniano presente nella CGIL neggli enti di governo,negli ex parlamentari,sindaci,ecc.E’ stata di fatto rottamata la sempre in auge l’assessore Sara Giannini che prima di Rezi è stata rottamata a Morrovalle nelle elezioni comunali come è stato rottamato per la seconda volta consecutiva dopo le primaria delle elezioni civitanovesi Giulio Silenzi.In questo caso con l’aggravante che è data da una posizione di potere dell’amministrazione comunale e dal sostegno del Sindaco Corvatta che ha dispetto del suo partito il PdCI ha preferito Bersani a Vendola.